PADRE GEORG PAOLO GABRIELE PAPA BENEDETTO XVI
Del resto le prove raccolte nella fase istruttoria sono gravi e particolarmente robuste. Si dice che ad aggravare la posizione di Paoletto non ci sia solo l'archivio sequestrato dai gendarmi alla fine di maggio nella sua abitazione vicino a porta Sant'Anna, dove sono state rinvenute carte trafugate dalle stanze pontificie.
Ci sarebbe infatti un secondo archivio e anche in questo caso consistente, spuntato dopo una seconda perquisizione avvenuta alla fine di giugno a Castel Gandolfo dove, all'interno della villa pontificia, l'ex maggiordomo aveva in dotazione un piccolo alloggio che utilizzava in concomitanza dei periodi di vacanza di Benedetto XVI per continuare a servirlo anche fuori dal Vaticano.
INGRID STAMPAPAOLO GABRIELE E BENEDETTO XVI
Nei rumors d'Oltretevere è filtrato che tre o quattro settimane dopo la prima perquisizione i gendarmi hanno rinvenuto altro materiale considerato importante.
In questi giorni il magistrato Bonnet sta ultimando la sentenza conclusiva dell'istruttoria, mentre il promotore di giustizia, Nicola Picardi, sta terminando la requisitoria. Un lavoro di cesello andato ben al di là delle previsioni, visto che è slittato diverse volte, rendendo l'attesa ancora più gravida di interrogativi. Paolo Gabriele - attualmente unico indagato - ha davvero fatto tutto da solo senza complici, né pressioni di sorta?
Il legale di Paolo Gabriele, Fusco, tempo addietro aveva puntualizzato che il suo assistito non ha mai avuto mandanti né complici. Possibile? Nei due documenti che sta scrivendo la magistratura vaticana e che verranno resi pubblici (ma forse solo parzialmente) dovrebbero essere inclusi i nomi della catena di persone che hanno fatto da corollario all'azione del maggiordomo il quale, sottolinea l'avvocato, avrebbe agito soprattutto per ragioni ideali, per aiutare il Papa a snidare il male nascosto nella Chiesa.
IL PAPA PADRE GEORG E PAOLO GABRIELEJOSEF CLEMENS
Nel tam tam si è parlato con insistenza di cittadini italiani coinvolti, probabilmente anche giornalisti che avrebbero fatto da tramite con Gianluigi Nuzzi, l'autore del libro Sua Santità, le carte segrete di Benedetto XVI. Diverse le persone ascoltate nel corso dei sessanta giorni di prigionia di Paolo Gabriele (attualmente ai domiciliari), compreso le cinque Memores Domini che accudiscono il Papa quotidianamente, la storica collaboratrice tedesca Ingrid Stampa, l'ex segretario personale Clemens (molto amico del Papa anche se ultimamente Benedetto XVI avrebbe interrotto l'abitudine di recarsi il giovedì sera da lui a cena), la fisioterapista che lo cura, gli amici di Paoletto, alcuni gendarmi, officiali della Segreteria di Stato e alcuni capi dicastero.
Accanto alle indagini della magistratura si è affiancato il lavoro di ricerca della commissione cardinalizia incaricata da Papa Ratzinger di ascoltare anche cardinali e vescovi in virtù della porpora dei tre 007 (lo spagnolo Herranz, l'italiano De Giorgi e lo slovacco Tomko). Le audizioni che hanno portato a termine sono state una trentina e sono servite per redigere un corposo rapporto presentato direttamente al Papa una decina di giorni fa.
GIANLUIGI NUZZI
Successivamente, il 27 luglio, a Castel Gandolfo si è tenuto un summit tra i magistrati vaticani, i membri della commissione cardinalizia e il nuovo consulente della comunicazione Greg Burke per definire i passi da fare nella fase due, quella del dopo sentenza. Il cardinale Bertone era assente perché in quei giorni in vacanza ad Aosta, a Les Combes.
GIANLUIGI NUZZI COVER SUA SANTITÀ
I magistrati sono stati incoraggiati dal Papa ad andare avanti con solerzia per arrivare alla fine di questa storia incredibile. Il processo dovrebbe tenersi in autunno anche se il Papa potrebbe intervenire prima per concedere la grazia al suo ex maggiordomo (che amava come un figlio) e far calare definitivamente il silenzio su tutta la vicenda.
Secondo me il personaggio Gabriele è stato costruito proprio per dequalificare l'"affaire",
RispondiEliminaspostando i sospetti dai veri responsabili, ad una persona sia pur con contiguità fisica h 24 con il Papa,di profilo molto più basso,che si sta "sacrificando" per la Ragion di Stato.
Il Vaticano,non ha infatti ricorso,pur avendone diritto, ai buoni uffici investigativi delle Autorità Italiane ed essendo una Monarchia assoluta, dove il Potere Giudiziario coincide con l'Esecutivo ed il Legislativo,può affermare tutto ed il contrario di tutto,nell'arco di tempo che vuole,senza tema di essere smentito.
Anche dal punto di vista mediatico, il "tristissimo" Padre Lombardi che più che il portavoce è diventato lo "smentitore" ufficiale,ci fa rimpiangere Navarro Valls che anche se talvolta diceva qualche bugia,lo faceva bene e con classe.
Ruben