Che ci proibisce il quinto comandamento: Non ammazzare? Il quinto comandamento: Non ammazzare, ci proibisce di arrecare danno alla vita, sia naturale che spirituale,
del prossimo e nostra; perciò ci proibisce l’omicidio, il suicidio, il
duello, i ferimenti, le percosse, le ingiurie, le imprecazioni e lo scandalo.
Preliminari. Dopo il rispetto all’autorità umana, Dio comanda il
rispetto alla vita del prossimo, ma nessuno è più prossimo a noi di noi
stessi; quindi non solo comanda il rispetto alla vita altrui, tanto
corporale quanto spirituale ma ancora, in primo luogo, il rispetto alla
vita propria. La parte positiva di questo comandamento è di conservare a
noi e ai nostri dipendenti la vita, la quale è il massimo dei beni
nell’ordine naturale; la parte negativa è di non far nulla che la possa
danneggiare a noi o agli altri. [...] Che cos’è scandalo? Scandalo è
dare al prossimo, con qualunque atto cattivo, occasione di peccare.
Definizione. Lo scandalo è un detto o un fatto, non retto, che porge al prossimo
occasione di peccare, distogliendolo dal bene o incitandolo al male.
Condizioni. 1° Il fatto esterno, sia cattivo in sé o in apparenza; 2°
dia ad altri occasione di peccare anche solo venialmente.
Affinché vi sia scandalo:
1° non è neppur necessario che la parola o l’azione
sia di natura sua malvagia, basta che ne abbia l’aspetto. Onde San
Paolo: «Se il mangiar carne scandalizza i fratelli, non mangerò carne in
eterno. Astenetevi da ogni specie di male» (Ts 5,21). E il vecchio
Eleazaro preferì morire piuttosto che simulare di mangiare carne
proibita dalla legge (2°Mac 6);
2° non è necessario che si abbia intenzione di
indurre al peccato, il che sarebbe tentazione; basta che la parola
detta, l’azione fatta od omessa dia al prossimo occasione di peccare:
chi spara contro un uomo, Io ferisce o anche l’uccide, ancorché non ne
abbia l’intenzione;
3° non è necessario neppure che il prossimo pecchi,
ma basta che la parola, o l’azione abbia per sé efficacia d’indurlo a
peccare. Gesù aveva detto agli Apostoli che voleva andare a Gerusalemme,
ove sarebbe stato messo a morte per noi. Pietro, per l’amore che gli
portava, cercò di dissuaderlo; ma Gesù gli disse: «Va’ indietro, satana,
che mi sei di scandalo» (Mc 8,38). Scandaloso non è solo chi insegna la
malizia, ma anche chi la risveglia nel prossimo con parole, azioni che
destano pensieri e desideri cattivi.
Specie. 1° Attivo e passivo; 2° diretto e indiretto.
1° Attivo è l’atto che può indurre a peccare;
passivo, il peccato occasionato dall’atto cattivo, ossia, il primo è lo
scandalo dato, l’altro, il ricevuto. E questo è detto: a) farisaico, se
proviene dalla malizia di chi si scandalizza; b) dei pusilli o deboli o
semplici, se proviene dall’ignoranza o debolezza di chi è scandalizzato.
2° Diretto, quando l’azione cattiva è fatta a bella
posta per indurre altri al male, senza intendere la sua rovina
spirituale; se invece si avesse di mira di farlo peccare per farlo
peccare, ossia per minarlo spiritualmente, si avrebbe lo scandalo
diabolico; indiretto, quando non si ha intenzione di indurre altri al
male ma si pone cosa atta a incitarlo al male.
Si dà scandalo diretto col comandare, chiedere, istigare, consigliare cose cattive; indiretto si può dare in mille modi.
Lo scandalo è peccato gravissimo, e Dio domanderà
conto del male che si fa commettere ad altri con perfidi eccitamenti e
con cattivi esempi ; «Guai all'uomo per colpa del quale viene lo
scandalo» (Mt 18,7). Lo scandalo toglie, o tende a togliere, la vita
soprannaturale, che è il più grande dei beni che l’uomo possa avere;
quindi lo scandaloso è:
1° peggiore del ladro, perché questi ruba l’oro,
quello la grazia di Dio, fa perdere il cielo; ruba le anime a Gesù,che
morì per salvarle;
2° peggiore dell’assassino, perché questi ferisce e uccide il corpo; quello l’anima;
3° opera una vera strage, perché il male si propaga
come si propaga la scintilla nel canneto, come si allarga la macchia
d’olio, come si allargano i circoli concentrici che si formano, nel lago
in cui si sia lasciato cadere un sassolino. Come un seme cattivo ne
produce dieci, cento, mille, così uno scandalo; come un epidemico
infetta una città, una provincia, così uno scandaloso.
Supponete che quest’anno una per-sona scandalizzi
un’altra, e un altr’anno ognuna ne scandalizzi un’altra; e cosi ogni
anno ognuno degli scandalizzati ne scandalizzi un altro. Dopo vent’anni
quanto saranno le persone scandalizzate? Un numero enorme: 1.048.575.
Non è una strage?
Dio domanderà conto del male che si fa commettere. La
giustizia umana, a chi avvelenò il pozzo, la fonte, domanda conto delle
malattie e morti avvenute. Così la giustizia di Dio.
E sarà un conto terribile, perché gli scandalizzati,
forse caduti nell’inferno, gridano vendetta, più che non gridasse il
sangue di Abele contro Caino. E Dio dice che punirà: «E mia la vendetta e
io la farò; ricercherò dallo scandaloso il sangue dello scandalizzato.
Renderà l’anima sua per l’anima di lui» (Ez 3,18). Perciò Gesù ha detto:
«Guai agli scandalosi. Chi scandalizzerà uno di questi piccolini che
credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una
macina da asino e fosse immerso nel profondo del mare» (Mt 18, 6).
Quindi riteniamo rivolta a noi la raccomandazione di S. Paolo ai Romani:
«Guardatevi dall’imporre inciampo o scandalo al fratello» (Rm 14,13).
Si deve denunziare lo scandaloso a chiunque. Non è un
far la spia ma è un’opera di carità. Sarebbe far la spia il denunziare
chi ha un male attaccaticcio, affinché non infetti gli altri, o il
denunziare chi getta il veleno nei cibi, nel pozzo? Così è carità per le
pecore gridare al lupo. E’ anche una carità per lo scandaloso che verrà
corretto.
Che cosa deve fare chi ha danneggiato il prossimo nella vita del corpo, o in quella dell'anima?
Chi ha danneggiato il prossimo non basta che si
confessi, ma deve anche riparare al male che ha fatto col risarcire al
prossimo i danni arrecati, col ritrattare gli errori insegnati, e col
dar buoni esempi.
Citazioni e approfondimenti dal testo: "Il valore
della vita", Commento dogmatico - morale al Catechismo, vol. 2, Morale o
comandamenti e virtù e vizi, del sacerdote salesiano Ferdinando Maccono
di veneranda memoria.
Carlo Di Pietro
FINE ARTICOLO DI CARLO DI PIETRO - AGGIUNTE DI PONTIFEX
LO ABBIAMO CONTATTATO PER AVERE CHIAREZZA SULLA DOTTRINA CATTOLICA E LO SCANDALO
GIOVANNI PAOLO II, STANDO ALLE PROVE CERTE, E' ALL'INFERNO A CAUSA DEGLI SCANDALI E DEI PECCATI MORTALI
SE SI FOSSE CONVERTITO E PENTITO
IN PUNTO DI MORTE, DATO CHE NON LO HA FATTO NEL TESTAMENTO SPIRITUALE,
AL MASSIMO POTREBBE ESSERE IN PURGATORIO MA MAI IN PARADISO
QUESTO INSEGNA LA VERA DOTTRINA CATTOLICA - CHI SOSTIENE IL CONTRARIO E' UN ERETICO
Inchiesta Parte prima:
Inchiesta Parte seconda:
Inchiesta Parte terza:
Inchiesta Parte quarta:
Inchiesta Parte quinta:
Inchiesta Parte sesta:
Inchiesta Parte settima:
Inchiesta Parte ottava:
Inchiesta Parte nona:
Inchiesta Parte decima:
Inchiesta Parte undicesima:
Inchiesta Parte dodicesima:
Inchiesta Parte tredicesima:
Inchiesta Parte quattordicesima:
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