ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 18 giugno 2020

Il “terrorismo” non finirà

DEEP STATE & DEEP CHURCH



E’ fallito, almeno per il momento, l’obiettivo di continuare a segregare la popolazione con il virus che “naturalmente” e rapidamente sta scomparendo, come in tempi remoti aveva previsto il professor Giulio Tarro – le cui dichiarazioni avevano scatenato la “ribellione” degli scienziati da salotto – credibile per la sua onestà intellettuale, per la sua qualità di scienziato candidato al Premio Nobel e perchè allievo di uno dei più grandi scienziati del XX secolo, Albert Bruce Sabin, famoso per aver sviluppato il vaccino contro la poliomielite e certificate dalle dichiarazioni degli scorsi giorni del professor Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascorale del San Raffaele di Milano, che ha parlato di un “virus ora clinicamente inesistente”. Così come, a questo punto, devono essere ritenute credibili – nonostante l’opposizione della “scienza ufficiale” – le dichiarazioni di un altro Premio Nobel, Luc Montagnier, sull’origine da laboratorio del Covid-19, nella cui sequenza – secondo lo scienziato francese – vi sarebbero tracce del virus Hiv.

Il “terrorismo” mass-mediatico, psicologico e sanitario, però, non è finito e non finirà. Viene ancora fatto circolare ad arte – in previsione di un’ipotetica “seconda ondata” – e soprattutto riguarda i comportamenti che devono tenere le persone, avocati alla discrezionalità di un potere che ha inteso e così intende fare per il futuro, al fine di coprire le sue incapacità e la sua irresponsabilità (attinenti principalmente alle tardive misure conseguenziali alla dichiarazione dello stato di emergenza, alla mancata protezione dei luoghi più sensibili e a rischio, come le case di riposo per anziani e gli ospedali), che propone “misure” in palese contrasto con il buon senso e con elementari diritti di libertà (oggetto di assoluta riserva legale), come quella di costringere i bambini e i ragazzi che dovranno tornare a scuola, di rimanere rinchiusi nei loro banchi in strutture di plexigas e forse di di portare mascherine o visiere. Anche nei gulag di Stalin e nei campi di concentramento di Hitler, si prestava grande attenzione alle “misure di comportamento”. Furono istituiti persino i kapò, che le facevano ferocemente rispettare. Prigionieri che controllavano e comandavano altri prigionieri. Sarebbe ora, da questo punto di vista, che i padri e le madri – almeno coloro che tra questi hanno consapevolezza di quello che lo Stato vuole fare dei loro figli – li sottraessero da queste umiliazioni e vessazioni corporali, che si aggiungono a quelle ben più gravi di carattere ideologico, perpetrate dal pensiero dominante e li affidassero ad un percorso scolastico parentale, possibile e legalmente riconosciuto. Se esistessero in Italia organizzazioni e associazioni che non solo si dichiarano cattoliche, ma del cattolicesimo hanno serbato l’essenza, sarebbe questa l’unica battaglia da fare: salvare i bambini e i ragazzi, che rappresentano il futuro di qualsiasi società e dell’intera umanità.

Quindi, si ignorano le cure possibili e già in atto da parte dei clinici che hanno lavorato sul campo e che grazie alla loro scienza e coscienza hanno, da una parte, e solo grazie alle autopsie, corretto la diagnosi iniziale delle morti, dovute – si era detto – alle polmoniti interstiziali e, dall’altra, hanno praticato una cura antica, quella del plasma iperimmune da convalescente, fortemente osteggiata perchè a costo zero.

Il “terrorismo” non finirà perchè gli interessi economici in ballo in questa vicenda sono enormi. L’esigenza è quella di fabbricare un vaccino e di distribuirlo a miliardi di uomini, facendo credere che i tempi di questa produzione riguardino i prossimi mesi e ignorando dolosamente, da un lato, che da 25 anni si cerca di produrre un vaccino efficace per l’Hiv e, dall’altro tutti i dubbi che in molti sollevano sui principi etici su cui si fonda la produzione di un vaccino. Nel caso del Covid-19, la produzione di questo fantomatico vaccino è di fatto “coordinata” e finanziata soprattutto dalla Fondazione di Bill Gates (molto interessato anche alla tecnologia 5G), noto filantropo e benefattore dell’umanità, al pari di George Soros, che dell’umanità, soprattutto quella formata dagli immigrati che invadono la società occidentale, è un vero e proprio difensore. Il progetto Gavi della Fondazione Gates è a sua volta finanziato dai Governi, come quello italiano, che negli scorsi giorni ha aumentato di 80 milioni di euro il suo contributo di 140 milioni di euro deciso un mese fa.

Nell’attesa che questo “disegno” si realizzi, il potere globalista – spiazzato dal fatto che i piani diabolici si possono attuare solo con il permesso di Dio, che se vuole può eliminare dalla faccia della terra, con un batter di ciglia, il pericolo Covid-19, il che significa, per coloro che credono, attenuare l’avvertimento che ha inteso dare – sta rilanciando se stesso, tentando ora di incendiare il mondo con proteste violente di piazza, che hanno come bersaglio la polizia dopo i fatti che hanno provocato la morte dell’afro-americano George Floyd. Le proteste inscenate – che prendono spunto da un circoscritto atto irresponsabile – si tramutano genericamente in proteste contro il razzismo e si sviluppano a macchia d’olio, dagli Stati Uniti al resto del mondo, come se tutto il mondo si fosse scoperto all’improvviso razzista e xenofobo.

E’ impossibile non “vedere” dietro queste proteste un “piano di destabilizzazione” – un’arma di distrazione di massa – condotto senza alcuno scrupolo e con precisi obiettivi, primo fra tutti la delegittimazione del Presidente americano, Donald Trump, il quale si appresta, nel prossimo autunno, ad affrontare le elezioni presidenziali e che viene attaccato su tutto: a cominciare, naturalmente, dal suo richiamo costante a Dio, dalla sua difesa della libertà religiosa, dalla sua contrarietà a quelle leggi, come l’aborto, che in base ai comandamenti dati da Dio agli uomini sono da considerare abomini. Persino dall’interno della Chiesa Cattolica giungono segnali inquietanti nei confronti di Trump. L’arcivescovo Wilton Gregory di Washington DC ha protestato vibramente contro la visita che il Presidente e la first lady hanno fatto negli scorsi giorni al Santuario dedicato a Giovanni Paolo II, per commemorare i 100 anni dalla sua nascita. Ha dichiarato l’Arcivescovo: “Trovo sconcertante e riprovevole che una struttura cattolica permetta di essere così vergognosamente abusata e strumentalizzata violando i nostri principi religiosi, che ci esortano a difendere i diritti di tutte le persone, anche quelle con cui potremmo non essere d’accordo. Giovanni Paolo II era un ardente difensore dei diritti e della dignità degli esseri umani. La sua eredità è la vivida testimonianza di quella verità. Certamente non perdonerebbe l’uso di gas lacrimogeni e altri deterrenti per zittirli, disperderli o intimidirli per farsi fotografare di fronte a un luogo di culto e di pace”.

E’ un dato di fatto che dichiarazioni parimenti sdegnate non si manifestino, da parte della gerarchia cattolica, nei confronti del Paese che al suo interno sta praticando una feroce rappresaglia contro i cristiani, oggetto in questi giorni di una campagna di persecuzione senza precedenti, che si fonda anche sull’invito esplicito alla popolazione di “segnalarli”, come se fossero degli untori. Sto parlando della Cina, che al suo interno opera attraverso i meccanismi propri di una feroce dittatura (fatta di campi di concentramento, di leggi inumane e di un meticoloso controllo della popolazione) e che esporta nel resto del mondo un “modello” economico e un’immagine in grado di attrarre e affascinare partiti – come il Movimento 5 Stelle – e interi schieramenti politici, oltre che il Capo della Chiesa Cattolica, firmatario con il Governo di Pechino di uno scellerato patto d’intesa e di collaborazione, che ha lo scopo di punire i martiri della Chiesa clandestina, assoggettando la libertà religiosa e l’autonomia della Chiesa di Roma ai desiderata dell’ideologia del Partito Comunista Cinese.

Due pesi e due misure? Si potrebbe anche dire cosi. Due modi diversi di concepire il mondo? Non ci sono dubbi, a questo proposito. Così come non ci sono dubbi che Trump nonostante i suoi errori – sul piano interno ed internazionale – rappresenti un baluardo all’assoggettamento ideologico che la Cina sta operando sul pianeta e che andrebbe duramente combattuto, a cominciare da una seria inchiesta internazionale sulle origini del virus e sull’occultamento, avvenuto per mesi, probabilmente, sulla sua possibile diffusione, con relative richieste di sanzioni economiche e risarcimenti pluri-miliardari. Sta di fatto che allo stato attuale, la Cina, invece di rispondere anche penalmente di quanto accaduto, ha la strada spianata per annettere al suo dominio economico gli asset strategici di quei Paese occidentali, come l’Italia, che sul piano economico non hanno alcuna possibilità di difendersi da quest’assalto.

I segnali di eventi decisivi per la storia dell’umanità ci sono tutti ed appare certo che nelle prossime settimane e mesi, alle attuali proteste di piazza si aggiungano quelle ben più pericolose che si preannunciano a causa della crisi economica che è stata provocata da tutti quei Governi che, cavalcando l’emergenza, stanno perseguendo la creazione di un Nuovo Ordine Mondiale, fondato su due pilastri: la riduzione della popolazione e la sua riduzione in schiavitù, che passa attraverso la chiusura delle attività economiche e quindi la mancanza di risorse per la sopravvivenza. E’ assai probabile che il potere globalista, quello che si fonda sulle consorterie massoniche, fameliche e senza scrupoli, non si accontenti di quanto realizzato, ma vada oltre: scatenando una vera e propria guerra per distruggere l’umanità. Ve ne sono tutti i presupposti, ideologici e materiali, che riguardano la condizione di vita e di sopravvivenza di miliardi di persone.

“Deep State” e “Deep Church”; “Figli della Luce e “Figli delle Tenebre”, scrive mons. Carlo Maria Viganò nella lettera pubblica che ha indirizzato a Trump. Come dargli torto?

Il piano che la generazione a cui apparteniamo deve affrontare è sostanzialmente, inequivocabilmente ed inesorabilmente diabolico. Una “variabile” di questo piano è rappresentata dalla Russia di Vladimir Putin ed è attualissimo, nello scenario che stiamo vivendo, l’invito che la Santa Vergine Maria fece a Fatima 103 anni fa: la consacrazione di quel Paese al Suo Cuore Immacolato, da compiersi da parte del papa e di tutti i Vescovi del mondo. La Madre di Dio profetizzò i tempi che stiamo oggi vivendo e quel Suo appello-invito è rimasto, dopo oltre un secolo, ignorato. Le conseguenze le stiamo pagando e ne vediamo soltanto i prodromi. E’ immaginabile che terribili saranno i giorni, le settimane, i mesi che verranno. Forze oscure stanno mobilitando tutte le loro energie per far precipitare gli uomini negli abissi dell’angoscia, della paura, della disperazione. E’ molto tenue e fragile il “filo” che può tenere gli uomini ancora legati a Colui che scelse la Croce per salvare le loro anime ed è un “filo” fatto di purezza e di durezza come il cristallo, di candore, di nessun tipo di cooperazione con il Male, che si può insinuare dappertutto e può risucchiare tutti, in qualsiasi momento.

Non sembri, questa, una previsione funesta. E’ solo un umile appello alla coscienza di coloro che leggono queste righe, perchè combattano con coraggio, senza alcuna paura degli uomini, testimoniando la Verità, che è la fonte di ogni bene, a cui abbeverarsi sempre. E’ questa l’unica strada che ciascuno di noi ha a disposizione per tentare di dare una “cornice” di riferimento e una risposta a quell’immenso e, in quanto tale, misterioso amore che Dio nutre per ogni Sua creatura.



La Norvegia abbandona l’app di monitoraggio COVID e con il lockdown fa il decimo dei morti della Svezia


Non è semplice farsi strada in mezzo a proclami categorici e inflessibili, ma la via migliore per uscire dai tanti dubbi sollevati dall’impasse Covid-19, per il momento,  dovrebbe essere solo quella di riferirsi ai dati ufficiali, e farsi due calcoli. Diversamente si ragiona del sesso degli angeli. Per rispondere a questa esigenza propongo quindi un’integrazione all’articolo di Scenari Economici, che ha rilevato solo un aspetto del problema, quello della profilazione sociale per mezzo della tecnologia pseudo sanitaria, mentre il caso è molto più complesso.
Le autorità sanitarie norvegesi hanno sospeso l’uso della app di tracciamento COVID-19 e cancellato tutti i dati raccolti, in seguito a nuove critiche sull’invasione della privacy da parte dell’autorità norvegese per la protezione dei dati (DPA), così come ha riferito The Local .
Il Norwegian Institute of Public Health (NIPH) aveva lanciato ad aprile l’app per smartphone  Smittestopp (“stop di infezione”), per raccogliere dati sulla posizione dei vettori COVID-19.
Il watchdog sulla privacy dei dati del paese però ha poi sollevato diverse riserve sulla app, indicando la sua invasività nei confronti della privacy, ora che i tassi di infezione e mortalità COVID-19 hanno rallentato.
“Smittestopp è una misura molto invasiva, anche in una situazione eccezionale durante la quale la società sta cercando di combattere una pandemia”, ha affermato il DPA in una nota. “La legalità di Smittestopp dipende dai benefici sociali”.
Il NIPH ha risposto alle critiche di DPA alla app e ha dichiarato:
 “Non siamo d’accordo con la valutazione del DPA, dunque riteniamo che sia necessario eliminare tutti i dati e sospendere il lavoro a causa di ciò. Di conseguenza indeboliremmo una parte importante della nostra preparazione contro una nuova diffusione dell’infezione, poiché ora perdiamo tempo per lo sviluppo e il test della app.”
La Norvegia ha per lo più evitato la pandemia rispetto ad altri paesi in Europa. Il paese ha visto solo 8.660 casi confermati con 242 morti. Al momento, ci sono solo 16 persone ricoverate in ospedale con il virus, con solo 4 in terapia intensiva.
Casi COVID-19 in Europa
Morti COVID-19 in Europa
Smittestopp utilizza Bluetooth e GPS per tracciare e rilevare gli utenti quando si trovano vicino a un contagio COVID-19. L’app è stata scaricata 1,6 milioni di volte, ma gli utenti attivi sono scesi a circa 600.000 poiché i casi confermati hanno continuato a diminuire.
Test-telefonen min har fått en kompis 🥰

Begge kjører Smittestopp og har utvekslet IDer. Slik appen skal fungere.

I databasen etter treffet ligger tidspunkt, deviceId (trolig deviceId fra API-et), txPower og rssi.
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Med hjelp fra @roysolberg har jeg laget en
SMITTESTOPP-SCANNER

Trafikken på skjermen er Smittestopp-appen på den andre telefonen som sender.
Visualizza altri Tweet di Hallvard Nygård
Il DPA ha messo in dubbio l’efficacia dello Smittestopp, mentre il NIPH ha affermato che la pandemia non è finita e che sospendere l’utilizzo dell’app potrebbe minare gli sforzi del Paese per combatterne la diffusione.
Le app di tracciamento sono state oggetto di opinioni controverse in Europa e in altre parti del mondo, molti hanno affermato che queste app sponsorizzate dal governo violano i diritti delle persone raccogliendo dati per la loro profilazione.
All’inizio di questo mese, il governo degli Stati Uniti e le forze dell’ordine hanno utilizzato app di tracciamento e tecnologie di sorveglianza per identificare i ribelli a Minneapolis.
Gli ultimi Paesi che hanno implementato le app di tracciamento sono stati  Singapore e l’Australia .
La guerra al COVID in tutto il mondo ha inaugurato un  enorme stato di sorveglianza  con armi tecnologiche che i governi possono schierare in qualsiasi momento:  termocamere,  droni, ricerca dei contatti, database biometrici, ecc.
Nessuno è al sicuro dal controllo dei governi in un mondo post-corona. In Norvegia l’app di tracciamento è stata disattivata, tuttavia, con la prospettiva di una seconda ondata di virus “che potrebbe arrivare” , è solo una questione di tempo prima che l’app venga riattivata.
Ma per fare i conti, appena un po’ più corretti di quelli che ci sentiamo sciorinare quotidianamente sul web, converrebbe dare un’occhiata non solo ai decessi (dati ufficiali), ma soprattutto in rapporto al lockdown, al numero di abitanti e alla densità di popolazione (generalmente quasi sempre trascurata, invece fondamentale), secondo la tabella seguente.
Svezia: senza lockdown e con 23 ab/km2 ha 5.041 morti su 10.302.984 di abitanti (10 volte di più di Norvegia e Finlandia)
Norvegia: con lockdown e con 13 ab/km2 ha 243 morti su 5.367.580 di abitanti
Finlandia: con lockdonw e con 18 ab/km² ha 326 morti su 5.531.138 di abitanti
Italia: con lockdown e con 199 ab/km2 ha 34.448 morti su 60.359.546 di abitanti (in Lombardia la densità di popolazione è di 421 ab/km2)
Che ne dite ??

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