La Chiesa ricorda i 600 anni dalla nascita di Santa Giovanna d’Arco. Intervista con Franco Cardini
La Chiesa e la Francia in festa per il 600.mo anniversario della nascita di Giovanna d’Arco. Oggi, nella cittadina di Domrémy-la-Pucelle dove la Santa è nata, una solenne celebrazione a cui partecipa anche il presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy. Sulla straordinaria figura della “Pulzella d’Orleans”, Alessandro De Carolis ha intervistato lo storico Franco Cardini:
R. – Di Giovanna D’Arco sappiamo che è nata nel 1412, perché facciamo un conto induttivo al rovescio, considerando che è morta sicuramente nel maggio del 1431: questo lo sappiamo, perché è la data dell’esecuzione. E’ calata un po’ anche l’ombra della tradizione regale: Giovanna è – non direttamente, ma moralmente - quella che ha incoronato Carlo VII come re di Francia e quindi si è scelta questa data tipicamente regale che è il 6 gennaio, l’Epifania, per stabilire il giorno della nascita di Giovanna.
D. – C’è su Giovanna D’Arco, oggi, un giudizio storico prevalente?
R. – Direi che quanto alla storia di Giovanna, mi sembra resti consolidata la testimonianza di una eccezionalità; in fondo Giovanna continua ad essere un enigma: nel XV secolo una ragazza che guida un popolo o un esercito è di per sé un fatto eccezionale. Giovanna è una ragazzina venuta su dal nulla; Giovanna d'Arco si è inventata un’idea di patria esclusiva: la patria che è la terra degli avi, da cui bisogna cacciare lo straniero. Questi concetti per noi, gente del XXI secolo, che ha attraversato il nazionalismo, possono sembrare non più condivisibili, ma del tutto normali; per il tempo, però, è assolutamente straordinario. Altro discorso poi è quello di Giovanna in quanto santa.
D. – Come storico, ma anche come cristiano e come cattolico, c’è una cosa, un tratto che la colpisce dell’eroismo della fede della "Pulzella di Orleans"?
R. – Quello che colpisce, e che si vede negli Atti, è questa assoluta e incrollabile sicurezza. Ci sono gli atti inquisitoriali, le sue risposte da ragazza semianalfabeta o analfabeta "tout court" ai severi e colti inquisitori di una saggezza che viene voglia veramente di definire “saggezza infusa”. E poi colpisce anche, e questo da storico che frequenta spesso la Francia e Parigi, il permanere di questo mito unificante. Oggi Giovanna d'Arco continua ad essere un mito per la Francia socialista e, nello stesso tempo, non solo il mondo politico più vicino alla Chiesa cattolica, ma anche l’estrema destra. Il Front National, celebra la sua festa nazionale il 31 maggio: giorno del "dies natalis", della festa religiosa di Giovanna d'Arco. Quindi questa capacità di riuscire a mettere insieme gli opposti si può giudicare variamente nella storia, ma certo è un elemento che colpisce e che fa pensare. (mg)
Seicento anni fa nasceva Giovanna d'Arco
La Francia festeggia il "compleanno" dell’eroina Giovanna d’Arco, che guidò le armate francesi contro quelle inglesi durante la guerra dei cent’anni. La giovane donna, nata 600 anni fa a Domremy-la Pucelle, in Lorena, fu condannata al rogo dagli inglesi per eresia e arsa viva nel 1431. Le foto sono state scatatte in occasione dei festeggiamenti che si sono svolti nella città natale dell'eroina alla presenza del presidente Nicolas Sarkozy. Lo scopo, a quattro mesi dalle elezioni per l’Eliseo, sarebbe quello di strappare all’estrema destra del Fronte Nazionale di Marine Le Pen uno dei suoi simboli anti-immigrazione. Nel suo discorso, durato una ventina di minuti, il presidente Sarkozy ha sottolineato che Giovanna d’Arco appartiene «all’identità nazionale» della Francia: «È la francese più conosciuta - ha spiegato - più rispettata e più amata in tutto il mondo»
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