ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 18 marzo 2012

Eretico o erotico? Purché sia Fratelenzo.

Enzo Bianchi commenta il poema biblico “Nel Cristianesimo non dovrebbe esserci  angoscia verso la sessualità: è realtà voluta da Dio”

Incontro un parrocchiano entusiasta dell’incontro in San Filippo: “una lettura erotica, che è preghiera“.
Mia reazione – senza erezione – circa l’entusiasmo per questa ventata di erotismo innocentista nel teologhese para-cattolico:
 D’altro canto abbiamo a che fare con Fratelenzo. Fratelenzo è quello che sulle colonne del quotidiano cattolico La Stampa si esprimeva così lo scorso 11 Marzo:
C’è da rallegrarsi a ritrovare nelle librerie un’opera come Essere cristiani di Hans Küng, a quasi quarant’anni dalla prima pubblicazione: “un’introduzione all’essere cristiani … una piccola ‘summa’ della fede cristiana” secondo le parole stesse dell’autore, volta a presentare “non un Vangelo diverso, ma lo stesso Vangelo di sempre, riscoperto per il nostro tempo”. (QUI)

Un articolo molto significativo, con il quale Fratelenzo concede tre rivelazioni almeno:
1 – che si sente in piena sintonia con un eretico, pubblicizzando alla prima occasione la ristampa del testo che segnò la rottura definitiva tra il perito conciliare e la Chiesa
2 – che si sente un po’ il continuatore della strategia-Kung; al terzo posto della staffetta ci metteremo a breve il solito don Vito Mancuso.
3 – che ama prendere per il culo la Chiesa e pensa di poterle tirare le orecchie quanto vuole: cara Chiesa, fai bene a non scomunicare più gli eretici, fai male a non coinvolgerli pienamente nella formazione del cattolicesimo. Cosa cui peraltro provvede benissimo Fratelenzo.
Comunque sia, la confessione filo-kunghiana di Fratelenzo merita un solo accostamento.
Fratelenzo e il suo epigono, don Vito, erano apparsi anche al funerale di Lucio Dalla. Troppo bello se lo avessero lasciato seppellire in santa pace. E così anche il suo funerale diventa occasione per una passerella pubblicitaria di personalità importanti.
Soprassiedo sul cristianesimo di Dalla tanto ingenuamente legato all’eterodossia mancusiana; per Dalla ho già detto: pregare. E basta. Lo ribadisco.
Solo mi viene un pensiero cattivo: ma non è che la coppia invitata a fare outing sia stata quella sbagliata? L’Annunziata, col suo solito strabismo, ha accusato Dalla-Alemanno e di sponda ha blasonato la Chiesa che censura gli omosessuali (il che è falso, ma a parlare è l’Annunziata, per cui…). La mia fissa è che l’outing lo debbano fare Fratelenzo e don Vito, dichiarando fieramente il loro semi-cristianesimo acattolico, e liberandosi dalle carezze di questa Chiesa che non li perseguita.

Certo, il problema è che venderebbero meno, e sarebbero chiamati meno sovente a tenere conferenze nelle parrocchie. Sarebbe un peccato soprattutto per i Consigli Pastorali Parrocchiali che non saprebbero più chi invitare. A parte il sessuologo e la pastora, s’intende. E non solo a parlare del Cantico dei Cantici.
***
Chiudo con una citazione che non c’entra nulla, ma proprio nulla con quanto scritto finora; ma mi capitava tra mano e non volevo andasse persa nei meandri del mio oblio:
Don Primo Vannutelli, dopo essere stato modernista, era ufficialmente “rientrato nei ranghi” prestando il prescritto giuramento anti-modernistico… Pur negando la divinità di Gesù Cristo e della Chiesa, il sacerdote romano teorizzava la necessità di non uscire da essa, attendendone pazientemente l’inevitabile trasformazione storica. I mezzi per favorire questo processo erano per lui la libertà di discussione e di ricerca e il cambiamento della liturgia. E’ lecito chiedersi se il movimento colpito da san Pio X sia rimasto inerte dopo la morte del Pontefice e non abbia invece tentato di ricostituirsi all’ombra del…  (R. De Mattei, Il Concilio Vaticano II, Lindau, p.81-82)
http://satiricus.wordpress.com/2012/03/18/eretico-o-erotico-purche-sia-fratelenzo/

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