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domenica 1 settembre 2019

Avete paura ora?

“Nuovo umanesimo”, Medioevo e teocentrismo



Tutti terrorizzati dal “nuovo umanesimo” di Conte.
E avete ragione a essere terrorizzati.
Tutti eccitati per le dure parole di Padre Livio a Radio Maria contro il “nuovo umanesimo” di Conte.
Ha fatto bene Padre Livio.
Ma si è dimenticato di dire che è proprio dal Concilio Vaticano II che la Chiesa ha voluto rivendicare l’umanesimo, dai papi (nessuno escluso) fino al “prete di frontiera”.



L’umanesimo, come la parola stessa dice, è l’anteposizione dell’uomo a Dio. Questo è il significato con cui nasce e si afferma l’umanesimo del XIV e XV secolo, ovvero, quel fenomeno che mise fine al Medioevo dando inizio alla modernità rivoluzionaria.
Ovvero, che segnò il passaggio dalla società teocentrica per eccellenza all’antropocentrismo moderno.
Prima all’antropocentrismo che non rinnega Dio.
Poi all’antropocentrismo senza Dio.
Poi, all’antropocentrismo contro Dio.
Per finire con la dissoluzione dell’uomo tramite il superamento dell’antropocentrismo verso il nichilismo assoluto.
Che è il “nuovo umanesimo” di cui ciancia Conte.
Ora vi scandalizzate? Non esiste un “umanesimo cristiano”, anche se ne hanno parlato i papi conciliari e postconciliari nei loro documenti e discorsi.
Non esiste perché è un ossimoro irrealizzabile. Come i fatti, al di là delle parole, dimostrano incontrovertibilmente.
Il santo non è un “umanista cristiano”. Il santo è un innamorato di Dio, che pone Dio prima di tutto e per lui Dio è tutto. L’uomo è sua creatura che deve vivere per Dio. Questo è il santo. Da Pio XII indietro non esiste mai nessun espressione papale e conciliare riguardo un’accezione positiva del concetto di umanesimo.
Conte, o meglio, coloro che lui rappresenta, sono i veri coerenti. I veri rivoluzionari.
Il democristiano, il moderato, è colui che finge che possa esistere un “umanesimo cristiano”, che è come fingere che possa esistere un mare rigido o una montagna liquida.
E’ un nominalismo. E il nominalismo è un’arteria della gnosi, che se ne sia coscienti o meno.
Tra l'”umanesimo cristiano” e l’umanesimo laicista, vincerà sempre e solo il secondo, per l’ovvio fatto che il primo non esiste se non come espressione nominale, finalizzata alla forzata cristianizzazione di ciò che non può essere cristianizzato, mentre il secondo è reale e opera da sette secoli.
Il controrivoluzionario è invece colui che sa benissimo che esistono solo i diritti di Dio e i doveri dell’uomo alla luce dei diritti di Dio.
Il che vuol dire che l’unica società giusta è quella teocentrica e cristiana. Meglio, cattolica.
Ovvero, esattamente l’opposto di quanto predicato dal clero odierno e di quanto propugnato dal mondo politico odierno.
Che dite, mi inviterà mai Padre Livio a Radio Maria a dire queste cose?
Certo che no… Chi diceva queste cose, è stato espulso, negli anni passati, da Radio Maria. Vivi e morti.
Perché la Verità tutta intera la regge solo chi ha rinunciato a se stesso.
In fondo, Conte, come il clero della neochiesa, è utile, perché finalmente ci permettono di dire ciò che da decenni possiamo dire solo a poche persone sottovoce.
Ovvero, che solo il ritorno alla civiltà medievale nella sua interezza ideale e spirituale e politica, potrà mai salvarci da ogni inganno e dalla dissoluzione rivoluzionaria.
Questa consapevolezza e la conseguente volontà operativa in tal senso si chiama: Controrivoluzione.
La sconosciuta di tanti urlatori e di tanti ipocriti.
Avete paura ora? Conoscete, comprendete, servite la Controrivoluzione. Spirituale e religiosa anzitutto, quindi politica, morale, culturale, civile, economica. E’ l’unico rimedio alla Rivoluzione, gnostica, liberale e ugualitaria.
Qualcuno è interessato, ora? (MV)


by Massimo Viglione



https://www.confederazionetriarii.it/nuovo-umanesimo-medioevo-e-teocentrismo/

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