Anche nella nuova traduzione della Bibbia troviamo la modifica di alcune parole che tendono intenzionalmente a minimizzare la figura della Madonna. Non è un mistero che numerosi Vescovi non pregano la Madonna e ne parlano nelle omelie per inevitabilità! Non è un mistero che cercano di svalutare in tutti i modi la Madre di Dio, infatti vogliono l’ecumenismo con i protestanti e l’eliminazione della devozione alla Madre di Dio. Anche all’interno dei seminari non viene recitato il Rosario giornaliero e la sua recita è facoltativa.
Ci sono quelli che ne parlano ed esprimono concetti superficiali senza alcuna manifestazione di amore.
Non dagli ultimi anni, già negli anni ’70 si sviluppò prepotentemente l’opposizione all’interno della Chiesa alla sana devozione alla Madonna, attaccandola da tutte le parti, esprimendo concetti protestanti ed eretici. L’attacco contro la vera devozione alla Madonna fu portato avanti da diversi Cardinali e Vescovi, ovviamente nessuno intervenne, lasciando seminati un po’ ovunque insegnamenti pienamente opposti alla sana dottrina della Chiesa.
Quando si ripetono i peccati si genera l’accecamento dello spirito, e più si pecca -diventando un’abitudine peccare con facilità-, più aumenta l’accecamento dell’intelletto. Chi rimane nella sua cattiva abitudine di commettere molti peccati, non avanza ma retrocede di colpa in colpa, non avrà più la forza e il desiderio di correggersi. Non ci penserà assolutamente. Godrà nel commettere abusi, complotti e tragedie. Si trasforma in una bestia priva di ragione, che cerca solo di piacere ai suoi sensi!
"Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli" (Mt 10, 32-33).
Il razionalismo ha fatto della Chiesa un deserto.
La solennità di oggi ci presenta la piena disponibilità della Madonna alla volontà di Dio, risponde all’invito dell’Arcangelo Gabriele: "Eccomi, sono la serva del Signore", mentre la nuova traduzione della Bibbia e il Vangelo proclamato oggi in tutte le Sante Messe, afferma diversamente: "Ecco la serva del Signore".
La prima frase è la versione tradizionale della dottrina cattolica, la seconda è la versione moderna. Tra le due versioni è presente una differente disponibilità della Fanciulla di Nazaret. Nella prima risposta autentica la Madonna volontariamente si dona a Dio ed accetta con gioia la sua volontà, esprime con piena lucidità la sua donazione al progetto di Dio, si considera Serva del Signore.
Nella seconda risposta moderna, c’è invece un atteggiamento di passività, risponde come costretta dall’annuncio dell’Arcangelo e non si dona liberamente e totalmente a Dio. Come se venisse obbligata e non partecipa con la sua Fede quasi infinita.
Ma non si ferma qui l’aggiornamento riportato da chi ha compiuto la traduzione della Bibbia. La seconda parte della frase nell’espressione autentica afferma: "…avvenga di me quello che hai detto". Invece quella moderna afferma: "…avvenga per me secondo la tua parola". La differenza sostanziale è che nella prima frase la Madonna si dona a Dio nella sua totalità, mentre quella moderna intende esprimere la mancata partecipazione della Madonna al piano della salvezza, quindi, "si faccia per me quello che si vuole…". Si tende a mostrare che non ne poteva fare a meno…
Vediamo le due frasi complete e a confronto, la prima è quella tradizionale, la seconda la moderna:
"Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto".
"Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola".
È un piano per distruggere la potente mediazione della Madonna, già da molti decenni nelle facoltà di Teologia la figura della Madonna è scomparsa e se ne parla per forza d’inerzia. È ovvio che sia così, quando si perde la Fede si diventa come oppositori di Dio, anche se loro non se ne rendono conto, in realtà vivono come nemici di Gesù e della sua Chiesa. E allora detestano i veggenti di Medjugorje e gli apostoli che lavorano con grande amore per la salvezza delle anime.
Basta consultare gli scritti degli antichi scrittori cristiani e dei Santi per comprendere le grandezze della Vergine Maria e la sua potente mediazione presso suo Figlio Gesù. Leggiamo nelle encicliche dei Papi affermazioni illuminanti sulla figura della Madre di Dio ma è tutta la letteratura cattolica antica ad innalzare la Vergine a quel ruolo che Le ha dato Dio stesso.
Non ci fu solamente la volontà di Dio nell’esporre a Maria il suo piano di salvezza, cooperò anche la risposta della Fanciulla, si incontrarono le due volontà. Già Maria aveva scelto di donare interamente la sua vita a Dio e di vivere in castità, proposito certamente ispirato da Dio. Perché Dio preparò la Vergine Immacolata al momento dell’Annunciazione. San Gabriele non poteva portare l’annuncio ad una fanciulla qualsiasi ma alla Fanciulla Immacolata, privilegio concesso elusivamente a Colei che doveva diventare la Madre di Dio, dando un Corpo al Dio degli ebrei, partorendo Colui che avrebbe redento l’umanità.
I grandi Patriarchi e i Profeti più famosi avevano ascoltato la Parola di Dio ed eseguita, in Maria quella Parola si incarna in Lei e si fa Uomo. Senza la collaborazione della Vergine questo non sarebbe avvenuto, ma Dio La preparò ed Ella si lasciò plasmare docilmente. La risposta della Vergine fu piena e collaborativa.
Trascrivo alcune righe dal mio libro "Santo Rosario meditato".
«Il messaggio del Rosario è uno solo: il Vangelo. Se si condivide questo messaggio meditato nel Rosario, nasce la comunione di intenti nella Chiesa. Recitando il Rosario conosci il Vangelo, ti lasci assorbire dallo stesso Spirito che operava in Gesù nella sua missione pubblica; che operava in Maria, dall’Annunciazione fino all’Assunzione, e che continua ad operare ineffabilmente e potentemente nella Persona della sua Sposa amatissima.
Quando si parla dell’Annunciazione, conosciamo il dialogo tra la Vergine e l’Arcangelo Gabriele; ma anche sotto la croce avvenne un’altra Annunciazione, la seconda. Nel primo annuncio la Madonna accolse il Figlio di Dio nel suo grembo, nel secondo annuncio la Madonna ha accolto ognuno di noi nel suo Cuore Immacolato. Poco prima di spirare, Gesù ha detto: "Figlio, ecco la tua Madre".
Questo è il secondo annuncio e lo compie Gesù, donando tutti gli esseri umani a Maria. Nel primo, Dio Padre per mezzo dell’Arcangelo dona Gesù a Maria; nel secondo, Gesù stesso dona tutti noi a Maria. È sempre Maria a ricevere Gesù e tutti noi.
Il Rosario è un annuncio di Fede perché fondato sugli eventi che hanno determinato il mistero della Redenzione di ciascuno di noi.
Il Rosario è Maria che contempla la storia del suo Figlio e quanto è stato compiuto per la Redenzione. È la preghiera di Maria, è la preghiera che permette a Maria di agire in un’anima come piace a Lei, per ricolmare di Grazie quell’anima.
Il primo lavoro che compie la Madonna è quello di trasmettere il suo Spirito, affinché il suo Sposo -lo Spirito Santo- riversi i suoi doni nell’anima in cui trova la sua Sposa. È Maria ad attrarre lo Spirito Santo in un’anima, e senza la sua presenza, lo Spirito di Dio non opererebbe.
Così vuole Dio».
- Padre Giulio Maria Scozzaro - www.gesuemaria.it -
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