ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 25 ottobre 2012

Ucci ucci, senti odor di ricattucci?

IL MAGGIORDOMO (AL SERVIZIO DI CHI?) VA IN GALERA - PAOLO GABRIELE PER ESSERE “GRAZIATO” DOVRA’ CHIEDERE IL PERDONO AL SANTO PADRE E DARE SEGNI DI “RAVVEDIMENTO” (VUOTA IL SACCO! CHI TI COMANDA?) - PER LA SANTA SEDE “LE VARIE CONGETTURE CIRCA L’ESISTENZA DI COMPLOTTI O IL COINVOLGIMENTO DI PIÙ PERSONE SI SONO RIVELATE, ALLA LUCE DELLA SENTENZA, INFONDATE” – BENE, ALLORA C’E’ QUALCOSA DI VERO…
1 -VATICANO: SENTENZA ESECUTIVA, OGGI GABRIELE IN CELLA 
(ANSA) - Non essendo stato richiesto appello contro la sentenza di primo grado a carico di Paolo Gabriele, la sentenza stessa è diventata definitiva. L'ex maggiordomo del Papa andrà oggi stesso in cella.
PAOLO GABRIELE E IL PAPAombre big jpegPAOLO GABRIELE E IL PAPAOMBRE BIG JPEG
2 -GABRIELE; LOMBARDI,RESTA APERTA POSSIBILITA' GRAZIA 
(ANSA) - "Dato che non sono stati proposti appelli contro la sentenza del 6 ottobre scorso nei confronti del sig. Paolo Gabriele, essa è diventata definitiva - ha dichiarato il direttore della sala stampa vaticana, p. Federico Lombardi -. Perciò, per mandato del presidente del Tribunale, il promotore di giustizia ha disposto questa mattina la reclusione in esecuzione della sentenza". "L'ordinanza viene eseguita in giornata", ha detto padre Lombardi, secondo cui comunque resta ora aperta "la possibilità della grazia".

PAOLO GABRIELE LA SENTENZA DBQ DST xPAOLO GABRIELE LA SENTENZA DBQ DST X
3 -GRAZIA A GABRIELE SE C'E' SUO RAVVEDIMENTO 
(ANSA) - Per Paolo Gabriele "rimane l'eventualità della concessione della grazia", che "é un atto sovrano del Santo Padre": "essa tuttavia presuppone ragionevolmente il ravvedimento del reo e la sincera richiesta di perdono al Sommo Pontefice e a quanti sono stati ingiustamente offesi". Lo dichiara la Segreteria di Stato, secondo cui "se rapportata al danno causato, la pena applicata appare al tempo stesso mite ed equa, e ciò a motivo della peculiarità dell'ordinamento giuridico dal quale promana".
PAPA E PAOLO GABRIELEPAPA E PAOLO GABRIELE
4 -S.SEDE; NESSUN COMPLOTTO, NIENTE COMPLICI GABRIELE 
(ANSA) - "Le varie congetture circa l'esistenza di complotti o il coinvolgimento di più persone si sono rivelate, alla luce della sentenza, infondate". Lo dichiara la Segreteria di Stato vaticana sulla conclusione del processo a Paolo Gabriele. "Il dibattimento - si legge in una nota - ha potuto accertare i fatti, appurando che il Sig. Gabriele ha messo in atto il suo progetto criminoso senza istigazione o incitamento da parte di altri, ma basandosi su convinzioni personali in nessun modo condivisibili".
PADRE FEDERICO LOMBARDIPADRE FEDERICO LOMBARDI
"L'imputato - aggiunge la Segreteria di Stato - è stato riconosciuto colpevole al termine di un procedimento giudiziario che si è svolto con trasparenza, equanimità, nel pieno rispetto del diritto alla difesa".
5 -S.SEDE,CON VICENDA GABRIELE OFFESA PERSONALE A PAPA 
(ANSA) - "E' stata recata un'offesa personale al Santo Padre; si è violato il diritto alla riservatezza di molte persone che a Lui si erano rivolte in ragione del proprio ufficio; si è creato pregiudizio alla Santa Sede e a diverse sue istituzioni; si è posto ostacolo alle comunicazioni tra i Vescovi del mondo e la Santa Sede e causato scandalo alla comunità dei fedeli". Lo afferma un comunicato della Segreteria di Stato vaticana sul fatto che la sentenza a carico di Paolo Gabriele è diventata oggi definitiva.
PADRE FEDERICO LOMBARDIPADRE FEDERICO LOMBARDI
"La sentenza del processo contro Paolo Gabriele, ora passata in giudicato, mette un punto fermo su di una vicenda triste, che ha avuto conseguenze molto dolorose", si legge nella nota. La Segreteria di Stato sottolinea che "per un periodo di parecchi mesi è stata turbata la serenità della comunità di lavoro quotidianamente al servizio del Successore di Pietro".
6 -VATICANO: GABRIELE; TURCO, FARNESINA SI OCCUPI DI LUI 
(ANSA) - "In uno Stato estero sta per rientrare in carcere un cittadino italiano già detenuto in una cella che, com'ha dichiarato l'interessato ed è pubblicamente noto, era 'talmente stretta da non poter alzare le braccia e nella quale la luce era accesa 24 ore su 24' nonché in totale isolamento".
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Lo afferma il radicale Maurizio Turco riferendosi alla carcerazione di Paolo Gabriele. "Al momento del suo primo arresto - sostiene Turco - avvisai immediatamente le autorità italiane, il responsabile presso la Farnesina e l'ambasciatore presso la Santa sede, affinché, come accade in questi casi, si recassero a trovare Paolo Gabriele. Rinnovo quindi l'invito ad occuparsi di questo nostro concittadino ed a fornirgli, come accade in questi casi, tutta l'assistenza necessaria".
 http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/il-maggiordomo-al-servizio-di-chi-va-in-galera-paolo-gabriele-per-essere-graziato-45872.htm


Da giovedì 25 marzo 2012, l’ex maggiordomo del papa Paolo Gabriele è tornato in cella, in Vaticano, per scontare l’anno e mezzo di pena che gli è stato inflitto con la sentenza del 6 ottobre.
Ne ha dato notizia padre Federico Lombardi con questo comunicato:
“Dato che non sono stati proposti appelli contro la sentenza del 6 ottobre scorso nei confronti del Sig. Paolo Gabriele, essa è divenuta definitiva. Perciò, per mandato del presidente del tribunale, il promotore di giustizia ha disposto questa mattina la reclusione in esecuzione della sentenza. L’ordinanza viene eseguita in giornata”.
Contemporaneamente, anche la segreteria di Stato ha emesso un comunicato in materia.
Esso elenca così le “conseguenze molto dolorose” del reato commesso da Gabriele:
“È stata recata un’offesa personale al Santo Padre; si è violato il diritto alla riservatezza di molte persone che a lui si erano rivolte in ragione del proprio ufficio; si è creato pregiudizio alla Santa Sede e a diverse sue istituzioni; si è posto ostacolo alle comunicazioni tra i vescovi del mondo e la Santa Sede e causato scandalo alla comunità dei fedeli. Infine, per un periodo di parecchi mesi è stata turbata la serenità della comunità di lavoro quotidianamente al servizio del successore di Pietro”.
Dopo aver ricordato che, stando alle risultanze del processo, Gabriele “ha messo in atto il suo progetto criminoso senza istigazione o incitamento da parte di altri, ma basandosi su convinzioni personali in nessun modo condivisibili”, il comunicato prosegue facendo presagire per l’ex maggiordomo la “destituzione di diritto, prevista dal regolamento generale della curia romana”.
Quanto all’eventualità della grazia, il comunicato non la esclude.
Ma sottolinea che “essa tuttavia presuppone ragionevolmente il ravvedimento del reo e la sincera richiesta di perdono al Sommo Pontefice e a quanti sono stati ingiustamente offesi”.
Condizioni entrambe molto esigenti, e che il reo si è finora mostrato poco disposto a voler mettere in atto.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/10/25/lex-maggiordomo-in-cella-e-la-grazia-si-fa-lontana/

2 commenti:

  1. Il Gabriele "sa",non chiede la Grazia,non ha intenzione di chiederla e tra 18 mesi esce?

    Ci sono tutti gli ingredienti,sempre secondo il mio modesto parere,per fare una "brutta fine".

    Ruben

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  2. Comunque,è evidente il pensiero Cattolico del carcere come pentimento ed espiazione,anziché come riabilitazione del condannato,il tutto condito da una tranquilla
    pervicacia piuttosto "teutonica".

    Ruben

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