ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 21 febbraio 2019

La festa.. alla Cattedra di Pietro

IL SINODO DELL’IPOCRISIA




Roma, 19 febbraio 2019, in silenzio e in preghiera per sollecitare i vescovi riuniti a Roma sugli abusi sessuali a rompere il silenzio complice
(Stilum Curiae)


Come se non bastasse la grancassa mediatica delle lobby a martellare fino alla nausea sulla questione degli abusi sessuali, a tal punto da creare nell’opinione pubblica l’idea che, alla fine, si possono anche accettare come “eccezione alla regola”, anche il Vaticano, per non essere da meno, organizza un Sinodo di Vescovi da tutto il mondo il 21 febbraio sullo stesso maniacale e vecchio argomento, quasi fosse un vanto per la Chiesa, mentre ne è la sua vergogna resa volutamente pubblica dallo stesso Vaticano per dare la possibilità di continuare a sputare sulla Chiesa cattolica. In pratica la Chiesa che denigra sé stessa e si offre per essere sputacchiata dai suoi nemici interni ed esterni.

E mentre per la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria da realizzare a Roma con tutti i Vescovi del mondo, condizione voluta dalla Madonna a Fatima nel 2017 per metter fine a tutti i regimi comunisti e dittatoriali sparsi nel mondo, non si sono trovati Vescovi disposti a venire a Roma, nonostante il ripetuto sollecito degli ultimi Papi defunti, sta di fatto che adesso, in vista di questo “nobile” convegno dal tema così “elevato e sublime” tutti riescono a trovare miracolosamente il tempo per riunirsi in Vaticano e continuare a “ruminare” su questo miserabile argomento.

•    Perché non avere il coraggio di dire che due sono le cause principali di tutti gli abusi e cioè: l’omosessualità e la teoria del gender, “novità” che vengono insegnate ai bambini delle scuole primarie come grande conquista di libertà mentre è un crimine da disperati senza amore.
•    Perché non parlare della bellezza della castità secondo il volere di Gesù? Dell’emozione del vero amore quando è accompagnato dal rispetto per l’altro, nell’attesa del giorno in cui ci si dona reciprocamente in un impegno d’amore totale per tutta la vita davanti a Dio e agli uomini? Ho visto per esperienza personale che questi temi fanno commuovere e piangere di gioia gli adolescenti

Ma quello che ancor più sconcerta di tutto questo è la denuncia del prof. de Mattei in “Corrispondenza Romana” sull’argomento:

E’ stato pubblicato un pamphlet LGBT contro la Chiesa. Il titolo è “Sodoma” e l’autore Frédéric Martel, un noto attivista LGBT francese. Il libro però è nato in Italia, nel corso di un colloquio tra l’autore e l’editore Carlo Feltrinelli, figlio di Gian Giacomo, l’editore-terrorista morto il 14 marzo 1972, mentre poneva una bomba su un traliccio dell’Enel di Segrate. Sodoma sarà presentato nei prossimi giorni in otto lingue e una ventina di Paesi. Il lancio ufficiale avverrà il 21 febbraio, in concomitanza con l’apertura del vertice vaticano dedicato agli abusi sessuali sui minori. Si tratta dunque di una possente operazione mediatica, che ha come bersaglio la Chiesa cattolica. L’autore del libro, Frédéric Martel, ha raggiunto una certa popolarità per il suo ultimo saggio, Global Gay, dedicato all’odierna marcia trionfante del movimento gay in tutto il mondo. Questo gravissimo problema, portato alla luce dalla testimonianza dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, è stato analizzato in maniera scientifica e documentata da due studiosi polacchi, don Dario Oko e don Andrzej Kobyliński, autori di studi che sono stati ignorati dalla stampa internazionale. Mentre Martel non cerca la verità, il rimedio a tanto male, ma nelle sue pagine insinua, calunnia, denigra.”

Ma siccome non c’è più limite al peggio, pare che sia lo stesso Vaticano, attraverso Mons. Battista Ricca, definito da Sandro Magister «il prelato della lobby gay», ad aprirgli le porte accogliendolo in trionfo come colui che ha la chiave giusta per risolvere questi problemi. E come? Liberalizzandoli, anzi, mettendoli addirittura sotto la protezione della Chiesa che da matrigna potrebbe diventare madre di tutti i gay!  PERTANTO E’ LA STESSA CHIESA (N.B. DI BERGOGLIO NON DI GESU CRISTO!) CHE, ATTRAVERSO UN SINODO STRUMENTALE, DISTRUGGE SE’ STESSA FINGENDO DI RIMEDIARE A UN MALE CHE IN REALTA’ VIENE SUBLIMATO ATTRAVERSO UN LIBRO CHE INNEGGIA A QUEL “MALE” CHE LA CHIESA AFFERMA DI VOLER COMBATTERE.
Diabolica contraddizione. Si può dire che è il Sinodo dell’ipocrisia? D’altra parte non si dice che il diavolo è padre della menzogna e omicida?  Un fatto analogo capitò (meglio dire “fu architettato”) in concomitanza con il Sinodo sulla famiglia di qualche anno fa. Anche allora ci fu un certo sacerdote polacco giovane che, proprio in quell’occasione, presentò ufficialmente il suo amante dicendo di volerlo sposare e suscitando un vespaio di polemiche, allo scopo di presentare comunque in modo plateale, scandalistico, anche l’altro aspetto della famiglia, quella gay, per cominciare a renderla accettabile all’opinione pubblica. E dove avvenne ciò? In Vaticano! Coincidenza? Tutto orchestrato dalle lobby gay civili ed ecclesiastiche con una ipocrisia davvero luciferina perché, mentre si finge di voler combattere determinati comportamenti, di fatto li si vuole sdoganare e accettare. Più diabolico di così!

Ma perché l’argomento “sesso” è diventato così importante ultimamente che lo si mette dappertutto fino alla nausea? Perché una volta aperta questa breccia nella vita dell’uomo, è più facile cedere su tutto il resto diventando burattini di lobby potenti che dopo aver distrutto la famiglia, ci trattano da poveri orfanelli manipolabili, sapendo che da quella porta ben spalancata del sesso facile passano tutte le altre perversioni: droga, alcool, corruzione, denaro, delirio di onnipotenza, omicidi, suicidi, stupri, manipolazioni genetiche e così via.
E noi crediamo che le persone ridotte in questo stato pietoso, riescano ancora a pregare? A dire qualche Avemaria? A credere in Gesù Cristo e nella Vita Eterna? Il demonio che è riuscito a spalancare la porta del sesso libero, presentandolo come diritto illimitato, farà entrare altri diavoli come lui che prenderanno dimora dentro di lui, come dice Gesù nel Vangelo, e pertanto la situazione di quest’uomo è peggiore di quella di prima.

Che fare? Umanamente parlando siamo perdenti, ma ci gloriamo di essere piccolo gregge fedele a Gesù e alla sua vera Chiesa per ora perseguitata e ridotta al lumicino, però autentica, vera, fedele, come da alcuni scritti di papa Benedetto XVI che ci esortano ad essere forti e perseveranti nella preghiera cristiana alla Vergine Maria e al glorioso San Giuseppe “Patrono della Chiesa universale”, nella certezza che Gesù Cristo verrà e ristabilirà il Suo Regno di Verità, di Giustizia e di Pace per tutto il creato. “Tanto è il bene che mi aspetto, diceva San Francesco, che ogni pena mi è diletto”.

I padri sinodali, molti dei quali sulla soglia della vita eterna, dovrebbero ricordarci invece che questa vita passa in fretta: 80 anni, dice il Salmo, è come un turno di veglia nella notte, come il giorno di ieri che è passato, e che Gesù ci mette in guardia da certi pericoli: “Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero se poi perde la sua anima?” dove in questo “guadagno” c’è anche l’aspetto sessuale che va regolato e talvolta anche mortificato quando non è secondo la legge di Dio perché non possiamo essere dominati dall’istinto ma dobbiamo essere noi a dominare il nostro istinto e tutto il nostro corpo con la nostra intelligenza sana e la nostra forza di volontà, e soprattutto con la nostra preghiera umile e fiduciosa, in vista della Vita Eterna.

Noi cristiani viviamo questi pochi decenni sulla terra sapendo che dobbiamo “combattere la buona battaglia, conservando la fede”, come dice San Paolo, anche davanti a tribolazioni e persecuzioni, nella certezza del premio che già inizia su questa terra grazie alla consapevolezza che siamo figli di Dio, che nulla ci mancherà, nell’attesa del Paradiso, perché Gesù ce lo ha promesso e non ci inganna: “Dove sono io, sarete anche voi” nella pienezza della gioia che non ha fine. Coraggio!  

di Patrizia Stella


L'immagine è nostra


RVC: DOMANI È LA FESTA DELLA CATTEDRA DI PIETRO. TRISTEZZA E PENTIMENTO.







Marco Tosatti
Cari Stilumcuriali, Romana Vulneratus Curia (RVC in breve) ci ha mandato una riflessione sulla giornata di domani. Domani si celebra la festa della Cattedra di Pietro, il cui compito fondamentale e primario sarebbe quello di confermare i fratelli nella fede. Oggi è così? In tutta umiltà, a me non pare. E se leggete Romana Vulneratus Curia, e capite la sua tristezza, forse avrete motivo di riflessione e di tristezza anche voi. E forse, come dice, è anche colpa nostra perché non abbiamo pregato abbastanza.
“Caro dottor Tosatti, oggi 22 febbraio noi cattolici festeggiamo (ancora) la festa della Cattedra di San Pietro. Il lettore abbia pazienza, arrivi alla fine.
L’Evangelista Luca (22,32) scrive “Dice il Signore a San Pietro : Io ho pregato per te, che non venga mai meno la tua fede, e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli”. Sappiamo cosa è una cattedra, è lo scanno dal quale insegna il maestro. Sappiamo, dalla tradizione, che San Pietro sedeva su una cattedra di legno, ora custodita nella basilica di San Pietro nel reliquiario detto “Gloria del Bernini” per ricordare che ivi lo Spirito Santo irradia la Sua assistenza al Pontefice e sappiamo anche che nel quarto secolo la Chiesa iniziò a festeggiare il giorno dell’inizio del pontificato di Pietro (“Natale Petri de Cathedra “) per ricordarci l’obbedienza e l’amore che dobbiamo avere per il rappresentante di chi fa le veci di Cristo in terra. San Leone Magno spiega che “… San Pietro venne a Roma perché centro del mondo… perché a Roma, la luce della Verità, in funzione della salvezza universale, si sarebbe più facilmente diffusa. Ma anche perché a Roma bisognava schiacciare certe teorie filosofiche e spazzar via le frivolezze della sapienza terrena, abbattere il culto dei demoni e distruggere l’irriverenza sacrilega di tutti i sacrifici, perché proprio qui si ritrovava raccolto, ad opera delle superstizioni…tutto quanto altrove avevano elaborato gli errori più disparati…” ( san Leone Magno, Omelie). La tradizione vuol significare in modo tangibile, materiale, visibile che Simon Pietro è, per espressa volontà divina, la roccaforte sicura e salda che sostiene l’edificio della Chiesa attraverso i secoli, perché nel suo magistero e in quello di suoi successori risuoni infallibile la voce di Cristo, e perciò la nostra fede ha ferme e solide fondamenta. La missione affidata dal Signore a Pietro e ai suoi successori è quella di dirigere gli altri pastori che conducono il gregge del Signore e averne cura, confermare nella fede il popolo di Dio, vegliare sulla integrità della dottrina e dei costumi, interpretare –con l’assistenza dello Spirito Santo- le Verità contenute nel deposito della Rivelazione.
La festa di oggi ci offre l’occasione per riflettere sul perché abbiamo sofferto leggendo quello che ho scritto sopra; per riflettere su che cosa è cambiato in brevissimo tempo. Dovremmo, io per primo, riflettere anche sulla nostra responsabilità, perché è evidente che non abbiamo pregato  abbastanza frequentemente “Dominus conservet eum, et vivificet eum et beatum faciat eum in terra et non tradat eum in animam inimicorum eius”. 
RVC


Oggi è il 171° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.
Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?
È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?
Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.

21 Febbraio 2019 Pubblicato da  7 Commenti --

Di che cosa si parlerà davvero al vertice vaticano sugli abusi

Il summit del mea culpa. Tutti i presidenti delle conferenze episcopali nazionali si ritrovano per discutere di abusi sessuali da parte di membri del clero. Il cardinale Cupich: “E’ in gioco la chiesa”

Foto LaPresse
Roma. Cardinali, vescovi ed esperti della materia si sono già espressi in queste settimane sul vertice che per tre giorni da oggi farà convergere in Vaticano tutti i presidenti delle conferenze episcopali nazionali per discutere di abusi sessuali da parte di membri del clero. “La protezione dei minori nella chiesa” è il titolo ufficiale dell’evento.
Il cardinale Blase Cupich, arcivescovo di Chicago, con tono solenne ha detto che “in gioco non c’è il pontificato di Francesco ma la chiesa”, come se da tre giorni di simposio si potesse determinare il destino di un’istituzione che ha duemila anni. Forse mons. Cupich – complice la pressione mediatica del momento, chissà – si è fatto prendere un po’ la mano, soprattutto se si considera il programma ufficiale del vertice e si leggono i titoli degli interventi che saranno pronunciati davanti ai reverendi convenuti. Oggi si parlerà di “responsabilizzazione dei pastori”. Aprirà le danze il cardinale Luis Antonio Tagle, che svilupperà una riflessione su “l’odore delle pecore. Sentire le difficoltà e guarire le ferite, centro del compito del pastore”. Quindi toccherà a mons. Charles Scicluna, da tempo cacciatore provetto di preti abusatori che parlerà della “chiesa come ospedale da campo. Assumersi la responsabilità”. Nel pomeriggio prenderà la parola il cardinale colombiano Rubén Salazar Gómez che discorrerà della “chiesa trafitta. Affrontare i conflitti e agire con decisione”. Domani si discuterà di “responsabilità” con il cardinale indiano Oswald Gracias (il tema è “Collegialità: inviati in missione”), il già citato Cupich (“Sinodalità: responsabilità condivisa”) e Linda Ghisoni, sottosegretario del dicastero per i Laici, la famiglia e la vita (“Communio: agire insieme”). Sabato mattina aprirà i lavori suor Veronica Openibo (“Essere disponibili: inviati nel mondo), seguita dal cardinale arcivescovo di Monaco Reinhard Marx (“Una comunità di credenti trasparente”) e – nel pomeriggio – dalla giornalista Valentina Alazraki (“Comunicazione: a tutte le persone”). Il tutto inframmezzato da sessioni di dibattito, pause e “lavoro di gruppo”. A gestire l’Aula, padre Federico Lombardi. Dai titoli delle relazioni si comprende subito il carattere quasi penitenziale dell’evento.

Che fine ha fatto il cardinale O’Malley

Un corale mea culpa – in questi giorni s’assiste a teorie di vescovi che esprimono contriti il proprio dolore per i delitti commessi, ultimo il cardinale Gualtiero Bassetti, “condivido il dolore delle vittime” – che però non sembra aggiungere niente di straordinario e di nuovo a quanto già da tempo si dice e si discute sulla chiesa imputata d’essere il ricettacolo dei peggiori depravati viventi sul pianeta. Giusto la presa d’atto che un problema c’è e che è venuto il momento di stendere linee-guida comuni (per quanto possibile) in merito alla risposta da dare. L’antifona s’è avuta ieri, con l’incontro tra il Comitato organizzatore del vertice e un gruppo di rappresentanti di vittime di abuso da parte di membri del clero: erano presenti dodici persone, ha fatto sapere la Sala stampa della Santa Sede. Nelle scorse settimane dal Vaticano si è cercato di calmare le attese – molto mediatiche – di chi avrebbe voluto che il vertice si trasformasse in una sorta di tribuna da cui mettere all’indice cardinali e vescovi rei (o presunti rei) dei peggiori misfatti. Non sarà così, e prova ne è che perfino il capo della Pontificia commissione per la tutela dei minori – cioè l’organismo istituito in questo pontificato proprio per far luce e combattere gli abusi –, il cardinale americano Sean O’Malley, è stato messo in disparte, invitato alla tre giorni di dibattito solo in qualità di membro della consulta cardinalizia che lavora alla nuova costituzione apostolica che governerà la curia (manca poco alla sua pubblicazione). Un po’ poco per chi, solo un anno fa, pubblicava un commento sul sito della diocesi di Boston in cui prendeva le distanze dal Pontefice per quanto da quest’ultimo detto durante il viaggio in Cile, con la difesa del vescovo Juan Barros – poi rimosso dall’incarico – “Non ci sono prove, solo calunnie”.

Ecco quello che i cardinali pensano di "Sodoma"
I prelati sono indignati dal libro francese sugli scandali sessuali nella curia: “Un’operazione squallida e senza prove. Non ci resta che pregare”
Domando al cardinale se abbia letto “Sodoma”, il libro del giornalista francese Frédéric Martel sugli scandali sessuali veri o presunti che si sarebbero verificati in Vaticano nel corso degli ultimi decenni. “Una cosa immonda”, ribatte lui, con un gesto di stizza. E perché?, gli chiedo. “Perché è un’operazione squallida che non riporta nulla di vero, ma fa solo allusioni su uomini di chiesa per lo più morti. Si insinua il dubbio, si fa chiacchiericcio e non si portano a sostegno prove. Nessuna prova, nessuna”. Il cardinale è infuriato mentre sta alla poltrona del suo studio, nella penombra che fa pendant con l’umore nerissimo.

Silenzio totale: solo la sua voce e il ticchettio del vecchio pendolo – “suona pure in ritardo, questo coso”, sbotta. “La cosa peggiore, che è quella che fa più male a me ma anche alla chiesa, è che perfino dei cardinali si siano prestati a questa operazione, facendosi intervistare. Mi auguro solo che fossero all’oscuro degli intenti di questo signore, perché altrimenti sarebbe gravissimo”. Obiezione: ma non si vuole trasparenza? “È trasparenza questa? Questa è gogna pubblica, veleno purissimo. E per di più alla vigilia di un summit che già di par suo è delicatissimo e non si sa dove porterà”. Che cosa pensa, eminenza? “Che la situazione sia sfuggita di mano a tutti, anche ai piani più alti. E che ora non si sappia come frenare i buoi scappati. Siamo entrati in un tunnel oscuro in cui non si vede neanche una piccola luce. Non resta che pregare”.





PER GIACINTA E FRANCESCO


Oggi , 20 febbraio  2019  (20 febbraio 1920, morte di Giacinta, invertendo i numeri… ) data comune della loro Festa:  Festa dei Santi Giacinta e Francesco di Fatima, proclamati il giorno 13  maggio 2017 da Papa Francesco al Santuario di Fatima: i primi bambini non martiri ad essere proclamati Santi nella Storia Bimillenaria della Chiesa.
C’è un brano degli Atti degli Apostoli che suggerisce l’atteggiamento da assumere di fronte ai pericoli della perdita della Fede Cattolica e conseguente perdita ingente di anime: la preghiera incessante  “… mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla  Chiesa saliva  incessantemente a Dio un preghiera per lui… in quella notte… Pietro piantonato da due soldati stava dormendo… ecco un angelo del Signore gli si presentò e una luce  sfolgorò nella cella… (At 12)”.

…“L’angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono e li salva, Gustate e vedete quanto è buono il Signore. Beato l’uomo che in lui si rifugia  (Sl 33)”…
La preghiera è l’unica àncora di salvezza, più che mai  oggi. Perché?
Il mio padre Spirituale, Don Attilio Negrisolo, figlio spirituale di  Padre Pio: …“ In questo secolo ci troviamo con tanti Santi perché hanno fatto della loro vita un continuo atto d’amore. Per esempio: Suor M. Consolata Betrone, Serva di Dio… Gesù ti amo… dalla mattina alla sera, ha portato avanti la dottrina di Santa Teresina del Bambin Gesù un continuo atto d’amore… però la Santa non dice come.  In Suor Consolata invece è Gesù che dà l’istruzione: dimmi sempre, Gesù ti amo!
Quando ero in Seminario, studiavo anche all’Università e andavo in libreria per leggere i libri e quando ho letto quello di Suor Consolata, ho toccato il Cielo e cercavo di praticarlo proprio alla lettera, facevo di tutto per metterlo in pratica… perché Gesù le diceva… butta via tutti i pensieri inutili, tutte le parole inutili, tutti gli interessamenti che non ti riguardano ecco che nella preghiera si pone la mortificazione, il silenzio… se tu tieni i pensieri, discorsi vani, non concludi niente… vienimi sempre dietro facendomi un atto d’amore, diceva Gesù alla Suora… ed io cercavo di farlo… se voi aveste sentito ai miei tempi in Seminario, ero con un gruppo di professori, Madre santa… impossibile, tutte le obiezioni…  questi i loro commenti. Come adesso che hanno buttato via il Rosario, così a quei tempi buttavano via questi insegnamenti. Dopo andavo a confessarmi dal successore di san Leopoldo, anche questi contrario a quelle pratiche… sembrava che ci fosse una peste. Vado da Padre Pio, e non gli dico niente ma dentro di me, a forza di dire sempre: Gesù ti amo, mi si scioglieva il cervello a volte… mi confesso e lui mi dice: Quando si ama Cielo e terra si uniscono! … Dunque l’atto più bello che possiamo portare davanti a Gesù Cristo è l’atto d’amore.  A Fatima l’Angelo insegna ai pastorelli questa preghiera: Mio Dio, credo, adoro, spero e vi amo  Ecco gli atti d’amore! Di tutti gli atti e di tutte le Virtù l’atto più meritorio davanti a Dio sopra tutti è l’atto d’amore! Padre Pio dice: voglio che la mia vita sia un continuo atto d’amore, consacrata all’amore…. e don Attilio proseguiva dicendo: fatevi santi e quindi impegnatevi con la preghiera a questa santità. Con la preghiera imparate questo punto: ottiene l’Azione Divina in noi che ci permette di mettere in movimento le capacità che i Sacramenti, cioè la Vita Divina, portano all’anima nostra, le quali capacità restano vuote, non producono frutti se io non vi porto l’Azione Divina con la mia preghiera”.
In San Giovanni ( Cap 15) Gesù dice: “senza di me non potete fare nulla”…. Quella “Chiesa” siamo noi: il  Battesimo ci ha resi  ‘familiari di Dio’, popolo santo di Dio, per cui la nostra preghiera diventa Cattolica, cioè Universale;  abbiamo un Solo Padre in Cristo Signore, Unico Nome in Cielo e sotto Terra da adorare, da amare  e che ci può salvare. Imitiamo i Piccoli ma Grandi Santi Giacinta e Francesco, che con la guida di un Angelo ( L’angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono e li salva, gustate e vedete quanto è buono il Signore: Sl 33) hanno  imparato e conseguito, poi,  la  Via, breve per loro,  ma sicura per l’Eternità che inizia, già qui sulla Terra, con la preghiera semplice, ma che non conosce sosta, del S. Rosario, uniti alla Madre Santa, Vergine Maria, ai piedi di un  Altare, dove si perpetua Quell’Unico Sacrificio Santo e Immacolato dell’Agnello, Figlio di Dio Padre che ha…  “tanto amato il mondo da dare il Suo Unico Figlio”…

* Dedico a Te Amabile Vergine Maria, il mio canto d’amore, dopo quello  a Gesù:

Il Tuo ‘SI’ a nome nostro, o Madre e Vergine Immacolata
ci ha salvati da sicura morte:
Tu di noi poveri peccatori
Speranza
hai dato Carne alla Parola Vera e Santa
Cibo che sostiene il nostro cammino.

Umanità in perenne pericolo
quando non accoglie
non riconosce Te
Dispensatrice di tutte le Grazie.

Sposa dello Spirito Santo
Relazione unica e divina:
l’uomo non comprende
appieno
solo l’Umiltà Tua con la Sapienza
ha inteso.

Il combattimento con il mondo è forte
e Tu Giglio di Purezza
aiutaci a distaccarci da questa terra.

La soave Tua benignità
ci incoraggi sempre
nella tribolazione
fin quando arriveremo
alla Casa della nostra Consolazione.

mariacicerchiacasati
    

LA RELIGIONE CATTOLICA E' L'UNICA VERA RELIGIONE PERCHE' RIVELATA DA DIO

E CONFERMATA DA APPARIZIONI, MIRACOLI E PROFEZIE AVVERATESI








20 FEBBRAIO
MEMORIA LITURGICA DI SANTA GIACINTA MARTO

LE APPARIZIONI DELLA MADONNA ED I MIRACOLI E LE PROFEZIE DI FATIMA
INDICANO NELLA RELIGIONE CATTOLICA L'UNICA VERA RELIGONE RIVELATA DA DIO


Nella giornata del 20 febbraio, la Chiesa commemora la festa di Santa Giacinta, la bambina di Fatima che, insieme al fratello Francesco e alla loro cugina Lucia, ha testimoniato le apparizioni della Madonna a Fatima.
Quanto richiesto dalla Madonna a Fatima è conosciuto: la preghiera del Rosario per evitare la guerra, la penitenza e la devozione al Cuore Immacolato di Maria!
Durante la sua malattia terminale Lucia gli faceva visita di frequente e allora conversavano a lungo sugli avvenimenti di cui erano stati protagonisti. D
i seguito sono riportati ALCUNI INSEGNAMENTI DI SANTA GIACINTA dati in queste occasioni.


- Ormai mi manca poco per andare in cielo. Tu (Lucia), resti qui per dire che Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria.
- Quando sarà il momento di dirlo, non nasconderti, dì' a tutti che Dio ci concede le grazie attraverso il Cuore Immacolato di Maria, di chiederle a lei, che il Cuore di Gesù vuole che, al suo fianco, si veneri il Cuore Immacolato di Maria.
Chiedano la pace al Cuore Immacolato di Maria che Dio ha affidato a lei. Se potessi mettere nel cuore di tutti la luce che ho qui dentro nel petto a bruciarmi e a farmi amare tanto il Cuore di Gesù e il Cuore di Maria!" (Cfr. "Memórias" III, p. 234; G. De Marchi, p. 287; W. T. Walsh, p. 261).
- Vedi, sai? Nostro Signore è triste perché la Madonna ci ha detto di non offenderlo più, che era già molto offeso e che nessuno ci fa caso; continuano a fare gli stessi peccati” (Cfr. "Memórias" III, p. 236; G. De Marchi, p. 285; W. T.Walsh, p. 261).


Trasportata a Lisbona, Giacinta rimase prima in un orfanotrofio vicino alla chiesa di Nossa Senhora dos Milagres.
Poi fu portata all'ospedale Dona Estefánia. Nel primo di questi istituti fu assistita da madre Maria da Purificação Godinho, che prese nota, anche se non sempre letteralmente, delle sue ultime parole.


Riguardo alla guerra. E sui sacerdoti e sui governanti
- La Madonna disse che nel mondo ci sono molte guerre e discordie. Le guerre non sono altro che il castigo per i peccati del mondo. La Madonna non può più trattenere il braccio del suo amato Figliuolo sul mondo”.
- Preghi molto per i sacerdoti! Preghi molto per i religiosi! I sacerdoti devono occuparsi solo delle cose di Chiesa! I sacerdoti devono essere puri, molto puri!
- La disobbedienza dei sacerdoti e dei religiosi ai loro superiori ed al Santo Padre offende molto Gesù.
- Preghi molto per i governanti! Guai a quelli che perseguitano la Religione di Gesù. Se il Governo lasciasse in pace la Chiesa e lasciasse libertà alla santa religione, sarebbe benedetto da Dio” (Cfr. G. de Marchi, p. 303; W. T. Walsh, p. 268)

Riguardo al peccato
- I peccati che portano più anime all'inferno sono i peccati della carne.
- Verranno certe mode che offenderanno molto Gesù. Le persone che servono Dio non devono seguire la moda. La Chiesa non ha mode. Gesù è sempre lo stesso.
- I peccati del mondo sono molto grandi. Se gli uomini sapessero ciò che è l'Eternità, farebbero di tutto per cambiare vita. Gli uomini si perdono, perché non pensano alla morte di Gesù e non fanno penitenza.
- Molti matrimoni non sono buoni, non piacciono a Gesù non sono di Dio” (Cfr. G. de Marchi, pp. 301-302)

Sulle virtù cristiane
Madrina mia, non vada in mezzo al lusso; fugga le ricchezze! Sia molto amica della santa povertà e del silenzio. Abbia molta carità anche con chi è cattivo.
- Non parli male di nessuno e fugga chi dice male. Abbia molta pazienza, perché la pazienza ci porta in Cielo. La mortificazione e i sacrifici sono molto graditi a Nostro Signore.
La confessione è un sacramento di misericordia. Per questo bisogna avvicinarsi al confessionale con confidenza e gioia. Senza confessione non c'è salvezza.
- La Madre di Dio desidera molte anime vergini, che si leghino a lei con il voto di castità.

- Per essere religiosa bisogna essere molto pura nell'anima e nel corpo. Essere pura nel corpo vuol dire custodire la castità. Ed essere pura nell'anima vuol dire non fare peccati: non guardare ciò che non si deve vedere; non rubare; non mentire; dir sempre la verità, anche quando ci costa.

La Madonna venne a prendere Giacinta il 20 febbraio 1920. Fu sepolta nel cimitero di Vila Nova de Ourém. Il 12 settembre 1935, i resti mortali di Giacinta furono traslati al cimitero di Fatima. Più tardi, nel 1952, le preziose spoglie furono portate nella basilica di Fatima, dove si trovano ancora oggi.
Giacinta insieme al fratello Francesco sono stati proclamati beati il 13 maggio del 2000 e santi il 13 maggio 2017.
Giacinta si festeggia il 20 febbraio, Francesco il 4 aprile.




https://gloria.tv/article/LddTXdtYoor61wUJVC9iG1rLR

Bergoglio: Equilibrio di un mondo sociale senza Gesù e intanto si offende Maria!


Cari Amici, già dagli ultimi editoriali vi stiamo comunicando alcune “cronache” che purtroppo – inesorabilmente ed inevitabilmente – ci stanno confermando la via scelta da questo pontificato, che esula dalle linee intraprese dallo stesso concilio Vaticano II seppur provengono da quello “spirito” che di fatto sta governando dopo aver infettato tutta la Chiesa portandoci, come stiamo vedendo, ben oltre i sentimenti legittimi e raccomandati di un “volemose bene” alla Giovanni Paolo II…. ma che da questo, però, non si poteva che sfociare nel SINCRETISMO RELIGIOSO… fino ad arrivare ad un Pontefice che benedice “onde ed alberi“, ora, e raccomanda un “Equilibrio del mondo” a prescindere da Gesù Cristo! Con la “piccola” Nota a margine della grave blasfemia, sacrilegio, di una offesa alla Vergine Maria.
Di cosa stiamo parlando? Di una notizia che forse non è stata ben registrata dal mondo cattolico della rete, come avrebbe dovuto. Ma facciamo un passo indietro, avendo a mente anche questa cronaca importante, perché è in parte la sua continuazione.
Il Progetto José Martí (scrittore rivoluzionario cubano) di Solidarietà Internazionale chiamato “PER L’EQUILIBRIO DEL MONDO“, sponsorizzato dall’UNESCO, fu creato nel 2003 dopo la sua adozione alla Conferenza Generale della suddetta organizzazione internazionale, per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (OEI) e altre istituzioni internazionali che hanno aderito al Progetto, disciplinato da un organo di direzione collegiale, composto da oltre trenta rinomati intellettuali provenienti da diversi paesi, i quali formano il suo Consiglio Mondiale.
Il presente Progetto – PRIVO DI OGNI RIFERIMENTO RELIGIOSO – è organizzato dall’Ufficio del Programma Martiano a Cuba, la sola iniziativa sopranazionale che favorisce lo studio, la conoscenza e la diffusione della vita e opera di una figura tanto importante nell’ambito delle idee. Il Progetto José Martí, sin dall’inizio, ha favorito un vasto movimento internazionale orientato a fare conoscere l’eredità lasciataci dall’Apostolo ed Eroe Nazionale cubano, il che si osserva ormai nella sua capacità di convocazione e nelle attività che si tengono nelle varie regioni e paesi, compreso il Premio Internazionale José Martí conferito dall’UNESCO….. Le Conferenze che si tengono periodicamente intendono promuovere IL BENE CON TUTTI E DI TUTTI… Dunque, in verità, non ha nulla a che vedere con la Chiesa…. è un progetto legittimamente SOCIALE e popolare, di altrettanti legittimi Stati.
Tra i temi dibattuti spicca la
  • – “LOTTA PER UNA PACE EQUILIBRATA”  (???)
  • – lotta contro ogni forma di discriminazione – genere, razza, religione, età e condizione sociale – che legittimano le disuguaglianze e incriminano la lotta per la giustizia sociale, LA LIBERTA’ all’educazione e alle NUOVE CULTURE per l’esercizio dei diritti umani nelle condizioni SORTE in questo XXI secolo… (??)
  • – Il ruolo e le sfide dei NUOVI MOVIMENTI SOCIALI….
  • – La necessità di fermare la distruzione dell’ecosistema..
  • – L’inserimento di OGNI ORGANIZZAZIONE SOCIALE E PACIFISTA NEI PROCESSI DI CAMBIAMENTO
  • – l’INSERIMENTO DEI MOVIMENTI SINDACALI PER UNA GIUSTIZIA SOCIALE
  • – Dalla teoria alla pratica: incorporazione di realtà per progetti di equità sociale
  • – lotta contro lo spaccio delle droghe…
  • – la giustizia sociale quale VALORE UNIVERSALE PER LA PACE…
Ora… che cosa è accaduto?
Che Papa Francesco – la prima volta di un Pontefice – ha inviato un Messaggio papale alla Conferenza per “l’Equilibrio del Mondo” e per “confermare” che le sue parole rispecchiano il cammino della Chiesa verso questa direzione, cita Giovanni Paolo II quando nel 1998 (ben 5 anni prima della nascita di questo Progetto) auspicò che:
“La fiaccola che, accesa da Padre Varela, doveva illuminare la storia del popolo cubano, fu raccolta, poco dopo la sua morte, da quella personalità eminente della nazione che fu José Martí: scrittore e maestro nel senso più pieno del termine, profondamente democratico e indipendentista, patriota, amico leale anche di quelli che non condividevano il suo programma politico. Egli fu, soprattutto, un uomo illuminato, coerente con i suoi valori etici e animato da una spiritualità di natura eminentemente cristiana. È considerato un propugnatore del pensiero di Padre Varela che chiamò «il santo cubano».”
Tutto bene allora? NO! Perché Giovanni Paolo II auspicava che attraverso la lotta fatta da questo José Martì PREVALESSE quella del suo maestro, il Padre Varela… infatti, sempre nello stesso Discorso, così diceva Giovanni Paolo II:
  • La Chiesa cattolica non si identifica con nessuna cultura in particolare, ma è vicina a tutte con spirito aperto. Nel proporre con rispetto la propria visione dell’uomo e dei valori, essa contribuisce alla crescente umanizzazione della società. Nell’evangelizzazione della cultura è Cristo stesso che agisce attraverso la sua Chiesa, giacché con la sua Incarnazione «entra nella cultura» e «reca ad ogni cultura storica il dono della purificazione e della pienezza»..”
Papa Francesco sfrutta e strumentalizza Giovanni Paolo II per GIUSTIFICARE la sua presa di posizione in un Messaggio al cui interno però SCOMPARE OGNI RIFERIMENTO AL CRISTO-DIO, priorità che come abbiamo letto era il fondamento nel pensiero di Giovanni Paolo verso ogni iniziativa SOCIALE! Il gioco ambiguo e subdolo di Bergoglio è quell’usare certi passaggi dei predecessori (indubbiamente umanizzatori anch’essi, a volte ambigui nel sincretismo, questo va detto per onestà) per insinuare la giustificazione DELLA SUA AGENDA SOCIALE SENZA PIU’ LA DOTTRINA DELLA CHIESA, come dimostrammo qui sui “Movimenti”…
Va anche detto, appunto, che colpa di questa situazione è quello “spirito” del concilio che seppur condannato dai Papi precedenti, vediamo la condanna della Teologia della Liberazione per esempio…, non fu sufficientemente fermato ed anzi… fu filtrato attraverso l’approvazione di sacerdoti, quali appunto,  Padre Félix Varela y Morales che per quanto dichiarato “venerabile” dalla Chiesa cubana, resta comunque colui che per primo infiltrò il pensiero MODERNISTA all’interno della chiesa cubana… e che fu esiliato per le sue idee “all’avanguardia”. Attenzione!!Bisogna anche sottolineare la difficoltà che abbiamo noi europei di comprendere il valore di certe persone in quelle terre lontane da noi per politica e cultura!! Ma fatte le debite distinzioni – come ha fatto appunto nel Discorso citato Giovanni Paolo II che mette Cristo-Dio al primo posto – che nulla tolgono di valore alle singole persone, resta palese lo sdoganamento della Chiesa alle figure di sacerdoti e vescovi di stampo Modernista e RIVOLUZIONARIO!!
Chiarito questo appare ora più evidente che IL PROGETTO dell’ Equilibrio del Mondo… e il Messaggio di un Papa che NON esprime minimamente alla priorità del Cristo-Dio quale unico BARICENTRO PER LA VERA PACE NEL MONDO, ribalta completamente il Discorso di Giovanni Paolo II sullo sviluppo di Cuba e di tutta l’America latina, come abbiamo dimostrato nell’editoriale precedente, e DI CONSEGUENZA procede a passo spedito verso la conferma di UNA RELIGIONE SOCIALE MONDIALE, della quale Bergoglio sembra autopromuoversi leader indiscusso mondiale. E senza dubbio, gli ultimi fatti accaduti con la firma del Documento con l’Imam (vedete gli ultimi editoriali), non possono che confermarci questa deriva.
Non è scenario fantasy il fatto che questo Pontificato promuova da sei anni oramai una NUOVA RIVOLUZIONE per l’America Latina e di conseguenza per tutta la Chiesa…. dopo il fallimento della rivoluzione gesuitica della Teologia della Liberazione, vedi qui, ma anche quiVince oggi la TEOLOGIA DEL POPOLO, la teologia del pueblo che è di fatto la stessa teologia ma senza armi e senza violenza, descritta tuttavia dal progetto del Programma dell’Equilibrio del Mondo sopra riportato il quale, però, elimina Gesù Cristo, vero ed unico Dio portatore della Pace vera, con la Sua Dottrina sociale, dallo scenario delle future comunità mondiali.
Chiosa infatti Bergoglio alla conclusione del suo Messaggio pontificio, dopo aver eliminato un pensiero al Cristo-Dio:
  • “Che gli insegnamenti di questo maestro e scrittore cubano risuonino in noi e ci ricordino, con le sue parole, che «tutti gli alberi della terra saranno concentrati alla fine in uno solo, che darà in eterno un profumo lievissimo: l’albero dell’amore, dai rami così robusti e copiosi, che nel suo nome si ripareranno sorridenti e in pace tutti gli uomini»..”
Siamo alla nuova divinità, o cultura…. del DIO-ALBERO? Che strano, ne parlammo qui in tempi non sospetti; quando per Natale un Papa è arrivato ad affermare che “l’abete rosso simboleggia Dio…“, ne parlammo anche qui sulla nuova CONVERSIONE ECOLOGICA; ed anche qui... qui sulla nuova benedizione a forma di “onda” energetica…. Insomma, è una escalation inarrestabile ed irreversibile fino, naturalmente, a quando Dio dirà il Suo “FERMATEVI” per mezzo del trionfo del Cuore Immacolato di Maria il quale, attenzione bene, è stato oltraggiato e vilipeso , sacrilegato e reso blasfemo proprio durante l’incontro finale della Gmg a Panama, nell’incontro con tutti gli operatori e i volontari.
La Diocesi, si badi bene… – e con questo concludiamo quale ciliegina sulla torta – ha organizzato una teatralità della INCARNAZIONE DI DIO NEL GREMBO VERGINALE DI MARIA e dell’Annunciazione! Premesso che non abbiamo nulla in contrario con le recite giovanili, ma questa non è stata una cosa ingenua ed innocua…. Maria Santissima è presentata in jeans, sfrontata, incredula e dubbiosa nei confronti di un Arcangelo ridicolo che a suon di rap… tenta di far capire alla “Donna come tutti noi”, che non sta sognando… La Vergine Maria viene presentata in modo ridicolo umanizzato ed umanizzante, NULLA DI SOPRANNATURALE DELLA GRAZIA IN LEI… le parole dell’Angelo e le parole di Maria dal Vangelo, vengono stravolte, cambiate e presentate come qualcosa di ben diverso dalla realtà dei fatti! Siamo alla Donna in bichini di don Tonino Bello… siamo alla “Donna che piace, e alla Donna COME NOI”, siamo alla ESIBIZIONE APPLICATIVA della frase eretica di un Papa che ha detto che Maria non è nata santa!
Noi ci rifiutiamo di pubblicare qui il video ufficiale… davanti ad un papa compiacente ed applaudente, nel mentre si ridicolizza la STORIA della Salvezza, la storia stessa dei PRIVILEGI dati a Maria… se avete stomaco, guardatelo…. qui! Facciamo Preghiere di riparazione… E che però… Bergoglio disse che se qualcuno avesse osato parlar male di sua madre gli avrebbe dato un pugno in faccia… Non sarebbe ora di mettere in pratica il suo insegnamento?



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