Natività della Madonna. Una messa a punto
L'8 settembre di quest'anno abbiamo scritto sulla nostra pagina Facebook "8 settembre: nascita di Maria. Diffidate da chi si inventa altre date", riferendoci palesemente alla moda da poco diffusasi in ambito cattolico, per cui in realtà la la data settembrina sarebbe "solo" una data liturgica. La "vera" data per i motivi che poi vedremo, secondo i detrattori dell'8 settembre sarebbe il 5 agosto.
Questo tentativo surrettizio di sovrapporre un calendario mariano diverso da quello tradizionale, oltre ad essere fonte (come sempre) di confusione, è frutto di una mentalità anti litirugica e anti tradizionale che vorrebbe i sentori dei singoli o dei piccoli gruppi (perché tali sono rispetto alla Chiesa, anche se contassero milioni di persone), posti al di sopra delle tradizioni ecclesiastiche millenarie.
Personalmente sono stato sorpreso, assieme ad altri amici, da un articolo della Nuova Bussola Quotidiana dal titolo "La data della natività di Maria non è un dogma di fede", che appare un compendio della mentalità "innovatrice" che ha invaso negli ultimi 60 anni ogni ambito. Non stiamo portando un attacco alla Bussola, sia chiaro, che riteniamo il miglior quotidiano cattolico in circolazione, ma su questo punto ci sentiamo in dovere di dissentire.
Dopo una critica a chi "ha alimentato polemiche sterili sui social network", per questo ci sentiamo chiamati in causa, inizia la disamina riguardante il cinque agosto. L'articolista dice:
"E' quindi necessario chiarire bene i termini della questione: nel 1984 la Regina della Pace rivelò ai sei veggenti di Medjugorie che il 5 agosto di quell'anno sarebbe stato il duemillesimo anniversario della sua nascita."
Già questa frase costituisce un problema. Come possiamo chiarire bene i termini della questione, se tiriamo in ballo le apparizioni di Medjugorie, attorno alle quali non c'è nulla di certo e nulla di riconosciuto? L'altra prova del 5 agosto sarebbe una rivelazione privata, che rispettiamo ovviamente, ma che è appunto privata. Lo stesso articolista nota "La rivelazione che il compleanno della Madonna sarebbe il 5 agosto viene quindi da rivelazioni private ed è quindi assai improbabile che la Chiesa si esprima in modo definitivo su di essa, a prescindere dal giudizio definitivo che la Chiesa stessa, a tempo debito, darà su questi fatti".
Basterebbe questo per chiudere la discussione. Se l'articolista avesse tenuto conto della questione liturgica, si sarebbe ricordato che l'anno ha delle scadenze ben precise. Va tenuto conto inoltre che ci sono dei Pilastri della Chiesa che sono le Scritture, la Tradizione e il Magistero. Mettersi a sindacare sulle date è un attacco alla Tradizione. Le origini della festa della Natività di Maria sono radicate nella storia della Chiesa.
Scrive in "L'anno liturgico" il Gueranguer:
"La festa della Natività sorse in Oriente. La Vita di Papa Sergio (687-701) la elenca fra le quattro feste della Santa Vergine esistenti a quel tempo e sappiamo inoltre che l'imperatore Maurizio (582-602) ne aveva prescritta la celebrazione con le altre tre dell'Annunziazione, della Purificazione e dell'Assunta. San Bonifacio introdusse la festa in Germania. Una graziosa leggenda attribuisce al vescovo di Angers, Maurilio, l'istituzione della festa e forse veramente egli introdusse nella sua diocesi una festa, per realizzare il desiderio della Vergine, che gli era apparsa nelle praterie del Marillais verso l'anno 430, e di qui il nome di Nostra Signora Angevina o festa dell'Angevina, che ancora le dà, nella regione occidentale, il popolo cristiano.
Chartres da parte sua rivendica al vescovo Fulberto (1028) una parte preponderante nella diffusione della festa in tutta la Francia. Il re Roberto il Pio (o il suo seguito) diede le note ai tre bei Responsori Solem iustitiae, Stirps Iesse, Ad nutum Domini, nei quali Fulberto celebra il sorgere della stella misteriosa, che doveva generare il sole, il virgulto sorto dal ceppo di Jesse che doveva portare il fiore divino sul quale riposerà lo Spirito Santo, la onnipotenza che dalla Giudea produce Maria, come una rosa dalle spine.
Nel 1245, durante la terza sessione del primo Concilio di Lione, Innocenzo IV stabilì per tutta la Chiesa l'Ottava della Natività della Beata Vergine Maria (oggi soppressa) compiendo il voto emesso da lui e dai Cardinali durante la vacanza di diciannove mesi, causata dagli intrighi dell'imperatore Federico II alla morte di Celestino IV e terminata con l'elezione di Sinibaldo Fieschi col nome di Innocenzo.
Nel 1377, il grande Gregorio XI, il Papa, che aveva spezzate le catene di Avignone, completò gli onori resi alla Vergine nascente con l'aggiunta della vigilia alla solennità, ma o perché non espresse al riguardo che un desiderio o per altre cause, le intenzioni del Pontefice non ebbero seguito che per qualche tempo negli anni torbidi, che seguirono la sua morte".
Leggete bene gli anni a cui ci riferiamo. Ora, con tutto il rispetto, qualcuno ha davvero voglia di sindacare l'8 settembre? Per fare cosa? Qual è il fine?
Ma andiamo avanti.
Dice l'articolista: "In ogni caso, l’ipotesi che la Vergine Maria sia nata proprio il 5 agosto non è per nulla peregrina. Risale a tale data, infatti, il noto "miracolo della neve" caduta sul colle Esquilino a Roma quale segno del luogo dove Maria Santissima desiderava fosse costruita una grande chiesa a lei dedicata. Non è quindi da escludere che il Cielo abbia scelto proprio questa data per un segno - la neve, simbolo di purezza, caduta in piena estate - che corrisponde proprio alla data di nascita della Madonna".
Se la base è il miracolo della Neve, l'ipotesi è audace, poiché quel miracolo non è collegato alla Natività della Vergine, personalmente è la prima volta che sento questa ipotesi.
A Loreto l'8 settembre, sono avvenuti numerosi miracoli. Parliamo del miracolo delle fiamme, di cui hanno scritto il Teramano e il Riera. Il primo ricorda che un eremita del luogo, un certo fra’ Paolo della Selva, dal suo rifugio l’8 settembre prima che scendesse la notte vide una luce che dal cielo scendeva verso la Santa Casa e poi diffondersi intorno al santuario. Il fenomeno si ripeté, con lo storico Riera come testimone. Sono stati registrati anche altri casi. Anche in virtù di essi Papa Urbano VI nel 1389 concesse al santuario un’indulgenza plenaria per l’8 settembre. Oltre ai due storici già citati, un'altra fonte che comprova questi miracoli è lo storico Torsellini. Del miracolo reiterato si può trovare riferimento in "Storia della Santa Casa di Loreto esposta in dieci ragionamenti", testo del 1790.
I miracoli di Loreto, al contrario del miracolo della Neve, sono legati alla natività di Maria. La casa trasportata dagli angeli nelle Marche è infatti la casa di Nazareth dove viveva la Madonna. San Luca, dice padre Santarelli, "nel racconto dell’annunciazione e della visitazione fa supporre che Maria fosse di Nazareth" e dunque nella casa di Loreto, oltre all'Annunciazione e all'Immacolata Concezione, è verosimile che sia nata anche Maria stessa.
Nell'articolo viene fatto poi un riferimento assai singolare. La data deriverebbe dalla dedicazione alla Beata Vergine della basilica di Sant’Anna a Gerusalemme,che sorge sul luogo dove avevano casa Gioachino e Anna. In realtà il sospetto è che la dedicazione sia stata fatta in quella data proprio perché riconosciuta come quella della natività, quindi il ragionamento andrebbe svolto al contrario. Gli antichi non agivano a caso. Però sulle motivazioni della data della dedicazione non ci sono fonti certe.
Successivamente l'articolo procede fra amenità varie, ove ricorre l'idea di "festeggiare il compleanno" di Maria, espressione decisamente singolare.
Fra le conclusioni, dopo aver ripreso la Miriano che ha fatto gli auguri a Maria l'8 settembre, l'articolista dice "Sebbene, come abbiamo visto, è improbabile che la Vergine Maria sia nata proprio l'8 settembre ecc". Certamente, "nessuno era li a registrare" direbbe qualche baffuto sacerdote, ma ricordiamo che anche il 25 dicembre era "improbabile" eppure i dubbiosi sulla data della nascita di Gesù alla fine hanno dovuto cedere. La Chiesa non fa nulla per caso. Sarebbe bene ricordarselo, senza incoraggiare la creazione di calendari personali per religioni personali.
Infine, anche se forse c'entra meno, è giusto ricordate che l'8 settembre si colloca nove mesi dopo l'8 dicembre, Immacolata Concezione, data sancita dalla bolla di proclamazione del dogma, "Ineffabilis Deus". E' una data liturgica? Va bene. Quindi vogliamo tirarne fuori un'altra? Forse il 5 novembre? Se si accetta il 5 agosto, le conseguenze non tarderanno. Dunque, quelli del 5 agosto che problema hanno con l'8 settembre? A che pro?
Questo tentativo surrettizio di sovrapporre un calendario mariano diverso da quello tradizionale, oltre ad essere fonte (come sempre) di confusione, è frutto di una mentalità anti litirugica e anti tradizionale che vorrebbe i sentori dei singoli o dei piccoli gruppi (perché tali sono rispetto alla Chiesa, anche se contassero milioni di persone), posti al di sopra delle tradizioni ecclesiastiche millenarie.
Personalmente sono stato sorpreso, assieme ad altri amici, da un articolo della Nuova Bussola Quotidiana dal titolo "La data della natività di Maria non è un dogma di fede", che appare un compendio della mentalità "innovatrice" che ha invaso negli ultimi 60 anni ogni ambito. Non stiamo portando un attacco alla Bussola, sia chiaro, che riteniamo il miglior quotidiano cattolico in circolazione, ma su questo punto ci sentiamo in dovere di dissentire.
Dopo una critica a chi "ha alimentato polemiche sterili sui social network", per questo ci sentiamo chiamati in causa, inizia la disamina riguardante il cinque agosto. L'articolista dice:
"E' quindi necessario chiarire bene i termini della questione: nel 1984 la Regina della Pace rivelò ai sei veggenti di Medjugorie che il 5 agosto di quell'anno sarebbe stato il duemillesimo anniversario della sua nascita."
Già questa frase costituisce un problema. Come possiamo chiarire bene i termini della questione, se tiriamo in ballo le apparizioni di Medjugorie, attorno alle quali non c'è nulla di certo e nulla di riconosciuto? L'altra prova del 5 agosto sarebbe una rivelazione privata, che rispettiamo ovviamente, ma che è appunto privata. Lo stesso articolista nota "La rivelazione che il compleanno della Madonna sarebbe il 5 agosto viene quindi da rivelazioni private ed è quindi assai improbabile che la Chiesa si esprima in modo definitivo su di essa, a prescindere dal giudizio definitivo che la Chiesa stessa, a tempo debito, darà su questi fatti".
Basterebbe questo per chiudere la discussione. Se l'articolista avesse tenuto conto della questione liturgica, si sarebbe ricordato che l'anno ha delle scadenze ben precise. Va tenuto conto inoltre che ci sono dei Pilastri della Chiesa che sono le Scritture, la Tradizione e il Magistero. Mettersi a sindacare sulle date è un attacco alla Tradizione. Le origini della festa della Natività di Maria sono radicate nella storia della Chiesa.
Scrive in "L'anno liturgico" il Gueranguer:
"La festa della Natività sorse in Oriente. La Vita di Papa Sergio (687-701) la elenca fra le quattro feste della Santa Vergine esistenti a quel tempo e sappiamo inoltre che l'imperatore Maurizio (582-602) ne aveva prescritta la celebrazione con le altre tre dell'Annunziazione, della Purificazione e dell'Assunta. San Bonifacio introdusse la festa in Germania. Una graziosa leggenda attribuisce al vescovo di Angers, Maurilio, l'istituzione della festa e forse veramente egli introdusse nella sua diocesi una festa, per realizzare il desiderio della Vergine, che gli era apparsa nelle praterie del Marillais verso l'anno 430, e di qui il nome di Nostra Signora Angevina o festa dell'Angevina, che ancora le dà, nella regione occidentale, il popolo cristiano.
Chartres da parte sua rivendica al vescovo Fulberto (1028) una parte preponderante nella diffusione della festa in tutta la Francia. Il re Roberto il Pio (o il suo seguito) diede le note ai tre bei Responsori Solem iustitiae, Stirps Iesse, Ad nutum Domini, nei quali Fulberto celebra il sorgere della stella misteriosa, che doveva generare il sole, il virgulto sorto dal ceppo di Jesse che doveva portare il fiore divino sul quale riposerà lo Spirito Santo, la onnipotenza che dalla Giudea produce Maria, come una rosa dalle spine.
Nel 1245, durante la terza sessione del primo Concilio di Lione, Innocenzo IV stabilì per tutta la Chiesa l'Ottava della Natività della Beata Vergine Maria (oggi soppressa) compiendo il voto emesso da lui e dai Cardinali durante la vacanza di diciannove mesi, causata dagli intrighi dell'imperatore Federico II alla morte di Celestino IV e terminata con l'elezione di Sinibaldo Fieschi col nome di Innocenzo.
Nel 1377, il grande Gregorio XI, il Papa, che aveva spezzate le catene di Avignone, completò gli onori resi alla Vergine nascente con l'aggiunta della vigilia alla solennità, ma o perché non espresse al riguardo che un desiderio o per altre cause, le intenzioni del Pontefice non ebbero seguito che per qualche tempo negli anni torbidi, che seguirono la sua morte".
Leggete bene gli anni a cui ci riferiamo. Ora, con tutto il rispetto, qualcuno ha davvero voglia di sindacare l'8 settembre? Per fare cosa? Qual è il fine?
Ma andiamo avanti.
Dice l'articolista: "In ogni caso, l’ipotesi che la Vergine Maria sia nata proprio il 5 agosto non è per nulla peregrina. Risale a tale data, infatti, il noto "miracolo della neve" caduta sul colle Esquilino a Roma quale segno del luogo dove Maria Santissima desiderava fosse costruita una grande chiesa a lei dedicata. Non è quindi da escludere che il Cielo abbia scelto proprio questa data per un segno - la neve, simbolo di purezza, caduta in piena estate - che corrisponde proprio alla data di nascita della Madonna".
Se la base è il miracolo della Neve, l'ipotesi è audace, poiché quel miracolo non è collegato alla Natività della Vergine, personalmente è la prima volta che sento questa ipotesi.
A Loreto l'8 settembre, sono avvenuti numerosi miracoli. Parliamo del miracolo delle fiamme, di cui hanno scritto il Teramano e il Riera. Il primo ricorda che un eremita del luogo, un certo fra’ Paolo della Selva, dal suo rifugio l’8 settembre prima che scendesse la notte vide una luce che dal cielo scendeva verso la Santa Casa e poi diffondersi intorno al santuario. Il fenomeno si ripeté, con lo storico Riera come testimone. Sono stati registrati anche altri casi. Anche in virtù di essi Papa Urbano VI nel 1389 concesse al santuario un’indulgenza plenaria per l’8 settembre. Oltre ai due storici già citati, un'altra fonte che comprova questi miracoli è lo storico Torsellini. Del miracolo reiterato si può trovare riferimento in "Storia della Santa Casa di Loreto esposta in dieci ragionamenti", testo del 1790.
I miracoli di Loreto, al contrario del miracolo della Neve, sono legati alla natività di Maria. La casa trasportata dagli angeli nelle Marche è infatti la casa di Nazareth dove viveva la Madonna. San Luca, dice padre Santarelli, "nel racconto dell’annunciazione e della visitazione fa supporre che Maria fosse di Nazareth" e dunque nella casa di Loreto, oltre all'Annunciazione e all'Immacolata Concezione, è verosimile che sia nata anche Maria stessa.
Nell'articolo viene fatto poi un riferimento assai singolare. La data deriverebbe dalla dedicazione alla Beata Vergine della basilica di Sant’Anna a Gerusalemme,che sorge sul luogo dove avevano casa Gioachino e Anna. In realtà il sospetto è che la dedicazione sia stata fatta in quella data proprio perché riconosciuta come quella della natività, quindi il ragionamento andrebbe svolto al contrario. Gli antichi non agivano a caso. Però sulle motivazioni della data della dedicazione non ci sono fonti certe.
Successivamente l'articolo procede fra amenità varie, ove ricorre l'idea di "festeggiare il compleanno" di Maria, espressione decisamente singolare.
Fra le conclusioni, dopo aver ripreso la Miriano che ha fatto gli auguri a Maria l'8 settembre, l'articolista dice "Sebbene, come abbiamo visto, è improbabile che la Vergine Maria sia nata proprio l'8 settembre ecc". Certamente, "nessuno era li a registrare" direbbe qualche baffuto sacerdote, ma ricordiamo che anche il 25 dicembre era "improbabile" eppure i dubbiosi sulla data della nascita di Gesù alla fine hanno dovuto cedere. La Chiesa non fa nulla per caso. Sarebbe bene ricordarselo, senza incoraggiare la creazione di calendari personali per religioni personali.
Infine, anche se forse c'entra meno, è giusto ricordate che l'8 settembre si colloca nove mesi dopo l'8 dicembre, Immacolata Concezione, data sancita dalla bolla di proclamazione del dogma, "Ineffabilis Deus". E' una data liturgica? Va bene. Quindi vogliamo tirarne fuori un'altra? Forse il 5 novembre? Se si accetta il 5 agosto, le conseguenze non tarderanno. Dunque, quelli del 5 agosto che problema hanno con l'8 settembre? A che pro?
di Francesco Filipazzi
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