ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 6 dicembre 2017

Ora non si può lasciare spazio a dubbi?

RIVOLTA INAUDITA

Il Papa e lo scisma, mai accaduto prima. Il cardinale Burke: "No allo Ius soli, cosa succederà all'Italia"


Il cardinale americano Raymond Leo Burke guida la rivolta contro Papa Francesco su ius soli, immigrati e accoglienza. Mai, in epoca moderna, i vertici della Chiesa si sono schierati tanto numerosi in aperta critica con la dottrina e la linea socio-politica del Pontefice. Burke è uno dei firmatari dei dubiasull'esortazione Amoris Laetitia del Papa. Sotto accusa il terzomondismo e le troppe aperture al laicismo promosse da Bergoglio. Il Cardinale Gerhard Mueller è arrivato addirittura a minacciare uno scisma nella Chiesa cattolica. "Il pericolo c'è sempre quando aumenta la confusione ed è evitabile proprio attraverso la presentazione della fede in modo chiaro - spiega monsignor Burke al Giornale -. A un anno di distanza, dato che il Papa non ha ancora risposto, credo si possa interpretare il silenzio, e anche il non riscontro del ricevimento delle nostre comunicazioni, come un segno che il Papa in qualche modo non riconosce questi interventi come meritevoli e legittimi".

"Io non vorrei mai far parte di uno scisma - mette le mani avanti il cardinale -. Alcuni dicono: C'è già uno scisma non dichiarato. Ecco, io devo stare attento a non contribuire a una tale situazione". Il punto, però, è invertire la rotta di questo pontificato. "Io sono un cardinale del Papa, un membro del Senato del Papa e un consigliere del Papa: per me la confusione è preoccupante. Mi pare quasi che la Chiesa stia diventando un insieme di Chiese nazionali. Paesi confinanti hanno posizioni opposte persino sui sacramenti. Non è possibile che una persona sia in uno stato pubblico di peccato grave, ma abbia comunque accesso ai sacramenti: è un fatto gravissimo". Anche in Italia la situazione è grave. Ad esempio, sullo ius soli: "Per me è sbagliato che la Chiesa eserciti il ruolo di un partito in appoggio a una legge specifica in una questione che deve essere tenuta dentro il confine di un giudizio prudenziale. Diversamente, invece, deve accadere per le leggi relative alle questioni fondamentali della vita umana, come il matrimonio e la famiglia. In questo caso la Chiesa deve esporre i suoi principi morali, che escludono la violazione dell'inviolabilità della vita umana e dell'integrità del matrimonio. Sullo ius soli credo si debba essere prudenti a causa delle ripercussioni del provvedimento sull'identità di questo Paese".

“L’inserimento della lettera ai vescovi argentini negli ACTA ci ha fatto finalmente uscire dall’ambiguità: ora il Papa permetterà uno scisma dopo averlo provocato?”di Finan Di Lindisfarne 
Vi ricordate questa preoccupante frase riportata dall’Arcivescovo Bruno Forte?
Come funziona il magistero di papa Francesco l’ha spiegato pochi giorni fa un suo pupillo, l’arcivescovo Bruno Forte. Ha raccontato che durante il sinodo sulla famiglia, di cui era segretario speciale, il papa gli ha detto:
“Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati risposati, questi non sai che casino ci combinano. Allora non parliamone in modo diretto, tu fai in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io”.
E ora, come leggiamo da qualche giorno, la lettera che B. inviò ai vescovi argentini, viene inserita negli Acta.
Quindi è Magistero.
E di conseguenza tutti quei confessori che ho incontrato in questi due anni che negavano che B. avesse aperto in questo senso, sono tutti smentiti.
Uno strano magistero, innantitutto, e per niente cristallino.
Prima si è tastato il terreno con il Sinodo, poi piano piano si è introdotto l’argomento.
Poi Amoris Laetitia e la mancanza di chiarezza.
Un anno a cucinare dietro a articoli, dibattiti, Dubia e infine UN ATTO UFFICIALE.
Una lettera mandata di nascosto, trapelata, poi presa come ufficiale.
Che modo confusionario.
Come si fa a prendere seriamente un metodo del genere, così superficiale, su un punto così importante?
La dice lunga sul disprezzo che Omissis ha per chi non la pensa come lui, se l’unico sforzo è stato quello di prendere una vecchia lettera e metterla negli Acta.
Se avesse scritto direttamente il suo Nuovo Magistero a Maggio 2016 avremmo risparmiato tanto inchiostro e tastiere di computer.
Con questo atto ora non si può lasciare spazio a dubbi.
Il Papa con questo atto APPROVA FORMALMENTE contenuti in contrasto con le verità del Vangelo.
Chi è nell’adulterio potrà essere dichiarato non nell’adulterio: un controsenso.
Ma tutto questo è coerente con gli altri progetti di protestantizzazione.
Io personalmente, come ripeto da tempo, attendo la prossima mossa di qualche autorevole Cardinale, senza fare nomi.
E’ certo che i Cardinali fedeli a Gesù non potranno accettare questo documento e non potranno più rifarsi all’ambiguità.
Su una cosa ringrazio la Santa Sede: siamo usciti dall’ambiguità.
Ora si entra nel constrasto.
Santa giornata,
Finan Di Lindisfarne

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