(Chiara Chiessi) Mercoledì 16 settembre mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Maria Santissima in Astana, è stato ospite della Fondazione Lepanto, aprendo così il ciclo di conferenze di quest’anno a Santa Balbina. Il suo intervento aveva come tema principale la perdita del senso soprannaturale nella società secolarizzata.
Davanti a un attento pubblico, composto soprattutto da sacerdoti, il vescovo è stato presentato dal prof. Roberto de Mattei, presidente della Fondazione Lepanto, che ne ha sottolineato il coraggio e lo zelo apostolico. Mons. Schneider, nel suo intervento, si è soffermato sullo spirito anti-cristiano che ha raggiunto l’apice prima con la Rivoluzione comunista in Russia, poi, dopo il crollo dell’impero comunista, con la rivoluzione “ambientalista” seguita da quella LGBT, fino ad arrivare all’epoca del coronavirus. Il principio rivoluzionario per eccellenza è la secolarizzazione della società; cioè la rottura con la Chiesa, con Gesù Cristo, con Dio estirpando dalla mente di ogni uomo l’idea di Dio. Mons. Schneider ha citato, a questo proposito, alcune riflessioni di Juan Dono Cortès, il grande pensatore spagnolo del XIX secolo, secondo cui «L’angelo delle tenebre non ha ingannato i nostri primi genitori quando ha affermato che sarebbero diventati come dei; l’inganno consisteva nel nascondere la via soprannaturale dell’amore e nell’aprire la via naturale della disobbedienza… Quella superstizione pagana è evidente negli onori deifici pagati alla terra come la madre terra, immortale e feconda dei suoi déi, e per molte delle creature che scambiarono per gli déi stessi».
L’uomo pagano e l’uomo cattolico. Ha spiegato mons. Schneider, sono i rappresentanti di due diverse umanità: il primo di una diseredata, il secondo di quella redenta. Nel momento in cui si perde il senso del soprannaturale e della Verità, allora è chiaro che il paganesimo farà irruzione: le idee, i costumi, la società stessa tornerà ad essere pagana. È evidente il paganesimo in cui siamo immersi con le perversioni morali, entrate persino nella vita della Chiesa ed elogiate da rappresentanti del clero. Pensiamo solo agli attacchi alla dignità della vita e della persona: fino al nono mese di gravidanza, in alcuni Paesi europei, i bambini possono essere uccisi nel grembo materno, ma questo non basta: ci avviciniamo sempre più al cannibalismo, con i vaccini prodotti dai corpi dei bambini uccisi nel grembo materno.
Cento anni fa, Papa Leone XIII, in una società già secolarizzata ma certamente non ai livelli della nostra, aveva presentato come rimedio alla perdita del soprannaturale la reintroduzione dello spirito del Vangelo nella vita pubblica della società: ovvero ripristinare in tutte le componenti della vita sociale il modo cristiano di pensare e di agire della vita privata, per eliminare i mali di cui è pieno il nostro mondo. Ciascuno dunque, con tutte le capacità possibili, deve lavorare per diffondere la verità cristiana e per confutare gli errori: è impensabile l’inerzia o il rispetto umano che colpisce molti cristiani. Papa Leone XIII continua chiedendo di implorare la divina clemenza con umile preghiera, visto che il mondo giace sotto l’effetto del maligno.
In conclusione, mons. Schneider ha sottolineato come sia ora giunto il momento per tutti i cattolici di buona volontà di recuperare la militanza, da lungo tempo purtroppo dimenticata e, anche a costo di grandi sacrifici, testimoniare con la propria vita la Verità ed il Vangelo di Cristo, adoperarsi e pregare per la salvezza delle anime; supplicare infine l’Immacolata affinché avvenga presto il trionfo del Suo Cuore Immacolato, che spazzi via tutte le tenebre di Satana presenti nella Chiesa e nella società, per instaurare una nuova era di cristianità gloriosa.
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