ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 30 dicembre 2017

Una totale adesione a Belzebù!

«Sono gay e sono prete»
I preti che fanno coming out e ammettono che tale confessione pubblica non pregiudichi nulla del sacerdozio e del loro rapporto con i fedeli sono quelli della peggior specie. Come padre Gregory Greiten, parroco di Santa Bernardetta a Milwaukee, città del Wisconsin.

La questione non riguarda il fatto che un uomo si dichiari omosessuale ma che lo sia un prete, che intenda svelarlo al mondo e che aggiunga poi di non avere intenzione di lasciare il sacerdozio. Elementi che insieme non possono coesistere senza sollevare conflitti di vario ordine.


E il fatto che viviamo in un tempo caotico e privo di qualunque punto fermo lo dimostra la sua confessione “urbi et orbi” accolta da un fragoroso applauso dei fedeli della sua parrocchia e riportata dai media con toni, in linea di massima, accondiscendenti se non proprio complici.

I riscontri pratici di questo garbuglio si sono visti infatti nel momento in cui il religioso è passato in un battibaleno ad essere simbolo dei movimenti arcobaleno. A nessuno oramai importa più se «dice bene messa» e se sa essere messaggero della Fede e annunciatore della parola di Dio. Padre Gregory è un santino laico da esibire in giro per manifestazioni e si fa a gara per intervistarlo.

Ciò che non è stato opportunamente messo in risalto è che, dunque, nel caso specifico non si discuta l’orientamento sessuale di un individuo ma di un prete con la sua decisione posteriore, consapevole e meditata, di continuare nel suo ministero come se nulla fosse accaduto. E invece è accaduto molto e lo sarebbe stato anche se il prete in questione avesse dichiarato di provare un’attrazione per le donne.

Il ministero sacerdotale prevede una totale adesione a Cristo. Ancora oggi, le migliori risposte sono quelle delle suorine di provincia che interrogate sul tema, forniscono la solita lapidaria risposta («sono sposata con Cristo») che delinea e concentra in sé tutto il nocciolo di una missione di sacrifici ed obblighi.

Fin tanto che la Chiesa è questa, a loro tocca l’obbedienza.

http://blog.ilgiornale.it/iannone/2017/12/28/sono-gay-e-sono-prete/


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