ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 31 gennaio 2020

Un boom inatteso

IL FALLIMENTO


Sono letteralmente sdegnato, anzi arrabbiato e disgustato dalla tremenda notizia del giorno:
Negli ultimi 15 anni gli italiani che negano la Shoah sono passati dal 2 al 15%”
Lo ha scoperto un’indagine Eurispes…   Avevo appena postato  qualche  giorno  fa, con soddisfazione la notizia che avevo letto su Moked, il portale  ufficiale dell’ebraismo, che citando un sondaggio dell’Osservatorio Solomon,  titolava  “l’1,3% degli italiani non crede  alla Shoah”; e il mio cuore si apriva alla gioia: per quanto voi vi lamentiate, o  vittime, ciò significa che il 98,7 % degli italiani, invece, ci crede.
E adesso arriva questa notizia. Terribile. Di colpo, “gli italiani che negano la Shoah passano da 2 al 15%”. In quando tempo? In 15 anni, dice lo Eurispes; ma  l’Osservatorio Solomon  invece dice, con precisione, che la  rilevazione l’ha fatta nel novembre 2019.
Periodo di rilevazione: 28-30/11/2019
Campione: 1.000 interviste


Quindi, signori, non già “15 anni  fa”, ma solo pochi mesi  fa noi italiani credevamo all’Olocausto al 98 per cento, e improvvisamente  siamo diventati negazionisti, antisemiti e filo-nazisti al 15%.
Tanto che non è mancato chi ha mostrato un maligno negazionismo sulla  ricerca Eurispes: “Quindi 15 anni fa hanno rilevato quanti italiani negavano la Shoah? E sono sondaggi quindicinali o annuali? O semestrali? E chi li fa? Dove sono i questionari? Chi ha risposto? Quando esattamente?”  (l’identità del criminale mi riservo di rivelarla alla Kommissaria Santerini con apposita delazione, se richiesto).
Ma il problema reale, di cui dovete prendere atto, è che il fallimento è tutto vostro. Come? Vent’anni di Giornate della Memoria internazionali;  documentari  su Auschwitz e rivisitazione  i suoi forni crematori; celebrazione a reti unificate della Rai, La Sette  e Sky; ennesime  repliche di Swindler List, Il Pianista e  La scelta di Sophie dall’alba alla notte; rievocazione di  Primo Levi e di Anna Frank;  la (di nuovo) commovente testimonianza della senatrice Segre, sopravvissuta; il monito vibrante di Mattarella: “Basta colpi di spugna sul fascismo!”, di El Papa: “”Davanti a questa immane e atroce tragedia non è ammissibile l’indifferenza ed è doverosa la memoria”, l’anniversario dell’Olocausto, l’indicibile crudeltà che l’umanità scoprì 75 anni fa, sia un richiamo a fermarci, a stare in silenzio e fare memoria. Ci serve, per non diventare indifferenti”.  Gli inviti a denunciare, da parte di David Sassoli, “ogni qualvolta c’è un’azione antisemita e razzista” – aggiungiamoci pure le: gite scolastiche ad Auschwitz,  la nomina nuovissima della Commissaria all’Antisemitismo, e i direttori dei principali giornali  e tv  ebrei, sorveglianti della Memoria e  prontissimi a denunciarne ogni  affievolirsi nella stanchezza e nella noia.-… ed è questo il risultato?  Invece di credere sempre più alla Shoah, noi italiani ci crediamo  sempre di meno? La vostra inefficacia salta all’occhio. Che dico? Il vostro fallimento . Non ho parole abbastanza dure per rimproverarvi. Cambiate linea, perché ancora  un paio di Giornate della Memoria e fate rinascere il Nazismo.
(MB  – I commenti qui sono sospesi, in base alle Nuove Disposizioni)

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