ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 31 dicembre 2018

Gospiamoci così..senza pudore!

Veggenti in conflitto d'interessi

§ 1. Introduzione
Magnificat di Marija PavlovicLa megastruttura dell'albergo Magnificat, aperto da Marija Pavlović nel 2012.

Nel 1991, quello che allora era lo storiografo “ufficiale” di Medjugorje ed il più strenuo difensore di queste apparizioni, padre René Laurentin, parlando dei "rischi spirituali" che i veggenti potevano correre, faceva presente che Marija "è passata dalla famiglia più povera tra i veggenti a condizioni di ricchezza che l'hanno portata a una cultura ben diversa e a una vita facile e brillante" ["Eco di Medjugorje", n.84, luglio 1991, p. 6] ed il ventiseienne Ivan "ha preso il gusto di un abbigliamento da play-boy e di una cura esagerata della sua persona" [ibidem].

Nel 1994, padre René Laurentin scriveva:
Ivan ha ora una bella casa nuova, che gli permetterà di vivere ospitando pellegrini. Questa è già la fonte di reddito per Mirjana, Ivanka, Vicka e presto Jakov.
[René Laurentin, Dernières nouvelles de Medjugorje, n. 13, O.E.I.L., 1994, p. 24]
E’ del tutto evidente che, in mancanza di un riconoscimento ufficiale della Chiesa, se le presunte apparizioni e i messaggi terminassero, si determinerebbe un progressivo calo di interesse nei confronti di Medjugorje. 

Che per i veggenti sia presente, di fatto, un enorme “conflitto di interessi”, è pertanto una verità inconfutabile: se le "apparizioni" cessassero, essi (e molti loro parenti) si ritroverebbero privi delle proprie fonti di reddito.

§ 2. Il caso di Marija Pavlović - Albergo o centro di spiritualità? I sorprendenti effetti del non chiamare le cose con il proprio nome
Ecco una breve inchiesta televisiva sul tema delle attività economiche dei veggenti, andata in onda nel programma PiazzaPulita, su LA7, il 30 marzo 2017 e realizzata dal giornalista Andrea Casadio:


Approfondiamo alcuni aspetti, concentrandoci sul caso di Marija Pavlović.

MagnificatImmagine da PiazzaPulita del 30 marzo 2017

La veggente Marija Pavlović vive tra la città italiana di Monza (dove risiede ufficialmente con il marito, Paolo Lunetti) e Bijakovići, villaggio che fa parte della parrocchia di Medjugorje.
A Medjugorje, nel 2010 ha fondato l'associazione Antares (reg. R-1003/10 del Ministero di Giustizia cantonale), con lo scopo di raccogliere, soprattutto tra i fedeli del Nord Italia, fondi per contribuire alla costruzione di un cosiddetto "centro di spiritualità", chiamato "Magnificat", su un suolo di sua proprietà, a Bijakovići (per le offerte è stato anche aperto un conto corrente, intestato ad "Associazione Antares", presso Banca Prossima, agenzia di piazza Paolo Ferrari 10 a Milano [IBAN IT42Q0335901600100000015985]).

Il "centro di spiritualità" è, in realtà, un albergo con 54 camere (tra doppie, triple e appartamentini) e 120 posti letto, una sala conferenze e una cappella.

Le immagini seguenti (girate il 16 aprile 2011 al ristorante Campagnola di Riva del Garda) immortalano una cena, definita “di beneficenza”, finalizzata alla raccolta, tra i devoti di Medjugorje, di denaro per la costruzione del centro Magnificat.


La persona che introduce la serata, prima di dare la parola a Marija Pavlović, dice:

[0:35] E’ un’emozione grandissima essere qui questa sera per questa cena di beneficenza: una serata conviviale per raccogliere dei fondi da destinare alla costruzione di un centro di preghiera a Medjugorje. Un centro di preghiera nato per ispirazione appunto proprio di Marija. E’ un centro che accoglierà gruppi di preghiera, famiglie, anche singoli, che vogliono passare una settimana, qualche giorno, un mese, nello spirito, insieme a Maria. [1:10]

[2:24] Sul vostro posto tavola avete una busta. La quota di beneficenza noi la facciamo già con la quota della cena, poi faremo una lotteria, una ricchissima lotteria con un primo premio a sorpresa. Poi in questa busta chi vuole può fare altre offerte, liberamente, col cuore, nessuno vi obbliga. Se volete fare altre offerte per questo centro, siete liberi di farlo. [2:53]

Tutti questi fatti hanno spinto la diocesi di Alessandria, nella persona del vescovo mons. Giuseppe Versaldi (oggi cardinale), ad emanare, il 16 giugno 2011, alcune Precisazioni su Medjugorje:

Siccome anche nella diocesi di Alessandria alcuni fedeli e gruppi di fedeli sono interessati agli avvenimenti che capitano dal 1981 a Medjugorje e per questo vanno colà in pellegrinaggio e si incontrano qui per praticare la loro devozione mariana e poiché ultimamente in questi incontri a volte è presente qualche presunta veggente [...] chiedo [anche] ai sacerdoti di non prestarsi a raccolte di offerte durante celebrazioni all'interno delle nostre Chiese a favore di persone private (anche se presunte veggenti) e destinate ad opere private onde evitare strumentalizzazioni e sospetti.
[La Chiesa e Medjugorje. Precisazioni del Vescovo, "La voce alessandrina. Settimanale di informazione e opinione della Diocesi di Alessandria", n° 23, 17 giugno 2011, p. 12] 

Il "Magnificat" è stato aperto nel maggio 2012 (indirizzo: Ulica Kraljice Mira, 106).
Il vaticanista del settimanale Panorama, Ignazio Ingrao, in un suo reportage da Medjugorje, scrive:

Marija Pavlovic vive a Monza con il marito Paolo Lunetti e quattro figli maschi, ma a Medjugorje ha aperto l'hotel Magnificat. Formalmente è una "casa di accoglienza", in pratica un quattro stelle arredato con eleganza e con 54 camere, tutte con bagno.
[I. Ingrao, E se chiude Medjugorje?, "Panorama", anno 53 n° 25, 24 giugno 2015, p. 90]

Magnificat
Il Magnificat, l'albergo da 120 posti letto, nel dépliant pubblicitario di un'agenzia viaggi italiana (Rusconi Viaggi). Vi si legge che "Marija Pavlovic [...] spesso sarà presente nel centro per dare la sua testimonianza." E' riportato anche il tariffario applicato alle comitive organizzate (viaggio + tre pernottamenti).



§ 3. Le evasioni, le ispezioni e i "volontari" di Marija Pavlović
Rivediamo il momento in cui, nel marzo 2017, il giornalista d'inchiesta Andrea Casadio, dopo aver soggiornato al "Magnificat" di Marija Pavlović, paga il conto, filmando il tutto con la telecamera nascosta:


Il ricercatore croato Vencel Čuljak, in una sua tesi di dottorato del 2014, intitolata Fenomen Međugorje kao svjetski brend i top destinacija vjerskog turizma ("Il fenomeno di Medjugorje come brand di portata mondiale e destinazione di punta del turismo religioso"), ha calcolato che nel periodo 1981-2013 la maggior parte degli esercenti e degli albergatori di Medjugorje ha violato la legge, non emettendo ricevute fiscali (fiskalni računi):

Il 32% delle entrate totali è stato ottenuto legalmente ed il 68% illegalmente.
[Vencel Čuljak: Međugorju se ne piše dobro, intervista a Vencel Čuljak pubblicata il 16 agosto 2014 dal sito 24sata.info] 

Al problema dell’evasione fiscale si aggiunge quello dell’assunzione di lavoratori “in nero” (evasione contributiva e assicurativa):

A Medjugorje ci sono attualmente 18.500 posti letto, 4.600 abitanti e 1.500 lavoratori dipendenti, il 58% dei quali non sono assicurati o lavorano illegalmente.
[Ibidem]
.................................


Ecco, infine, un breve frammento tratto dalla trasmissione L'Inchiesta ("I misteri di Medjugorje"), trasmessa da Rai News il 16 giugno 2011:


La nuova ala edificata da Mirjana Dragičević, di cui parla il servizio di Rai News, è un albergo, inaugurato nella primavera del 2011, che dispone di camere doppie e triple. Il suo nome è Mirjana i Marko (cioè "Mirjana e Marko", dal nome della veggente e del marito, Marko Soldo).
Marco Corvaglia
Aggiornato il 28 dicembre 2018
Copyright © Marco Corvaglia. Riproduzione riservata

estratto da:
https://www.marcocorvaglia.com/medjugorje/i-veggenti-di-medjugorje-e-il-conflitto-dinteressi.html#aggiornamento 

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