Francobollo commemorativo
per i nove anni di pontificato di Papa Francesco
In occasione del nono anno di pontificato di Papa Francesco, il Vaticano ha progettato di stampare quattro francobolli commemorativi, aventi per oggetto avvenimenti interreligiosi.
Il primo francobollo ricorda l’incontro con gli Ebrei della sinagoga di Roma, avvenuto il 17 gennaio 2016. Esso è composto dalla foto scattata nel momento in cui Papa Francesco offre al rabbino Di Segni 5 pagine di un manoscritto che commenta il libro del Levitico; manoscritto facente parte dell’Archivio Vaticano (Codice Vaticano Ebraico 700).
Da notare che Papa Francesco intende così ricordare, non i suoi atti come Capo della Chiesa cattolica, ma i suoi atti come promotore delle altre religioni. In questa ottica è logico che il primo francobollo dovesse ricordare l’ebraismo talmudico moderno.
E’ come se Francesco ci tenga a farsi ricordare come amico delle false religioni, ovviamente a scapito della vera e unica religione: la cattolica.
Questa iniziativa di Francesco aiuta a capire per quale motivo è stato elevato al Soglio Pontificio: per avvilire la Chiesa di cui è capo a vantaggio di coloro che la combattono.
D’altronde, l’iniziativa si inscrive in un costume comune a tutti i Papi conciliari. Francesco si comporta in modo eclatante, ma i suoi predecessori conciliari si sono comportati in modo simile: si ricordino gli incontri interreligiosi di Assisi da loro promossi.
Ci viene da pensare che questo primo francobollo farà felici gli Ebrei, che si vedono trattati proprio come i «fratelli maggiori» e come i rappresentanti di una religione che in tal modo avrebbe più diritti della stessa religione cattolica. Poco importa che gli uomini possono salvarsi solo professando il credo in Cristo, per gli Ebrei la salvezza viene prima di tutto dal credere nella loro falsa religione. E Francesco non ha esitato ad avallare questa falsità, convinto di fare una gran bella figura … con gli Ebrei.
Il primo francobollo ricorda l’incontro con gli Ebrei della sinagoga di Roma, avvenuto il 17 gennaio 2016. Esso è composto dalla foto scattata nel momento in cui Papa Francesco offre al rabbino Di Segni 5 pagine di un manoscritto che commenta il libro del Levitico; manoscritto facente parte dell’Archivio Vaticano (Codice Vaticano Ebraico 700).
Da notare che Papa Francesco intende così ricordare, non i suoi atti come Capo della Chiesa cattolica, ma i suoi atti come promotore delle altre religioni. In questa ottica è logico che il primo francobollo dovesse ricordare l’ebraismo talmudico moderno.
E’ come se Francesco ci tenga a farsi ricordare come amico delle false religioni, ovviamente a scapito della vera e unica religione: la cattolica.
Questa iniziativa di Francesco aiuta a capire per quale motivo è stato elevato al Soglio Pontificio: per avvilire la Chiesa di cui è capo a vantaggio di coloro che la combattono.
D’altronde, l’iniziativa si inscrive in un costume comune a tutti i Papi conciliari. Francesco si comporta in modo eclatante, ma i suoi predecessori conciliari si sono comportati in modo simile: si ricordino gli incontri interreligiosi di Assisi da loro promossi.
Ci viene da pensare che questo primo francobollo farà felici gli Ebrei, che si vedono trattati proprio come i «fratelli maggiori» e come i rappresentanti di una religione che in tal modo avrebbe più diritti della stessa religione cattolica. Poco importa che gli uomini possono salvarsi solo professando il credo in Cristo, per gli Ebrei la salvezza viene prima di tutto dal credere nella loro falsa religione. E Francesco non ha esitato ad avallare questa falsità, convinto di fare una gran bella figura … con gli Ebrei.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.