VERSO L'APPELLO DI VENEZIA
Figli della Luce Vs. Figli delle Tenebre: siamo allo scontro finale, il Great Reset ultimo passo prima del Nuovo Ordine Mondiale? Non praevalebunt: un “Grande Risveglio” per l’umanità nell’era post-covid.
Domenica 30 maggio p.v. alle 14,00 Mons. Carlo Maria Viganò dal Festival di Filosofia di Venezia intitolato ad Antonio Livi, parlerà al popolo dei fedeli e agli uomini di buona volontà: dopo l’anticipazione video fatta all’incontro della Confederazione dei Triarii al prof. Massimo Viglione, che sarà il primo relatore, interverrà affrontando i temi del momento su “Pandemia” e Great Reset.
Sarà un nuovo importante appello, un regalo fatto agli organizzatori del summit veneziano, tra cui il prof. Francesco Lamendola che con altri presenti al festival, furono tra primi firmatari del famoso appello dell'8 maggio 2020: quello dei “Figli della Luce e Figli delle Tenebre” prima delle controverse elezioni americane.
“Un grande risveglio per l’umanità? L’era post-covid: il nostro futuro tra scienza e trascendenza” è il tema del festival: ne discuteranno filosofi, scienziati, uomini e donne di cultura dello spessore di Alexandr Dugin, Robert F. Kennedy Jr, don Curzio Nitoglia, Silvana De Mari, Stefano Montanari, Antonietta Gatti, Giulio Tarro, Matteo D’Amico, Aldo Maria Valli, Roberto Pecchioli, Marco Della Luna, Roberto Bonuglia, Eduardo Zarelli e Orlando Del Don della Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera), oltre ai citati Francesco Lamendola, filosofo, Massimo Viglione, storico e al costituzionalista “Veneziano” Daniele Trabucco a fare gli onori di casa; modereranno l’incontro il vice direttore de Il Corriere delle Regioni Lorenzo Maria Pacini e Corrado Ruini della Health Academy.
E’ passato un anno, era l’8 Maggio del 2020, Madonna del Rosario di Pompei, quando Mons. Carlo Maria Viganò si appellò per la salvezza della Chiesa e del Mondo, invitando le persone di buona volontà a non sottrarsi al loro dovere di cooperare al bene comune, ciascuno secondo il proprio stato e le proprie possibilità e in spirito di fraterna Carità: se il Great Reset è il progetto con cui i potenti della terra, intendono piegarci sappiano che Gesù Cristo, Re e Signore della Storia, ha promesso che “le porte degli Inferi non prevarranno” (Mt 16:18).
Non praevalebunt: l’appuntamento con l’appello di Mons. Viganò è domenica 30 maggio alle 14,00.
Vedi anche:
L’appello Figli della Luce Vs. Figli delle Tenebre - https://www.corriereregioni.it/2020/10/17/lappello-di-mons-c-m-vigano/
Gli articoli di Mons. Carlo Maria Viganò - https://www.corriereregioni.it/category/mondo-cristiano/mons-carlo-maria-vigano/
Testo e videoregistrazione dell’intervento di Mons. Carlo Maria Viganò al convegno on-line da remoto della Confederazione dei Triarii. Considerazioni sul Great Reset anticipazione dell’intervento al Summit di Venezia che si terrà il prossimo 30 Maggio - https://www.corriereregioni.it/2021/05/18/considerazioni-sul-great-reset-di-mons-carlo-maria-vigano/
Andrea Cometti
Accademia Adriatica di Filosofia Nuova Italia
DOVE SEGUIRE L'EVENTO
I relatori saranno collegati in video conferenza:
L’evento verrà trasmesso in diretta sul canale YouTube e Facebook de Il Corriere delle Regioni e potrà essere ripreso liberamente da altri canali:
SI CONSIGLIA L’ISCRIZIONE PREVENTIVA AL CANALE YOU TUBE O FACEBOOK DEI SITI DE IL CORRIERE DELLE REGIONI PER L’ACCESSO IMMEDIATO ALLA TRASMISSIONE:
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VERSO L’APPELLO DI VENEZIA DI MONS. CARLO MARIA VIGANO’
di Andrea Cometti
(se il video qui sotto non si apre, cliccare qui)
di Massimo Sanvito
Da qualche tempo riecheggiano sempre più frequenti le discussioni mediatiche che ci parlano di “Grande Reset” e “Nuovo Ordine Mondiale”: filosofi, economisti, politici, giornalisti, tuttologi e influencer vari cercano di convincerci che il mondo non possa continuare così, di come le storiche ideologie che dovevano liberare l’uomo abbiano fallito e che quindi l’unica via d’uscita sia quella di resettare tutto, ripartire da zero e istituire un Nuovo Ordine Mondiale che finalmente metta per sempre tutte le cose bene a posto.
Insomma, dopo aver cercato di costruire per l’ennesima volta senza successo la torre di Babele è il momento di raderla al suolo ed erigerne una nuova.
Ma, per chi ha un minimo di famigliarità con le Sacre Scritture, la storia non è nuova: il tentativo dell’uomo dopo il peccato originale è sempre stato quello di riempire se stesso della Divinità da cui invece dipendeva, sostituendosi al Creatore. Tutta la storia dell’umanità è stato il tentativo di ritrovare o riconquistare, nei modi più diversi, la pienezza di una Presenza senza la quale l’uomo si rende conto di non essere niente, come ben rappresenta Eliot: “Siamo gli uomini vuoti, gli uomini impagliati che appoggiano l’un l’altro la testa piena di paglia.. le nostre voci, quando insieme mormoriamo, sono quiete, senza senso..”. L’antico Testamento è colmo di episodi e citazioni che descrivono questa drammatica condizione dell’uomo che vuole sostituirsi a Dio.
Serviva dunque un “Grande Reset” e Dio lo ha compiuto: suo Figlio si è incarnato per riempirci nuovamente della Divinità perduta. Ma per poterci riempire della Sua pienezza Cristo ha svuotato se stesso sulla croce: “Cristo Gesù, pur essendo di natura divina… svuotò se stesso.. facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce”.
Alla fine, quando tutto era compiuto, non era rimasto più nulla: dal costato trafitto uscirono solo poche gocce di sangue ed acqua. Così facendo però la pienezza di Dio è tracimata nel mondo, creando la Chiesa: il luogo dove l’uomo inizia a riempirsi del vero Dio. E chi opera ancora oggi nella storia se non lo Spirito Santo? Lo incontriamo lungo i racconti del Vangelo, sulla croce dove Cristo “emisit spiritum”, dopo la Resurrezione mentre i discepoli erano radunati il giorno di Pentecoste, fino ad oggi.
Tutta la liturgia della Solennità di Pentecoste, stupendamente musicata nel corso dei secoli, ci fa memoria della necessità di un vero “Grande reset” e dell’instaurazione di un autentico “Nuovo Ordine Mondiale” , meravigliosamente riassunto nella Sequenza medievale “Veni Sancte Spiritus”:
Sine Tuo numine, nihil est in homine, nihil est innoxium” e ancora “O lux beatissima, reple cordis intima tuorum fidelium”. (“Senza la Tua potenza non c’è nulla nell’uomo, nulla senza colpa “ e “ O luce beatissima, riempi il cuore dei tuoi fedeli” perché all’uomo sia data la gioia eterna).
Senza la Pentecoste, senza invocare sempre lo Spirito perché “Riempia i cuori dei suoi fedeli” ci sarà solo un’altra nuova illusoria torre di Babele.
https://www.sabinopaciolla.com/great-reset-e-nuovo-ordine-mondiale-si-parla-forse-della-pentecoste/
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