25 gennaio 2012 -
L’articolo più interessante del giorno è senza dubbio l’apertura della pagina culturale di Avvenire. Roberto Beretta intervista il filosofo Claudio Tarditi, ricercatore in filosofia all’università di Torino, che ha scritto per Lindau “Il diavolo, probabilmente. Ripensare Satana oggi”.
In un’intervista intitolata “Vade retro diavolo scatenato“, Tarditi fonda una “demonologia razionale” tornando sulle tesi del filosofo René Girard e ridà cittadinanza al diavolo nel pensiero contemporaneo.
Il diavolo vive nel mondo innescando rivalità che portano alla divisione. Non a caso egli è “il divisore”. Il cristianesimo, o meglio Cristo, ha scardinato questo processo rifiutando per primo la logica della competizione e risponendo a Satana col martirio. Paradossalmente però la venuta di Cristo non ha sconfitto Satana ma anzi l’ha oltremodo “inferocito”, “scatenato”. Dice Tarditi: “Per restare in vita” il diavolo “deve moltiplicare le sue azioni di rivalità continua. La terra diviene un inferno”.
Pubblicato su palazzoapostolico.it mercoledì 25 gennaio 2011
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