Padre James Martin, gesuita, è un personaggio molto in vista sui media, molto vicino e sostenitore delle istanze del mondo LGBTQ. Il suo sostegno al mondo LGBT+ avviene con un linguaggio molto ambiguo ma sostanzialmente chiaro. Papa Francesco qualche anno fa lo ha promosso a consultore dei media vaticani. 

Padre James Martin si è fatto promotore di una conferenza intitolata Outreach 2021: LGBTQ Catholic Ministry Webinar, un evento virtuale che si è tenuto ieri, sabato 26 giugno, con relatori, discussione, preghiera e riflessione rivolti in particolare ai cattolici LGBTQ, ai loro amici e alle loro famiglie e a coloro che si occupano della comunità LGBTQ.

Riprendendo dall’annuncio, l’oratore principale della conferenza dovrebbe essere stata Suor Jeannine Gramick, S.L., co-fondatrice del New Ways Ministry, che avrebbe parlato dei “Cinquant’anni di ministero LGBTQ”. Altri presentatori includono P. Bryan Massingale, un prete gay e teologo, che dovrebbe aver parlato su “Intersezionalità e ministero cattolico LGBTQ”, e il vescovo John Stowe, OFM, Conv. di Lexington, Kentucky, che dovrebbe aver condotto una preghiera di apertura. Altri argomenti trattati durante la conferenza dovrebbero aver incluso il ministero del campus e il ministero delle famiglie con membri LGBTQ.

Il vescovo John Stowe nel settembre scorso ha suggerito che sia l’ambiente la questione preminente da considerare per gli elettori cattolici, non l’aborto. “Sono entrambe questioni critiche”, ha ammesso il vescovo. “Penso che si potrebbe sostenere che … il Creato sia la questione preminente, perché senza l’ambiente che sostiene la vita umana, non può esserci vita umana.”

Ecco la traduzione del tweet di padre Martin: “

Papa Francesco @Pontifex
ha inviato una bella lettera in occasione dell’Outreach LGBTQ Catholic Ministry Webinar, avvenuto ieri, esprimendo il suo sostegno a questo ministero e incoraggiandoci a imitare lo “stile” di Dio di “vicinanza, compassione e tenerezza”…

Suor Jeannine Gramick, S.L., come detto oratrice di punta della conferenza, è co-fondatrice del New Ways Ministry, un movimento messo all’indice nel 2010 dalla conferenza episcopale USA in quanto il movimento si è fatto portatore di istanze non coerenti con l’insegnamento della Chiesa in materia di sessualità e famiglia

Leggiamo, infatti, alcuni stralci dal comunicato del presidente della conferenza episcopale USA: ”Dal momento della fondazione dell’organizzazione [New Ways Ministry] nel 1977, sono stati sollevati seri interrogativi sull’adesione del gruppo all’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità. Nel 1984, l’arcivescovo di Washington ha negato a New Ways Ministry qualsiasi autorizzazione o approvazione ufficiale delle sue attività. A quel tempo, proibì ai due co-fondatori di New Ways Ministry, Sr. Jeannine Gramick, SSND, e p. Robert Nugent, di continuare la loro attività nell’Arcidiocesi di Washington. Nello stesso anno, suor Gramick e p. I Nugent ricevettero l’ordine dai loro superiori di separarsi da New Ways Ministry”.

“[nel 1999] la Congregazione per la Dottrina della Fede (con a capo il card. Joseph Ratzinger, ndr) ha dichiarato che a causa di errori e ambiguità nell’approccio di Sr. Gramick e p. Nugent è loro vietato permanentemente qualsiasi lavoro pastorale che coinvolga persone omosessuali”.

“New Ways Ministry ha recentemente criticato gli sforzi della Chiesa nel difendere la definizione tradizionale del matrimonio come tra un uomo e una donna e ha esortato i cattolici a sostenere iniziative elettorali per stabilire il “matrimonio” tra persone dello stesso sesso. Nessuno dovrebbe essere ingannato dalla pretesa che New Ways Ministry fornisca un’interpretazione autentica dell’insegnamento cattolico e un’autentica pratica pastorale cattolica. La loro pretesa di essere cattolici confonde solo i fedeli riguardo all’autentico insegnamento e ministero della Chiesa rispetto alle persone con un’inclinazione omosessuale. Di conseguenza, desidero chiarire che, come altri gruppi che affermano di essere cattolici ma negano aspetti centrali dell’insegnamento della Chiesa, il New Ways Ministry non ha alcuna approvazione o riconoscimento da parte della Chiesa cattolica e che non può parlare a nome dei fedeli cattolici negli Stati Uniti.”

Padre James Martin con un tweet ci ha messo al corrente che Papa Francesco il 21 giugno gli ha scritto una lettera di suo pugno ringraziandolo per il suo impegno pastorale (nella promozione, messo da padre Martin tra parentesi nella traduzione inglese del testo, della conferenza Outreach 2021: LGBTQ Catholic Ministry Webinar) in quanto esprime “zelo pastorale e capacità di essere vicino alla gente, con la vicinanza che Gesù ebbe, e che riflette la vicinanza di Dio” 

di Sabino Paciolla

Francesco scrive al gesuita pro Lgbt per complimentarsi



    Dio “si avvicina con amore ad ognuno dei suoi figli, a tutti e ad ognuno di loro. Il suo cuore è aperto a tutti e a ciascuno. Lui è Padre”. Scrive così Francesco in una lettera autografa, in spagnolo, inviata al padre gesuita James Martin, noto per le sue posizioni pro Lgbt.

Scritta in occasione del webinar Outreach 2021, che si è tenuto ieri, la lettera è stata resa pubblica via Twitter dallo stesso Martin.

“Lo ‘stile’ di Dio – scrive il papa – ha tre tratti: vicinanza, compassione e tenerezza. Questo è il modo in cui si avvicina a ciascuno di noi. Pensando al tuo lavoro pastorale, vedo che cerchi continuamente di imitare questo stile di Dio. Tu sei un sacerdote per tutti e tutte, come Dio è Padre di tutti e tutte. Prego per te affinché tu possa continuare in questo modo, essendo vicino, compassionevole e con molta tenerezza“Lo ‘stile’ di Dio .

Francesco ringrazia padre Martin per il suo “zelo pastorale” e per la sua “capacità di essere vicino alle persone con quella vicinanza che aveva Gesù e che riflette la vicinanza di Dio”.

“Prego per i tuoi fedeli, i tuoi ‘parrocchiani’ – conclude il Papa – tutti coloro che il Signore ha posto accanto a te perché tu ti prenda cura di loro, li protegga e li faccia crescere nell’amore di nostro Signore Gesù Cristo”.

Martin ha spiegato che la lettera del papa è arrivata in risposta a un’e-mail con cui il gesuita, che è anche redattore della rivista America, dei gesuiti Usa, ha condiviso alcune informazioni personali, in particolare su un suo nipote, e sulla conferenza Outreach.

Martin, che dal papa è stato anche nominato consulente della Segreteria per le comunicazioni del Vaticano, scrive che “la conferenza Outreach è pensata per coloro che si occupano dei cattolici Lgbt. Inizialmente era previsto per il 2020, ma è stata posticipata a causa del Covid e si è tenuta come webinar di un giorno, a cui hanno partecipato mille iscritti”.

“Avevo informato il Santo Padre della conferenza alcune settimane fa – aggiunge il gesuita – e lo scorso fine settimana mi ha inviato questo bellissimo messaggio”.

Noto da tempo per la sua linea pro Lgbt, Martin è autore del libro Building a Bridge: How the Catholic Church and the LGBT Community Can Enter in a Respect, Compassion and Sensitivity .

Il webinar Outreach 2021 è stato sponsorizzato dal Center on Religion and Culture, da America Magazine e dalla Fordham University .

Tra i partecipanti, il vescovo John Stowe di Lexington, che ha aperto la giornata con una preghiera in cui ha chiesto a Dio: “Creatore onnipotente, che riveli il tuo potere nella misericordia e nella compassione, guardaci mentre ci riuniamo da molti luoghi, uniti nel nostro desiderio di servire,  elevare e imparare dai tuoi figli Lgbtq+”.

A.M.V.

Nella foto, padre James Martin ricevuto dal papa in Vaticano nell’ottobre 2019