ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 3 luglio 2021

Un dato che non può non suscitare interrogativ

La variante Delta smaschera le falle della vaccinazione

In Israele o Gran Bretagna i casi di variante Delta sono ormai 15.000 al giorno e mostrano che i decessi sono contenuti, ma proprio questo dato rappresenta il colpo di grazia alla teoria dell’immunità di gregge: la campagna vaccinale massiva non ferma i contagi. Il vaccino può rappresentare un beneficio individuale, personale per lo stesso vaccinato, ma non per gli altri. Anzi, è possibile che questi asintomatici diventino diffusori del virus. Eppure, anche di fronte a tali evidenze, le indicazioni governative continuano a non cambiare, ad inseguire il mito della vaccinazione globale, totale. 


Negli ultimi giorni i professionisti del procurato allarme hanno un nuovo strumento per alimentare la paura, in una fase molto delicata della pandemia, cioè l’estate, un momento in cui le temperature giocano tutte a sfavore del virus. L’anno scorso di questi tempi i morti si contavano sulle dita di una mano, tanto che il Direttore stesso dello Spallanzani doveva ammettere che c’erano grosse difficoltà nel portare avanti le sperimentazioni vaccinali per scarsità di casi di Covid.

L’estate ha portato anche un po’ più di ottimismo, di voglia di normalità, e questo sembra dare terribilmente fastidio alle cassandre dell’emergenza continua. Così, oltre ad annunciare catastrofi venture con il prossimo autunno, si è trovato un potente strumento ansiogeno nelle varianti del virus, in particolare la cosiddetta Delta, che non è altro che la variante indiana cui è stato cambiato il nome per motivi di politically correctness. La questione delle varianti del Covid è presente fin dal marzo del 2020. Questo è un virus che presenta fin dagli inizi la caratteristica di mutare, e le mutazioni avvenute sono già diverse decine.

Tuttavia, pur presentando delle diverse caratteristiche rispetto alla contagiosità e alla diffusione più rapida, la patogenicità di queste varianti non sembra diversa dal Covid-19 originario. E soprattutto, queste varianti si possono curare con le stesse modalità e con gli stessi farmaci usati da più di un anno in qua. Un dato confermato dai medici delle terapie domiciliari che abbiamo contattato. Dagli antinfiammatori agli integratori, dall’Ivermectina all’Idrossiclorochina, le sindromi da variante Delta rispondono benissimo, come sempre, alle cure domiciliari precoci. Se invece la “gestione” dei malati Covid è consegnata alla solita Tachipirina con attesa annessa, è chiaro che la variante Delta ha il consueto campo libero per far danni anche gravi.

Tuttavia, l’esistenza delle varianti obbliga ad una riflessione sulla loro origine, e in particolare sulla relazione coi vaccini.

Un dato impressionante viene da uno dei Paesi col più alto tasso di vaccinati, e dove la variante Delta si sta diffondendo in modo preoccupante, Israele. Nello Stato Ebraico infatti il 40% dei casi di Delta è stato vaccinato con due dosi di Pfizer.

Un dato che non può non suscitare interrogativi sull'efficacia dei preparati che in questo anno sono stati annunciati come la soluzione al problema del Covid. Se Israele fino a oggi è stato il laboratorio del mondo per misurare l'efficacia della campagna vaccinale, ora può diventarlo per esaminare un'altra questione: che ne è dell’effetto dell’immunità di gregge? E ora come si comporteranno le persone che pensavano di essere al sicuro perché immunizzate, nel momento in cui emerge la possibilità che il virus possa superare il cosiddetto scudo vaccinale?  

Una situazione che è stata presa in considerazione anche dal celebre microbiologo professor Crisanti, che talvolta si pone in posizione critica rispetto all’establishment. Quella della variante Delta è una di queste occasioni. Crisanti ha dichiarato che la probabilità che una variante emerga è direttamente proporzionale al livello di trasmissione. Se a questo dato sovrapponiamo la vaccinazione, si crea la situazione in cui si selezionano le varianti resistenti al vaccino. E il professore di Padova ha ricordato anche una delle norme fondamentali dell’Immunologia, sottolineata più volte da qualche voce fuori dal coro, sistematicamente tacitata: non si vaccina con alti livelli di trasmissione di un virus. Più c’è moltiplicazione virale più crescono le probabilità che aumentino le varianti e in particolare che possa emergere una variante resistente al vaccino. In sostanza, non si dovrebbe vaccinare in presenza di varianti.

Una indicazione che sappiamo bene non essere stata ascoltata, con le conseguenze a cui assistiamo proprio nei Paesi più vaccinati, come Israele o Gran Bretagna, dove i casi di variante Delta sono ormai 15.000 al giorno. Certo, i decessi sono proporzionalmente contenuti, ma proprio questo dato rappresenta il colpo di grazia per la teoria dell’immunità di gregge: la campagna vaccinale massiva non ferma i contagi. Il vaccino può rappresentare un beneficio individuale, personale per lo stesso vaccinato, ma non per gli altri. Anzi, è possibile che questi asintomatici diventino diffusori del virus.

Eppure, anche di fronte a tali evidenze, le indicazioni governative continuano a non cambiare, ad inseguire il mito della vaccinazione globale, totale. Ancora una volta emerge con forza l’urgenza di frenare l’avanzata del vacciniamo ad oltranza per lo meno impedendo che si scenda sotto l’età dei dodici anni, un limite che dovrebbe essere considerato invalicabile, anche per evitare che proprio tra i bambini si possano selezionare - a causa dei vaccini - ulteriori varianti, anche più pericolose delle attuali.

Paolo Gulisano


-AFRICA, L'APOCALISSE CHE NON ARRIVA MAI di Anna Bono

https://lanuovabq.it/it/la-variante-delta-smaschera-le-falle-della-vaccinazione

Eseguono ordini

L’Institut Pasteur préconise de confiner seulement les non-vaccinés

Il World Economic Forum Pubblica una guida su come costringere e manipolare il pubblico a fare il “Vaccino” Covid-19

https://www.maurizioblondet.it/eseguono-ordini/

Russo/Boccacci. I Vaccini come Nuovo Vitello d’Oro. Chi sarà mai Aronne…?

3 Luglio 2021 Pubblicato da  5 Commenti

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali. Sergio Russo e Rosanna Boccacci, che ben conoscete, ci offrono questa riflessione sui tempi che stiamo vivendo nel mondo e nella Chiesa. Con un’analogia al Vecchio Testamento, e alla vita di Mosé. Buona lettura.

§§§

MENTRE BENEDETTO – COME MOSÈ – È SALITO DA SOLO SUL MONTE, A PREGARE, LAGGIÙ NELLA “PIANURA”, IL SOMMO SACERDOTE ARONNE STA CONDUCENDO IL POPOLO ELETTO ALL’APOSTASIA, PER MEZZO DEL VITELLO D’ORO…

 

Già all’indomani dell’elezione di Bergoglio, il 14 marzo 2013, con un lancio d’agenzia dell’Ansa, Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (leggi: Massoneria internazionale), fa sapere al mondo che “con Francesco nulla sarà più come prima!

Circa sette anni dopo, all’inizio del 2020, è sempre la stessa agenzia Ansa a rendere noto che, a causa di quella fantomatica “pandemia” (che allora era appena cominciata, ma che oggi noi tutti ben conosciamo): “per ciascuno di noi nulla sarà più come prima!

Neanche a farlo apposta, le stesse precise identiche parole, per ribadire appunto il medesimo concetto: che niente potrà più essere come prima

Pochi valorosi ed intrepidi giornalisti, oltre a studiosi, ma anche sacerdoti e vescovi – in verità… un ben ristretto manipolo! – ci hanno messi sull’avviso del fatto che le élite del nuovo ordine mondiale, in questi nostri tempi, stanno sferrando il loro “colpo segreto”, ai danni del consorzio umano e contro la compagine ecclesiale…

Ma coloro che già da prima, esercitati a documentarsi coscienziosamente, soprattutto molto attenti, sia agli odierni accadimenti storici che alle grandi profezie escatologiche, entrambi attinenti a questi tempi che stiamo vivendo, soltanto adesso hanno potuto mettere assieme ogni singolo “tassello” che ancora mancava, pervenendo in tal modo ad un grandioso sguardo d’insieme, tanto circostanziato quanto incredibilmente reale, sulla situazione storica contemporanea, riuscendo così a comprendere: chi siano i contendenti in campo, quale la posta in gioco e gli obbiettivi perseguiti da ambedue gli opposti schieramenti.

Vogliamo comunque, già da subito, edurvi su quale sia questo particolare “disegno”, nelle sue linee essenziali e tuttavia ben definite, che ne sta uscendo fuori: il nuovo ordine massonico-mondialista (satanista e pedofilo) si sta scontrando con un altro “nuovo ordine”, messianico-spirituale, questoperò mariano e libero, della libertà dei figli di Dio!

Bene, ricordiamo allora, una volta di più, chi siano oggi tali contendenti in campo, operanti sulla scena del mondo: da una parte abbiamo dunque la massoneria internazionale, che ha per proprio grande ispiratore Lucifero, i cui agenti occulti sono i membri del sionismo internazionale, i quali a loro volta si servono dei potentati politicifinanziari e mediatici, questi viceversa, attori pubblici e conosciuti. Tutti costoro perseguono principî cabalistici ed esoterici, che si rifanno, in ultima analisi, a quella cosiddetta “gnosi spuria”, sincretista e pervertita.

Nell’altro campo abbiamo invece il cosiddetto Piccolo Resto, che ha per propria sublime condottiera la Beata Vergine Maria (nei cieli splendente come “Donna vestita di Sole”), le cui guide – nascoste agli occhi del mondo – sono i grandi mistici, le anime vittime, oltre a pastori e ministri secondo il Cuore di Dio, anche questi ultimi tuttavia operanti nel nascondimento poiché, o allontanati dai loro superiori, oppure “emarginatisi” da sé stessi. E tali spiriti eccezionali fungono come da catalizzatore e quale potente esortazione ad agire, soprattutto per laici, donne e uomini, testimoni militanti (definiti da san Luigi Maria di Monfort, e confermati poi dalla Madonna stessa): “apostoli degli ultimi tempi”. Tutti costoro seguendo quindi la imperitura e indefettibile, oltreché bimillenaria, Dottrina Cristiana, mistero di luce e di grazia, che trae la sua origine “nell’ampiezza, lunghezza, altezza e profondità dell’amore di Cristo, che sorpassa ogni conoscenza…”

La posta in gioco pertanto, non può che essere altissima: per gli uni – le élite mondialiste – è il dominio sul mondo, che vede pochi e “scelti” individui dirigere la “massa” delle altre persone (peraltro abbondantemente ridimensionata e resa amorfa nei propri desideri e autonomia), massa funzionale e soggetta alle voglie e agli arbitri di chi li sovrasta.

Per gli altri invece – il Piccolo Resto – sarà il riappropriarsi di un mondo finalmente purificato e rinnovato, in cui l’amore per Dio ed il reciproco amore fraterno, avranno la loro perfetta e concreta attuazione, così da adempiere la sublime preghiera insegnata dal Signore stesso: sia fatta la tua Divina Volontà, e venga il Regno di Dio, sulla terra, qui ed ora, per proseguire poi compiutamente, nei cieli e per l’eternità, nel seno d’Iddio.

I rispettivi obbiettivi consistono: per le élite mondialiste nella depopolazione “scientificamente” attuata, che vede oggi la sua progressiva messa in opera attraverso il cosiddetto Covid-19 – uno dei tanti coronavirus influenzali che periodicamente e stagionalmente affliggono le persone che abitano al di fuori delle aree geografiche equatoriali e tropicali, vale a dire per la maggioranza della popolazione mondiale – un virus che comunque è solo un pretesto, al fine di rendere capillare e, se possibile, obbligatoria, la somministrazione del cosiddetto “vaccino”: questo sì, la vera “arma” in mano ai mondialisti, di cui sappiamo solamente che è un siero genico a m-Rna, ma che tuttavia sino ad ora, mai ne è stata concessa né autorizzata l’analisi della sua effettiva composizione chimico-biologica, a qualsivoglia laboratorio indipendente.

L’obbiettivo del nuovo ordine messianico è, viceversa… rendere felice l’uomo!

L’umanità oggi si ritrova un po’ come – considerata nel suo insieme collettivo – nella medesima situazione del “figliol prodigo” che, abbandonata la casa paterna, si avvede di esser giunto oramai allo stadio finale della sua stoltezza: si sta nutrendo delle carrube riservate ai porci, e vede sé stesso e la sua vita non poi così dissimile da quella dei maiali i quali, sguazzano nel fango e sono preda dell’ingordigia, solo che essi si trovano nel loro elemento naturale, mentre per l’uomo… non è così!

Povero principe decaduto, che ti sei ridotto ad elemosinare piaceri e sopravvivenza, che il nemico ti fa però pagare a carissimo prezzo, ma che tu “ricordi” essere tuoi – personali diritti, assieme a moltissime altre cose – essendoti dimenticato che sono invece dei tesori gratuiti, ricevuti in dono da sempre dal Re, Tuo Padre!

 

Mentre la Signora del Cielo appare – ormai praticamente tutti i giorni – in ogni parte del mondo per spronare i suoi cari e diletti figli ad uscire dal “pantano” in cui si sono cacciati, tendendo loro la mano, amorevole e materna, il cui solo tocco lenisce l’anima, e pure il corpo, il 7 ottobre 2019 il falso profeta ha intronizzato la Madre Terra (il feticcio della cosiddetta Pachamama) nel cuore della Cristianità, in Vaticano… essendo esso in realtà un idolo demoniaco e spietato, che reclama a sé stesso il sacrificio dei bambini e l’ossequio degli adulti, promettendo in cambio una terra in cui, al posto dei gridolini e degli schiamazzi dei fanciulli, si odano invece le urla e i sibili degli animali, scorazzanti indisturbati per la foresta amazzonica, come per altre radure, rese ormai libere dalla perniciosa presenza dell’uomo!

In questa prima parte, in cui vi abbiamo proposto una lucida ed acuta analisi della situazione odierna, ahimè estremamente tragica e drammatica, nella quale si trovano l’intera umanità e la Chiesa stessa, ci vengono ora alla mente delle parole tanto vere quanto consolanti, rivelate dal Signore Gesù alla beata Anna Caterina Emmerich: «… però Dio aveva altri progetti!»

   Ma è proprio nel libro dell’Esodo, al capitolo 32, che è narrato l’episodio del vitello d’oro: ché forse il Signore voglia nuovamente punire, come fece tremila anni or sono, nei riguardi d’Israele, l’idolatria del suo popolo, facendogli “trangugiare” dell’acqua in cui sono polverizzati frammenti del “vitello-idolo in metallo fuso”?

Appunto come – che similitudine incredibile si presenta ora dinnanzi ai nostri occhi! – in maniera pressoché identica (per quanto se ne sappia) sono allo stesso modo presenti nella composizione del vaccino: infatti esso è una soluzione acquosa in cui sono contenute nanoparticelle di metalli a metodica m-Rna (vedi per esempio, fra tanti, l’articolo di “Repubblica” del 29 marzo 2021: Vaccino Covid: in campo le nanotecnologie. Un team di ricercatori sta utilizzando nanoparticelle d’oro e Rna del coronavirus per creare un’immunità totale.)!!!

 

Sergio Russo e Rosanna Boccacci

(1 – continua)

https://www.marcotosatti.com/2021/07/03/russo-boccacci-i-vaccini-come-nuovo-vitello-doro-chi-sara-mai-aronne/

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