Dan Hitchens, che è il vice direttore del The Catholic Herald, in questo articolo ci parla delle frasi dette da Papa Francesco che sono poco chiare e che provocano confusione nei fedeli. Sono frasi di cui ha poi detto di non ricordare.
Ecco il suo articolo nella mia traduzione.
Papa Francesco lo sapeva? Gli fu detto, cinque anni prima che il mondo lo scoprisse, che il potente cardinale McCarrick era un molestatore sessuale seriale? Il diplomatico che sostiene di aver informato il papa, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, nomina due date in cui ha sollevato la questione con Francesco: 23 giugno e 10 ottobre 2013. Ma il Santo Padre, in una nuova intervista con Valentina Alazraki, dice semplicemente che non riesce a ricordare. “Quando [Viganò] mi ha detto di avermi parlato quel giorno, è venuto ….. Non ricordo se mi ha detto questo. Se è vero o no. Non ne ho idea”.
Questa non è l’unica lacuna nella memoria papale. Alazraki ha chiesto a Francesco di un discorso di febbraio in cui descriveva i critici ostinati della Chiesa come “parenti del diavolo”. Il papa ha risposto: “Non mi ricordo del testo, ma no. Non la vedo così, sono stato frainteso”. Che dire della telefonata del 2014 in cui il Papa avrebbe incoraggiato una donna ad ignorare l’insegnamento della Chiesa sulla Comunione e il divorzio? Anche [lì] un vuoto: “Quello che ho detto a quella donna non me lo ricordo”.
Francesco è anche incerto sulla sua nota [a piè di pagina], notoriamente ambigua, sulla Comunione per chi ha “relazioni irregolari”: “Non ricordo la nota a piè di pagina”, disse alla stampa nel 2016. Il Santo Padre è un uomo di ottantadue anni con un sacco di cose da fare. Ma l’impressione di tutte queste dimenticanze è – e fa male dirlo – di un maestro che spesso parla senza troppa riflessione, prima o dopo. Anche se non è la più grande delle imperfezioni, in un papa può essere catastrofico.
A causa di quelle dichiarazioni dimenticate sulla Comunione, le diocesi e persino una conferenza episcopale nazionale hanno permesso la Comunione per i divorziati e risposati sessualmente attivi. Così facendo, hanno scartato l’insegnamento di Gesù Cristo sul matrimonio, l’Eucaristia, la Confessione e la grazia divina, e hanno messo in pericolo molte anime. A livello parrocchiale, l’evidenza è necessariamente più aneddotica, ma è abbastanza inquietante. Dalla Normandia all’Argentina settentrionale, le parole del Papa sono trattate come un [semaforo con] luce verde per la Comunione per i risposati. Eric Sammons, che ha trascorso cinque anni come direttore dell’evangelizzazione per la diocesi di Venezia in Florida, ha visto una diffusa confusione su questo e altri argomenti. Ho visto i cattolici impegnati in adulterio ricevere la Santa Comunione….”perché Papa Francesco“. Ho visto i cattolici affermare che è stato sbagliato evangelizzare…..”perché Papa Francesco“. Ho visto i cattolici denigrare le famiglie numerose….. ‘perché Papa Francesco“. Queste storie sono comuni.
Come la maggior parte dei critici di Francesco, Sammons era riluttante a rendere pubbliche le sue preoccupazioni. Il papa non è solo un superiore a cui dobbiamo sottometterci, ma un padre a cui dobbiamo il nostro amore. Tuttavia, la Chiesa permette di criticare i papi in alcune circostanze, specialmente quando sono in gioco le verità della Fede.
Ci viene regolarmente assicurato che ciò che Francesco ha realmente detto o ha voluto significare, quando si guardano le sue affermazioni dalla giusta angolatura e le si mettono nel giusto contesto, è chiaramente ortodosso. Si suppone che sia stato travisato da giornalisti ostili o poco comprensivi. Ma coloro che offrono tali spiegazioni alla fine incontrano delle difficoltà. L’apologeta diligente e riflessivo Jimmy Akin è diventato sinonimo di questo approccio. Ma il mese scorso, ha riconosciuto tra parentesi che il Papa ha fatto “un certo numero di dichiarazioni mal formulate che necessitano di chiarimenti adeguati”. In altre parole, non è solo colpa dei media. Un altro laico, Tom Hoopes, è arrivato a scrivere un libro intitolato What Pope Francis Really Said. E’ stata un’esperienza di castigo. “Ho passato un anno a leggere Papa Francesco”, ha ricordato Hoopes, “ed è stato l’anno più difficile della mia vita”.
A proposito, non sto prendendo in giro Akin e Hoopes. Per anni dicevo a me stesso e agli altri che Francesco era stato male interpretato da blogger intemperanti e giornalisti ignoranti. Ma più si fa questo, più si cominciano a realizzare due cose.
In primo luogo, che praticamente qualsiasi affermazione può essere riconciliata con l’insegnamento della Chiesa, se ci si sforza abbastanza. Dammi un minuto, e probabilmente posso spiegare perché un’osservazione papale come “gli Stati devono essere laici” o (di alcune coppie conviventi) “hanno la grazia di un vero matrimonio” può essere interpretata in modo ortodosso. Infatti, per passare da esempi reali a uno esperimento di pensiero, “Gesù Cristo non è il figlio di Dio” potrebbe essere interpretata in modo ortodosso se davvero ne volessi una. (Tutto dipende dal significato di “figlio”…..)
Ma la semplice possibilità di una lettura ortodossa non è l’unica cosa che conta. Questa è la seconda cosa di cui ti rendi conto: Importa anche se le parole fuorviano le persone. E le parole del papa – combinate con le sue azioni e i suoi cospicui silenzi – sono spesso, inutilmente, seriamente fuorvianti sulla dottrina cattolica. Alcuni degli esempi più evidenti riguardano la contraccezione, l’inferno e la legittimità teorica della pena di morte, ma la lista cresce praticamente ogni mese.
Il capo della liturgia vaticana, il cardinale Robert Sarah, ha recentemente osservato: “Ogni giorno ricevo richieste di aiuto da ogni parte del mondo da parte di coloro che non sanno più a cosa credere. Ogni giorno, a Roma, ricevo sacerdoti scoraggiati e sofferenti. La Chiesa sta attraversando la notte oscura”. Il cardinale Sarah punta il dito contro “prelati di alto rango” piuttosto che contro il papa stesso. Tuttavia, la sua immagine risuonerà con i tanti cattolici che sentono che le tenebre sono scese sulla Chiesa, e che riescono a vedere a malapena a pochi passi di distanza.
Ora, quello che dovete fare in una notte buia, se ho capito bene gli scrittori spirituali, è perseverare. Resistere alle tentazioni – alla rabbia, alla disperazione, alle azioni avventate, all’apostasia – che possono premere su di voi. Per mantenere i vostri doveri ordinari, e consegnare l’insegnamento di Cristo agli altri. Pregare e offrire le vostre sofferenze, non da ultimo per tutti gli ecclesiastici che hanno sfidato la vostra fede. E ricordare le precedenti crisi della Chiesa, comprese le notti più buie, molti secoli fa, quando la speranza stessa sembrava completamente morta e sepolta.
Fonte: First Thing
Qui il video (al minuto 1.18.30) in cui il Papa, riferendosi alle coppie che convivono, dice “hanno la grazia di un vero matrimonio”. Si tratta del discorso che Papa Francesco ha tenuto per l’inaugurazione del Convegno Ecclesiale della Diocesi di Roma nella Basilica di San Giovanni in Laterano il 16.06.2016 :
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