ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 28 settembre 2019

Per fortuna è arrivato Bergoglio a toglierci dalle ossessioni

Proselitismo? Evangelizzazione? Il vero problema è se si crede o no

http://www.iotibenedico.info/wp-content/uploads/2017/01/Francesco-tradizionalisti-progressisti.jpg(immagine aggiunta)
Cari amici di Duc in altum, ricevo da Ettore Gotti Tedeschi e volentieri vi propongo il seguente contributo.
***
Dopo l’articolo di Aldo Maria Valli pubblicato nel suo blog il 26 settembre, hanno incominciato a girare  vignette ironiche, del tipo (mi si perdonerà se lo riporto, con estremo rispetto): “Chissà come sarebbe contento il Santo Padre se qualche imam gli confidasse di aver convertito padre Spadaro all’Islam. O un monaco buddista gli dicesse di aver convertito padre Sosa al buddismo”Nelle vignette, in entrambi i casi,  il Santo Padre risponde: “Perché  questo proselitismo? Siete certi che ce ne fosse  proprio bisogno?”.

Ora affrontiamo con serietà il tema proselitismo-evangelizzazione.
Proselitismo, nell’accezione negativa in voga oggi, significa  fare discepoli mediante indottrinamento forzato e metodi che non rispettano la libertà delle persone (ma ci sono esempi di tal genere negli ultimi tempi?). La prima domanda che mi porrei è dunque se la cosiddetta libertà sia vera libertà e se, per salvare  la vita  a una persona, si possa o no mancare di rispetto umano.
Le seconda domanda è se oggi la testimonianza silenziosa, senza insegnamento, possa bastare ad annunciare il Vangelo di Gesù, che è diritto di tutti conoscere.
Il problema, secondo me, è che per fare evangelizzazione con gli argomenti e la testimonianza è indispensabile anzitutto credere. Se non si crede, appare evidente che l’espressione proselitismo appare spregevole. Se non si crede o non si è convinti della propria fede, è naturale pensare che voler convincere gli altri sia violazione della loro libertà. Se non si crede, ci si può  convincere che si possa essere salvi  anche senza conoscere Cristo.
Chi crede ha un movente per evangelizzare, che è proporre e testimoniare  la salvezza attraverso Gesù (il Salvatore), fino alla persecuzione, al martiro. Come infatti è possibile “dare le ragioni della propria speranza” (1Pietro3,15) senza annunciare inequivocabilmente il Vangelo? Perché quindi confonderlo con un proselitismo coercitivo e scorretto? Perché un cattolico dovrebbe farlo? Per guadagnare un bonus, una fee di ingresso di un nuovo adepto? E chi la paga?
Quello che temo è che oggi la gnostica relativizzazione della fede cattolica, troppo orientata all’irenismo e al sincretismo ecumenico, sia l’elemento che spiega la dissuasione alla evangelizzazione stessa, quale attentato  alla libertà altrui.
Chi ha provato a fare evangelizzazione sa che annunciare il Vangelo a chi non lo conosce o lo disconosce  suscita polemica con l’interlocutore, grazie alle obiezioni  naturali. Ma pensare di evangelizzare solo con la testimonianza, senza argomentazioni razionali e capacità apologetica, è protestantesimo. Il protestantesimo si limita a diffondere la Bibbia e a contare sullo Spirito Santo, senza la forza della ragione e l’entusiasmo di chi ha fede e la dimostra, come hanno insegnato a fare i santi.
Ma evangelizzare è anche il vero compito dei laici. I laici, che non celebrano la messa e non amministrano i sacramenti, non possono limitarsi a fare i sacrestani. E neppure operano quali evangelizzatori su delega del parroco o del vescovo o del Papa. Operano per delega diretta di Cristo, mediante il Battesimo e la Confermazione. In un momento come questo, di diffusione della gnosi, ci vuole qualcosa di più della semplice testimonianza. Si deve imparare ad  affermare  la Verità storica della Risurrezione. Questa  missione poi la si chiami come si vuole.
Ettore Gotti Tedeschi

BERGOGLIO, IL METICCIATO, I PRETI RIGIDI, IL CLIMA. STRANE OSSESSIONI SENILI.

26 Settembre 2019 Pubblicato da  73 Commenti --


Cari Stilumcuriali, la conversazione avuta dal Pontefice regnante con i gesuiti nel suo viaggio in Africa recente ha offerto molti spunti di riflessione, e –permettetemi – anche di stupore, e indignazione. Super Ex in questo commento ne ha sottolineati alcuni. Personalmente, mi ha colpito molto l’elogio del meticciato, come valore assoluto. Mi chiedo se papa Bergoglio abbia chiaro che cosa sia stato il processo di “meticciato” nel corso della Storia. Quante lacrime e sangue abbia prodotto, per esempio, nel sub-continente da cui proviene, e come in altre parti del continente, vedi America del Nord, o in Australia e Nuova Zelanda, i locali siano stati così meticciati che sono praticamente scomparsi. O in Egitto, per esempio, dove gli autoctoni – che, stranamente, sono ancora cristiani – siano stati così meticciati da essere ancora oggi oggetto di persecuzione continua. E gli esempi potrebbero continuare a lungo. E adesso il Primate d’Italia, vescovo di Roma (?!) ci incita, sull’onda della ripresa alla grande del traffico di umani dall’Africa, complice il Governucolo dalla Chiesa sponsorizzato e partorito, a lasciarci meticciare. Grazie, prima Lei, Santità! Ma come sono bravi questi vescovi e preti! Tutti meticci con la pelle  e la Patria degli altri….

§§§

Ora abbiamo la conferma: i preti abusatori, i molestatori, i pedofili che violentano i bambini…non sono un vero problema. Il problema sono i sacerdoti rigidi, con il cappello a falde. Basta rileggere un passo dell’ennesima intervista a padre Spadaro su Repubblica, per comprendere meglio il Bergoglio-pensiero:
“Non avete mai visto giovani sacerdoti tutti rigidi in tonaca nera e cappello a forma del pianeta Saturno in testa? Dietro a tutto il rigido clericalismo ci sono seri problemi. Una delle dimensioni del clericalismo è la fissazione morale esclusiva sul sesto comandamento…”.
Tralasciamo di analizzare la sicumera, l’arroganza, l’imprudenza con cui l’uomo si esprime abitualmente e troppo frequentemente, e pensiamo bene al contenuto. Il sesto comandamento condanna gli atti impuri, quindi, per esempio, proprio gli abusi di prelati omosessuali su giovani seminaristi; quindi gli atti pedofili!
No, non è questo il problema, spiega l’uomo che si è circondato di persone con un passato quantomeno discutibile, che ha assolto gli atti immorali di Ricca con una battuta (“Chi sono io per giudicare?”), che ha protetto sino all’inverosimile il cardinal Donald Wuerl, accusato di aver coperto degli abusatori; che ha strappato da un processo argentino per immoralità monsignor Zanchetta; che ha visto decimare il suo famoso C9, perché ben due dei suoi pupilli sono stati costretti dalla magistratura a rendere conto del fatto di aver coperto abusatori; che ha difeso a spada tratta ecclesiastici pedofili cileni sollevando un polverone modniale…!
La Chiesa è sconvolta dagli scandali sessuali, ma cosa volete che sia!
Il sesto comandamento, poi, condanna anche l’adulterio, per sdoganare il quale il nostro ha convocato un sinodo farsa e imposto un documento eretico, Amoris laetitia. Ma volete davvero rimanere alla condanna vetero testamentaria dell’adulterio?
Se poi l’adulterio distrugge le famiglie, lascia soli i figli, diventa spesso motivo di ricorso all’aborto…volete per caso paragonare queste quisquilie con la gravità costituita dai 5 sacerdoti nel mondo che portano il Saturno? Loro sono il cancro nella Chiesa, ve lo dico, io, il misericordioso!
E la prostituzione? Non è forse generata dalla violazione del sesto comandamento? Non provoca forse la schiavizzazione di innumerevoli donne? Sarà pure, ma portare il Saturno…
Pedofilia, abusi omosessuali, adulteri, aborti, prostituzione, gender, utero in affitto…cosa volete che siano? Queste cose, tutte connesse al sesto, stavano a cuore ad Albino Luciani,  Giovanni Paolo II, al cardinal Caffarra, a Benedetto XVI, ai quei retrogradi dei professori dell’Istituto guidato da monsignor Livio Melina… Degli ossessionati.
Come ossessionati dal quinto sono i pro life e ossessionati dal primo sono coloro che non vogliono confondere Manitù, Baal e Allah con Gesù Cristo.
Per fortuna è arrivato Bergoglio a toglierci dalle ossessioni. A imporci l’unica ossessione accettabile, buona, santa: l’ossessione per i migranti e per il clima.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.