LA GOSPA E I "VEGGENTI", DIO LIBERI MEDJUGORJE DALLE VOSTRE OFFESE ALLA VERGINE MARIA |
Medjugorje è nella regione croato-cattolica dell’Erzegovina e sarebbe rimasta nel suo anonimato se un giorno, il 24 giugno 1981, alcuni giovani non avessero affermato d’aver visto la Madonna (in lingua croata: “Gospa”) sulla collina delPodbrdo, ai piedi del quale domina la Chiesa Parrocchiale. Ma le presunte visioni, poi, non avvennero più sul monte, ma nelle case, nell’ufficio parrocchiale e in chiese.La prima “apparizione” avvenne il 24 giugno 1981, festa di S. Giovanni Battista. I protagonisti furono: Ivanka Ivankovic (nata il 21 aprile 1966); Vicka Ivankovic (nata il 3 luglio 1964); Mirjana Dragicevic (nata il 18 marzo 1965); Ivan Dragicevic (nato il 25 maggio 1965); Marija Pavlovic (nata il 1° aprile 1965); Jakov Colo (nato il 3 giugno 1971). Questi ultimi due si inserirono nel gruppo il secondo giorno. Parteciparono solo alla prima “apparizione”, ma non più alle altre. Mirjana Dragicevic cessò di vedere la Madonna il 25 dicembre 1982. La rivide ancora due volte il 18 marzo 1983 e 1984. Una sera del 1981, in chiesa, vide la Madonna anche il parroco Jozo Zovko, il quale venne, poco dopo, arrestato. Fino ad oggi (anno 2007), le presunte “apparizioni”, in tutto sarebbbero 35.000, avvenute in luoghi diversi, quasi che la “Gospa” li seguisse ovunque dove essi si trovavano. In breve tempo si formarono pellegrinaggi che neppure la polizia comunista di Tito riuscì nè ad arginare nè a fermare; anzi, poi, si formò, in un successo mediatico, sostenuto e diffuso, in Italia, da “Radio Maria”. Non mancarono, però, neppure le voci discordi; in primis, quello dello stesso Mons. Pavao Zanic († 11 novembre 2000), Vescovo di quella diocesi, il quale, in un suo discorso del 1 marzo 1990, affermò che: «se appare qualcosa a Medjugorje, non viene certo da Dio, bensì da una truffa ordita dai Francescani della diocesi», per cui la Conferenza Episcopale Jugoslava e la Congregazione per la Dottrina della Fede diranno, a più riprese, che «i pellegrinaggi, sia ufficiali che privati, a Medjugorie, non sono permessi se presuppongono l’autenticità dell’apparizione». Quando, nel 1998, un tedesco scrisse in Vaticano, chiedendo se fossero vere le affermazioni attribuite al Papa, il cardinale Ratzinger rispose, per iscritto: «Io posso dire soltanto che le affermazioni attribuite al Santo Padre e a me, sono semplici invenzioni - frei erfunden»! Nell’autunno del 1981, il Vescovo Zanic, di Mostar, condannava la vicenda di quei giovani definendola una burla; e che le apparizioni erano «allucinazioni isteriche». Anche il suo successore, Mons. Ratko Peric, in una sua conferenza, tenuta nel Pontificio Collegio di S. Patrizio di Maynoth, presso Dublino, fu dello stesso avviso. Comunque, la Chiesa non ha mai creduto veramente a queste presunte “apparizioni” di Medjugorje, e i suoi dubbi sono ancora presenti, anche perché è certo che Medjugorje sia una emanazione diretta del Movimento Carismatico [1] che ha infestato anche la Chiesa cattolica di errori del Pentecostismo protestante, avviatosi, in America-USA, nel 1990. Anche per questo, si creò una seconda Commissione di studi. Fece subito testo la “Dichiarazione di Zara” dell’11 aprile 1991, nella quale i Vescovi dichiararono che: «in base alle investigazioni finora condotte, non era possibile affermare che si trattasse di apparizioni di rivelazioni soprannaturali». La Santa Sede riteneva necessario un altro approfondimento su tre punti: 1) il comportamento dei Francescani; 2) la quantità e il tenore dei possibili messaggi attribuiti alla Madonna; 3) la personalità e i comportamenti dei cosidetti “veggenti”. Ora, dopo queste prime necessarie considerazioni che abbiamo fatto, credo necessario accennare ad alcuni aspetti, da valutare attentamente nel giudizio che si potrà dare su questo fantomatico paese di Medjugorje. Inizio, innanzitutto, con quella grande “paura” che i presunti veggenti ebbero fin dalle prime “apparizioni”. Lo afferma anche il mariologo Padre René Laurentin, quando scrisse che la Vicka Pavlovic: «Si cavò le scarpe e, a piedi nudi, fuggì via correndo come una pazza» [2]. Anche Ivan Doragicevic, preso dalla paura, scappò via; lo stesso fece Ivanka Ivakovic, come pure Marija Pavlovic. Ma anche la ricerca psicofisiologica dei dottori Andrea Reach e Giorgio Gagliardi, fatta tra il 22 aprile e l’11 di dicembre 1998, non ci tranquillizzano per niente. Mentre nelle apparizioni di Bernardette Soubirous il timore durò pochi minuti, le paure e il malessere nei veggenti di Medjugorje, invece, durarono a lungo e furono manifestate da tutte le analisi mediche a cui i presunti veggenti furono sottoposti, più o meno volontariamente. Ivanka rifiutò ogni “test” e anche la “macchina della verità”. Ivan, oltre la fuga che fece il primo giorno, confermò lui stesso che anche quella notte (dopo l’apparizione) fu piena di paura. Inoltre, il panico e la paura, in tutti i veggenti, furono sempre accompagnati in tutti i giorni in cui ebbero le presunte apparizioni, in cui i palpiti del loro cuore erano simili a quelli di una persona sotto sforzo. Ivan, per esempio, raggiungeva persino i 135 battiti al minuto. Marija aveva le pulsazioni fino a 114 al minuto. Come si vede, tali pulsazioni non corrispondono a nessuna delle apparizioni dei veri Santi e Sante dei quali la Chiesa ci permette il culto. A questo aspetto della “paura”, che ebbero i cosidetti veggenti di Medjugorje, possiamo affiancarne anche altri; ad esempio quelli delle “amnesie” e delle “contraddizioni”, che provano se attendebili o no. Per esempio: i loro “non ricordo”, detti durante gli interrogatori, furono più che numerosi. Quelli di Ivan - tutti registrati - furono più di due decine [3]. Da sapersi: il Vescovo aveva chiesto il trasferimento di due francescani Ivica Vago (che aveva l’amante!) e Ivan Orusina. Vago fu poi espulso dall’Ordine dei Francescani e ridotto allo stato laico [4]. Tuttavia, Vicka affermò, per ben 13 volte, che era il Vescovo ad avere torto!.. Nel “Rapporto”, Mons. Zanic continuò a denuciare molte altre loro contraddizioni e palesi bugie, al punto che in Italia cominciò a girare voce il Vescovo fosse "al soldo dei comunisti", tutte menzogne smentite dalla storia, dalle testimonianze e dai fatti. Jakov non fu il solo che ebbe di questi vuoti di memoria preoccupanti, ma li ebbero anche Marija, Ivan, Vicka... Oltre alle “paure” e “dimenticanze”, tutti i presunti veggenti caddero in molte contraddizioni e talora anche in autentiche menzogne, come quando il Vescovo Zanic interrogando Mirjana, sotto sigillo del giuramento, dopo aver detto che andavano a prendere i loro montoni, finì col confessare: «Perdonatemi! Uscivamo per andare a fumare»[5]! Anche il padre Nikola Bulat, membro della prima Commissione, ha depositato le illogicità e le menzogne nel “diario” di Vicka. Quando il 1° gennaio 1982, i presunti veggenti andarono dal Vescovo, padre Brelat raccontò: «Vicka, che si mise a parlare nervosamente perché mentiva, disse: “Nostra Signora ci manda a dire che siete troppo duro coi Francescani” » [6]! A questo punto, è naturale domandarsi se è stata veramente la Madonna ad apparire a quei “veggenti”, o no! Per farcene un’idea chiara, vediamo qualche “fatto” in concreto: 1) Il 1° marzo 1984, la “Gospa” promette che ogni giovedì darà a loro un “messaggio”; ma questo non avvenne nè allora nè in altre volte che pure aveva promesso durante le 35.000 e più “apparizioni” (!!!). 2) Un altro “fatto” è ancora più incredibile; si tratta di quando la “Gospa” manifestò a loro di voler essere “toccata”, quasi fosse bisognosa di affetto umano! E questo lo disse Marija a padre Resch nel 1998 [7]. Ma allora, la “Tota pulchra”, l’Immacolata, “Colei che non conobbe uomo”, l’“Hortus conclusus”, il “Tempio dell’Altissimo”, per conservare l’“Agnello Immacolato”, “Colei che, in vita non sfiorò neppure San Giuseppe”, il custode della sua Verginità, e, oggi, Assunta in Cielo, a Medjugorje avrebbe voluto delle affezioni umane e persino di essere anche “toccata”? Eppure, Padre Livio Fanzaga, direttore di “Radio Maria”, ha tentato di mascherare questo invito della “Gospa” parlando di un inspiegabile “amore materno”, fino ad arrivare a scusare quei teatranti ragazzi di Medjugorjeanche per gli abbracci e i baci che la “Gospa” avrebbe già dato e darebbe loro, anche adesso, nelle loro feste di compleanno e di onomastico!.. 3) Un’altra “eretica verità”, rivelata dalla stessa “Gospa” di Medjugorje, sarebbe questa: che, fondamentalmente, le religioni sono simili. Lo disse Mirjana: «La “Gospa”… ci ha parlato anche del problema della separazione tra gli uomini a motivo delle diverse religioni… Tali separazioni non sono una cosa buona. La Madonna disse: “C’è un solo Dio; sono stati gli uomini a creare le divisioni. Non si può credere sinceramente ed essere un cristiano autentico se non si rispettano le altre religioni” »! *** Successivamente ci furono dichiarazioni ancor più gravi sull'argomento, le riporteremo in altri dossier, unitamente alle farnetizazioni di Livio Fanzaga e le registrazioni che tentano di giustificare un famoso "in tutte le religioni c'è salvezza" *** Sic et simpliciter? Ma allora, la Madonna di Mirjana è proprio quella della Fede Cattolica? C’è da dubitarne! Certo non è quella che ha fatto vincere i cristiani a Lepanto e a Belgrado contro gli islamici! Ora, questo sarebbe mettere la Chiesa, divinamente fondata da Dio fatto uomo, incarnato e morto per noi, sullo stesso piano della false religioni, fondate da uomini! Non possiamo credere, quindi, che quelle apparizioni di Medjugorje siano vere, quando un’altra delle veggenti, la Ivanka, ebbe a dire anche lei: «La Madonna ha detto che, fondamentalmente, le religioni sono simili, ma che gli uomini hanno creato, a motivo di esse, molte divisioni e inimicizia tra loro» [8]. Ma la Chiesa, così, non sarebbe più missionaria secondo il precetto di Gesù: «Andate e insegnate a tutte le genti»! Si legga la “Mortalium animos” di Pio XI, dove il Papa fa a pezzi la frase di Ivanka: «… l’Apostolo della carità, San Giovanni, vietò assolutamente ogni relazione di sorta con quanti non professano intera e immacolata la religione di Cristo…. Se viene qualcuno tra voi e non porta questa dottrina, non lo ricevete in casa e nemmeno salutatelo!». Quindi, la “Gospa” di Medjugorje non sapeva della condanna della “libertà religiosa” condannata, in molti passi, dal Magistero di sempre, elencate dall’“Enchiridion Symbolorum”, sarebbe eretica questa "Gospa". Ad esempio: l’incipit del Simbolo Atanasiano dice: «Chiunque voglia essere salvato, prima di tutto deve tenere la Fede cattolica, che, se qualcuno non la serberà integra e inviolata, questi perirà senza dubbio, in eterno». [9] Anche Gregorio XVI, in “Mirari vos” [10], e Pio X, in “Qui pluribus” [11] e in “Quanto conficiamur moerore”,condanna chi crede possa salvarsi in qualsiasi religione [12]. Pure il Vaticano I, nella “Dei Filius”, ripeterà la stessa condanna, ricordando che chi appartiene veramente alla Chiesa deve accettare la Rivelazione per salvarsi, mentre chi se ne separa, viene condannato. Ergo, non si è un cristiano autentico se non si condanna l’errore di chi rifiuta Nostro Signore Gesù Cristo come Salvatore; ciò che fanno l’Islam e la religione ebraica! Allora, lungi da noi l’adesione a tali eresie sull’unione delle religioni! *** Anche padre Livio Fanzaga, il direttore di Radio Maria, resosi conto dell'eresia proferita dalla Gospa, negò, negò e negò. Disse che tale frase non era MAI stata pronunciata. Noi abbiamo le registrazioni e le pubblicheremo domani. Non si rese conto che il tutto era pubblicato anche sullo stesso sito di Radio Maria ... poi forse se ne accorse e fornì delle strane giustificazioni che vedremo domani ... insomma un misto di eresia, imbroglio, menzogna e peccato contro lo Spirito Santo. *** Fatte queste riflessioni sul piccolo centro agricolo di Medjugorje, definito da alcuni come centro di una manifestazione divina, e da altri, invece, come manifestazione umana o persino diabolica, come possiamo spiegarci, ora noi, questo suo enorme sviluppo di “capitale” straordinario? Permettetemi, allora, queste mie altre osservazioni anche se potrebbero pur dire qualcosa di allucinante! Quando il Governo Centrale di Belgrado si rese conto che la “Gospa” di Medjugorje era un punto di arrivo di una fiumana di turisti che portavano parecchio denaro (più di 500.000 dollari all’anno, e che crescevano di continuo!) allora, aprì tutte le porte agli stranieri che, coi loro pellegrinaggi, portavano appunto tanta valuta straniera forte. Le “apparizioni” di Medjugorje, infatti, promossero un enorme giro di denaro, ben difficile da quantificare, tanto è tuttora imponente! Forse, ben pochi sanno che vicino a Mostar c’è una piccolissima banca che, fino al 1980, aveva un ruolo insignificante nel sistema bancario internazionale, e che teneva i conti dell’ Ordine Francescanoe che, in parte, era anche sua proprietà. Ebbene, questa “Hrvatska Banka DD Mostar” teneva, tra le sue componenti, il meglio dell’universo bancario mondiale, i cui protagonisti erano: Citibank, Deutsche ABN-Amro, Bank Brussels, Lambert, Nat West, BCI Skand, Enskilda, CSFB, Bank of Tokio, Cassa di Risparmio, Bayerische, Bank of America. La Citibank funge da corrispondente per New York e Londra. Come si vede, sono banche altolocate, comprese la “Unicredito Italiano S.p.a.” di Genova. Un dirigente di quel gruppo di società fu anche Franzo Grande Stevens, uno degli “uomini di fiducia” del Vaticano. Dalla metà degli anni 1981 ad oggi, quella piccola banca di Mostar fa da centro finanziario all’impresa multi-miliardaria, costruita attorno alle presunte “apparizioni” di Medjugorje. Un mercato? In questi ultimi anni, quell’impresa miliardaria fu rilevata dal gruppo bancario Zagrebacka. I Francescani però, ne controllano le operazioni di Medjugorje dalla loro università di Staubenvile. Da sapersi anche che in molte località dell’Indiana dell’Ohio e dell’Alabama ci sono molti “Centri Medjugorje”! Stando così le cose, il Papa Giovanni Paolo II come poteva dire a Mons. Maurillo: «Medjugorje, Medjugorje!.. sei il cuore spirituale del mondo!». E sono ancora molti che dicono che il Papa l’abbia affermato in decine di altre occasioni! Comunque, il “si dice” non fa storia; la quale invece, dalla bocca di Mons. Renato Boccardo, Capo del Protocollo del Papa, durante il viaggio in Croazia, nel 2003, affermò che Giovanni Paolo II «non ha mai detto né che sarebbe andato a Medjugorje, né ci fu mai una minima allusione in questo senso»! Ora, in questo nostro articolo su Medjugorje, si potrebbe dire che anche i “messaggi” della “Gospa” furono e sono altrettante invenzioni. Essendo la nostra Fede un “obsequium rationale”, ossia un servizio razionale a Dio, e un vero culto spirituale(Rom. 12, 1), esso non può mai essere un frutto né di fantasia né di allucinazione. Per questo, la Chiesa ha dato quel suo giudizio dopo che, in nome suo, 30 tra sacerdoti e medici scelti, divisi in tre Commissioni, in più di 30 Sessioni hanno competentemente studiato e indagato sul caso Medjugorje. Dopo di che, 20 Vescovi hanno potuto affermare che: «Non ci risulta alcuna prova che dimostri di poter trattare le presunte “apparizioni” come soprannaturali »! Dopo questo, credo sia più che sufficiente, per la “ratio et fides”, attenersi a quelle definizioni della Chiesa che, certo, non inganna! Ma allora, che vuol dire quel seguire i “veggenti” vaganti per il mondo, i quali, proprio per queste presunte loro “apparizioni”, si sono economicamente così ben sistemati? *** A completare i criteri che molti hanno di Medjugorje, sarà bene far conoscere almeno il problema principale che esisteva, allora, nella diocesi di Mostar-Duvno. Negli ultimi anni, cioè, si era giunti fino allo scisma. Otto francescani (e forse più!) furono espulsi dall’Ordine OFM, e sospesi a divinis, perché si erano ribellati alla Santa Sede e, non avendo accettato che alcune parrocchie da loro amministrate passassero sotto la diocesi, occuparono, con la forza, almeno cinque parrocchie, continuando ad amministrarle e a dirigerle loro, invitando persino un diacono vetero-cattolico, che si spacciava per Vescovo, a cresimare circa 800 ragazzi, in tre parrocchie. Che dire, quindi, di tutto questo e dei frutti (marci) di questa situazione di disubbidienza di quei francescani colà residenti?.. Quante confessioni senza la dovuta licenza necessaria! Quante assistenze invalide alle celebrazioni dei matrimoni! Quanti Sacramenti nulli! Quante disobbedienze, sacrilegi, irregolarità!.. E perché, allora, Roma non si è decisa ancora a prendere una decisione definitiva su questo “non constat de supernaturalitate”?.. Note: [1] Cfr. René Laurentin; “La vergine appare a Medjugorje?”; Queriniana 1991 pp. 21 e ss. [2] I Francescani non erano colti di sorpresa da questi avvenimenti a Medjugorje. Padre Branko, circa due anni prima, aveva partecipato a un incontro del Movimento di “Rinnovamento Carismatico” in Italia. Quivi, turbato dal male andamento e del declino dell’Ordine a Mostar, ebbe a dire, poi, d’aver avuto due ammonimenti - che loro dissero: “profezie”! - dai membri del Movimento, che lo indussero a ritornare nella sua vecchia parrocchia di Medjugorje. In detta “visione” (?) avrebbe visto come una grande folla di gente in continua crescita; e getti “d’acqua viva” dove sedeva e una voce che gli diceva: «Vi manderò mia Madre, e tutti l’ascolteranno»! Padre Bravo, che prestava servizio presso la parrocchia in cui stava da anni, durante le lezioni di catechismo raccontava sempre anche le due “visioni” da lui avute. Tra coloro che lo ascoltavano c’erano anche i “sei bambini” che, qualche mese prima, vevano trovato, in sei luoghi diversi, rosari francescani antichi e di valore. Quei sei bambini, pochi mesi dopo, rientrarono ai loro paesi, trasformandosi, poi, in “veggenti”! [3] Cfr. P. Andrea Resch, dott. Giorgio Gagliardi in “I veggenti di Medjugorje: ricerca psicofisiologica”, 1998; [4] Ibid. Par. 7. [5] Cfr. Mons. Pava Zanic, “Rapporto definitivo”, 1990. Tale Rapporto fu spedito a tutti i Vescovi del mondo, par E. [6] Ibid. Resch, op. cit., p. 38 [7] Ibid. Resch, op. cit., p. 38. [8] Cfr. Wajne Vieille, “Medjugorje”, il “Messaggero”, “Messaggio”, Rusconi, 1992. [9] Cfr. DZS, 75. [10] Ibid, 2730. [11] Ibid, 2785. [12] Ibid, 2914-2918. Documentazione gentilmente fornita dall'Inf. F. Adessa Chiesa Viva Anno XXXVII - N° 32 - Marzo 2007 Annotazioni a cura di Pontifex.Roma http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/esteri/11035-la-gospa-e-i-qveggentiq-dio-liberi-medjugorje-dalle-vostre-offese-alla-vergine-maria |
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