PRIMI DATI PREOCCUPANTI
Effetti collaterali. L’altra faccia dei vaccini
Gli eventuali effetti collaterali dei farmaci anti-Covid sono sempre stati esasperati per bloccarne l'uso. Ma sui vaccini si usa il metodo opposto, si minimizza. Eppure i primi dati da Italia, Germania e Regno Unito ci dicono che c'è un numero importante di segnalazioni di reazioni avverse. in Italia 7.337 segnalazioni, di cui il 7,6% gravi e anche 13 decessi nelle ore successive alla vaccinazione. Nel Regno Unito addirittura si parla di 173 morti e oltre 70mila reazioni avverse. Va certo verificato il nesso di causalità per tutti i casi, ma il dato è comunque impressionante, la conferma che è in atto una sperimentazione di massa.
I farmaci sono il mezzo con cui possiamo difenderci dalle malattie, con cui possiamo guarire. Ogni farmaco, come ben noto, può avere anche degli effetti collaterali, che vengono sempre doverosamente segnalati nelle schede tecniche, nei cosiddetti “bugiardini”. Gli effetti collaterali sono un prezzo da pagare per la guarigione. Esiste un rapporto costi-benefici, o rischi-benefici, per ogni farmaco. Negli scorsi mesi ci è stato ampiamente dimostrato quando si trattava di utilizzare determinati farmaci per curare il Covid.
Ogni volta che veniva proposto l’utilizzo di un determinato farmaco, dagli antibiotici al cortisone, dall’aspirina alla clorochina, immancabilmente scattava una comunicazione mediatica tendente ad enfatizzare all’estremo i possibili effetti collaterali.
E i vaccini? Qui invece curiosamente si verifica un fenomeno opposto: la minimizzazione. Addirittura, nel caso dei decessi avvenuti nelle case di riposo, si è sentito dire che quelle persone novantenni morte nei giorni seguenti alla vaccinazione, sarebbero magari morte comunque viste la loro età e le condizioni di salute precarie. Il che, peraltro, si potrebbe dire anche delle decine di migliaia di ultraottantenni malati di gravi patologie croniche la cui morte è stata attribuita al Covid, contratto magari in stato terminale. Due pesi e due misure: la norma non scritta che sovrintende la gestione della pandemia.
Ma torniamo agli effetti collaterali: abbiamo ora a disposizione dei dati ufficiali riguardanti gli eventi avversi dei vacini anti Covid.
L’Aifa ha pubblicato nei giorni scorsi il primo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini COVID-19. I dati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza. Il periodo analizzato va dal 27 dicembre 2020 al 26 gennaio 2021 e i vaccini esaminati sono due: quello della Pfizer e quello di Moderna. Le segnalazioni peraltro riguardano soprattutto la prima dose del vaccino Pfizer (99%) e solo in minor misura il vaccino Moderna (1%).
Il che significa che mancano le segnalazioni degli effetti della seconda dose, che è quella che di fatto crea più problemi. Sono pervenute 7.337 segnalazioni di reazioni avverse su un totale di 1.564.090 dosi somministrate, di cui il 92,4% eventi non gravi. Di quel 7,6% di eventi definiti “gravi” non si sa nulla perché sono ancora in corso valutazioni. Infine, sono stati segnalati anche 13 decessi avvenuti nelle ore successive alla vaccinazione.
Se è vero, come si diceva all’inizio, che a volte gli effetti collaterali di un farmaco sono un prezzo accettabile da pagare per ottenere una guarigione, nel caso dei vaccini si tratta di persone sane che per prevenire una possibile malattia, non per curarla, hanno perso la vita o hanno subito dei danni alla loro salute. Un dato significativo che dovrebbe fare riflettere coloro che continuano a magnificare ciò che definiscono “l’antidoto”.
Va sottolineato un altro aspetto importante: questa popolazione vaccinata è in gran parte costituita da operatori sanitari, e perciò persone anche giovani. Inoltre, dal momento che non esiste in Italia una farmaco-sorveglianza attiva, i numeri degli effetti avversi forniti dall’Aifa potrebbero essere decisamente sottodimensionati.
Ma gli effetti collaterali dei vaccini arrivano da tutta Europa: in Germania ha fatto impressione la notizia riportata dal quotidiano Die Welt di pesanti effetti collaterali scatenati dal vaccino AztraZeneca tra il personale di ospedali e cliniche della Westfalia, dove i dipendenti hanno riferito di sentire così tanta spossatezza e dolori ossei da non riuscire nemmeno a stare in piedi. In un ospedale 37 persone su 88 risultano in malattia, e di conseguenza altre cliniche hanno annunciato di voler sospendere le vaccinazioni.
Infine, altri dati significativi vengono dalla Gran Bretagna. Qui il Governo ha reso noti i dati sugli effetti collaterali del vaccino Pfizer, ovvero le segnalazioni spontanee: il che significa che deve essere ancora verificato il nesso di causalità, ma significa anche che le reazioni avverse potrebbero essere molte di più, visto che non tutti le segnalano. Sono comunque dati importanti: sono stati segnalati nel report 70.314 eventi avversi, con 173 morti. Un numero impressionante. Se un qualunque farmaco, poniamo per esempio la clorochina, avessero fatto 173 morti in un mese, sarebbe stato già ritirato dal mercato.
Il report britannico segnala dettagliatamente la tipologia dei danni collaterali, che sono in gran parte quelli determinati dalla malattia. La gamma dei disturbi va da quelli metabolici a quelli osteomuscolari, fino ad altri tipi di conseguenze molto preoccupanti- anche perché responsabili della maggioranza dei decessi, di tipo neurologico e cerebrovascolare. Disturbi nervosi, sincopi, sintomi epilettici, cefalee, tremori. Ci sono stati anche 5 aborti tra vaccinate in gravidanza.
Sono stati rilevati anche 990 casi di alterazioni e disturbi psichici post vaccinazione. I disturbi dell’apparato respiratorio sono stati ben 2903, con 9 morti. Morti di polmoniti per un vaccino che dovrebbe prevenire le polmoniti. Numerosissime anche le reazioni di tipo allergico, soprattutto a carico della pelle, con 4792 casi di dermatiti, herpes, orticarie. Infine, 803 reazioni di tipo circolatorio, in gran parte vasculiti, anche letali.
Si tratta di un report impressionante. Nessun vaccino in uso ha tali e tante reazioni avverse. Ma d’altra parte, i vaccini in uso sono prodotti che hanno superato lunghe e accurate fasi di preparazione. Per i vaccini anti Covid, lo abbiamo detto da sempre, si è avuta tanta, troppa fretta, e si è intrapresa una sperimentazione di massa. Questi sono i risultati, e siamo solo all’inizio.
Paolo Gulisano
- COVID E OMOSESSUALITÀ, LA VERITÀ FA PAURA, di Silvana De Mari
- PER UN LOCKDOWN DEI VIROLOGI DA TALK SHOW di Ruben Razzante
https://lanuovabq.it/it/effetti-collaterali-laltra-faccia-dei-vaccini
Spagna: 761 vecchi morti in una settimana
Justitia in Veritate: Una Campagna Vaccinale Imprudente e Inopportuna
22 Febbraio 2021 4 Commenti
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, molto volentieri diffondiamo questo comunicato degli amici di Justitia in Veritate. Buona lettura.
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Justiti
Il sindaco del Comune di Torriglia, Maurizio Beltrami, ha annunciato che in questa settimana ogni persona residente nel comune di età superiore agli 80 anni verrà contattata telefonicamente per essere sottoposta alla vaccinazione anti Covid.
Il primo cittadino ha disposto inoltre di inviare la polizia locale a casa di quanti decidessero di rinunciare a questa opportunità, per far loro firmare una dichiarazione scritta di tale rinuncia. (https://www.ansa.it/liguria/notizie/2021/02/17/covid-in-comune-ligure-vigili-a-casa-di-chi-non- si-vaccina_0dec7d23-7f8a-4259-a2e9-88814585f8a7.html )
L’eccesso di zelo nel voler ottenere la vaccinazione a tappeto della fascia di popolazione più anziana dei poco più di 2200 abitanti che risiedono a Torriglia, potrebbe costituire una grave imprudenza, un abuso di potere e un pericoloso precedente per quanti amministratori comunali fossero tentati di seguirne l’esempio.
Potrebbe infatti configurarsi un vero e proprio abuso di potere perché nell’inviare al domicilio privato le forze dell’ordine, quasi fossero una “polizia sanitaria”, deputata a schedare quanti decideranno di non sottoporsi alla vaccinazione massiva si configurano diversi illeciti:
- – Violazione della normativa sulla privacy.
- – Violazione della risoluzione 2361/2021 della UE(https://pace.coe.int/en/files/29004/html) che indica al punto 7.3.1:
assicurarsi che i cittadini siano informati che la vaccinazione NON è obbligatoria e che nessuno sia sottoposto a pressioni politiche, sociali o di altro tipo per farsi vaccinare, se non lo desidera personalmente. - – Improprio utilizzo delle forze dell’ordine.
E’ una grave imprudenza perché una campagna vaccinale a tappeto così aggressiva non tieneconto di due aspetti, che sono particolarmente gravi nel caso della popolazione più anziana:
- – gli effetti collaterali, la cui natura e gravità non è neppure completamente nota alla stessa casa produttrice, come dichiarato nella scheda tecnica della Pfizer [1]. Sono invece chiare, continue e diffuse le notizie di anziani che hanno contratto il coronavirus e, in numero consistente sono deceduti a breve distanza di tempo dalla vaccinazione anti-Covid [2];
- – il rischio concreto di esporsi a truffe da parte di eventuali malintenzionati che possano approfittare della situazione per introdursi nelle case degli anziani. Sono note le meritorie campagne che diverse amministrazioni conducono per tutelare la fascia di popolazione più vulnerabile, invitandola alla prudenza, a non introdurre estranei in casa e a non firmare alcunchè gli venga da loro presentato.Per tali ragioni, l’associazione Iustitia in Veritate ritiene quindi doveroso e necessario deprecare simili metodi e dissuadere quanti amministratori locali fossero tentati di seguirne l’esempio.
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Come i programmi contro i virus informatici richiedono di essere continuamente aggiornati per far fronte alle evoluzioni dei vari malware che infestano internet, così, secondo Bill Gates, i vaccini contro il Covid richiedono di essere costantemente calibrati sulle numerose varianti del coronavirus, anticipando già oggi la necessità di una terza dose a chi sia stato già vaccinato o di un nuovo vaccino per tutti gli altri.
Viene spontaneo domandarsi per quale motivo non si sia scelto di investire nella terapia per curare la malattia o nel rafforzamento del sistema immunitario, piuttosto che nella prevenzione di un virus per sua natura mutante …
E’ quanto si chiede Robert Francis Kennedy di Children Health Defense nell’articolo di Megan Redshaw, J.D. rilanciato il 18 febbraio scorso da LifeSiteNews che presentiamo di seguito nella traduzione di Wanda Massa.
Con più di 40 milioni di americani (qui) che hanno ricevuto almeno la prima dose del vaccino Pfizer o Moderna, una terza dose potrebbe essere necessaria per prevenire la diffusione di nuove varianti della malattia, ha detto Bill Gates alla CBS News (qui) martedì.
I commenti di Gates arrivano in mezzo alla crescente preoccupazione che gli attuali vaccini non siano efficaci contro le varianti più contagiose brasiliane (qui) e sudafricane (qui).
Pfizer e Moderna hanno dichiarato che i loro vaccini sono efficaci al 95% (qui) e al 99% (qui), rispettivamente, contro il ceppo iniziale di Covid. Tuttavia, alcuni scienziati hanno messo in dubbio queste dichiarazioni (qui). Inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e le compagnie di vaccini hanno ammesso che i vaccini non impediscono alle persone di essere infettate dal Covid o di trasmetterlo, ma sono solo efficaci nel ridurre i sintomi.
Gates (qui) ha dichiarato alla CBS Evening News:
“La discussione ora è se abbiamo solo bisogno di ottenere una copertura super alta del vaccino attuale, o se abbiamo bisogno di una terza dose che sia la stessa, o se abbiamo bisogno di un vaccino modificato?“
Le aziende statunitensi di vaccini stanno cercando di apportare modifiche, che Gates chiama “tuning“.
Le persone che hanno avuto due dosi potrebbero aver bisogno di una terza dose e le persone che non sono ancora state vaccinate avrebbero bisogno del vaccino modificato, ha spiegato Gates. Alla domanda se il vaccino contro il coronavirus sarebbe simile al vaccino contro l’influenza (qui), che richiede richiami annuali, Gates non poteva escluderlo. Fino a quando il virus non sarà sradicato da tutti gli esseri umani, ha detto Gates, potrebbero essere necessari ulteriori dosi in futuro.
“AstraZeneca (qui) in particolare ha una sfida con la variante“, ha spiegato Gates. “E gli altri due, Johnson & Johnson (qui) e Novavax, sono leggermente meno efficaci, ma ancora abbastanza validi, cosicchè dovremmo assolutamente farli uscire il più velocemente possibile mentre studiamo questa idea di adeguare il vaccino“.
La Fondazione Bill & Melinda Gates sta finanziando gli studi condotti in Brasile e Sud Africa, ha detto CBS News. La fondazione ha anche investito nei vaccini AstraZeneca (qui), Johnson & Johnson e Novavax, che vengono testati contro nuove varianti. Una volta che il vaccino AstraZeneca (qui) sarà approvato, la Global Alliance for Vaccine Initiative o GAVI, fondata da Gates, lo distribuirà a livello globale.
“Gates continua a spostare i pali della porta“, ha detto Robert F. Kennedy, Jr, presidente e consulente legale capo di Children’s Health Defense (qui). “Nel frattempo le strategie che lui e altri hanno promosso stanno cancellando l’economia globale, demolendo la classe media, rendendo i ricchi più ricchi (qui) e censurando i sostenitori della sicurezza dei vaccini, come me (qui)“.
Kennedy ha detto che l’attenzione esclusiva sui vaccini ha impedito il tipo di progresso necessario per affrontare e recuperare effettivamente la pandemia:
“Fin dall’inizio della pandemia, le persone con la mente lucida che hanno familiarità con le sfide inerenti al modello dei vaccini hanno capito che il percorso per uscire dalla crisi avrebbe richiesto più passi. Questi passi avrebbero dovuto includere lo sviluppo e/o l’identificazione di farmaci terapeutici, la condivisione di informazioni tra i medici per affinare modelli di trattamento migliorati che riducano i tassi di mortalità da infezione al di sotto di quelli dell’influenza, e il tipo di immunità di gregge a lungo termine ad ampio spettro che protegge dai ceppi mutanti e che deriva solo dall’infezione naturale“.
Invece, Gates e i produttori di vaccini stanno proponendo una vita di richiami (qui), sostenendo test insufficienti per determinare la sicurezza (qui) e non riuscendo ad affrontare il monitoraggio inadeguato (qui) delle lesioni da vaccino, ha detto Kennedy.
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