ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 26 settembre 2012

MINISTRI CHE PREGANO

 (PER UNA RICONFERMA): PROFUMO PER INGRAZIARSI LA SINISTRA PROPONE DI CAMBIARE L’ORA DI RELIGIONE NELLE SCUOLE CON UN “CORSO DI STORIA DELLE RELIGIONI” - L’ANNUNCIO ALLA FESTA DI VENDOLA SCATENA L’ENTUSIASMO DELLE COMUNITA’ MUSULMANE, DEI SINDACATI, DEI GRILLINI E DEI SINISTRATI MA ARRIVA LA LEGNATA DEL VATICANO - IL MINISTRO FA DIETROFRONT MA LA FRITTATA E’ FATTA…
M. Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"
IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE FRANCESCO PROFUMO CONTESTATO DURANTE LA VISITA ALL'ISTITUTO FABRIZIO DE ANDRE'IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE FRANCESCO PROFUMO CONTESTATO DURANTE LA VISITA ALL'ISTITUTO FABRIZIO DE ANDRE'FRANCESCO PROFUMOFRANCESCO PROFUMO
Il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, a pochi mesi dalle elezioni, lancia l'idea di «cambiare l'ora di religione». «Credo che il Paese sia cambiato, nelle scuole ci sono studenti che vengono da culture, religioni e Paesi diversi. Credo che si debba modificare il modo di fare scuola, che debba essere più aperto». «Ci vuole - aggiunge - una revisione dei nostri programmi in questa direzione».
«Probabilmente quell'ora di lezione andrebbe adattata, potrebbe diventare un corso di storia delle religioni o di etica» aveva già affermato Profumo venerdì sera, alla festa di Sinistra, ecologia e libertà. Stessi concetti ribaditi ieri. «Un discorso - ha precisato dopo qualche ora il ministro dopo che ieri sono scattate più forti le polemiche da parte cattolica -, che vale per l'ora di religione, ma anche per quella di geografia, che, secondo Profumo, si può studiare ascoltando le testimonianze di chi viene da altri Paesi».
PAPA RATZINGER AFFATICATO jpegPAPA RATZINGER AFFATICATO JPEG
La parziale marcia indietro non ha però placato le proteste dei rappresentanti del mondo cattolico. E in serata dal Vaticano è arrivato lo stop del cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura. «Il Concordato prevede che l'ora di religione resti cristiana», ha dichiarato Ravasi. Anche perché dai microfoni di Radio Vaticana il vescovo di Piacenza-Bobbio, Gianni Ambrosio, presidente della Cei per l'educazione cattolica obietta: «L'ora di religione non è di certo una lezione di catechismo». Contrario anche il centrodestra.

BENEDETTO XVIBENEDETTO XVI
D'accordo con Profumo, Hamza Piccardo, portavoce dell'Unione delle comunità islamiche italiane (Ucoii): «Il ministro ha aperto una pentola che ribolle». D'accordo col ministro anche il Partito democratico, il sindacato scuola Flc-Cgil, l'Idv, Sel e i grillini, oltre ai radicali e la Rete degli studenti medi. Mentre lo Snadir (Sindacato autonomo degli insegnanti di religione) ha ricordato al ministro di aver appena firmato «due intese riguardanti l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche e le indicazioni didattiche senza aver letto con attenzione ciò che ha sottoscritto».
NICHI VENDOLANICHI VENDOLA
Intanto, con la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale, prende il via il concorso a posti e cattedre, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente nelle scuole dell'infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado. E anche qui non sono mancate le polemiche.
VATICANO Gianfranco RavasiVATICANO GIANFRANCO RAVASI
Al concorso nazionale che sta per partire possono partecipare i docenti che hanno conseguito almeno un'abilitazione all'insegnamento entro quest'anno. Oppure che abbiano conseguito la laurea alla data del 22 giugno 1999. Inoltre, ma solo per le scuole primarie e dell'infanzia, «i candidati in possesso del titolo di studio comunque conseguito entro l'anno scolastico 2001-2002, ovvero al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell'istituto magistrale, iniziati entro l'anno scolastico 1997-1998».
VATICANOVATICANO
L'iscrizione avverrà online, a partire dal 6 ottobre e fino alle ore 14 del 7 novembre 2012. Si tratta di un test con 50 quesiti, di logica, comprensione, lingua straniera e informatica, appunto. La seconda prova «scritto-pratica» sarà invece su base nazionale. Con quesiti a risposta aperta «finalizzati a valutare la padronanza delle competenze professionali nonché delle discipline oggetto di insegnamento». La terza prova sarà tecnico-pratica, e prevede anche una lezione prova.

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