Varsavia ha da poco varato una legge che blocca le miriadi di richieste, da parte di ebrei, di recuperare i beni che le loro famiglie avrebbero avuto confiscati durante la seconda guerra mondiale, quando la Polonia era sotto occupazione nazista. La legge approvata dal parlamento polacco richiede che i pretendenti ai risarcimenti “siano cittadini della Polonia attualmente” e, seconda condizione, che “fossero residenti in Polonia al momento in cui i beni sono stati nazionalizzati” (dal governo di allora).
Varsavia si difende dai bugiardi della Shoah
Grande rabbia e lamentazione dell’ebraismo internazionale, perché le miriadi di pretendenti ad avere una casa o terreno o un conto in banca pieno in Polonia vivono in Israele e negli Usa; senza contare che gli attuali pretendenti non vivevano certo in Polonia negli anni della guerra, dato che – nel caso migliore – sono nipoti o discendenti delle presunte vittime dell’Olocausto, e nel peggiore finte vittime : come il celebre Elie Wiesel scomparso nel 2016 dopo una vita di sfruttamento economico dell’Olocausto, che l’ha reso ricco. Nobel per la Pace, medaglia d’oro del Congresso Usa, 10 milioni di copie vendute di “La Notte”, il suo libro di memorie di Auschwitz – dove sosteneva di essere stato internato con il numero di matricola A-7713. Il responsabile degli archivi del museo di Auschwitz, dr Wojciech Płosa, ha poi confermato ufficialmente che questo numero (un tatuaggio che il Nobel non ha mai voluto mostrare sul braccio) identificava un certo Lazar Wiesel, nato 15 anni prima dell’eroe mediatico-olocaustico: il quale dunque aveva rubato l’identità di una vera vittima, come aveva affermato un altro vero sopravvissuto, Miklos Gruener, che aveva accusato il Nobel appunto di Stolen Identity.
Wiesel è solo il più celebre dei finti soffrenti della Shoah. Ne esistono una marea che hanno fatto fortuna scrivendo commoventi e lancinanti libri di memorie ed ottenuto risarcimenti, come ha documentato Anne Kling ne “I bugiardi della Shoah” (Effedieffe).
Dati questi precedenti, le condizioni poste dalla legge polacca sono di puro buon senso. Ciò non ha impedito ad Israele di lanciare strilli e minacce: “Lo spettro della crisi incombe sulle relazioni diplomatiche Polonia/Israele”, ha tuonato Yediot Aharonot. Con un acuto di chutzpah, lo Stato ebraico ha accusato Varsavia di “discriminare i sopravvissuti dell’Olocausto”. Dev’essere infatti insopportabile “discriminazione” cercare di distinguere tra quelli veri e aventi diritto e quelli falsi.
Francesco: “paese cristiano xenofobo e discriminatorio”
Sarà una coincidenza, ma la stessa accusa è stata elevata contro la Polonia da El Papa Bergoglio. “Nel suo discorso di ieri [4 novembre], rivolto ai partecipanti alla conferenza organizzata dalle Università Cattoliche, dal titolo “Rifugiati e Migranti in un mondo globalizzato: responsabilità e risposte delle università”, ha detto:“Ritengo sia opportuno avviare ulteriori studi sulle cause remote delle migrazioni forzate, con il proposito di individuare soluzioni praticabili, anche se a lungo termine, perché occorre dapprima assicurare alle persone il diritto a non essere costrette ad emigrare”: bontà sua. Ma subito dopo, El Papa ha aggiunto: “ E’ altrettanto importante riflettere sulle reazioni negative di principio, a volte anche discriminatorie e xenofobe, che l’accoglienza dei migranti sta suscitando in Paesi di antica tradizione cristiana, per proporre itinerari di formazione delle coscienze”.
Ovviamente tutti han capito che ce l’ha con la Polonia, “di antica tradizione cristiana”, che lui ha accusato di essere “xenofoba e discriminatoria”. Proprio quasi con le stesse parole del regime israeliano. In fondo, la stessa accusa della Merkel, e di George Soros.
Si sa che “papa Francesco” ha il dente avvelenato con la Conferenza Episcopale Polacca, che ha respinto le sue ambigue direttive (in Amoris Laetitia) e continuerà a non dare la Comunione ai divorziati risposati (vedi qui:
Ancor meno gli è piaciuto che milioni di polacchi abbiano recitato il Rosario sui confini della patria “per chiedere alla Madonna di salvare la Polonia e l’Europa dall’Islam e dal rinnegamento della fede cristiana”. E l’ha fatto anche sapere: silenzio dell’Osservatore Romano, e critica commissionata a Famiglia Cristiana:
POLONIA, IL MURO SPIRITUALE CONTRO L’ISLAM NON PIACE AL PAPA
Anti-ecumenico. Come padre Kolbe.
Ancor meno gli piacerà, se si desse la pena di leggerlo, il polacco Massimiliano Kolbe, lui sì vittima eroica ad Auschwitz (si offrì al posto di un uomo destinato ad una decimazione, perché aveva famiglia) , che fondò la Milizia dell’Immacolata per ottenere la conversione dei non-cattolici: In un articolo del 1922 scriveva: «Quando tutti gli scismatici e i protestanti avranno emesso, con profonda convinzione, la professione cattolica di fede, quando tutti gli ebrei che vivono in mezzo a noi avranno chiesto con piena libertà il santo battesimo, allora una parte dello scopo della “Milizia dell’Immacolata” sarà stato raggiunto”.
E nel suo diario, alla data 23 aprile 1933, troviamo questo:«Non c’è maggior nemico dell’Immacolata e della sua Milizia che l’ecumenismo di oggi: ogni Cavaliere lo deve non solo combattere, ma anche neutralizzare con azioni diametralmente opposte e alla fine distruggere».
Sentite che linguaggio!Oggi un frate così sarebbe perseguitato dalla gerarchia ecclesiastica. Kolbe dice il contrario esatto di quel che ordina El Papa, il misericordiso più vendicativo dei nostri tempi . Massimiliano Kolbe ha provato la sua fede col martirio. El Papa chissà.
L’AMERICA HA BISOGNO DI UN ESORCISMO. MAGGIORE.
Dico sul serio.
Sia che il massacratore della chiesetta battista presso San Antonio TExas sia veramente un pazzo solitario, l’ennesimo, che ha nutrito e coltivato un tale odio di fallito per il resto dell’umanità, per i vicini, le donne e i bambini.
Sia che si sia trattato di una messinscena con “crisis actors” ingaggiati per l’occorrenza.
Sia che sia si tratti del Progetto Alto Incidente, illustrato da quel “John” che ha predetto la strage di Las Vegas tre settimane prima che avvenisse, spiegando che la Osi Systems (produttrice mondiale dei metal detector ) s’era messa d’accordo con Michael Chertoff (americo-israeliano), ex ministro della Homeland Security per creare la “domanda” di nuovi metal detector da piazzare davanti ai casinò, uffici pubblici, chiese, organizzando stragi.
la strage di LAS VEGAS è stata annunciata 3 settimane primaIn qualunque caso, è evidente che gli americani e le sue centrali di potere si sono dati deliberatamente, freddamente a “Satana, alle sue opere, inganni e seduzioni, divisioni, distruzioni, vendette, comandi e progetti”.
Se i suoi servizi sanno creare assassini solitari da disturbati, avendo appreso l’arte nel programma MK Ultra o altrove; se creano con metodi professionali “manchurian candidates”, se sanno “cambiare il paradigma” nelle menti delle masse come al Tavistock gli inglesi; oppure se sanno trasformare un innocente in un assassino solitario giusto il tempo per poi ucciderlo e farlo tacere per sempre – non si può non sentire in queste attività, operazioni che sconfinano con la magia nera, strappano un potere sulle anime in modi propri delle “potenze dell’aria” qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo.
Se hanno organizzato l’11 Settembre deliberando a freddo la morte di tremila e passa cittadini, e coperto con menzogne inverosimili il loro delitto per poter spargere morte e distruzione a popoli lontani; se avendola fatta franca oggi davvero pianificano la morte di altri cittadini solo per aumentare il mercato, ormai saturo, dei metal detector – come del resto il loro sistema militare-industriale induce lo Stato a fare guerre non per vincerle, ma per farle durare e consumare i materiali e gli uomini – riconoscete, o increduli, che qui si è superato il livello di cinismo politico, anche più criminale, per darsi ad una opzione abissale del Male Assoluto, accettata e voluta; una direzione spirituale che non può non evocare una risposta dall’Abisso. E l’Abisso risponde con le sue fiamme e le sue stragi. Egli è infatti l’Omicida fin dall’Inizio e il padrte della Menzogna.
La voluttà infernale
Potete non credere. Ma bisogna essere davvero ottusi per catalogare come “lussuria” il verminoso lurido porcaio che viene alla luce ad Hollywood e quello, ancor più sinistro, che viene nascosto e sepolto nel silenzio attorno ai Clinton, al Lolita Expreess, al Ping Pong Pizza, all’arte di Podesta. “Lussuria” è una parola ancor troppo umana. Qui il movente non è la mera concupiscenza; è il piacere di umiliare la carne innocente, pestare giovani seni, trattare le donne povere nemmeno come animali, ma come cose; si gode sessualmente a torturare ed uccidere infanti, a violare e predare ragazzini – e voi la chiamate lussuria?
Qui siamo già sull’orlo di quella realtà senza parole cui Samael, lo spirito del veleno, accenna all’anima che vuol comprare nel Dottor Faust di Tomas Mann: “Non bisogna dimenticare l’immenso sospiro della voluttà, perché una tortura infinita senza limiti di sofferenza, senza collasso degenera in un piacere vergognoso, “voluttà infernale”. Con questa si collega strettamente l’elemento dello scherno e dell’estrema ignominia unita alla sofferenza più atroce; qui infatti la voluttà infernale viene ad essere un miserabile spregio della sofferenza smisurata, ed è accompagnata da risa sgangherate e dalla viltà di segnare a dito. Laggiù i dannati si mangiano la lingua dal dolore […] e si scambiano le più sconce villanie, e i più raffinati e orgogliosi, quelli che non hanno mai pronunciato una parola volgare, sono costretti ad usare le più sconce. Una parte dei loro tormenti e del loro scandaloso piacere consiste nell’escogitare gli insulti più lerci”.
Come non capire che i potenti, i ricchi le star del Lolita Express e della Pizzeria di Alefantis sono già in qualche modo – per loro voluttà e volontà – all’inferno? Quel luogo, dice ancora Samael, dove “chi arriva se lo sente dire come un saluto conciso e deciso, che “là tutto finisce”, ogni pietà, ogni grazia, ogni riguardo e fino all’ultima traccia di comprensione per l’obiezione incredula e scongiurante: “Questo voi non potete fare di un’anima”. E invece sì, lo si fa, e questo avviene senza il controllo della parola, in cantine afone, laggiù in fondo dove Dio non ode, e per tutta l’eternità”.
Tutto ciò è diventato una irruzione potente nel mondo, ma ancor più in Usa, di arconti oscuri non più trattenuti, perché i canali di grazia vengono spenti uno ad uno, la Presenza Reale più rara, la Chiesa non più adempiente dei suoi obblighi sacri, di cui l’esorcismo e la benedizione sono parti integrali. Ma ci sono ancora vescovi credenti a cardinali in America. Ditemi voi se non sarebbe urgente che, con la solennità necessaria, pronunciassero sul paese e sugli uomini ,le antiche parole:
“Draco maledícte et ómnis légio diabólica, adjurámus te per Deum + vivum, per Deum + ….Vade, sátana, invéntor et magíster omnis falláciæ, hostis humánæ salútis.
Exorcizámos te, ómnis immúnde spíritus, ómnis satánica potéstas, ómnis incúrsio infernális adversárii, ómnis légio, ómnis congregátio et secta diabólica, in nómine et virtúte Dómini nostri Iesu + Christi, eradicáre et effugáre a Dei Ecclésia, ab animábus ad imáginem Dei cónditis ac pretióso divini Agni sánguine redémptis +.
Non ultra áudeas, sérpens callidíssime, decípere humánum genus, Dei Ecclésiam pérsequi, ac Dei eléctos excútere et cribráre sicut tríticum.
+ Imperat tibi Deus Altíssimus +, cui in magna tua supérbia te símilem habéri adhuc præsúmis; qui ómnes hómines vult salvos fieri, et ad agnitiónem veritátis venire.
Imperat tibi Deus Pater +;
Imperat tibi Deus Fílius +;
Imperat tibi Deus Spíritus Sanctus +.
Non ultra áudeas, sérpens callidíssime, decípere humánum genus, Dei Ecclésiam pérsequi, ac Dei eléctos excútere et cribráre sicut tríticum.
+ Imperat tibi Deus Altíssimus +, cui in magna tua supérbia te símilem habéri adhuc præsúmis; qui ómnes hómines vult salvos fieri, et ad agnitiónem veritátis venire.
Imperat tibi Deus Pater +;
Imperat tibi Deus Fílius +;
Imperat tibi Deus Spíritus Sanctus +.
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