Mentre il coronavirus continua a diffondersi, la Latin Mass Society (LMS – Società della Messa in Latino) dell’Inghilterra e del Galles ha dichiarato che non è permesso distribuire la Santa Comunione sulla mano nella forma straordinaria del Rito Romano.
Ce ne dà conto lo staff del Catholic Herald  in questo suo articolo che vi presento nella mia traduzione. 
Sacerdote Comunione Eucarestia Ostia
Mentre il coronavirus continua a diffondersi, la Latin Mass Society (LMS – Società della Messa in Latino) dell’Inghilterra e del Galles ha dichiarato che non è permesso distribuire la Santa Comunione sulla mano nella forma straordinaria del Rito Romano.
La dichiarazione arriva dopo che la Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles ha aggiornato i consigli per le parrocchie riguardo alla crescente epidemia. I vescovi dicono che, se ci sono un certo numero di infezioni nella comunità locale o un caso specificamente legato a una parrocchia, allora l’Ostia dovrebbe essere data solo in mano.
Tuttavia, la LMS ha avvertito che “secondo la legge liturgica universale applicabile alla [Messa tradizionale in latino]”, la Comunione sulla mano non è permessa. Se i vescovi sospendessero la Comunione sulla lingua, significherebbe quindi che la Comunione non può essere distribuita all’assemblea dei fedeli nel Vecchio Rito.
“La Comunione per i fedeli non è in alcun modo necessaria alla validità o alla liceità (in tali circostanze) della Messa”, ha sottolineato LMS. “Se la prudenza dovesse dettare la necessità di un tale passo, i fedeli dovrebbero essere incoraggiati a fare una ‘Comunione spirituale’”.
La LMS ha anche detto che la Comunione nella mano non sembra che riduca le probabilità di diffondere l’infezione rispetto a quando viene ricevuta sulla lingua. “Al contrario, la distribuzione sulla mano ha il risultato che l’Ostia tocca superfici potenzialmente infette, il palmo della mano sinistra e le dita della mano destra di colui che si comunica, cosa che viene evitata nella distribuzione da parte di un sacerdote direttamente sulla lingua di colui che si comunica”.
LMS ha aggiunto che la distribuzione dell’Ostia sulla lingua non dovrebbe mai comportare che il sacerdote tocchi la lingua di colui che si sta comunicando.
Il consiglio arriva mentre le diocesi di tutto il mondo cercano di fermare la diffusione del virus. Nel nord Italia, diverse diocesi, tra cui Milano e Venezia, hanno sospeso tutte le messe pubbliche la settimana scorsa, in un contesto di forte aumento dei casi nella regione.
A Roma, la chiesa di San Luigi dei Francesi è stata chiusa domenica dopo che uno dei sacerdoti residenti è risultato positivo al virus al suo ritorno in Francia alla fine della settimana scorsa. La chiesa è stata poi riaperta.
Di Sabino Paciolla