ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 17 luglio 2021

L’evidenza del reale non necessita di dimostrazioni

La carità degli “omofobi”

 https://www.edizionicantagalli.com/wp-content/uploads/2020/06/9788868799052.jpg (immagine aggiunta)

Quando il diavolo mostra troppo apertamente il suo volto orripilante, è segno che il suo impero è prossimo al crollo. L’audacia sfrontata con cui si manifesta, credendosi ormai vicino alla vittoria, è in realtà indice di debolezza, giacché denuncia l’errore di valutazione dovuto al suo insano orgoglio. Esponendo alla vista di tutti la propria deforme bruttezza, oltretutto, egli spinge gli indecisi a scegliere il campo opposto, ottenendo così l’effetto contrario rispetto ai suoi interessi. Ciò avviene ogni volta che i suoi adepti superano i limiti che almeno il buon gusto imporrebbe, come nelle manifestazioni che nel 1917 la massoneria inscenò a Roma per celebrare il suo bicentenario. Nel frattempo, le loro ripugnanti trame politico-culturali hanno prodotto masse di squilibrati che hanno perso persino il comune senso del pudore, oltre alla dignità personale e a quel naturale sentimento religioso che è presente in ogni società umana non ancora deformata dalla modernità.

Raccomando a tutti di non far pubblicità al peccato diffondendo, sia pure con il lodevole intento di additarle all’esecrazione, immagini tanto blasfeme da congiungere l’oscenità all’offesa; è lo stesso sbaglio di chi ripete una bestemmia per condannarla. Il male, specie in forme così scioccanti, non va diffuso e reclamizzato, favorendone una più vasta incidenza e aggravandone il danno. Non rendete servizio al demonio, accrescendone il perverso godimento a dispetto delle vostre buone intenzioni, ma ignoratelo del tutto disprezzandolo, cosa che ferisce profondamente la sua superbia, e rimanete raccolti in Dio per riparare agli oltraggi con il vostro amore e la vostra intercessione a favore degli sventurati che si precipitano all’Inferno. Anche l’atto più insignificante e la più piccola sofferenza, offerti per pura carità per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, possono avere un peso decisivo nella segreta economia della Provvidenza, che li attendeva da tutta l’eternità.

In mezzo a tanto sfacelo è facile sentirsi abbandonati. La gerarchia ecclesiastica tace, inducendo a pensare che sia connivente, se non complice; le cosiddette istituzioni civili, invece, incoraggiano l’abominio e si apprestano a consacrarlo con una legge che altro non è che un cavallo di Troia per pervertire anche bambini e adolescenti. I cabalisti che tirano i fili dei burattini collocati in posizione di potere, oltre a voler modificare il nostro patrimonio genetico con prodotti sperimentali spacciati per vaccini, intendono alterare l’essere umano pure a livello psicologico annullando la distinzione tra uomo e donna, in vista del ritorno alla presunta unità androgina originaria evocata nel ciarpame delle dottrine gnostiche. Di fatto essi mirano, in atteggiamento di sfida al Creatore, a realizzare una contro-creazione, così come, negli ultimi sessant’anni, hanno cercato di erigere una contro-chiesa mediante la sistematica contraffazione di quella vera.

La verità è che il Signore è sempre con noi, come afferma alla fine la preghiera di ringraziamento che chiude il rito dell’esorcismo. La Chiesa è Sua e il mondo Gli appartiene, in quanto Egli è artefice e principio di sussistenza dell’una e dell’altro; la Sua onnipotenza tiene ogni cosa in mano e dirige tutti gli avvenimenti, dal più piccolo al più grande, secondo gli eterni disegni della Sua sapienza. L’anima ricolma della luce dello Spirito Santo riposa in questa certezza assoluta, pur cooperando con tutte le forze all’avvento del Regno di Dio, ma senza angoscia, senza agitazione, senza quella tormentosa inquietudine di chi, sotto sotto, crede che lo svolgersi della storia dipenda dal suo sapere e potere. Mantenendosi disperatamente al di fuori di sé in una perenne caccia alla notizia, avido di catastrofi e previsioni apocalittiche, chi è caduto in tale trappola diventa cieco alle meraviglie della Provvidenza e sordo alla voce soave di Dio riecheggiante nel fondo del cuore.

Dobbiamo allora lasciarci andare a un inerme quietismo, come se la grazia non richiedesse la nostra collaborazione? No, al contrario: occorre compiere momento per momento tutto il bene che è dato di realizzare, a cominciare dal fedele e scrupoloso adempimento dei doveri legati al proprio stato, i quali non vanno mai trascurati con il pretesto di tenersi informati o sostenere campagne di protesta. Per Colui che governa l’universo conta di più un piccolo gesto di puro amore che le più imponenti manifestazioni di popolo, le quali, nell’èra dei mass media, possono essere tranquillamente ignorate o almeno minimizzate; ai grandi burattinai, in ogni caso, non fanno né caldo né freddo. Anche una parola chiarificatrice, proferita con semplicità e schiettezza al momento opportuno, può costituire un atto decisivo di grande carità nei confronti di chi è nella confusione o nell’errore; se costui non ascolta, l’intercessione si farà più ardente e pressante.

Ci sono tante persone in buona fede, fra cui numerosi cattolici, che sotto la pressione della cultura dominante si sono sinceramente convinte della bontà di qualunque orientamento affettivo: «Quando c’è l’amore…». Ma come si può parlare di amore tra persone che si disonorano a vicenda nel modo più degradante possibile? Tolta la maggior parte dei casi, in cui si tratta semplicemente di lussuria spinta fino all’estremo, l’attrazione per una persona del medesimo sesso è un disturbo psicologico, che non si risolve certo avallandolo come un tipo legittimo di sessualità. L’esercizio di quest’ultima presuppone, per sua stessa natura, due individui di sesso diverso, essendo una forma di unione ordinata alla procreazione, fine non altrimenti realizzabile; la fecondazione artificiale rimane una gravissima violazione dell’ordine stabilito da Dio, in orribile spregio al valore sacro della vita di esseri dotati, a Sua immagine e somiglianza, di un’anima razionale.

L’omofilia e le pulsioni omoerotiche, quando appaiono come una tendenza invincibile, non sono altro, di solito, che sintomi di un blocco traumatico dello sviluppo sessuale allo stadio prepuberale. Se tu, pensando di aiutarlo, dici a qualcuno che quella è la sua condizione immutabile, magari voluta addirittura da Dio, lo condanni all’infelicità per tutta la vita e gli lastrichi la via della dannazione eterna. Se invece lo aiuti a riconciliarsi con se stesso e con la propria storia, spronandolo al contempo a maturare a livello affettivo, gli fornisci la chiave della propria guarigione interiore: quand’anche le tensioni non dovessero sparire del tutto e la croce rimanesse pesante da portare, quella persona avrà l’opportunità di liberare dinamismi inceppati e incanalare positivamente energie deviate. La tua parola mite e paziente, scevra dalla passionalità di chi difende un’idea soggettiva, gli farà sentire il gusto della verità che risana e consola, persuadendolo nell’intimo.

Ogni uomo di retta coscienza riconosce questi dati agevolmente, senza sforzo; l’evidenza del reale non necessita di dimostrazioni. Invece la pseudocultura di matrice gnostico-hegeliana che, mediante la scuola e l’università, ha corrotto le menti dei nostri contemporanei, li ha condotti a una forma di delirio secondo cui la realtà sarebbe frutto dell’attività dell’io pensante. L’uomo postmoderno, perso nel labirinto delle opinioni sempre mutevoli che il sistema inietta nella sua mente offuscata, vive nell’illusione di potersi autodeterminare in tutto, quando invece questo è possibile solo nell’agire, non nell’essere, il quale è già dato in partenza e non si può modificare a piacimento. Non siamo i creatori di noi stessi, con buona pace dei fautori del transumanesimo al potere, poveri folli accecati dal loro satanico orgoglio e destinati, se non si convertono, all’eterna, mefitica compagnia del padre della menzogna, al cui servizio si son posti.

Qual è dunque il nostro compito in tale eccezionale congiuntura storica? Grati al Signore di aver voluto, per pura misericordia, aprirci gli occhi e scommettere su di noi, così deboli e zoppicanti, badiamo anzitutto ad applicare la retta ragione per distinguere con sicurezza il bene dal male mediante giudizi che non siano determinati da influenze esterne, bensì dall’adeguamento alla realtà così com’è; senza tale presupposto è impossibile esercitare correttamente il libero arbitrio e, conseguentemente, essere effettivamente liberi. A questo scopo chiediamo al Signore, come il giovane Salomone, la grazia di un cuore docibile, che cioè si lasci istruire dalla Sua sapienza (cf. 1 Re 3, 5ss). Poi, nei riguardi del prossimo, adoperiamoci per il suo vero bene con un interesse disinteressato, ossia non guidato da interessi personali, ma mirante semplicemente al suo reale progresso. Il nostro Diletto non si lascia vincere in generosità con chi Lo serve in tal modo.

Come parla un vero Pastore:

Monsignor Viganò: “La Chiesa filo-Lgbtq consegna il gregge di Cristo al Nemico” – Aldo Maria Valli

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Una risposta al Gay Chorus di San Francisco che canta “Stiamo venendo per i vostri figli”

Nei giorni scorsi era uscito un video del “Gay Men’s Chorus” di San Francisco che, con intento di sfottò verso i soliti “bigotti” cantava una canzoncina accattivante con questo testo.

“Pensi che siamo peccatori,

 Lotti contro i nostri diritti,
 Dici che tutti conduciamo vite che non puoi rispettare.
 Ma sei solo spaventato
 Pensi che corromperemo i tuoi figli
 Se la nostra agenda viene deselezionata
 Bene, solo per questa volta, hai ragione.
 Convertiremo i tuoi figli
 Succede poco a poco
 sottovoce e sottilmente, e te ne accorgerai a malapena.
 Puoi tenerli lontani dalle discoteche,
 Metterli in guardia su San Francisco,
 Fagli indossare pantaloni formali… non ci interessa.
 Convertiremo i tuoi figli
 Li renderemo tolleranti e giusti.

(…)”

Qualcuno ha fatto dei controlli dai quale parrebbe che diversi coristi abbiano avuto problemi giudiziari per reati sessuali. Questo, oltre che alla indignazione per il video in sé, ha provocato reazioni piuttosto forti ed il video è stato eliminato per poi essere ripubblicato in modo da non renderlo condivisibile. Ovviamente ce ne sono diverse copie in circolazione e questa è una sottotitolata in Italiano


Come ben sanno i lettori di questo blog, il tema dell’indottrinamento all’ideologia gender dei bambini e dei giovani è uno dei punti caldi delle polemiche intorno al ddl Zan sulla “omo-bi-lesbo-trans-fobia”, vi presentiamo qui un articolo di Michael Brown, pubblicato suThe streamin cui, in risposta al video e alle polemiche suscitate nel fronte conservatore, il commentatore ricorda come questa ironia nasconda in realtà profonde verità note agli osservatori più attenti, da tempo. La traduzione è a cura di Annarosa Rossetto.

 

Una risposta al Gay Chorus di San Francisco che canta “Stiamo venendo per i vostri figli”

Un recente video prodotto dal Gay Men’s Chorus di San Francisco che proclama: “Stiamo venendo per i vostri figli” ha provocato indignazione e rabbia. Ma devono essere preso sul serio, o è solo un esempio di un simpatico (ma terribilmente fuorviante) “divertissement” ?

 

Secondo il sito web SFIST (sito di informazione locale, ndt), “Il San Francisco Gay Men’s Chorus  la scorsa settimana ha pubblicato un video davvero divertente ma una raffica di minacce e doxxing (pubblicazione dei nomi dei protagonisti, ndt) li ha costretti a cambiare registro”.

L’agenda omosessuale

Nello specifico:

La canzoncina si chiama “Un messaggio dalla Comunità Gay”, ed è un intelligente inno di vittoria sulla graduale normalizzazione della cultura gay tra i giovani d’America (“anche alla nonna piace Rupaul (una famosa DragQueen, ndt) / E il mondo sta diventando più gentile / La Generazione Z è più gay di Grindr” ).

Il furore estremista si è concentrato interamente su due frasi – “Convertiremo i vostri figli” e “Stiamo arrivando per i vostri figli” – che l’ambiente di QAnon presume sia una dichiarazione aperta di sfruttamento sessuale dei minori.

Un ascolto completo della traccia, però, rende chiaro a qualsiasi ascoltatore ragionevole che il coro sta parlando di conquistare cuori e menti essendo loro più divertenti, più simpatici e vestiti meglio (“I tuoi figli si prenderanno cura di / Equità e giustizia per altri / I tuoi figli lavoreranno per convertire / Tutti i loro fratelli e sorelle”).

 

Quindi, se vi siete offesi o preoccupati per questo video, siete dei matti che seguono il complottismo QAnon. Per quanto riguarda SFIST, non c’è proprio nulla di cui preoccuparsi. L’indottrinamento gay completo dei tuoi figli non ha nulla a che fare con il sesso o la sessualità. Li sta solo rendendo più simpatici!

È di questo che si tratta? Aiutare i nostri figli ad amare la giustizia e l’eguaglianza?

 

Un’iperbole profetica?

 Nel 1987, Michael Swift ha pubblicato un articolo sulla rivista gay GCN , intitolato “Gay Revolutionary”. Iniziava con questa frase, che purtroppo è stata spesso tralasciata dai giornali conservatori che lo citano: “Questo saggio è un boutade, una follia, una fantasia tragica e crudele, un’eruzione di rabbia interiore, su come gli oppressi sognino disperatamente di essere l’oppressore». (per una traduzione vedere qui.)

Quindi, l’articolo non voleva essere una dichiarazione pubblica di un terribile programma omosessuale. Piuttosto, doveva essere oltraggioso e scioccante e sopra le righe, un riflesso beffardo di ciò che i conservatori di destra temevano dai gay malvagi. Tutto ciò è chiaro fin dalla frase di apertura.

Ma era in qualche modo profetico? Ecco alcune righe, per nulla fuori contesto:

“Tutte le leggi che vietano l’attività omosessuale saranno revocate. Invece, sarà approvata una legislazione che generi l’amore tra gli uomini». (Hai sentito parlare della sentenza Obergefell di SCOTUS nel 2015? Quella che introduce il “matrimonio gay”, ndt)

“Se hai il coraggio di piangere fr*cio, fata, omosessuale, contro di noi, ti pugnaleremo nei tuoi cuori codardi e contamineremo i tuoi corpi morti e gracili”. (Ovviamente, questo non è successo letteralmente, ma basti pensare alle numerose sanzioni per “incitamento all’odio” nella nostra società di oggi)

“Scriveremo poesie sull’amore tra gli uomini; metteremo in scena commedie in cui l’uomo accarezza apertamente l’uomo; faremo film sull’amore tra uomini eroici che sostituiranno le infatuazioni a buon mercato, superficiali, sentimentali, insipide, giovanili, eterosessuali che attualmente dominano i vostri schermi cinematografici”. (Quante scene d’amore gay appaiono sulla rete e sulla TV via cavo ogni settimana? E che dire di intere serie TV via cavo come Queer as Folk o The L Word?)

 

Era stata prevista la “Cancel Culture”?

 “Non ci saranno compromessi. Non siamo deboli della classe media. Molto intelligenti, siamo gli aristocratici naturali della razza umana, e gli aristocratici dalla mente d’acciaio non si accontentano mai di qualcosa di meno. Coloro che si opporranno a noi saranno esiliati”. (Pensate ancora all'”esilio” culturale di coloro che osano opporsi all’attivismo gay)

“Tutte le chiese che ci condannano saranno chiuse”. (Ditemi se a molti attivisti gay non piacerebbe vedere proprio una cosa del genere)

Per quanto riguarda i riferimenti ai nostri figli, dopo la riga di apertura, l’articolo dichiarava (di nuovo, come un’affermazione sarcastica e oltraggiosa):

Sodomizziamo i tuoi figli, emblema della tua debole mascolinità, dei tuoi sogni superficiali e delle tue bugie volgari. Li sedurremo nelle vostre scuole, nei vostri dormitori, nelle vostre palestre, nei vostri spogliatoi, nei vostri palazzetti dello sport, nei vostri seminari, nei vostri gruppi giovanili, nei bagni dei vostri cinema, nei vostri dormitori dell’esercito, nelle vostre fermate di camion, nei vostri club maschili, nelle vostre case del Congresso, ovunque gli uomini siano insieme con gli uomini. I tuoi figli diventeranno i nostri servi e obbediranno ai nostri ordini. Saranno riplasmati a nostra immagine. Verranno a desiderarci e ad adorarci.

 

L’indottrinamento ideologico apre la porta all’iniziazione sessuale

Ovviamente, la grande maggioranza degli uomini gay non sono predatori sessuali che vengono a sodomizzare i nostri figli, il che ci riporta al video del coro gay di San Francisco. Come ho scritto in un recente articolo, “Sono passati circa 20 anni da quando un commentatore conservatore ha affermato che, poiché il movimento omosessuale non poteva crescere per riproduzione, doveva crescere per seduzione. Comprensibilmente, questo ha suscitato l’ira degli attivisti gay, come se il loro obiettivo principale fosse la seduzione sessuale degli altri, compresi i bambini”.

Ma, ho continuato, “Ciò che questo commentatore conservatore avrebbe dovuto dire era: ‘Il movimento omosessuale non può crescere per replicazione biologica, quindi, invece, pone l’accento sull’indottrinamento ideologico.’ E questo sarebbe vero ancora oggi”.

E con l’indottrinamento ideologico ci sarà anche l’iniziazione sessuale, quanto meno tra coetanei giovani, se non tra “mentori” più anziani. È sicuro.

Ecco perché ho scritto nel 1993 che l’agenda gay, come si riflette negli striscioni che uno dei miei amici ha visto al grande Gay Pride a Chicago, diceva: “Vogliamo sposarci e vogliamo i vostri ragazzi” – di nuovo, se non sessualmente, allora attraverso l’indottrinamento.

Per ascoltare la mia risposta completa al video del coro gay, inclusa un testo del 2011 sull’indottrinamento LGBTQ nelle scuole dei nostri figli, guardate qui. (*)

 

(*) Il giornalista riprende nel video un brano tratto da un suo libro “Una cosa Queer. È successo in America” in cui, 10 anni fa, prevedeva – dopo la normalizzazione dell’aborto, della eutanasia, della banalizzazione dell’uso delle armi, la distruzione della famiglia ecc. che hanno minato la struttura sociale e morale degli Stati Uniti – l’ingresso delle drag queen nelle scuole, l’indottrinamento gender, l’odio verso la Fede cristiana, la limitazione della libertà di parola e la “normalizzazione” della ideologia LGBT che oggi stiamo vedendo.

Di Annarosa Rossetto

https://www.sabinopaciolla.com/una-risposta-al-gay-chorus-di-san-francisco-che-canta-stiamo-venendo-per-i-vostri-figli/

“Gender nostro che sei nei cieli” – cosa rischiamo per Zan

Alessadro Sallusti, direttore del quotidiano Libero, in un suo artticolo secco ed essenziale pubblicato sul suo giornale di ieri, ha espresso in maniera chiara quali sono i rischi che corriamo nel caso il Ddl Zan venga approvato. 

 di Alessandro Sallusti

Se la legge Zan passasse come chiedono i promotori si aprirebbe un enorme problema di libertà di opinione dagli esiti imprevedibili perché affidati, in buona sostanza, al giudizio dei magistrati che in quanto uomini hanno idee diverse tra loro e spesso in equilibrio instabile. Prendiamo il caso dell’insegnamento cattolico. Non solo le sacre scritture al punto “Dio li creò maschio e femmina“ ma anche buona parte del catechismo finirebbe fuori legge perché è discriminante e tendenzialmente omofobo là dove si legge che “l’omosessualità è una condizione disordinata contraria alla legge naturale“ e che le persone in tale stato “devono essere chiamate alla castità“.

Fino a oggi gli insegnamenti in campo etico e sessuale della Chiesa sono semplicemente un pensiero della Chiesa che nessuno è tenuto a leggere e tantomeno a seguire. Insegnarli, crederci e applicarli è una scelta libera e privata. Con il decreto Zan invece un magistrato – su denuncia di qualcunoo  per sua iniziativa – potrebbe, anzi dovrebbe, intervenire a tutela della parità di genere. Una sorta di medioevo all’incontrario nel quale finiscono al rogo non i miscredenti ma i credenti. Già me lo vedo: avvisi di garanzia a parroci ed educatori, sequestri di vangeli e testi sacri, sospensione delle prime comunioni che prevedono per l’appunto lo studio del catechismo.

Vogliamo arrivare a tutto questo? Che i cattolici facciano i cattolici e i laici i laici in piena libertà. E a chi sostiene che ciò non potrà mai accadere ricordiamo le follie avallate dalle istituzioni tipo togliere i presepi dalle scuole e dai luoghi pubblici per non offendere i credenti di altre religioni.

Io già me lo vedo l’interpellanza parlamentare che chiede al ministro dell’interno come sia possibile che si reciti il Padre Nostro e chieda di sostituire le prime parole con: “Gender nostro che sei nei cieli“ perché non esiste più la differenza tra padre e madre (in molte anagrafi e già così, i famosi genitore uno e due).

Questo è un giornale laico che difenderà la laicità dello Stato fino alla morte. Ma ci batteremo anche per la libertà di religione ed educativa delle comunità cattoliche. Non sarà uno Zan a cancellare la storia della nostra civiltà.

https://www.sabinopaciolla.com/gender-nostro-che-sei-nei-cieli-cosa-rischiamo-per-zan/

Il ddl Zan è una legge totalitaria!


In questa intervista per Byoblu ho cercato di spiegare i motivi profondi per cui l'approvazione ddl Zan porterebbe di fatto all'imposizione di una specie di totalitarismo etico in cui chiunque si oppone al pensiero unico potrà essere perseguito e silenziato.  

Link al video di Byoblu: https://www.byoblu.com/2021/07/05/il-...

Matteo D'Amico

https://www.youtube.com/watch?v=8l_pvZVcZAg

Matteo D'Amico



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