ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 22 ottobre 2016

Apocalypse next?

Hillary e l’opzione apocalisse



«Quando il Presidente ordina un attacco nucleare gli ufficiali devono lanciare. Ci vogliono circa quattro minuti». Così Hillary Clinton nel corso dell’ultimo dibattito televisivo contro Donald Trump.

Una dichiarazione inconsueta, perché mai un esponente politico o militare degli Stati Uniti d’America aveva rivelato tale tempistica, considerata alla stregua di un segreto di Stato.

Tanto che la Clinton, subissata dalle proteste, ha pensato di smussare, specificando che si tratta del «tempo minimo».

Una non smentita, che lascia intatto il funesto senso della frase, peraltro incongrua rispetto al dibattito.

Una rivelazione importante, molto più dell’esito del duello televisivo sul quale si soffermano i media, il quale peraltro non riveste alcun interesse. Tali dibattiti, infatti, non hanno spostato un voto, ché queste presidenziali si giocano su altri tavoli (le rivelazioni di wikileaks sulla Clinton, il variegato razzismo di Trump etc.).

Invece occorre soffermarsi su quell’affermazione, che vede un (probabile) futuro presidente degli Stati Uniti parlare esplicitamente e in termici tecnici di un attacco nucleare, inteso ovviamente come preventivo e diretto contro la Russia. Cosa a dir poco inquietante.

Più volte sul nostro sito abbiamo scritto che in certi ambiti neconservatori si sta accarezzando l’opzione Apocalisse. Che appare loro come unica via di uscita da un dilemma irrisolvibile.

Per tali circoli il ventunesimo secolo “deve” essere “americano”. Una supremazia globale (da declinarsi secondo le circostanze) oggetto di un documento niente affatto segreto che tali ambiti hanno condiviso con i loro politici di riferimento, tra cui la Clinton.

Progetto che è diventato fondamento delle guerre neocon attuate durante l’amministrazione Bush e di quelle portate avanti dall’ex Segretario di Stato Hillary Clinton sotto la presidenza Obama (sua la spinta per le guerre in Libia e in Siria, sua la supervisione della crisi ucraina).

Un disegno che però sta trovando ostacoli imprevisti: lo sviluppo economico della Cina, cui s’accompagna un’assertività globale ignota al passato, e il ritorno della Russia come superpotenza.

Ma soprattutto l’alleanza che si è creata tra i due colossi asiatici, in passato concorrenziali (tanto che Zbigniew Brzezinski, autorevole ex consigliere per la sicurezza nazionale, ha suggerito come priorità del prossimo presidente Usa quella di staccare Pechino da Mosca).

A questi imprevisti geostrategici si accompagna il crollo del sistema capitalistico-finanziario d’Occidente, destinato al collasso senza una riforma che il progetto neocon rifiuta.

Cosa che certo coinvolgerebbe anche i suoi antagonisti d’Oriente. I quali però, periferici all’epicentro del sisma, ne verrebbero toccati meno, tanto che si vedrebbero consegnata la supremazia internazionale.

Una situazione alla quale non sembra esserci via di uscita, almeno agli occhi di questi circoli sempre più impazziti. Da qui l’opzione Apocalisse, ovvero la guerra globale.

Un’opzione peraltro evocata dalla Clinton durante questa campagna elettorale: «Sono l’ultima cosa tra voi e l’Apocalisse (I’m the last thing standing between you and the Apocalypse)».

Una frase che è stata interpretata come un allarme lanciato per scongiurare un’eventuale vittoria di Trump, tanto che molti l’hanno tradotta liberamente accentuandola in tal senso.

In realtà, a stare alla lettera, e alla lettera la riporta il New York Times dal quale l’abbiamo ripresa, la frase suona alquanto ambigua.
Se davvero avesse voluto evitare tale ambiguità poteva appunto essere più esplicita. Invece ha scelto tale formulazione.

Una scelta che appare voluta, considerando peraltro che ogni sua parola in questa campagna elettorale viene soppesata dai suoi collaboratori. Tanto più un’affermazione così forte, che non poteva non fare il giro del mondo, come appunto è avvenuto.

Non poteva rivendicare esplicitamente tale opzione, ovviamente, pena la fine della sua corsa elettorale. Così ha scelto una formulazione enigmatica.

Per chiedere ancora una volta sostegno al mondo neocon, ricordandogli la consegna al loro progetto. Smarcandosi ancora una volta da altri ambiti che pure la sostengono nella speranza di poterla contenere in seguito (vedi ad esempio Obama).

I suoi fan come i suoi critici concordano sul fatto che la presidenza Clinton avrà un piglio molto aggressivo rispetto alla Russia. Forse non immaginano quanto…

Conforta il fatto che l’Apocalisse ha diverse letture: quella esoterica, propria di certi cerchi magici (nel senso letterale del termine), che la intendono come catastrofe globale. E quella cristiana, molto più felice. Resta che il momento è alquanto fosco.



Dai documenti desecretati emergono le responsabilità della Clinton: le peggiori dittature appoggiate dalla “democratica” Hillary

di Manuel De Silva
Dai docunenti filtrati e dalle mail della Clinton, rese pubbliche da Wikileaks, risulta in modo inconfutabile che la candidata democratica è stata la persona che più di tutti nell’amministrazione Obama si è prodigata per appoggiare e finanziare le peggiori dittature, dai vincoli strettissimi che questa intrattiene con la monarchia dell’Arabia Saudita (da cui è anche cospicuamente finanziata) al sostegno attivo fornito al regime dell’Egitto, del Qatar, degli Emirati Arabi ed inoltre è risultato evidente che la stessa Hillary ha fornito armamenti al denominato Stato Islamico ed è responsabile per l’avanzata di questo gruppo terrorista in Medio Oriente.
Nel mezzo della profonda crisi etica e morale che attraversa la campagna elettorale negli Stati Uniti, il Partito Democratico ha pubblicato un video in cui ha paragonato il candidato repubblicano Donald Trump con l’ex presidente rivoluzionario Hugo Chavez, un leader democratico eletto dal suo popolo che aveva ottenuto importanti risultati nel miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.
Questo ha suscitato l’indignazione della cancelliera venezuelana, Nency Rodriguez, che ha ripudiato l’accostamento fatto nel video e lo ha qualificato come “atroce ed infame”.
“Paragonare Trump con il el comandante Chavez è una espressione di arroganza razzista ed irrazionalità di un partito che non rispetta neppure i suoi elettori”, ha comunicato la Rodriguez.
La candidata alla Presidenza USA, che si presenta come “democratica e progressista” manifesta  una doppiezza ed un cinismo persino superiori a quelli di Barak Obama, quanto a comportamenti privi di scrupoli. Così risulta che la stesa Hillary, con la sua Fondazione. ha racimolato finanziamenti per la sua campagna elettorale dalle dittature più oppressive del Golfo Persico, includendo quelle dell’Arabia Saudita, del Qatar, Emirati Árabi e del Bahrein, come risulta dalle carte e dalle conversazioni pubblicate.
Questo nonostante si sia appurato che la Clinton  sapeva ed era al corrente dei finanziamenti che l’Arabia Saudita ed il Qatar stavano passando allo Stato Islamico.
Esattamente nella estate  del 2014 la candidata presidenziale democratica Hillary Clinton inviò una mail al presidente della sua campagna elettorale, John Podesta, allora consigliere del presidente Barack Obama, dicendo che l’Arabia Saudita e il Qatar danno entrambi sostegno finanziario e logistico allo Stato Islamico (ISIS) e ad altri gruppi estremisti sunniti, secondo una recente rivelazione di Wikileaks.
Nella mail inviata dalla Clinton, il 17 agosto 2014 a Podesta, si menzionava di un piano in 8 punti per sconfiggere l’ISIS in Iraq e Siria. La mail diceva che gli USA dovrebbero sostenere le forze Curde sul terreno con consiglieri militari, evitando l’uso di operazioni terrestri convenzionali.
“Anche se questa operazione militare/paramilitare va avanti, dobbiamo usare i nostri mezzi diplomatici e quelli più tradizionali per fare pressione ai governi del Qatar e dell’Arabia Saudita, che forniscono supporto clandestino finanziario e logistico all’ISIS e ad altri gruppi Sunniti radicali della regione”, aveva scritto la Clinton.
Appurato che l’Amministrazione USA era al corrente che questi due Paesi mediorientali erano e sono tuttora tra i finanziatori della “Fondazione Clinton”, si capisce facilmente perché il conflitto in Siria, teoricamente finalizzato a debellare l’ISIS, si sia trasformato in una guerra per procura dove gli USA ed i loro alleati regionali, con il pretesto della lotta all’ISIS, perseguono in realtà l’obiettivo di rovesciare il Governo  di Al-Assad ed imporre i propri interessi sulla regione.
L’ambiguo rapporto della Clinton con i sauditi che forniscono alla sua Fondazione un finanziamenti per circa 20 milioni di dollari, spiega il silenzio di questa signora e la sua complicità con i mandanti dei gruppi terroristi che hanno seminato morte e devastazione in Siria ed in Iraq.
Inoltre la stessa Clinton, come segretario di Stato, risulta che aveva appoggiato e finanziato la setta dei F.lli Mussulmani in Egitto ed aveva favorito la loro ascesa al potere che avvenne poi con la nomina di Mohamed Morsi nel 2013 quale presidente dell’Egitto. I Fratelli Mussulmani hanno imposto, nel periodo del loro governo, un regime di islamizzazione obbligatoria nel paese con persecuzione di tutte le minoranze confessionali fra cui quella dei cristiani coopti che ha subito duri attacchi ed attentati con incendio delle Chiese cristiane e assassinio di molti fedeli.
La Clinton ha sempre dimostrato di voler favorire l’ascesa dei movimenti islamisti radicali nei paesi del Medio Oriente, in Egitto, come in Libia, con il rovesciamento di Gheddafi, in Siria con l’appoggio alle bande terorriste ispirate da Arabia Saudita, Quatar e Turchia.
In una sua mail la Clinton aveva sottolineato l’importanza dell’avanzata del gruppo terrorista dell’ISIS in Iraq “perchè questo permette che gli USA abbiano una opportunità di cambiare la forma con cui si fa fronte alla sicurezza nel Nord Africa e nel Medio Oriente” ed ha aggiunto che “è importante utilizzare in modo aggressivo le truppe speciali statunitensi per operazioni coperte”.
Inoltre nel 2014 la Clinton dichiarò che la situazione in Siria sarebbe stata differente se gli USA avessero addestrato ed equipaggiato meglio il gruppo centrale dell’Esercito Libero di Siria (EIL), tuttavia secondo lei gli USA avevano perso tempo e gli Jihadisti dell’ISIS hanno iniziato a patrocinare i componenti dell’EIL e questi si sono trasformati in loro alleati.
Molte delle decisioni prese dalla Clinton quando era segretaria di Stato USA hanno prodotto conflitti, violenza e tirannia nel mondo e la Clinton ha sempre appoggiato la repressione contro chiunque abbia cercato di protestare contro l’oppressione e la tirannia instaurata dai regimi sostenuti dagli USA.
Questo è accaduto anche con il suo smaccato appoggio al governo di Netanyahu in Israele ed alla repressione di questo contro le proteste dei palestinesi. Nel suo discorso tenutosi il 21 Marzo Marzo presso l’AIPAC (la maggiore associazione filo Israele degli USA) non ha mai mostrato alcuna preoccupazione per le persone che vivono in Palestina, in Libia o in Siria e che hanno subito o sono rimaste vittime delle guerre che ella stessa ha provocato, dimostrando una elevata dose di cinismo e di disprezzo per i popoli sottomessi.
Questa è la persona che aspira alla Presidenza degli Stati Uniti e che, per le sue dichiarazioni bellicose, rappresenta il programma di espansione della macchina da guerra USA in tutte le latitudini con il forte rischio di provocare un conflitto nucleare con l’Iran, con  la Russia e con la Cina che sarebbe esiziale per le sorti dell’intera umanità.
Fonti: Daly Caller

Aborto alla nascita? La Clinton, agghiacciante, dice sì

neonato_bambino_abortoDa Notizie ProVita – Durante l’ultimo dibattito televisivo per le elezioni presidenziali negli USA, la Clinton ha espressamente difeso il “partial birth abortion“, cioè l’aborto al nono mese di gravidanza, per effettuare il quale il bambino viene ucciso dal chirurgo nel momento in cui lascia il grembo materno. Chirurgo per modo di dire: pensare che sia un medico che schiaccia il cranio del neonato o gli spezza la colonna cervicale, fa una certa impressione… Chissà se Mastro Titta (il boia di Rugantino) accetterebbe di considerarlo suo collega…
Nonostante dati di fatto che dimostrano che questo tipo di infanticidio (bisognerebbe chiamarlo sempre così, l’aborto)  accade nella maggior parte dei casi su bambini sani con madri sane, la Clinton ha affermato che l’aborto a nascita parziale  è necessario per la vita o la salute della madre (per la stessa “salute femminile” per cui, secondo la candidata presidente, l’aborto andrebbe incentivato a livello mondiale): evidentemente non ha letto le statistiche che evidenziano il fatto che detta procedura molto spesso danneggia fisicamente – sovente uccide – le donne che vi si sottopongono. E neanche conosce i gravi danni fisici e psichici che l’aborto arreca alle donne.
«La sentenza Roe v. Wade stabilisce molto chiaramente che non ci devono essere leggi che limitano l’aborto», ha detto la Clinton in TV. «Il Governo non deve immischiarsi nelle decisioni più intime e personali delle donne, né può limitare la vita o la salute delle donne», ha aggiunto, [“dimenticando” (volutamente?) i diritti dei bambini e il fatto che lei stessa ha ricevuto un notevole incentivo dalla multinazionale dell’aborto Planned Parenthood…].
In questo modo ha difeso il suo impegno e il voto dato a suo tempo per ripristinare e poi mantenere la legalità dell’aborto a nascita parziale che l’amministrazione Bush aveva vietato e che Obama aveva reintrodotto. E grazie al quale la PPF fa i soldi, vendendo il cervello dei bambini, come documentato nei video che hanno suscitato scalpore in tutto il mondo (attenzione, i contenuti sono molto forti).
La verità è che non c’è alcuna ragione medica per una donna incinta di avere un aborto a nascita parziale: è in realtà un parto a tutti gli effetti. Quello che è ragionevole e può accadere e accade è che in casi molto particolari si anticipa la nascita del bambino, senza bisogno di schiacciargli la testa al momento…
Tutto il consesso medico sa perfettamente che la pericolosità dell’aborto – che è deleterio per la madre anche quando avviene all’inizio della gravidanza, anche quando avviene “in pillole” – aumenta esponenzialmente con il protrarsi della gravidanza.
In più, nell’aborto a nascita parziale per procedere all’uccisione del bambino “legalmente”, cioè affinché tecnicamente la testa del piccolo sia ancora nel corpo materno, quando viene schiacciata, bisogna far rivoltare il bambino e farlo nascere podalico.
Anche un somaro sa quanto questa procedura sia innaturale e facilmente comprende quanto possa essere pericolosa. Infatti, persino uno dei principali operatori di aborto della nazione ha detto che l’aborto a nascita parziale non è sicuro per la donna (parlando alla American Medical News, nel 1995, Warren Hern).
Ma si sa: i sostenitori dell’aborto sono spesso usi a difendere l’indifendibile, accecati dall’ideologia e votati probabilmente al Male.
Francesca Romana Poleggi
http://www.lamadredellachiesa.it/aborto-alla-nascita-la-clinton-agghiacciante-dice-si/

“La pedofilia è un orientamento sessuale come quello eterosessuale e quello omosessuale”. La lotta per lo sdoganamento di questa satanica aberrazione continua.

21/10/2016
In tutti gli articoli riguardanti il tema delle unioni civili per le coppie formate da individui dello stesso sesso abbiamo sempre messo in guardia dalle pericolose ideologie laiciste che andrebbero a sfociare nell’accettazione e poi legalizzazione della pedofilia. Del resto se non sono è più la Bibbia nè la legge naturale i parametri sulla quale si basa la società moderna, su quali parametri ci si potrà basare? Si parla molto di una guerra nucleare che potrebbe scoppiare da qui a poco, ma c’è un’altra guerra non meno grave che continua silenziosamente a mietere vittime, senza che queste abbiano modo di rendersene conto. Le vittime sono le persone comuni; l’opinione pubblica che continua a seguire media e giornali mainstream senza prendere coscienza del fatto che le idee delle logge massoniche che mirano alla Rivoluzione -ossia, re-volvere alla società pagana neo cristiana- viaggiano e vengono proposte alle masse come segno del progresso e dei tempi che cambiano a beneficio del genere umano. Si parla sempre più insistentemente di pedofilia, una grave e diabolica aberrazione che non sarebbe affatto una malattia secondo gli ultimi studi degli psicologi e psichiatri al servizio dell’èlite. Già negli anni ’50 Alfred Kinsey un entomologo pervertito divenuto poi sessuologo negli anni ’50, finanziato dallaFondazione Rockefeller, la Kabbalah del pensiero unico, sosteneva che tutti gli orientamenti sessuali come l’omosessualità, la pedofilia, la coprofagia, la zoofilia ecc. erano tendenze che dovevano essere considerate come del tutto normali. Oggi tali posizioni non sono più così obsolete se si considera che esse vengono espresse da altri psichiatri e pubblicati su giornali mainstream come verità ineluttabili e incontestabili. urlCiò che oggi sembra ridicolo è che coloro che affermano la normalità dei pedofili sono quelli che fino a pochi anni fa fecero terra bruciata attorno alla figura di papa Benedetto XVI con gli scandali dei preti pedofili della quale dal 2013 a questa parte dopo l’elezione del più “democratico” Bergoglio non si sente più parlare. Secondo un articolo pubblicato su The Indipendent i pedofili non possono essere criminalizzati per il loro orientamento, né possono essere costretti a trattamenti psichiatrici, in quanto la loro condizione risulterebbe assolutamente naturale e quindi accettabile.Un pedofilo, spiegano gli psicologi si sente attratto dai bambini esattamente come un eterosessuale si sente attratto da un adulto del sesso opposto e un gay da un individuo del suo stesso sesso. E chi siamo quindi noi per giudicare? Come dice il neo-cardinale mons. Cupich elevato al porporato da Bergoglio: “Papa Francesco non vuole guerrieri culturali; non vuole ideologi”
Ed ecco in basso l’articolo così come pubblicato dal The Indipendent
La pedofilia è un “orientamento sessuale” come essere etero o gay, secondo uno psicologo criminale. L’idea che l’attrazione sessuale per i bambini possa essere un “orientamento” è molto controversa in quanto suggerisce che i criminali non possono cambiare. Ma, scrivendo sul sito di networking Reddit, lo psicologo ha detto che è possibile trattare chi commette abusi sessuali da bambino su “l’intesa che l’attrazione può sempre rimanere”. Lo psicologo ha istituito il thread “ask me anything” su Reddit. La loro identità non è stata rivelata, ma è stata verificata dal sito. 
Alla domanda “Possono cambiare i pedofili?”, l’esperto ha scritto: “Credo che il disturbo pedofilo sia un orientamento sessuale dei singoli che sono attratti dalle caratteristiche infantili. In altre parole, un individuo con tendenza alla pedofilia ha la stessa attrazione radicata che una donna eterosessuale può sentire verso un maschio, o di un omosessuale si sente verso il loro stesso sesso.
“Con questo occorre che si dica che la sessualità è più di uno spettro di una categoria. Sappiamo che gli eterosessuali possono impegnarsi in comportamenti omosessuali, e negare di essere bisessuali o omosessuali.
“Sappiamo che le persone con tendenze pedofile possono impegnarsi in comportamenti sessuali con adulti. Per alcuni, essi possono utilizzare ciò come una distorsione cognitiva per spiegare la loro sessualizzazione  in età prepuberale. “
Tuttavia lo psicologo ha sottolineato in una modifica successiva che essi non intendevano affermare che i pedofili non possono essere trattati – in una certa misura.
“Il trattamento, non può modificare l’orientamento di per sé, ma può ottenere che l’individuo riesca a trovare comportamenti più adeguati per impegnarsi nelle relazioni”, hanno scritto.
“Un individuo può avere interessi pedofili senza mai agire su questi a livello comportamentale. Tuttavia, come sto lavorando con i trasgressori criminali, la mia esperienza è interamente ponderata a coloro che si sono impegnati in questa linea di comportamento. ” 
Nel maggio 2015, la ricerca dal National Crime Agency ha suggerito 250.000 uomini nel Regno Unito potrebbero essere considerati “veri pedofili” – adulti che sono attratti da ragazze in età pre-puberale con meno di 12 anni. Parlando con The Independent a seguito della ricerca, una psicologa che lavora sul caso della pedofilia ha affermato che i pedofili dovrebbero essere trattati più come vittime piuttosto che come trasgressori.
” Non è una scelta. Non hanno modo di cambiare, ma possono imparare a vivere in modo responsabile con i loro desideri sessuali, “Petya Schuhmann, che lavora con uno schema in Germania chiamato Progetto Dunkelfeld, che consente alle persone di mettersi in contatto anonimamente con terapisti che li aiutano a controllare i propri impulsi sessuali verso i bambini.
L’anno scorso, un pedofilo reo confesso, Todd Nickerson, graphic designer freelance del Tennessee, ha causato scalpore dopo aver scritto un articolo chiedendo alla gente di essere comprensione del suo “orientamento sessuale” dal titolo “io sono un pedofilo, voi siete i mostri”. Nell’articolo ha spiegato che la spiegazione delle sue tendenze pedofile erano da ritrovarsi nelle molestie che aveva subito da bambino. Egli ha inoltre ricordato anche la sua adesione al Forum “Pedofili virtuosi” – una comunità online di pedofili che hanno giurato di non agire sotto l’influsso dei loro impulsi sessuali.
Nel luglio 2010, la Lettera di Harvard Salute mentale luglio 2010 ha affermato che “la pedofilia è un orientamento sessuale non modificabile. Il trattamento ha lo scopo di consentire a qualcuno di resistere a chi agisce dietro la spinta dei suoi impulsi sessuali”.
L’idea di trattare pedofilia come malattia è stata a lungo controversa.
Nel 2013, Donald Finklater, della carità protezione dei bambini la Faithfull Foundation Lucy, ha dichiarato: “Ci possono essere alcune vulnerabilità che potrebbero essere genetiche, ma normalmente ci sono alcuni eventi significativi nella vita di una persona, un evento di abuso sessuale, un ambiente di bullismo …
Ovviamente oggi si da ascolto al parere degli psicologi e psichiatri nonostante più volte sia stato ribadito che le loro posizioni rimangono comunque e sempre delle posizioni personali che non possono essere in nessun modo essere considerate scientifiche. Ad ogni modo va ricordato ai lettori che si fanno beffe della religione che per credere nel parere di psicologi e psichiatri occorre molta più suggestione di credere al Cristianesimo che se non altro si basa sulle leggi naturali. Una cruentissima guerra spirituale è in già in atto da molti anni e oggi sta toccando l’apice. Una mattanza di anime che spaventa non meno di una Terza Guerra Mondiale.
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