Lo stupido pensa di essere saggio, ma il saggio è consapevole di essere stupido.
(Shakespeare, “Come vi piace”)
-Prendimi in giro una volta: il Sinodo sulla Famiglia 2014
-Prendimi in giro due volte: il Sinodo sulla Famiglia 2015 e Amoris Laetitia.
-Prendimi in giro tre volte: il Sinodo sui giovani 2018?
Per quanto tempo i cattolici si faranno menare per il naso?
L’imminente Sinodo dei Vescovi di ottobre promette altre sinodali amenità come il culmine dottrinale del mantra “Chi sono io per giudicare?” e la ritrattazione dell’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità.
Papa Francesco ha annunciato nell’incontro pre-sinodale che la Chiesa ascolterà tutti i giovani e “nessuno sarà escluso”. Questo linguaggio in codice significa che il Papa “dialogherà” e “accompagnerà” e “ascolterà” i promotori dell’agenda LGBT.
Oh, ironia della provvidenza! I due temi del Sinodo dei Vescovi a Roma saranno niente meno che giovani e vocazioni. Dice nulla? Qualcuno ha sentito la relazione del Grand Jury di Pennsylvania? Quale inconveniente che i due obiettivi dei chierici e prelati predatori saranno il soggetto del Sinodo.
Quale inconveniente che il capo del Sinodo su giovani e vocazioni, il Cardinale Kevin Farrell, sia stato compagno di stanza del più attivo predatore seriale di giovani e seminaristi nella storia della Chiesa Americana! Quale inconveniente che Farrell, capo del Sinodo sui giovani, ha abitato col notorio Cardinal Theodore McCarrick per sei anni e non si è mai accorto degli abusi che questi compiva.
Quale inconveniente che uno scandalo globale sugli abusi compiuti dal clero omosessuale stia scoppiando nel momento in cui Francesco indice un Sinodo per minimizzare quella fastidiosa e priva di misericordia dottrina del Catechismo sull’omosessualità come “intrinsecamente disordinata” sfruttando le ingenue idee dei giovani al Sinodo stesso.
Quale inconveniente che gli abusi omosessuali stiano mandando in bancarotta la Chiesa Americana e l’Instrumentum Laboris, il documento di lavoro dell’Agenda Sinodale, abbraccia il clima di rilassamento degli insegnamenti magisteriali sull’omosessualità.
Quale inconveniente che la rete di chierici e prelati omosessuali sia emersa con tutti i suoi predatori e le sue coperture nel report del Grand Jury di Pennsylvania, mentre l’Instrumentum Laboris sostiene che: “Alcuni giovani LGBT, attraverso vari contributi giunti alla Segreteria del Sinodo, desiderano «beneficiare di una maggiore vicinanza» e sperimentare una maggiore cura da parte della Chiesa, mentre alcune Conferenze Episcopali si interrogano su che cosa proporre «ai giovani che invece di formare coppie eterosessuali decidono di costituire coppie omosessuali e, soprattutto, desiderano essere vicini alla Chiesa”.
Quale inconveniente che durante lo scandalo delle coperture alle attività omosessuali dei prelati, i vescovi stiano esplorando le modalità per discutere durante il Sinodo come tenere i giovani omosessuali più “vicini” alla Chiesa!
Quale inconveniente che nel 2013, durante l’estemporanea conferenza stampa in aereo, Francesco abilmente inviò un potente messaggio ai chierici omosessuali col “Chi sono io per giudicare”, mentre ora deve giudicare la condotta predatoria e criminale di clero e prelati che abusavano di gioventù e seminaristi?
Lo scandalo di abusi che sta emergendo è solo all’inizio. I fedeli scopriranno nel corso dei prossimi anni che la causa sottostante agli scandali criminali del clero risiede nella rete omosessuale di preti, vescovi e cardinali profittatori di giovani che aggredivano seminaristi, favorivano i propri simili, e punivano chi spifferava o non si adeguava.
Questo è lo sporco segreto che sta ora emergendo. Molti nelle gerarchie erano omosessuali praticanti che intenzionalmente rilassavano o ignoravano gli insegnamenti della Chiesa e la sua posizione morale sull’omosessualità. Il degrado personale brutalmente descritto nel report del Grand Jury è il risultato diretto di una cultura clericale che ha abbracciato l’omosessualità e coltivato, reclutato e infine assalito giovani ragazzi nel suo sordido stile di vita. Molti preti, vescovi e cardinali praticavano ciò che Francesco ha predicato col suo “Chi sono io…”
Il risultato? Una litania di vite completamente devastate moralmente, fisicamente ed emotivamente, sofferte dalle vittime degli abusi omo-clericali.
Questo è solamente l’inizio della notte buia in cui è caduta la Chiesa. L’imminente Sinodo e il suo debole per lo stile di vita LGBT, si farà beffe della sofferenza delle vittime del clero giustificando questo scandalo che va avanti da decenni.
Occorre essere consapevoli che invitare giovani ragazzi dai 16 ai 29 anni al Sinodo per discutere di vocazioni con i vescovi comporta seri pericoli morali e fisici per questi ignari giovani, molti dei quali pensano che l’omosessualità sia buona. E i vescovi lo sanno.
Ci vorranno anni per scoprire la reale portata degli abusi da parte del clero. Fino ad allora questo Sinodo deve essere sospeso, in attesa che le autorità civili e le forze dell’ordine facciano piena luce su ampiezza e la profondità dei crimini sessuali clericali.
I segnali di avvertimento, come le bandiere arcobaleno, si stanno vistosamente manifestando, e indicano che il Sinodo in arrivo rappresenta un grave pericolo di sfruttamento fisico e morale dei giovani.
Secondo il Vaticano, l’argomento scelto per il Sinodo 2018 è “espressione della sollecitudine pastorale della Chiesa verso i giovani”, ed è in continuità con i risultati del duplice Sinodo sulla famiglia e con l’esortazione che ne è scaturita, l’Amoris Laetitia.
Abbiamo compreso la sua subdola tattica sinodale. Francesco utilizza abilmente i processi sinodali per allentare la dottrina della Chiesa tramite strumenti profani come sondaggi e focus-group, e se non escono dai conteggi i risultati sperati, questi vengono sottoposti a critica. Un magistero a colpi di maggioranza o [se non funziona, ndt], la manipolazione del voto.
L’unica possibile “espressione della sollecitudine pastorale della chiesa verso i giovani” si manifesterebbe nella piena e trasparente collaborazione con le indagini sui crimini dei predatori omosessuali. Aprire i documenti segreti relativi gli abusi, sia in Vaticano che nelle cancellerie di tutto il mondo. Questo sarebbe l’unico modo per dimostrare premura verso i giovani.
– di Elizabeth Yore
Fonte: remnantnewspaper.com, Elizabeth Yore è un avvocato statunitense che ha investigato sui casi di abusi sessuali da parte del clero. Traduzione di Marco Manfredini
https://www.riscossacristiana.it/il-sinodo-sui-giovani-di-bergoglio-e-farrell-di-elizabeth-yore/
Il fondatore di Lumen Fidei: fedeli pronti alla controrivoluzione
Secondo Anthony Murphy, fondatore dell’Istituto Lumen Fidei, i fedeli cattolici starebbero lanciando una sorta di controrivoluzione in Irlanda contro i «pastori erranti» all’interno della Chiesa: «Torniamo a Dio ed ignoriamoli, alziamo la voce e preghiamo, per chiedere buoni pastori» è quanto dichiarato da Murphy in apertura della «Conferenza delle Famiglie Cattoliche», organizzata come risposta all’Incontro mondiale delle Famiglie.
Tale «Conferenza» ha lo scopo dichiarato di voler promuovere l’insegnamento perenne ed immutabile della Chiesa cattolica sul matrimonio e sulla vita familiare. Tra i relatori, figurano il card. Raymond Burke, il Vescovo mons. Athanasius Schneider, John-Henry Westen di LifeSiteNews, John Smeaton, Edward Pentin e molti altri.
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