IL NUOVO AFFARE DI BILL GATES
EMERGENZA CLIMATICA – CO2 – MODIFICAZIONE CLIMATICA E METEOROLOGICA
di Maria Heibel (nogeoingegneria.com)
I cambiamenti climatici “potrebbero essere peggiori della crisi globale scaturita dal Covid-19”. È questo il sunto dell’ultimo pensiero di Bill Gates pubblicato qualche giorno fa sul suo blog “Gates Notes”
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Nel marzo 2020 Bill Gates ha annunciato su LinkedIn, che avrebbe lasciato il consiglio di amministrazione di Microsoft e Berkshire Hathaway.
Ha scritto: “Ho deciso di dimettermi da entrambi i consigli di amministrazione pubblici in cui lavoro – Microsoft e Berkshire Hathaway – per dedicare più tempo alle priorità filantropiche, tra cui la salute e lo sviluppo globale, l’istruzione e il mio crescente impegno nell’affrontare il cambiamento climatico.”
Berkshire Hathaway occupa la maggior parte del portafoglio di investimento di Bill Gates (58%) ed è facile capire perché. Berkshire sotto la guida di Warren Buffett è uno dei più grandi conglomerati nel mondo.
Ripulire il pianeta
Con la comparsa del coronavirus – non inaspettatamente, come rivela EVENTO 201 – è scomparsa Greta e con lei i ragazzi dei Frydays for Future, questi ultimi rinchiusi e confinati nelle loro case ed è scomparso “il cambiamento climatico” dai giornali e dalla mente della gente. Bill Gates, invece, ha continuato a pensarci, non ha dimenticato “l’altra grande minaccia” e, di recente, è stato annunciato che investirà un miliardo di dollari in tecnologie di cattura del carbonio per “combattere il cambiamento climatico”.
Il suo ambizioso impegno dovrà essere, innanzitutto, quello di ridurre a zero l’impronta di carbonio della Gates Foundation e di farlo a ritroso, cioè fin dall’inizio. Così Gates si libera del suo sordido passato, anche se, ovviamente, si riferisce solo alla CO2. Ma questo è solo l’inizio.
Dopo la promessa di vaccinare tutta l’umanità, un’altra grande missione è ora in arrivo: ripulire l’intero pianeta, liberarlo dalla CO2 e quindi intervenire per risolvere il terzo problema che preoccupa Gates, ovvero gli effetti negativi della sovrappopolazione.
L’uomo attualmente è considerato, dalle voci trainanti, la minaccia principale per il Pianeta (e qualcuno lo è davvero) in quanto, bruciando combustibili, sarebbe la causa del riscaldamento globale. Quindi l’uomo si sta suicidando? Gates la mette così: CO2=P x S x E x C CO2 (totale di CO2 emessa in un anno dalla popolazione) = P (persone) x S (servizi per persona) x (energia media per servizio) x C (media di CO2 emessa per unità di energia). Alla conferenza Technology, Entertainment and Design 2010 tenuta a febbraio a Long Beach, in California, Gates ha ridotto il problema del nostro Pianeta maltrattato a questa semplice equazione. Secondo Gates, il problema chiave dei nostri tempi, è la sovrappopolazione. Con un suo citatissimo commento del 2010 ha sintetizzato la sua soluzione finora: “... se facciamo un ottimo lavoro sui nuovi vaccini, le cure sanitarie e i servizi alla salute riproduttiva, noi potremmo ridurla forse del 10 o 15 percento” (intende la riduzione della popolazione umana).
Scrive il Sole24ore:
È una svolta clamorosa ma senza alcun clamore mediatico,
quella della nuova Microsoft, che vuole diventare una società cleantech (dedicata solo a tecnologie green). Il colosso del software ha deciso di seguire le orme del suo fondatore Bill Gates, attivo da anni con la moglie Melinda nella filantropia sociale ad alto impatto. L’obiettivo? Provare a salvare il mondo. Stavolta non dalle malattie o dalla povertà materiale ed educativa, ambiti prevalenti della fondazione di famiglia. Bisogna salvarlo dal nemico più insidioso: il cambiamento climatico in atto, in grado di attivare sconvolgimenti ambientali e sociali devastanti.
Da CO2 al COVID e ritorno…
Il riorientamento globale della società o Global Reset, voluto da qualcuno, è enormemente facilitato dalla crisi del coronavirus, dalle misure draconiane e conseguente cambiamento delle regole di vita imposto in tutto il mondo, una trasformazione già “prevista” in un documento della Rockefeller Foundation del 2010. Il Rockefeller Foundation Paper sembra voler dimostrare che nulla accade per caso nel mondo politico.
Merita attenzione una mappa interattiva sulla pagina COVID ACTION PLATFORM del World Economic Forum (WEF). Cliccando il Grande Reset nuovi scenari prendono forma.
È abbastanza prevedibile che, le stesse misure di emergenza proclamate necessarie durante la “emergenza” attuale, saranno trasferite e applicate “all’emergenza CO2”, in modo da prendere due piccioni con una fava. La “nuova normalità” – tracciare, testare, isolare – può essere applicata per combattere e contenere anche i “reati” degli emettitori di CO2.
LA PROSSIMA TAPPA DI BILL GATES
Microsoft si è data una nuova strategia a tutto tondo, con due misure di grande impatto. La prima è una carbon tax applicata a ogni divisione di business, la nuova frontiera della Dac (Direct air capture). Gates investe, da diversi anni, in una delle aziende leader del settore Dac, la canadese Carbon Engineering, fondata dal fisico superstar di Harvard David Keith, uno dei principali sostenitori della geoingegneria ed “eroe dell’ambiente” (TIMES 2009).
David Keith è anche collaboratore della NASA.
MIRACOLO CO2: IL PROBLEMA DIVENTA RISORSA
Bill Gates prevede di produrre carburanti puliti a partire da CO2 catturata nell’aria. Carbon Engineering era riuscita a utilizzare la CO2 catturata, per sintetizzare una miscela di benzina e diesel. Le singole tecnologie, come la cattura del carbonio e la sintesi del carburante, non sono una novità.
I ricercatori spiegano che si tratta di un’innovazione che integra due tecnologie, da un lato c’è un aspiratore di aria (air contractor), dall’altro un ciclo rigenerativo che cattura costantemente l’anidride carbonica atmosferica e produce pura CO2. In pratica l’air contractor assorbe la CO2 dall’atmosfera e la cattura in una soluzione liquida ricca di CO2 che, attraverso il processo rigenerativo, viene purificata e può essere rivenduta.
I ricercatori spiegano che si tratta di un’innovazione che integra due tecnologie, da un lato c’è un aspiratore di aria (air contractor), dall’altro un ciclo rigenerativo che cattura costantemente l’anidride carbonica atmosferica e produce pura CO2. In pratica l’air contractor assorbe la CO2 dall’atmosfera e la cattura in una soluzione liquida ricca di CO2 che, attraverso il processo rigenerativo, viene purificata e può essere rivenduta.
I costi della tecnologia capace di bilanciare in parte le emissioni sono sei volte inferiori rispetto alle previsioni: lo si potrebbe fare su scala industriale già dal 2021. ( Focus)
Un progetto di salvataggio ben ragionato.
Gates ha creato La Global Commission on Adaptation che cerca vie di “adattamento” ai cambiamenti climatici e che devono certamente rendere anche da un punto di vista economico.
I governi di tutto il mondo ne sono convinti: di fronte agli stravolgimenti del clima non esiste investimento più redditizio di quello in progetti di adattamento. A sostenere questa convinzione e a scriverlo a chiare lettere, è appunto la La Global Commission on Adaptation.
Le conclusioni sono contenute nel primo rapporto, pubblicato il 10 settembre 2019. In esso si spiega che, investire 1.800 miliardi di dollari tra il 2020 e il 2030, consentirebbe di ottenere benefici netti per 7.100 miliardi. Adattarsi al clima che cambia, conviene enormemente anche da un punto di vista meramente economico. Il cambiamento climatico a qualcuno piace. Vedi qui https://valori.it/clima-investire-1800-miliardi-guadagni-7100/
Da molti anni abbiamo visto Gates uscire dal campo Microsoft e investire in molti progetti che, a prima vista, non hanno nulla a che fare con il suo gigante informatico.
È per il bene del mondo quello che fa, ce lo spiega lui e ce lo replicano le voci mainstream. Diamo un’occhiata ad altre sue proposte intorno alla cosiddetta emergenza climatica.
2010 Effetto serra: Gates vuole sbiancare le nuvole
Nel 2010, Bill Gates ha annunciato che avrebbe finanziato un ambizioso progetto per produrre nuvole sugli oceani. Il progetto era noto come “Silver Lining Project” ed era ufficiale dal maggio 2010, nonostante violasse le risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che proibiscono chiaramente agli Stati di cambiare il clima e li obbligano a proteggerlo per “le generazioni presenti e future dell’umanità”. L’Ecologist è stato molto critico su questo.
La descrizione spiegava l’intenzione di spruzzare acqua di mare nel cielo e seminare nuvole che bloccano i raggi UV del sole.
Macchine, sulle navi, convertirebbero l’acqua di mare in minuscole particelle che verrebbero sparate nell’aria fino ad un’altezza di 3.000 piedi. Queste particelle aumenterebbero la densità delle nuvole, aumentando il numero di nuclei che contengono.
Le macchine galleggianti di Silver Lining dovevano aspirare dieci tonnellate di acqua al secondo. Silver Lining prevedeva di testare il processo con 10 navi sparse in 3800 miglia quadrate di oceano.
Tra i possibili luoghi dell’esperimento vi erano la California, l’Ecuador, il Perù e il Cile. Almeno in teoria, l’obiettivo era quello di aumentare l’albedo della Terra cambiando le nuvole e riflettendo più luce solare verso lo spazio per ridurre il riscaldamento globale.
I possibili effetti collaterali includono cambiamenti nei livelli delle precipitazioni e altri cambiamenti climatici potenzialmente pericolosi.
Jim Thomas, membro del ETC-Group, ha criticato: “Bill Gates e i suoi amici non hanno il diritto di cambiare unilateralmente i nostri mari e cieli in questo modo..”
L’ ETC-Group era riuscito a riunire oltre un centinaio di organizzazioni della società civile per fare pressione e contenere esperimenti di geoingegneria. A tal fine, i membri del gruppo hanno guidato la campagna “Non manipolare la Madre Terra”. L’obiettivo era quello di costruire un movimento globale per affrontare le competenze di geoingegneria in tutto il mondo e per chiedere ai governi di vietare le sperimentazioni, sia a livello nazionale che globale.
Le proteste si sono fermate lì, dopo che a Nagoya/Giappone è stata votata nel 2010 una moratoria, promossa dal ETC-Group , firmata da 190 paesi -però non dagli USA- moratoria, de facto, sui progetti e sugli esperimenti di geoingegneria.
David Keith e colleghi sembrano disposti a sfruttare quella scappatoia.Da anni si diffondono nubi artificiali sulla terra e sugli oceani, ufficialmente ignorate e negate, ma l’OMS gli ha dato dei bei nomi, inserendole nel cloudatlas. Queste nuvole Homogenitus alle Homomutatus sono abbondantemente documentate da moltissimi immagini satellitari.
Le “”tracce delle navi in mare” si vedono. Non stiamo dicendo che queste strisce artificiali sui mari siano dovute a Bill Gates ed ai suoi piani. Ci sono altri giocatori più potenti, al lavoro in questo campo.
Le “”tracce delle navi in mare” si vedono. Non stiamo dicendo che queste strisce artificiali sui mari siano dovute a Bill Gates ed ai suoi piani. Ci sono altri giocatori più potenti, al lavoro in questo campo.
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Originariamente proposto da Intellectual Ventures di Bill Gates, StratoShield è stato rinominato StratoCruiser ed il team del progetto è stato finanziato dal FICER di Bill Gates, dall’Harvard Solar Geoengineering Research Program, dalla Hewlett Foundation, dalla Alfred P. Sloan Foundation e da altri “filantropi”.
Un chiarimento: Le attività del Fondo per la ricerca innovativa sul clima e l’energia non rientrano nell’ambito delle attività della Bill & Melinda Gates Foundation. FICER non è un progetto della Fondazione e non ha alcun rapporto con essa. Le donazioni sono fatte da Bill Gates con i suoi fondi personali. https://www-legacy.dge.carnegiescience.edu/labs/caldeiralab/FICER.html
Il fondo ha sostenuto la ricerca in una vasta gamma di settori. Alcuni esempi includono:
1. comprensione delle emissioni di anidride carbonica associate al commercio internazionale di beni e servizi;
2. lo sviluppo di tecnologie per catturare l’anidride carbonica dall’aria;
3. modellazione del clima per comprendere le possibili conseguenze ambientali della gestione della radiazione solare
Il progetto SCoPEx di David Keith era progettato per effettuare, vicino a Tucson (Arizona), a partire dal 2018, l’immissione di varie sostanze chimiche nella stratosfera per sviluppare tecniche atte a riflettere la luce del sole lontano dalla Terra.
Si veda il documento informativo sul progetto.
Una prima sperimentazione doveva essere effettuata su una porzione di stratosfera nel Nuovo Messico. Dodici chili di polvere bianca – non immaginiate che si tratti di farina – erano da rilasciare in quota nell’ambito di un progetto dal nome Stratospheric Controlled Perturbation Experiment (ScoPEx). La sostanza era contenuta in un pallone, associato ad una sonda dotata di eliche e dotato di sensori in grado di misurare il grado di riflessione della luce solare. Il progetto sembra che non sia ancora realizzato.
La necessità di rassicurare circa la trasparenza e non pericolosità del progetto, ha ritardato l’esperimento. Ad oggi la data ufficiale di inizio dei test nella stratosfera non è ancora stata rivelata.
In futuro dovrebbero essere sparsi milioni di tonnellate di carbonato di calcio nanometrico, per limitare gli effetti del cambiamento climatico. Ma, l’emissione di simili sostanze, potrebbe stravolgere delicati equilibri atmosferici provocando inondazioni o siccità estreme ed abbattere lo strato di ozono che circonda l’atmosfera, proteggendoci dai raggi ultravioletti. (Tutto questo sta già accadendo, anche il rilascio di sostanze sconosciute in quota, ma questa realtà è negata dalle autorità di tutto il mondo)
Il progetto SCoPEx era il motivo per cui 110 società civiche avevano proposto un divieto permanente di geoingegneria: il manifesto di Hands Earth Mother Earth. Questo manifesto è stato presentato alla COP24 nel 2018 e chiedeva di fermare lo Stratospheric Controlled Perturbation Exeperiment (SCoPEx. StratoCruiser)
La geoingegneria solare – la tecnica alla base di SCoPEx – è inserita in questo rapporto Global Catastrophic Risks, redatto dalla Global Challenges Foundation ed esplicita le principali minacce che incombono sul genere umano.
SCoPEx mira al cambiamento climatico. Gates, però, ha prestato attenzione anche alla modificazione meteorologica. La differenza tra le due cose è : la manipolazione del meteo agisce intenzionalmente su una condizione locale e per un tempo molto limitato (anche se gli effetti possono durare a lungo), mentre la manipolazione del clima manipola un grande sistema (anche globale) e vuole provocare effetti a lungo termine. VEDI QUI
MODIFICARE GLI URAGANI
Le attività di Bill Gates non conoscono limiti. A quanto pare, lui ed alcuni suoi colleghi, hanno brevettato un sistema per fermare gli uragani. (Bill Gates Patents a Device Aimed at Halting Hurricanes ) Il progetto rilevato è del 2009.
Almeno questo è quanto affermaTechFlash , il supplemento tecnologico del Puget Sound Business Journal, un giornale di Seattle (USA). La tecnologia, le cui caratteristiche sono qui descritte in dettaglio, avrebbe avuto, nella sua fase di progettazione, importanti firme di cervelli Microsoft.
La nuova invenzione è in sostanza un sistema che permetterebbe il raffreddamento della superficie delle acque del mare in cui vengono generati gli uragani. Il progetto prevede una flotta di centinaia di navi (ricordate qualcosa?) da posizionare lungo il percorso dell’uragano. Attraverso un complesso sistema di tubazioni, l’acqua fredda proveniente dalle profondità degli oceani doveva essere miscelata con l’acqua calda di superficie. Infatti, una delle condizioni più importanti per lo sviluppo dei cicloni, è la condizione che l’acqua superficiale del mare sia particolarmente calda. Si prevedeva anche che il cambiamento climatico avrebbe potuto causare uragani più intensi e più frequenti in futuro. | Seattle.bizjournals.com
La ricerca di Ken Caldeira ha ricevuto il sostegno di Bill Gates
Il fatto è, che si “gioca” con gli uragani da più di 60 anni. Lo sa pure Trump, che aveva suggerito che gli uragani potessero essere colpiti da armi nucleari, prima che toccassero il territorio americano. Non era un’idea sua e non era nuova, questa proposta era già stata avanzata negli anni ’50 quando si immaginava che le bombe nucleari – in alto e in basso – potessero cambiare intenzionalmente il clima in vari modi.
Oggi esistono strumenti non meno potenti delle bombe nucleari, non crediamo però che stiano sulla lunga lista di donazioni/finanziamenti di Gates.
https://www.nationalgeographic.com/news/2016/11/hurricanes-weather-history-nuclear-weapons/?fbclid=IwAR39QdehBW5L0O-Z-MyAU-RoJBR80cFztlyW9rj2LovMexiSb0_7lINVxhg
Fante di tutti i mestieri, maestro di nessuno
Ulteriori proposte di Bill Gates per “combattere il cambiamento climatico”.
Ecco quindi un’altra grande soluzione proposta da Bill Gates contro il riscaldamento globale: il ritorno alle centrali nucleari.
Il “bravo ragazzo” Gates ha cercato di convincere il Congresso americano a finanziare il suo progetto pilota, per la costruzione di un nuovo tipo di reattore nucleare “più efficiente, ecologico e sicuro” chiedendo l’investimento di miliardi di dollari.
Ha scritto nel 2019 una lettera al Congresso per chiedere un’audizione. Il nucleare, secondo Gates, è ideale per combattere il cambiamento climatico perché è la sola fonte di energia “carbon-free”. Il problema dei reattori nucleari attuali, come il rischio di incidenti, potrebbe essere risolto attraverso l’innovazione. Cercava di convincere deputati e senatori offrendosi, da subito, di finanziare il suo progetto per un reattore di nuova generazione, con un miliardo di dollari suoi.
Tutto comincia molto prima. Nel 2006 Gates ha fondato e finanziato una startup che ha chiamato TerraPower per la progettazione, la ricerca e il design, di nuovi reattori nucleari. La società ha 150 dipendenti e ha sede a Bellevue, vicino a Seattle, nello stato di Washington. Il prototipo del reattore di TerraPower, secondo i programmi della società, dovrebbe essere pronto a metà del 2020. Ci siamo? https://www.ilsole24ore.com/art/nuove-centrali-nucleari-l-idea-bill-gates-combattere-climate-change-AFoT3UF
Ed arriviamo all’ultimo capitolo, che ha molto a che fare con le attività iniziali di Gates e comprende tutte le altre aree. Microsoft è un pezzo cruciale nello scenario di un mondo che sta cambiando a ritmi vertiginosi, diventando distopico e poco attraente. A Bill Gates invece piace e pensa di dover forzare l’umanità alla sua felicità.
MONDO NUOVO
Il cloud computing – catalizzatore della nuova governance
Nel 2019, Microsoft ha vinto il contratto di cloud computing da 10 miliardi di dollari del Pentagono. È stato il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ad annunciare questa notizia. Il contratto JEDI (Joint Enterprise Defense Infrastructure Cloud) è parte di un più ampio processo di modernizzazione del Pentagono. Nello specifico, il cloud computing, è ciò che favorirà l’accesso ai dati e al cloud, dai campi di battaglia e luoghi remoti. Secondo numerosi alti funzionari, sebbene il Pentagono sia la più grande potenza militare al mondo, la sua tecnologia rimane del tutto inadeguata. In molti si sono lamentati di non poter accedere a semplici file o condividere informazioni velocemente. https://www.money.it/microsoft-vince-contratto-da-10-miliardi-del-pentagono
Alla competizione hanno partecipato oltre all’azienda di Bill Gates, anche Oracle, Google, IBM e Amazon, attraverso la divisione chiamata Amazon Web Services (AWS) che domina il settore del cloud computing e fornisce già i suoi servizi ad altri organismi del governo americano, fra cui la CIA.
Amazon è riuscito a bloccare il contratto. Microsoft esprime fiducia nella giustizia, dicendo di confidare nel fatto che, alla fine, otterrà l’incarico di poter portare avanti il progetto come previsto.
LO STATO DI POLIZIA DI MICROSOFT: SORVEGLIANZA DI MASSA, RICONOSCIMENTO FACCIALE E AZURE CLOUD
Come Microsoft sta ispirando lo stato di polizia
Microsoft supporta la polizia negli USA con speciali piattaforme di sorveglianza e soluzioni cloud. “Microsoft, insieme ad Amazon e ad altri fornitori di cloud, è un attore chiave in questo settore”, scrive la rivista online The Intercept, in un rapporto sullo stato di polizia che Microsoft sta guidando con la sorveglianza di massa, il riconoscimento facciale biometrico e i servizi dati online.
Microsoft, a differenza di altri giganti della tecnologia, non è al centro della critica pubblica, dice il dossier Intercept. Tuttavia, l’azienda nasconde deliberatamente le sue relazioni commerciali rilevanti, è “immersa nei servizi per le forze dell’ordine” e promuove un sistema di aziende “che forniscono software alla polizia attraverso il cloud di Microsoft e altre piattaforme”. Secondo il rapporto, Microsoft ha anche unito le forze con numerosi fornitori di sistemi di monitoraggio, i quali gestiscono i loro prodotti sulla “Government Cloud” della divisione Azure dell’azienda. La società commercializza anche piattaforme per droni e robot, per mettere in rete le operazioni di polizia a livello locale, statale e federale. È anche un fatto poco noto che Microsoft sostiene il Dipartimento di Pubblica Sicurezza e Giustizia, con dipendenti che lavoravano nelle forze dell’ordine. Questo è il core business dei servizi della società.
Quello che potete leggere in seguito non è un estratto del capolavoro letterario di Philip K. Dick Minority Report, ma una descrizione ed analisi delle sofisticate tecnologie sviluppate ed implementate specialmente nei dipartimenti di polizia negli USA. Vedi qui
IL NUOVO MONDO DI BILL GATES
Immagina un mondo in cui il governo non ha bisogno di agenti di polizia per arrestarti o sanzionarti quando violi la distanza sociale con la tua ragazza e magari la baci in bocca.
Supponiamo che i computer scoprano il tuo giro nel parco, in città, in spiaggia o dove ti trovi, monitorando i tuoi movimenti, utilizzando un flusso di informazioni dal tuo cellulare, dalla tua auto, dal tuo GPS, dalla tecnologia di riconoscimento facciale integrata con la sorveglianza in tempo reale da satelliti, telecamere ovunque e tatuaggi quantici o microchip impiantati. Qualcuno – o un robot – ti notificherà la violazione tramite SMS e contemporaneamente preleveranno una penale, magari in criptovaluta, direttamente dalla tua busta paga o dal tuo conto corrente.
Sarà controllato il tuo corpo, la tua camera da letto, il tuo armadietto in bagno e persino i cicli mestruali e di ovulazione delle donne. Nulla sfugge.
Questo scenario è (anche) il mondo di Zio Bill. Che ci stiamo muovendo in questa direzione, alla velocità della luce, è stato compreso da molte persone in questi giorni. È più che ovvio che, la crisi attuale, serva ad abolire i diritti fondamentali per realizzare ed intensificare la sorveglianza totale.
Bill Gates e il progetto per video-sorvegliare ogni angolo della Terra
L’idea è nata dal fondatore della Microsoft Bill Gates, il CEO di SoftBank Masayoshi Son e Airbus. Di recente, Bill Gates ha annunciato il suo sostegno finanziario per un piano da $ 1 miliardo per ricoprire la Terra con satelliti di videosorveglianza. Si vede che può distribuire miliardi come caramelle…
La società EarthNow lancerà 500 satelliti per monitorare, in diretta, quasi ogni angolo della Terra, fornendo un video feedback istantaneo con solo un secondo di ritardo. Tra i suoi clienti figureranno governi e grandi imprese.
Antenne 5G
Attraverso la Bill & Melinda Gates Foundation, Gates ha acquistato 5,3 milioni di azioni Crown Castle che attualmente valgono un miliardo di dollari. Crown Castle, la seconda più grande azienda tecnologica dopo Microsoft, possiede una infrastruttura 5G in tutti i principali mercati statunitensi. Gestisce e affitta più di 40.000 torri cellulari, 65.000 nodi di piccole celle, che sono l’infrastruttura centrale per il 5G e 75.000 miglia di fibra verso tutti i principali mercati statunitensi che, invece di arrivare nella tua casa per fornirti internet sicuro, veloce e cablato, è stato confiscato per collegare torri cellulari 5G. , scrivono Robert Kennedy Jr Dafna Tachover su Health Defense, Inc.
E proseguono:”Gates raccoglierà, controllerà, ordinerà, etichetterà, analizzerà e venderà, milioni di terabyte di informazioni personali da dispositivi intelligenti: dati sanitari privati, cartelle cliniche, le nostre abitudini di acquisto, le nostre risposte biometriche e comportamentali alla pubblicità, la capacità di apprendimento dei nostri figli, le nostre espressioni facciali e le conversazioni ascoltate da Siri, Alexa e dai microfoni del tuo cellulare. La sua società insieme ad altre useranno queste analisi per sviluppare l’Intelligenza Artificiale (AI) e trasformarti in una macchina per il consumo, prevedibile e facilmente manipolabile.”
Leggiamo sul Corriere: “Tra i principali obiettivi del progetto, che inizialmente sarà un’offerta commerciale per aziende e governi, ci sono la lotta contro la pesca illegale, lo studio di uragani e tifoni, la rilevazione di incendi boschivi ed eruzioni vulcaniche, l’osservazione diretta delle zone in guerra, il tracciamento dei percorsi delle balene e lo sviluppo di «città intelligenti»”. https://www.corriere.it/tecnologia/economia-digitale/18_aprile_23/bill-gates-progetto-video-sorvegliare-ogni-angolo-terra-b17bd228-46d9-11e8-9f0a-504239d527ae.shtml Bill Gates vuole sorvegliare l’intero pianeta dallo spazio. Ma non è il solo.
Chiudo con una “città da sogno”
che Gates ha covato e che vuole far costruire nel deserto del Messico. Un nuovo mondo “in miniatura”, un laboratorio, di cui ne è architetto l’italiano Stefano Boeri, incaricato di realizzare la “città intelligente del futuro, ecologica ed efficiente”.
La Smart Forest City di Cancun, è progettata per essere costruita su un sito di 557 ettari vicino alla città messicana. Secondo l’architetto, conterrà 7.500.000 piante, tra cui numerose specie di alberi, arbusti e cespugli.
“Smart Forest City Cancun è un giardino botanico all’interno di una città contemporanea, basato sull’eredità Maya e i suoi rapporti con il mondo naturale e sacro”, ha dichiarato Stefano Boeri. “Un ecosistema urbano in cui natura e città si intrecciano e agiscono come un unico organismo.”…Smart Forest City Cancun ospiterà 130.000 abitanti, con una varietà di alloggi che permetterà la creazione di una cittadinanza varia sia economicamente che professionalmente e comprenderà anche ricercatori, professori, studenti. Il complesso è inoltre progettato per diventare un centro di ricerca avanzata, con sei strutture nate per affrontare alcune delle principali problematiche di una società più sensibile: assistenza sanitaria, astrofisica e scienza planetaria. Non mancano agricoltura di precisione, tecnologie rigenerativa, mobilità e robotica. VEDI QUI
Termina così il viaggio “nel meraviglioso mondo” di Bill e Melinda Gates, sì c’è anche lei e meriterebbe maggiore attenzione.
Intravedere il futuro e descriverlo lo sa fare meglio di tutti, secondo Gates, il transumanista Ray Kurzweil. Kurzweil ha l’idea di base che i computer e l’intelligenza artificiale diventeranno così potenti e intelligenti da poter iniziare a migliorare se stessi, senza l’aiuto degli umani. Kurzweil dice anche che sarà difficile prevedere cosa succederà dopo. Se lo dice lui…
“Entro il 2045, avremo ampliato l’intelligenza della nostra civiltà delle macchine umane miliardi di volte”, ha detto nell’intervista del 2009 Big Think.
Persone del calibro di Bill Gates si muovono in concerto con altri e anche più potenti attori – due grandi giocatori hanno già catturato l’attenzione: Rockefeller e Warren Buffet – lo illustra anche anche la fondazione di Gates di Breakthrough Energy Ventures che include altri benefattori intenzionati a salvare il mondo: Jeff Bezos, founder di Amazon, Jack Ma, co-founder di Alibaba, e Michael Bloomberg, non mancano Zuckerberg e Soros.
Secondo Wikipedia Breakthrough Energy Coalition è un gruppo mondiale di 28 investitori ad alto patrimonio provenienti da 10 nazioni che si impegnano ad investire in imprese emergenti coinvolte nel settore dell’”energia pulita” con l’iniziativa di Mission Innovation annunciata nel 2015 alla ,conferenza delle Nzioni Unite sul cambiamento climatico.
E qui è dove mi fermo.
Il quadro finora esposto aiuta a identificare altri collegamenti, altri dati, azioni, filiali, attività, fondazioni, università, aziende (e compagni di viaggio) sostenute e finanziate da Gates.
Più si scava, più si trova.
Pubblicato da Tommesh – ComeDonChisciotte.org
FONTE: https://www.nogeoingegneria.com/timeline/personaggi/gates-to-heaven-or-to-hell-porte-del-paradiso-o-dell-inferno-3/
FONTE: https://www.nogeoingegneria.com/timeline/personaggi/gates-to-heaven-or-to-hell-porte-del-paradiso-o-dell-inferno-3/
Terrorismo Covid all’attacco – Rassegna Comedonchisciotte 25/8/2020
La nostra edizione di oggi della rassegna di Informazione indipente: allarme covid, malainformazione, Australia in stato di polizia, Ustica, Oliver Stone sulle basi Usa in Italia
Dal lockdown allo stato di polizia: il “Grande Reset” avanza
Ellen Brown
unz.com
unz.com
Caos a Melbourne
Il 2 agosto, a Melbourne, in Australia, sono state attuate misure di blocco così draconiane che il commentatore australiano Alan Jones ha dichiarato su Sky News: “Le persone hanno tutto il diritto di pensare che esista un ‘programma per distruggere la società occidentale.‘”
Il succo di un articolo del 13 agosto sul lockdown a Melbourne è tutto racchiuso in un titolo: “La polizia australiana si comporta in modo ASSOLUTAMENTE NAZISTA, spaccando i finestrini di un’auto solo perché i passeggeri non specificano dove stanno andando.”
Un altro articolo riguardante un arresto è quello di Guy Burchell, sull’Australian National Review del 7 agosto: “I poliziotti di Melbourne possono ora entrare nelle case anche senza un mandato, dopo la morte per COVID di 11 persone – Australia, questa è follia, non democrazia.” Burchell ha scritto che solo 147 persone avevano perso la vita a causa del coronavirus nel Victoria (lo stato australiano di cui Melbourne è la capitale), un tasso di mortalità molto basso rispetto a quello di altri paesi. Le ulteriori misure di lockdown sono state innescate dall’aumento dei casi dovuto a test frettolosi e da undici ulteriori decessi, tutti in residenze per anziani (dove le misure di blocco avrebbero comunque scarso effetto). Le nuove regole ora includono un coprifuoco di sei settimane dalle 20:00 alle 5:00, con i residenti autorizzati ad uscire di casa al di fuori di tali orari di coprifuoco solo per acquistare cibo e prodotti di prima necessità (un solo membro per famiglia) e per assistenza agli infermi, lavoro ed esercizio fisico (limitato ad un’ora).
“Ma il pezzo forte,” scrive Burchell, “è che ora gli agenti di polizia possono entrare nelle case private senza un mandato o un permesso. Questa è una sorprendente violazione delle libertà civili…. Morti di questo tipo normalmente non sono motivo di intervento da parte del governo, per non parlare dei veri e propri arresti domiciliari imposti ad un’intera città.” Ha poi citato il premier dello stato di Victoria, Daniel Andrews, che aveva detto ai propri concittadini, “non avete letteralmente motivo per uscire dalle vostre case e, se doveste uscire di casa e non essere trovati lì, vi sarà molto difficile convincere la polizia del Victoria che la vostra era una motivazione legittima.” Burchell ha poi commentato:
Con questo nuovo regime non potete nemmeno rimanere in casa vostra senza essere disturbati dai poliziotti, perché, semplicemente, possono arrivare in qualsiasi momento per assicurarsi che non abbiate invitato i vicini di casa a bere un bicchierino. Tutto questo per una malattia che non è poi così fatale….
L’anno scorso, più di 310.000 Australiani erano stati ricoverati in ospedale per la normale influenza ed oltre 900 erano morti. Secondo tutti i parametri, l’influenza rappresenta una minaccia peggiore del COVID-19, ma, durante la stagione influenzale, alla polizia non erano stati concessi poteri simili a quelli della Stasi. Milioni di persone non erano state confinate nelle loro case e minacciate di multe di 5.000 dollari australiani solo perché non avevano una buona ragione per uscire di casa.
In una conferenza stampa del 19 agosto, la seconda autorità medica dell’Australia ha dichiarato che il governo avrebbe discusso misure come la chiusura dei ristoranti, dei viaggi internazionali, dei trasporti pubblici e l’attuazione di programmi governativi sulla base del principio “No Jab No Pay” [niente vaccinazione, niente paga] allo scopo di piegare la resistenza dei renitenti alla vaccinazione.
Un articolo del 13 agosto su LifeSiteNews citava padre Glen Tattersall, un parroco cattolico di Melbourne, secondo cui queste draconiane misure “semplicemente, non possono essere giustificate su base scientifica:”
Abbiamo il coprifuoco dalle 20 alle 5 del mattino, rigorosamente applicato anche con l’uso degli elicotteri della polizia e delle fotoelettriche. Il virus è un vampiro che esce di notte? O, per quanto riguarda l’indossare le mascherine, devono essere indossate ovunque all’aperto, anche in un parco dove si è assolutamente lontani da tutti gli altri. Perché? Il virus si propaga per centinaia di metri nell’aria? È tutto per instillare paura e umiliare la popolazione esigendo una conformità esteriore.
Perché un coprifuoco così rigoroso? Recentemente, negli Stati Uniti il coprifuoco è stato imposto per scoraggiare le violenze notturne durante le proteste, ma a Melbourne non è stata segnalata nessuna violenza di questo tipo. Ciò che è stato riferito, almeno sui social media, erano aerei che arrivavano di notte dalla provincia cinese di Guandong, trasportando attrezzature legate al 5G e al sistema di credito sociale biometrico cinese, che, secondo quanto riferito, sarebbe stato installato in grande segretezza.
Angelo Codevilla, professore emerito alla Boston University, ha concluso in un articolo del 13 agosto: “Stiamo vivendo un colpo di stato basato sul più antico degli stratagemmi: dichiarare l’emergenza, sospendere leggi e diritti ed emanare regole di comportamento arbitrarie per giustificare la presa dei ‘pieni poteri’.”
Mettere in discussione la narrativa
Melbourne, con le sue misure di blocco, è arrivata agli estremi, ma potrebbe essere un esempio di come le cose potrebbero evolvere a livello globale. I blocchi erano stati originariamente venduti al pubblico come necessari solo per un paio di settimane per “appiattire la curva,” per prevenire il sovraffollamento ospedaliero da casi di COVID-19. Sono passati ormai più di cinque mesi, con l’auto nominato zar dei vaccini Bill Gates che afferma che non saremo in grado di tornare alla “normalità” fino a quando l’intera popolazione mondiale di 7 miliardi di persone non sarà stata vaccinata. Da allora, ha fatto marcia indietro sui numeri, ma, ovunque, i commentatori stanno ribadendo che i blocchi sono la “nuova normalità,” che potrebbe durare per anni.
Tutto questo è una riduzione così radicale delle nostre libertà civili che dobbiamo esaminare attentamente le prove che la giustificano e, quando lo facciamo, troviamo che queste prove sono fragili. Le politiche di isolamento erano state attivate sulla base delle stime dell’Imperial College di Londra di 510.000 decessi nel Regno Unito e di 2,2 milioni di morti negli Stati Uniti, più di 10 volte il tasso di mortalità effettivo da COVID-19. Un lavoro sugli anticorpi della Stanford University ha stimato che il tasso di mortalità degli infetti era solo dello 0,1-0,2% circa e, in un post sul suo blog del 4 agosto, lo stesso Bill Gates ha riconosciuto che il tasso di mortalità era solo dello 0,14%, non molto più elevato di quello della normale influenza. Ma le misure restrittive sono diventate più pesanti, non meno, man mano che i dati sulla mortalità venivano corretti al ribasso.
Uno studio britannico del luglio 2020 condotto dalle università di Loughborough e Sheffield ha rilevato che la politica del governo durante il periodo di blocco ha, a tutti gli effetti, aumentato la mortalità piuttosto che ridurla, dopo aver considerato i danni collaterali, inclusi i decessi per cancro ed altre gravi malattie non trattate, il drammatico aumento dei suicidi e dei casi di overdose da stupefacenti, di povertà e di malnutrizione causati della disoccupazione. A livello globale, come risultato diretto dei blocchi, secondo l’UNICEF si prevedono 1,2 milioni di morti infantili. Un analista dati in Sud Africa afferma che il lockdown del paese aumenterà di 29 volte i decessi rispetto a quelli che si sarebbero avuti con il solo coronavirus.
I paesi e gli stati che hanno fatto molto poco per limitare la libertà delle loro popolazioni, tra cui Svezia e South Dakota, complessivamente se la sono cavata allo stesso modo o meglio degli Stati Uniti con il lockdown. In un articolo del 12 agosto sul Telegraph inglese intitolato “Il successo della Svezia mostra il vero costo del nostro arrogante e fallimentare sistema di governo,” Allister Heath scrive:
La Svezia ha in gran parte avuto ragione e l’establishment britannico ha sbagliato in modo catastrofico. Anders Tegnell, il massimo epidemiologo di Stoccolma, ha colto tre grossi successi in un colpo solo: molti meno decessi pro capite della Gran Bretagna, il mantenimento delle libertà civili e delle opportunità di base, inclusa la scuola, e, cosa più sorprendente, una recessione che è meno della metà della nostra.
Non imporre blocchi alla popolazione ha permesso alla curva dei decessi della Svezia di diminuire naturalmente attraverso “l’immunità di gregge,” con morti giornaliere scese ad una cifra decimale nell’ultimo mese. (Vedi grafico.)
La pandemia che non c’era
A mettere in discussione la narrativa ufficiale è anche l’inaffidabilità dei test presi a pretesto per imporre i lockdown. In un‘intervista a Wired, persino Bill Gates ha riconosciuto che la maggior parte dei risultati dei test statunitensi sono “spazzatura.” La tecnologia della Polymerase Chain Reaction (PCR) utilizzata nel test del tampone nasale è considerata il “gold standard” per il rilevamento del COVID-19, tuttavia il test PCR è considerato dal suo stesso inventore, il premio Nobel Kary Mullis, inappropriato a rilevare l’infezione virale. In una dettagliata analisi del 27 giugno intitolata “I test PCR per il COVID-19 sono scientificamente privi di significato,” Torsten Engelbrecht e Konstantin Demeter concludono che:
È evidente che i possibili tassi di mortalità in eccesso sono causati dalla terapia e dalle misure di blocco, mentre le statistiche di morte da “COVID-19” comprendono anche pazienti deceduti per tutta una varietà di altre patologie, ridefinite come COVID-19 solo a causa di un test “positivo,” il cui valore non potrebbe essere più dubbio.
Gli autori avevano già parlato del problema in un articolo sul New York Times del gennaio 2007 intitolato “La fede in un test rapido fa credere ad un’epidemia che non c’era,” in cui descrivono quella che era stata considerata una grave epidemia di pertosse in un ospedale del New Hampshire. L’epidemia era stata diagnosticata mediante test PCR preliminari somministrati a quasi 1.000 operatori sanitari, che erano stati successivamente messi in quarantena. Otto mesi dopo, l’“epidemia” si era rivelata un falso allarme. Non un solo caso di pertosse era stato confermato dal vero test “gold standard,” la coltura in laboratorio dei batteri della pertosse. Tutti i casi rilevati tramite i test PCR erano falsi positivi.
Eppure “test, test, test” è stato il messaggio inviato a tutti i paesi dal direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom, in una conferenza stampa il 16 marzo 2020, cinque giorni dopo che l’OMS aveva dichiarato ufficialmente il COVID-19 [una pandemia] e il test raccomandato come gold standard era stato la PCR. Perché, se si era già dimostrato inaffidabile, creando falsi positivi che avevano fatto credere ad un’epidemia quando invece non esisteva? O era quello l’obiettivo: creare l’apparenza di una pandemia, talmente vasta da dover fermare l’economia globale fino a quando non fosse stato trovato un vaccino? Ricordiamo la conclusione del Prof. Codevilla: “Stiamo vivendo un colpo di stato basato sul più antico degli stratagemmi: dichiarare l’emergenza, sospendere leggi e diritti ed emanare regole di comportamento arbitrarie per giustificare la presa dei ‘pieni poteri’.”
Le persone che cercano disperatamente di tornare al lavoro non solo si faranno iniettare un vaccino in gran parte non testato, ma accetteranno misure di sorveglianza che sarebbero state considerate una flagrante violazione dei loro diritti civili, se tali diritti non fossero stati annullati da una “emergenza nazionale” che giustifica il diritto di prelazione da parte dei poteri di polizia dello stato. Accetteranno i “passaporti di immunità” per viaggiare e partecipare ad attività di gruppo e si sottoporranno a quarantene, coprifuoco, tracciamento dei contatti, punteggi di credito sociale e faranno anche la spia sui propri vicini di casa. L’emergenza deve essere mantenuta per giustificare queste violazioni senza precedenti delle libertà, quando il processo decisionale viene strappato ai rappresentanti eletti e consegnato a burocrati e tecnocrati non eletti.
Una crisi sanitaria nazionale è anche un prerequisito necessario per l’esonero da responsabilità per lesioni personali dovute ai farmaci e ad altri prodotti utilizzati in risposta alla crisi. Ai sensi del Public Readiness and Emergency Preparedness Act (PREPA) del 2005, in caso di un’emergenza sanitaria pubblica dichiarata, i produttori sono esenti da responsabilità per illecito civile per lesioni sia da vaccini che da test non validi o invasivi. Il risarcimento per lesioni personali è una spesa enorme per le aziende farmaceutiche e i potenziali profitti derivanti da un prodotto privo di tali svantaggi sono una miniera d’oro per le aziende farmaceutiche e gli investitori. Le responsabilità saranno a carico dei contribuenti e delle vittime.
Tutto ciò, tuttavia, presuppone un’emergenza sanitaria pubblica in atto e nessun trattamento efficace per disinnescarla. Questo aiuta a spiegare la guerra, altrimenti incomprensibile, contro l’idrossiclorochina, un farmaco sicuro che è in uso e in libera vendita da 65 anni e che [contro il coronavirus] si è dimostrato efficace in più studi, quando usato precocemente in combinazione con zinco ed un antibiotico. Una tabella preparata dall’American Association of Physicians and Surgeons (sotto) fa vedere come gli Stati Uniti abbiano quasi 30 volte più morti pro capite rispetto ai paesi che fanno un uso precoce e profilattico dell’idrossiclorochina.
Gli ultimi test internazionali sul trattamento del coronavirus con idrossiclorochina mostrano che i paesi che avevano fatto un uso precoce del farmaco hanno avuto un tasso di mortalità inferiore del 79% rispetto ai paesi che avevano vietato l’utilizzo di questo collaudato trattamento antimalarico. Negli Stati Uniti, abbassare il tasso di mortalità del 79% avrebbe potuto salvare oltre 100.000 vite. Ma un trattamento efficace e poco costoso contro il COVID-19 significherebbe la fine della presunta pandemia e della cuccagna vaccinatoria che vorrebbe giustificare.
La necessità di tenere in piedi l’apparenza di una pandemia spiega anche i rapporti gonfiati dei casi e dei decessi. Gli ospedali vengono rimborsati con tariffe maggiori per la riclassificazione dei casi come COVID-19. Visto il calo dei decessi negli Stati Uniti, i numeri di casi segnalati dai Centers for Disease Control sono stati anch’essi ‘aggiustati’ per far sembrare che l’America fosse in una “seconda ondata” di pandemia. Il criterio di segnalazione è stato modificato il 18 maggio: da chi era risultato positivo solo al virus a chi era positivo al virus o ai suoi anticorpi. L’esplosione dei casi è dovuta quindi alle persone guarite dal COVID-19 e ai falsi positivi. I ricercatori di Loughborough e Sheffield hanno scoperto che, quando si controllano gli altri fattori che influenzano la mortalità, le morti effettive dovute a COVID-19 sono inferiori dal 54% al 63% rispetto a quanto previsto dalla misurazione standard delle morti in eccesso.
Entra in scena “Il Grande Reset”
Forzare l’adeguamento ai mandati vaccinali globali è un motivo evidente per mantenere l’apparenza di una pandemia in corso, ma quale sarebbe il razionale per lo sconvolgimento dell’economia globale con blocchi forzati? Cosa c’è dietro il “programma per distruggere la società occidentale,” come sospettato dal commentatore australiano Alan Jones?
Evidentemente, si tratta di questo: è necessario distruggere il vecchio per introdurre il nuovo. La distruzione economica globale apre la strada al “Grande Reset,” attualmente promosso dal Forum Economico Mondiale, dalla Fondazione Bill e Melinda Gates, dal Fondo Monetario Internazionale e da altri grandi attori globali.
Anche se viene fatto credere come derivante dalla pandemia, il “reset economico globale” è un concetto che era stato lanciato già nel 2014 da Christine Lagarde, allora capo del FMI, secondo alcuni è una rivisitazione del “Nuovo Ordine Mondiale” già discusso tempo prima. Era stato proposto come soluzione alla crisi economica del 2008.
Il Forum Economico Mondiale, un gruppo elitario di uomini d’affari, politici ed accademici che si riunisce ogni gennaio a Davos, in Svizzera, ha annunciato nel mese di giugno che il Grande Reset sarebbe stato il tema del vertice del 2021. Klaus Schwab, fondatore del Forum, ha ammonito:
Il mondo deve agire congiuntamente e rapidamente per rinnovare tutti gli aspetti delle nostre società e delle nostre economie, dall’istruzione, ai contratti sociali, alle condizioni di lavoro. Ogni paese, dagli Stati Uniti alla Cina, deve partecipare e ogni settore, del petrolio, del gas, della tecnologia, deve essere trasformato.
A nessun paese sarà consentito rinunciare, perché metterebbe in pericolo tutti gli altri, così come a nessuno sarà permesso di sfuggire al vaccino contro COVID-19, per lo stesso motivo.
Chi sta dietro al Grande Reset e cosa esso comporti realmente sono domande importanti che necessitano di un proprio articolo, ma basti dire qui che, per sfuggire alla trappola dell’agenda globalista, abbiamo bisogno di un risveglio di massa su quello che sta realmente accadendo e di una resistenza collettiva contro di esso, finché c’è ancora tempo. Ci sono segnali di speranza che una cosa del genere stia già accadendo, comprese massicce proteste contro i blocchi e le restrizioni economiche, in particolare in Europa, una serie di azioni legali che contestano la costituzionalità dei blocchi e dell’eccesso di potere poliziesco ed una marea di articoli sui media alternativi, nonostante la diffusa censura.
La vita, così come la conosciamo, cambierà. Dobbiamo assicurarci che cambi in modi che servano alle persone e all’economia produttiva, preservando allo stesso tempo la sovranità nazionale e le nostre tanto sudate libertà personali.
Ellen Brown
Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/article/from-lockdown-to-police-state-the-great-reset-rolls-out/
22.08.2020
Link: https://www.unz.com/article/from-lockdown-to-police-state-the-great-reset-rolls-out/
22.08.2020
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