ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 11 settembre 2012

CONNUBIO GESÙ MISERICORDIOSO - REGINA DELLA PACE (O GOSPA DI MEDJUGORJE)


Pontifex.Roma(Immagine puramente indicativa) Cari amici di Pontifex, riguardo alla mia ultima segnalazione sul “connubio” fra le due devozioni a Gesù Misericordioso (Suor Faustina) e alla Regina della Pace (Medjugorje), desidero precisare che il connubio è “de facto”. Ho verificato personalmente che nei gruppi carismatici si praticano le due devozioni. Vi ho indicato alcuni siti che promuovono le due devozioni unite (SITO 1 E SITO 2) e vi ho parlato della Chiesa di Surmanci (vicina a Medjugorje) dove si venera un’icona della divina misericordia. Ma il demonio è molto furbo: non può mettere nero su bianco che le due devozioni sono legate fra loro. Di fatto lui è riuscito a sostituire la devozione al Sacro Cuore con quella a Gesù Misericordioso di suor Faustina e di fatto lui è riuscito a sostituire la devozione al Cuore Immacolato di Maria con quella alla Regina della Pace. In Italia esiste un’associazione molto “potente” che si chiama A.D.I.M. Alleanza Dives In Misericordia di Rinnovamento Carismatico Cattolico (penso che la conosciate bene) che ha sede in Trento e stampa e distribuisce pubblicazioni in Italia e all’estero. Il suo animatore è don Renato Tisot. I suoi aderenti sono sostanzialmente dei carismatici che sostengono non solo la devozione di suor Faustina a Gesù Misericordioso ma anche la devozione alla Regina della Pace e i pellegrinaggi a Medjugorje (ricordiamo che i pellegrinaggi a Medjugorje sono vietati).

Il “connubio” è avvenuto proprio per mezzo del movimento carismatico, del quale conoscete bene la storia. Ad ogni buon conto, trascrivo qui di seguito uno stralcio dal mio scritto “Medium-gorje” pubblicato sul sito.
(omissis)
Frère Michel de la Sainte Trinité, noto esperto di Fatima su cui ha pubblicato diversi autorevoli volumi, ha condotto uno studio sulle testimonianze dei "veggenti" di Medjugorje alla luce del dogma, basandosi sulle direttive ed esperienze tradizionali della Chiesa circa la valutazione dei fenomeni di questo tipo e, in particolare, ponendo gli avvenimenti jugoslavi a confronto con le apparizioni e i messaggi della Madonna a Fatima, che hanno ottenuto la debita autenticazione della Chiesa.
Estratto da Apparitions a Medjugorje? di Frère Michel de la Sainte Tninité (da uno studio pubblicato in fascicoli da «La Contre-Réforme catholique au XX siècle», dal Maggio 1984 al Giugno 1985).
“Gli specialisti di teologia mistica ci forniscono numerosi criteri di discernimento chiari e precisi, che permettono di distinguere le manifestazioni divine autentiche da tutte le loro contraffazioni: sia che si tratti di imposture o di turbe psico-patologiche o di interventi demoniaci; questi tre elementi d'altronde combinano, molto spesso in maniera inestricabile, la loro azione al servizio dell'errore e del male.
Non si tratta solamente di stabilire la salute fisica e il buon equilibrio psichico dei "veggenti" e nemmeno di indagare nella loro vita morale e spirituale. Questi criteri sono necessari, ma non sufficienti.
Non è sufficiente dimostrare, secondo le regole della dinamica di gruppo, che i "veggenti" non sono sotto l'influenza di alcun leader ...
I criteri decisivi sono d'ordine obiettivo; essi si riferiscono alla natura e al contenuto dottrinale dei fatti presentati come provenienti da Dio. Questi sono criteri sicuri e prioritari, giacché né Dio né la Vergine Maria sono degli sconosciuti per la Chiesa.
È per questo che «è sufficiente che un solo punto certo sia contraddetto in fatto di dogma [...] per potere affermare che chi parla non è inviato da Dio» (Poulain, Des Grâces d'oraison, Traité de théologie mystique, pag. 357, Parigi 1906. Cf. tutto quanto esposto sulle «Révélations et visions», p. 293-294).
D'altra parte, Dio non suole intervenire in maniera straordinaria senza motivo evidente: se il messaggio ricevuto è banale e non fa che ripetere luoghi comuni o parole di apparizioni precedenti, esso è sospetto.
Ricordiamoci, inoltre, che se una «apparizione» autentica deve essere vera, buona e degna di Dio in ogni sua parte, un'«apparizione» illusoria o diabolica, al contrario, non è mai interamente malvagia. L'inganno va a volte molto lontano e la contraffazione può presentare delle somiglianze notevoli con le manifestazioni divine autentiche.
La storia della Chiesa ce ne fornisce esempi famosi. Tale fu nel XVI secolo quella di una certa Madeleine de la Croix, francescana di Cordova, votata fin dall'infanzia al demonio, che, per trentotto anni, trasse in inganno i più grandi teologi, i Vescovi, i Cardinali dando tutte le apparenze di un'anima dotata di carismi straordinari (Poulain, op. cit. p. 336).
L'esempio di Nicole Tavernier, a Parigi, durante i guai della Lega (l'associazione dei cattolici di Francia nel XVI secolo -n.d.r.-), può essere forse ancora più stupefacente. «Ella aveva la reputazione di essere una santa e di operare miracoli. Di fatto, ella prediceva l'avvenire, aveva delle estasi, delle visioni e rivelazioni e compiva degli incontestabili prodigi. Digiunava e parlava senza posa della necessità di fare penitenza per uscire dalle condizioni in cui ci si trovava. Essa annunciava che, se ci si fosse pentiti dei propri peccati, si sarebbe vista la fine delle calamità pubbliche. Dietro suo incitamento, la gente si confessava e comunicava. In diverse città della Francia, si ordinarono perfino delle processioni. Ed ella stessa ne fece fare una a Parigi alla quale assistette il Parlamento accompagnato dalla Corte e da un gran numero di cittadini. Ma presto la beata Acarie riuscì a smascherarla, dimostrando che il demonio era l'autore di tutto quanto in essa si vedeva di straordinario e che egli sapeva perdere un po' per guadagnare molto» (J.-B. Boucher, Madame Acarie, Parigi 1982; citata da H. Bremond, Histoire du sentimente religieux, tomo II, p. 69-71).
Ciò significa che nel dominio dei fenomeni soprannaturali straordinari, la potenza del demonio è immensa. Con il permesso di Dio, egli ha il potere di apparire sotto le sembianze di «Angelo di luce» e persino di apparire sotto l'aspetto esterno di Nostro Signore o della Vergine Maria, come fece a Lourdes davanti ad una cinquantina di "veggenti" dopo il ciclo di apparizioni a Bernardette (cf. Mons. L. Cristiani, Presenza di Satana nel mondo moderno, Ed. France-Empire, 1960, cap. "Le diavolerie di Lourdes", pagg. 59-91).
Ed egli può allora operare tutti i tipi di prodigi e di inganni: estasi, levitazioni, fenomeni luminosi, rumori insoliti, predizioni, parlare in lingue, senza omettere i discorsi pii e gli inviti all'ascesi più rigorosa. Le concessioni alla verità e al bene non gli costano niente purché, a lungo andare, gli riesca di insinuare qualche errore nocivo alle anime e pericoloso per la Chiesa.
Tuttavia, la teologia ci insegna che Dio non permette mai al male di rivestire tutte le apparenze del bene. «Mentre la visione divina - nota Mons. Albert Farges (1848-1926) - è sempre conforme alla gravità e alla maestà delle cose celesti, le figure diaboliche hanno infallibilmente qualche cosa di indegno di Dio, di ridicolo, di stravagante, di disordinato e di irragionevole.» (Les phénomènes mystiques distingués de leurs contrefaçons humaines et diaboliques, Traité de théologie mystique, tomo II pag. 24, Ed. Lethielleux, 1923).
Alla luce dei criteri sopra indicati, occorre ora valutare gli eventi e le circostanze che hanno determinato e caratterizzato il “fenomeno”.
1- Gli antefatti.
L'opinione di diversi studiosi è che le «apparizioni» di Medjugorje siano state preventivamente programmate in collaborazione con alcuni autorevoli rappresentanti del «Rinnovamento Carismatico».
In particolare, per far luce su queste infiltrazioni, Frère Michel si avvale degli scritti stessi dell'Abate René Laurentin, uno dei maggiori apologisti delle apparizioni jugoslave, teologo progressista del Concilio Vaticano II, noto per le sue tesi «minimaliste» puntate alla riduzione dell'importanza della Madonna nella Chiesa.
Riferisce Frère Michel:
«Un prete tedesco, il Dr Heribert Muhlen, professore di dogmatica alla facoltà di teologia di Paderborn -responsabile del movimento carismatico in Germania - tenne una conferenza a Zagabria qualche anno fa. Nel corso della sua esposizione, egli disse ai preti e agli altri dell'uditorio: «Nel vostro paese, Dio sta preparando delle grandi cose, che avranno un'influenza profonda sul destino dell'Europa intera!» (M. Ljubic, La Vierge Marie apparaît en Yougoslavie, Ed. du Parvis, Hauteville 1984, pag. 102).
In Italia, un prete che si dice stigmatizzato, annunciò diversi anni prima dell'avvenimento ad un gruppo di fedeli dei dintorni di Medjugorje: «La Santa Vergine visiterà presto la vostra patria». (Ljubic, op. cit., pag. 73).
Infine, nel maggio 1981 a Roma, il canadese Padre Emiliano Tardif (1928-1999), uno dei massimi rappresentanti internazionali del carismatico Rinnovamento nello Spirito, profetizzava al Padre Tomislav Vlasic: «Non abbiate paura, vi mando mia Madre». (R. Faricy - L.Rooney, op. cit., pag. 38).
Il desiderio di un carisma straordinario, che non è stato concesso da Dio nella Sua assoluta libertà, mette l’anima in grave pericolo.
San Giovanni della Croce dimostra quanto l’anima che desiderasse le rivelazioni sia vana, poiché essa, tramite tale curiosità:
1) dà al demonio l’occasione di ingannarla;
2) tale inclinazione leva la purezza della fede;
3) produce ostacoli per lo spirito;
4) denota mancanza di umiltà;
5) espone l’anima ad una moltitudine di errori; è inoltre una mancanza di rispetto per Nostro Signore il domandarla poiché la pienezza della Rivelazione è stata data col Vangelo;
6) il desiderio volontario di tali grazie è dunque per lo meno peccato veniale, anche in presenza di un fine buono. La ragione ne è che il desiderio di tali carismi distoglie dalla contemplazione infusa dei misteri della fede: «Lo Spirito Santo illumina l’intelligenza raccolta (nella contemplazione, n.d.r.) nella misura di tale raccoglimento. Ora il raccoglimento più perfetto è quello che ha luogo nella fede […].
La carità è infusa in proporzione alla purezza dell’anima che si trova nella fede perfetta: più tale carità è intensa e più lo Spirito Santo la illumina e le comunica i suoi doni».
Concludiamo dunque dicendo con Padre Garrigou-Lagrange che «è dunque un grande e purtroppo frequente errore quello di confondere il desiderio delle rivelazioni con la contemplazione infusa; non solo il primo è reprensibile, ma esso ci distoglie inoltre dalla contemplazione infusa che al contrario è altamente desiderabile».
(omissis)
7- Una “Madonna” che incoraggia il Rinnovamento Carismatico.
Frère Michel procede con un'analisi documentata del Rinnovamento Carismatico traendo le informazioni dai testi dei suoi stessi apologisti, in particolare dell'Abate Laurentin, e fa una breve ma precisa storia delle radici di questo movimento che individua nel Pentecostismo protestante, basandosi, anche in questo caso, sui testi di leader pentecostali.
Con la conoscenza di questi fatti, il quadro si completa e gli avvenimenti di Medjugorje appaiono nella loro vera, inquietante luce.
È incontestabile che ci sia stata, come dice l'abate Laurentin, «un'armonia prestabilita» fra gli avvenimenti di Medjugorje e il Rinnovamento Carismatico.
L’apparizione di Medjugorje raccomanda, anche con insistenza, la creazione di gruppi di preghiera carismatici:
“Dobbiamo fare un gruppo di preghiera carismatica a Medjugorje?” -le fu chiesto-. Ed essa rispose: “Non solamente a Medjugorje, ma in tutte le parrocchie della Jugoslavia” (Testimoniamza del Dr Madre).
Il padre Kraljevic, altro francescano carismatico di Medjugorje, ci tiene a precisarlo: dalle prime settimane dell'agosto 1981 i «veggenti formarono con la Vergine un gruppo di preghiera. La Vergine, a modo suo, divenne membro del gruppo e suo «berger» [berger = pastore; si sa che questo è il termine appropriato usato dai carismatici per indicare i loro animatori], pregando, cantando con loro e insegnando loro» (S. Kraljevic, op. cit., pag. 43).
Ma l'avvenimento più significativo di questa sorprendente convergenza fra l’apparizione ed il Rinnovamento Carismatico fu il raduno carismatico che ebbe luogo a Medjugorje dal 23 al 25 agosto 1983.
Bisogna ascoltare il Dr Madre, membro della comunità carismatica del «Leone di Giuda» e dell' «Agnello Immolato», raccontare questo episodio capitale nella storia di Medjugorje.
«Dopo qualche mese, si resero conto che si stavano spossando [si trattava del «leader spirituale» Tomislav e dei suoi confratelli], che mancava loro come un certo soffio [sic] [...]. Ed è per questo che i ragazzi, un giorno, dissero a Maria: “Maria, mandaci un prete che ci insegni veramente a pregare, secondo il cuore di Dio, per la guarigione dei nostri malati”. Maria rispose: “Se pregherete e digiunerete, allora, sarà possibile”.
E sembra davvero, senza alcuna pretesa da parte mia, che la venuta di Padre Tardif corrisponda con l'esaudimento di questa preghiera fatta a Maria dai ragazzi».
Esaudimento facile. Il Padre Tomislav non ebbe che da invitare a Medjugorje il Padre Tardif. Quest'ultimo vi si recò e vi soggiornò dal 23 al 25 agosto 1983, accompagnato dal Dr Madre e dal Padre Rancourt. Tutta la Parrocchia di Medjugorje, "veggenti", francescani e fedeli si misero alla scuola del maestro carismatico. Egli insegnò loro a profetizzare, a parlare o cantare in lingue. E la folla ricevette allora «l'effusione dello Spirito», il famoso «battesimo nello Spirito Santo» della setta battista [una setta protestante !] da cui è uscito tutto il «Rinnovamento».
Ci furono, si dice, delle guarigioni. «Fu una immensa scoperta e una grande gioia». Si sentiva «una pace straordinaria», con una intensità «analoga a quella delle assemblee dei primi cristiani».
Il giorno dopo, sul luogo delle apparizioni, «lo Spirito soffiò e delle guarigioni cominciarono a verificarsi, ad essere annunciate ed a essere confermate immediatamente.
E la gente cominciò a parlare e ci fu una lunga profezia data da Padre Tardif, secondo cui nel luogo stesso [...] delle apparizioni iniziali, si sarebbero prodotte in avvenire molte guarigioni».
E il Padre Tardif ignorava che la "Vergine" aveva detto quasi parola per parola la stessa cosa qualche mese prima a proposito di questo luogo iniziale delle «apparizioni». Ricordiamo che è stato questo stesso Padre Tardif –guarito, racconta egli stesso, grazie all'imposizione delle mani di un gruppo carismatico– che aveva profetizzato, nel maggio 1981, la prossima venuta della «Vergine» in Jugoslavia.
Seguì poi una lunga conversazione con una delle "veggenti".
La sera, i nostri tre visitatori assistettero all'«apparizione» quotidiana. Una delle "veggenti" trasmise un messaggio speciale della "Vergine" per ciascuno dei tre apostoli del Rinnovamento.
«E poi, abbiamo domandato ai quattro veggenti di imporci le mani (dato che noi stessi, per ventiquattr'ore, non avevamo mai smesso di imporre le mani), perché non lasciavamo mai svanire con l'uso quello che avevamo ricevuto in pochi minuti».
Durante la celebrazione eucaristica, «il Signore ha moltiplicato i segni». «È stata una immensa effusione di Spirito Santo con molto frutto ...»
Questo dimostra:
1) che la "Vergine" di Medjugorje ha promesso ai "veggenti", come grazia di elezione, la venuta degli apostoli del Rinnovamento Carismatico [!!!].
2) che dal 23 al 25 agosto 1983, sicuramente con l'approvazione e la benedizione dell'apparizione, i tre apostoli del Rinnovamento –il Padre Tardif, il Dr Madre e il Padre Rancourt– hanno iniziato la parrocchia ai riti pentecostali: battesimo dello Spirito, parlare in lingue, profezie, ecc.
3) che è lo stesso Spirito che soffia presso i leader carismatici e a Medjugorje.
Serve ricordare che i francescani della parrocchia o dei dintorni che hanno consigliato i "veggenti" o sostenuto la causa delle "apparizioni" sono tutti, senza eccezione, molto legati al Movimento carismatico? Che anche gli stessi "veggenti" sono impegnati nel Rinnovamento? Anche l'Abate Laurentin ci tiene a farcelo sapere con discrezione: Durante le vacanze di Natale, Ivan «è mobilitato dai francescani per un raduno carismatico» (R. Laurentin, Dernières nouvelles des apparitions de Medjugorje, appendice n.1 del libro, pag. 9).
Egli ci racconta che Ivan e Marjia sono gli animatori di un «gruppo di preghiera» riservato ai giovani. Essi si riuniscono di sera sulla collina verso le 10 (R. Laurentin, Dernières nouvelles..., pagg. 3-4).
Infine, e questo è di una evidenza eclatante, sono i responsabili internazionali del Rinnovamento Carismatico che hanno assicurato nel mondo intero la propaganda in favore di Medjugorje.
Sarebbe facile fornirne la prova, nomi alla mano. Non è forse significativo che di una dozzina di libri apparsi in francese su Medjugorje, dieci sono stati redatti e pubblicati da membri del Rinnovamento?
La maggior parte delle testimonianze di esperti a favore di Medjugorje, citati dal Padre Kraljevic o dall'Abate Laurentin –il che non manca di fare una grande impressione sui lettori– proviene da teologi carismatici.
L'Abate Laurentin ha ricevuto il premio «Sapienza», per il suo lavoro su Medjugorje. Egli se ne vanta, come di una garanzia ufficiale della serietà del suo lavoro. Se si osserva più da vicino, comunque, si scopre che il premio in questione viene assegnato da … «L'agenzia di diffusione del Rinnovamento Carismatico»!
Un solo Vescovo jugoslavo, Mons. Frane Franic, Arcivescovo di Spalato, è molto apertamente partigiano delle apparizioni di Medjugorje. Ebbene! Si scopre che egli è anche –e le due appartenenze sono per lui inseparabili– un adepto appassionato del Rinnovamento Carismatico. Per constatarlo, è sufficiente leggere le sue sorprendenti dichiarazioni ai francescani di Medjugorje del 18 dicembre 1984. Eccone qualche stralcio: «... Vedo nascere sotto i nostri occhi una nuova Chiesa: la Chiesa dello Spirito Santo... Lo Spirito Santo è all'opera in modi diversi, sia nella nostra Chiesa che nel mondo intero. Secondo me, è un gran movimento d'insieme, una continuità. E Medjugorje rappresenta, per così dire, il vertice di questa azione. Tutto questo si trova inglobato nella Chiesa nuova che è la continuazione e prolungamento della Chiesa di ieri ... Medjugorje è come un vertice dell'azione dello Spirito Santo ... Il ruolo di Medjugorje, io lo vedo soprattutto in questo ravvicinamento con i fratelli delle altre Chiese, con i fratelli ortodossi, con i musulmani, e anche con i fratelli marxisti. Nostra Signora qui irradia unicamente l'amore... Io credo che, per noi che veneriamo Nostra Signora di Medjugorje, il nostro scopo, sia quello di fortificare la nostra fede in Dio e nell'uomo e di proseguire con l'apologia della teoria e delle pratiche carismatiche» (citato da Laurentin, Dernières nouvelles, pagg. 33-49).
Questi pochi fatti, scelti fra tanti altri, sono sufficienti a dimostrare il legame stretto che unisce Medjugorje al Rinnovamento Carismatico e, attraverso questo, al Pentecostismo protestante.
(omissis)
Massimo Minarelli

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