Ogni ideologia ha i suoi miti e i suoi presupposti. E anche le sue teologiche legittimazioni. Forse ora legittimazioni teologico-politiche…

Avete mai letto o sentito le suggestioni di un Mauro Biglino sugli Elohim della Bibbia (ottimamente confutate da Gianluca Marletta come si può vedere qui) o le formidabili ricostruzioni archeologico-spaziali di Zecharia Sitchin (vedi qui), su pianeti esplosi e civiltà emigrate sulla Terra? Non sono forse le stesse matrici religiose di Scientology?

Che relazione c’è con film di fantascienza e utopia politica? Esiste un enorme filone di persuasione e pedagogia di massa: dalla Odissea di Kubrick ad Avatar, passando proprio per Independence day, dove il mondo si unisce in fratellanza e mondialismo per gridare all’universo la sopravvivenza della razza umana?!

Ed ora si aggiunge un autorevole pensionato: ex generale e direttore spaziale israeliano Y.A. Haim Eshed (vedi ad esempio qui). Al solito adagio metropolitano del “sono già tra noi”, alle solite illazioni pseudo-scientifiche del tipo “l’universo è tanto grande, vuoi che non esistano altre forme di vita…”, si aggiunge la caritatevole prudenza aliena di attendere una umanità più pronta perché sappia pubblicamente di non essere sola nell’universo…

Che strana la vita: mentre molti teologi non hanno difficoltà alcuna a negare il Dio personale della Bibbia, a favore dell’immenso Assoluto, gente di ogni dove non avrebbe remore ad accogliere la persona dell’extraterrestre, dotata non solo di intelligenza, ma anche di amore e cura, verso l’uomo ancora inconsapevole del suo posto tra le Galassie…

C’è stata pure una mite opera di persuasione verso il presidente Trump, il quale sarebbe stato convinto a evitare una isteria di massa e rinunciare a rendere pubbliche queste conoscenze riservate. E Obama (vedi qui) avrebbe suggerito di “non scherzare” quanto agli “oggetti nei cieli che non sappiamo cosa siano”…

Addirittura, Haim Eshed è al corrente nientemeno che di accordi comuni per una base su Marte (vedi qui): accordi “firmati” con le loro mani aliene. Chissà cosa direbbe Darwin dello strano caso (proprio il momento di dirlo) della cieca evoluzione in altri pianeti e di un extraterrestre molto umanoide (umano-troppo umano apostroferebbe Nietzsche)?!

In realtà, non si tratta affatto né di virtù della prudenza, né di questioni tecnologiche o basi segrete. Avvistamenti e speculazioni astronomiche sono l’utile paravento di massa per catechismi culturali molto seri: il vero fine pedagogico di queste “distrazioni di massa” è infatti religioso e politico per ragioni molto terrestri e per nulla “extra”. A meno che non si faccia riferimento ad angeli caduti…

Infatti, come già anticipato qui), a ben riflettere, il mito dell’alieno che è “già tra noi” e annuncia la Conoscenza antica, per il mondo futuro, non è altro che l’ennesima ramificazione gnostica. Con qualche tocco di fantasia tecnologica in più.

Non a caso – nelle divulgazioni di massa o nei blog – l’alieno sarebbe anche il vero creatore della specie umana, che sostituisce a diverso titolo l’antico Demiurgo caro allo Gnosticismo. E risolve anche lo strano caso del dogma evoluzionista e degli anelli mancanti (mai esistiti secondo il sottoscritto e pure secondo logica e buon senso e biologia) tra scimmia e uomo…

Chi sono infatti coloro che credono negli extraterrestri? Sono coloro che sostituiscono il Creatore malvagio della Gnosi, con il mito alieno. Erano proprio i testi gnostici a identificare – molti secoli prima dei teorici del pianeta Nibiru – questi presunti Elhoim con angeli ribelli, caduti, invidiosi del Dio primo e buono, e creatori della materia e dell’uomo. Nell’ultimo secolo, non si è fatto altro che sostituire il carattere religioso degli angeli con quello fantascientifico e laico degli alieni.

L’Extraterrestre non è altro che un surrogato. Nell’America della Guerra Fredda fu un surrogato dell’invasore sovietico. Più approfonditamente, l’alieno è un surrogato religioso, che attinge linfa vitale dalla Gnosi, sia in versione pessimistica, sia in versione ottimistica. Nella versione pessimistica è il corrispettivo del Creatore malvagio; è arrivato sulla Terra qualche tempo prima dei Sumeri, dove chiunque può raccontare i suoi miti di esseri simili all’Homo Sapiens Sapiens (è sufficiente recuperare qualche osso e un paio di segni su caverne); ha creato l’essere umano (questo è il pezzo forte), per mezzo di un mix genetico tra se stesso e questi presunti esseri scimmieschi, come uno schiavo. Ora, l’uomo schiavo deve rendersi conto della sua vera origine e liberarsi del suo malvagio Creatore-Carceriere galattico.

Nella versione ottimistica (la cui prima anticipazione è da ravvisare addirittura nel film di Kubrick, 2001: Odissea nello Spazio), è il corrispettivo di Satana, versione interstellare: è il portatore di luce e conoscenza ad esseri scimmieschi per permettere loro di progredire secondo una razionalità che potrebbe contemplare anche il post-umano, il trans-umano. Nei libri di Zecharia Sitchin, ad esempio, troverete entrambe le versioni in un perfetto romanzo interplanetario, con alieni perfidi e alieni dagli scrupoli morali: avviene così anche per il marine Jake Sully di Avatar (dove a ruoli rovesciati, siamo noi “i cattivi”), che si innamora della figlia del capo villaggio Na’vi e combatte, in nome della Grande Madre (Ejwa), contro i terrestri invasori e inquinatori (il pizzico panteista-ecologico va alla grande!).

L’alieno è il mito perfetto, frutto com’è del connubio ottocentesco tra positivismo scientifico e occultismo teosofico e satanico. L’alieno dissimula (o funge da nella versione moderna con più appeal) un creatore gnostico malvagio che da un remoto pianeta è giunto sulla Terra per sfruttarne le risorse e ha creato geneticamente la “scimmia umana” come suo schiavo parlante, risolvendo in un colpo solo i buchi assurdi della teoria di Darwin e giustificando – oggi – una coalizione mondiale di coloro che da ex-schiavi, giunti finalmente alla conoscenza salvifica (Gnosi), si ribellano al carnefice galattico. E contemporaneamente si traveste da profeta millenaristico e messianico di una età dell’Acquario (New Age), in cui l’uomo potrà liberamente rivendicare la sua divinità.

Apparentemente nasce come fantasia letteraria e frutto di marginali osservazioni astronomiche su Marte (da cui non a caso il nome classico di “marziani”). Si rafforza poi con ipotesi più all’avanguardia, sia sul piano di “guerre galattiche” sia sul piano degli sviluppi della relatività generale e presunti cunicoli spazio-temporali su cui creare – in luogo dei prototipi di missili nazisti V2, sperimentati nei deserti della Area 51 dagli americani dopo il 1945 – decine di blog e migliaia di avvistamenti luminosi… Il suggello definitivo è la psicosi americana dell’invasione sovietica, durante gli anni staliniani della Guerra Fredda.

Ma non è sufficiente tutto ciò. Dopo la Guerra Fredda avviene una “induzione all’universale”: l’alieno passa da essere da minaccia comunista in casa, contro il blocco capitalista, a pericolo spaziale extraterrestre, contro il sistema globale. Che come tale è determinato dunque a unificarsi per comune e necessaria difesa galattica.

Ma non siamo ancora alla radice ultima: fin qui siamo ancora nell’ambito della speculazione metropolitana che si nutre di illazioni pseudo-scientifiche e fantasie iper-tecnologiche, partendo dagli effettivi sviluppi di missilistica già dagli anni ’30 del secolo scorso.

È sempre la religione però la radice ultima: infatti – come dimostrato da Marletta e Pennetta in Extra-terrestri: le radici occulte di un mito moderno –  la verità sull’extraterrestre è da ricercare nelle mistiche teosofiche del contattiamo paranormale e occulto di personalità come Elena Blavatsky (ne abbiano parlato anche qui) o il mago Crowley. Proprio in messe gnostiche e sataniste l’alieno rivela la sua anti-cristica natura, come angelo di luce, rivelatore per l’umanità di una origine e di uno scopo ultimo contrario a quello biblico: una natura divina senza Dio e un’era mondialista post-cristiana.

L’Alieno in effetti potrebbe essere realmente extra-terrestre, nel senso di non umano, proprio perché di natura angelica. Il profeta e il messia di un atteso mondialismo politico sincretistico-religioso, che le masse democraticamente accetterebbero, con quel fascino in più della odissea spaziale… 

di Pierluigi Pavone 


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