Flatus vocis
Riportiamo un un articolo pubblicato da La fede quotidiana (qui) e ripreso da Il Timone (qui), Sua Eminenza Rev.ma il Cardinal Robert Sarah, Prefetto della Sacra Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
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«L’intercomunione non è consentita tra cattolici e non cattolici. È necessario confessare la fede cattolica. Un non-cattolico non può ricevere la comunione. Questo è molto, molto chiaro. Non è una questione che riguarda la libertà di coscienza».
Risponde così il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione del Culto Divino, a coloro che hanno visto un’apertura all’intercomunione tra cattolici e luterani in una risposta data da Papa Francesco ad una luterana durante la sua recente visita alla comunità luterana di Roma.
«Noi diamo la comunione ai cattolici», dare la comunione a tutti è «una sciocchezza», dice il Cardinale africano.
«Non c’è intercomunione tra anglicani e cattolici, tra cattolici e protestanti. Se vanno a Messa insieme, il cattolico può andare alla comunione ma il luterano o l’anglicano no».
Senza un’unione nella fede e nella dottrina, aprire le porte all’intercomunione «sarebbe promuovere la profanazione».
«Noi non possiamo farlo. Non è che dobbiamo parlare con il Signore per sapere se possiamo fare la Comunione. Noi dobbiamo sapere se siamo in accordo con le regole della Chiesa. La nostra coscienza deve essere illuminata dalle regole della Chiesa che dice che, per comunicarsi, abbiamo bisogno di essere in stato di grazia, senza peccato, e avere fede nell’Eucaristia. Non è un desiderio o un dialogo personale con Gesù che determina se possiamo ricevere la comunione nella Chiesa cattolica. Una persona non può decidere se è in grado di ricevere la Comunione. Deve essere cattolica, in stato di grazia, correttamente sposata [se coniugata]».
L’intercomunione non permette l’unità perché
«il Signore ci aiuta ad essere uno se lo riceviamo in modo corretto altrimenti noimangeremo la nostra condanna, come dice san Paolo (I Cor. XI, 27-29). Non riusciamo a diventare una cosa sola se si partecipa alla comunione con il peccato, con disprezzo per il Corpo di Cristo».
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Attendiamo ora una lettera a stretto giro di posta con cui Bergoglio sconfessi il Prefetto del Dicastero preposto al Culto divino, come già avvenuto per il motu proprio Magnum principium.
Mons. Thomas Aquinas, O.S.B. - Mons. Jean-Michel Faure - Mons. Richard Williamson
Mons. Gerardo Zendejas
In questo anno 2017, la Chiesa e il mondo sono entrambi alle prese con una crisi senza precedenti in tutta la storia umana; una crisi riconosciuta da un gran numero di persone, ma compresa veramente da un piccolo numero, perché la Chiesa cattolica che è la luce del mondo è stata messa nell’oscurità a partire dal concilio Vaticano II (1962-1965).
Questa crisi risale almeno a 500 anni fa, quando Lutero divise la Cristianità con la sua falsa «Riforma», rendendo possibile, 200 anni dopo, l’organizzazione da parte della Massoneria della falsa religione del liberalismo, che è esploso nella Rivoluzione Francese del 1789, caratterizzata dalla sua divisa «Libertà, Eguaglianza, Fraternità» per rovesciare il trono e l’altare, e dai suoi «diritti dell’uomo» per rimpiazzare i diritti di Dio.
Il protestantesimo e il liberalismo sono riusciti così bene a rimodellare lo spirito umano che, malgrado un’ammirevole battaglia di retroguardia della Chiesa nel XIX secolo, nel 1917, solo 200 anni più tardi, in Russia è esplosa la rivoluzione comunista che ha combattuto per abolire insieme Dio ed ogni traccia di Lui sulla terra.
Tuttavia, appena alcuni mesi prima che in Russia si producesse questa gigantesca tappa verso un Nuovo Ordine Mondiale senza Dio, destinato a permettere a quegli stessi nemici di Dio che hanno promosso il protestantesimo e fabbricato la massoneria di dominare il mondo, Dio è intervenuto.
Per mezzo di Sua Madre, apparsa qui a Fatima a tre piccoli pastorelli, Dio ha promesso alla Sua sola vera Chiesa, la Chiesa cattolica, un rimedio col quale i Suoi uomini di Chiesa, in un momento da loro scelto a partire da allora, avrebbero potuto fare indietreggiare l’apostasia mondiale ed ottenere un periodo di pace per tutta l’umanità prima della fine del mondo.
Il doppio rimedio, presentato dalla Madre di Dio tramite l’intermediaria Suor Lucia di Fatima negli anni venti, era semplice. Tutto quello che il Papa cattolico doveva fare era chiamare tutti i vescovi del mondo ad unirsi a lui per consacrare la Russia (non il mondo) al Cuore Immacolato di Maria. E tutti i sacerdoti e i fedeli cattolici dovevano, ogni primo sabato del mese, confessarsi, comunicarsi, recitare cinque dei quindici misteri del Santo Rosario e meditare per 15 minuti su uno dei quindici misteri.
Certo, con queste azioni non si chiedeva troppo ai cattolici, ma a partire dagli anni 1920, la crisi della Chiesa e del mondo non ha fatto che aggravarsi nel corso di questo secolo seguito all’apparizione della Madonna ai tre ragazzini di Fatima.
Così, nel 1939 nel mondo scoppia la seconda guerra mondiale con i suoi 66 milioni di vittime, e nella Chiesa, molto più grave, nel 1962 comincia il secondo Concilio del Vaticano con le sue migliaia di milioni di vittime spirituali, dalla confusione schizofrenica fino alla pura perdita di quella Fede che sola può salvare le anime per l’eternità.
Per opporsi a questi disastri, nel 1970, un vero e grande uomo di Dio, Mons. Lefebvre, fonda una Congregazione cattolica classica per formare dei veri sacerdoti, ma adesso, da un po’ di anni, i suoi stessi successori a capo della Fraternità San Pio X hanno fatto dei tentativi ripetuti per sottomettere tutti i sacerdoti della Fraternità al controllo dei conciliari. Che triste esempio della corruzione dell’uomo moderno ad opera del liberalismo!
Non v’è alcun dubbio che numerosi cattolici, cardinali, vescovi, sacerdoti e fedeli, di ogni parte della Chiesa cattolica, ma confusi dalla delinquenza delle autorità della Chiesa conciliare, hanno una qualche idea che la Madonna di Fatima avesse ragione, che Mons. Lefebvre avesse ragione, e che il Vaticano II avesse torto, ma milioni di cattolici sono paralizzati da una falsa obbedienza e questo li rende incapaci di reagire.
Tuttavia, i quattro vescovi firmatari dichiarano che vogliono aiutare tutti i cattolici come meglio possono perché conservino la Fede, in particolare incoraggiandoli a tenere conto di quello che ha chiesto la Madonna di Fatima: praticando la devozione dei primi cinque sabati e lottando per la Consacrazione del Russia al suo Cuore Immacolato.
Solo così la Chiesa e il mondo potranno essere allontanati dal loro attuale cammino disastroso. Solo così il suo Beneamato e Divino Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, potrà essere ricollocato al Suo legittimo posto a capo di tutte le nazioni.
+ Jean-Michel Faure
+ Dom Thomas d’Aquin
+ Richard Williamson
+ Gerardo Zendejas
+ Dom Thomas d’Aquin
+ Richard Williamson
+ Gerardo Zendejas
Fatima, nella festa della Regalità Universale di Nostro Signore Gesù Cristo, 2017
Pubblicato sul sito francese Reconquista
http://www.unavox.it/Documenti/Doc1095_Dichiarazione_dei_4_vescovi_a_Fatima_ottobre_2017.html
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