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martedì 13 novembre 2012

Azionista anche Malacoda?


Ospedale San Raffaele: il nuovo padrone sarà il Vaticano

Il gruppo Malacalza di Genova farà parte della cordata. L’inaugurazione sarebbe prevista per il prossimo anno

OLBIA. Serviva il miracolo, la naturale predisposizione al soprannaturale per salvare il San Raffaele. Lo scatolone bianco di vetro e cemento che ingiallisce malinconico alle porte della città. Il simbolo del gigantismo di don Verzè sconfitto dalle leggi dell’economia. Il cubo abbandonato riprende vita. Passa di mano. I nuovi padroni saranno il Vaticano e il gruppo Malacalza.
La firma avverrà entro dicembre. «Tutto vero – conferma il senatore Pd Gian Piero Scanu –. Siamo a un passo dal passaggio di consegne, ma non fatemi dire altro, il momento è delicatissimo».
Scanu è il padre del San Raffaele, l'uomo che l’ha voluto, e l’unico che non si è mai arreso all’idea di vederlo sparire. Non si è fermato neanche davanti alla bufera giudiziaria che aveva smontato l’impero di Don Verzé e raso al suolo la terrenissima potenza della Fondazione Monte Tabor. Il senatore ha lavorato nell’ombra per mesi e ha tessuto la trama sempre più fitta di relazioni tra Vaticano e Fondazione. Tra acquirenti e gruppo delle banche che rischiavano di restare con un’inutile scatola di cemento tra le mani e una montagna di debiti sui bilanci.
Ma ora il destino dell’ospedale, costato oltre 180 milioni di euro, sembra essere splendente. Nel suo dna c’è già scritto che diventerà un centro internazionale della medicina. Sul tavolo sarebbero state fissate già le tappe della rinascita. La firma dell’accordo a dicembre. L’inizio dei lavori che mancano per completare l’ospedale a gennaio.
L’apertura del nuovo San Raffaele, ma forse questo non sarà più il suo nome, avverrà entro il 2013. Per paradosso il futuro dell’ospedale futuristico è legato anche al ponte scalcinato sul Padrongianus, cordone ombelicale con la civiltà. Il pronto soccorso potrà funzionare solo con un rapido accesso. E i lavori per rifare il ponte dovranno essere portati a termine prima della apertura della struttura.
Tra le indiscrezioni che filtrano ci sono anche quelle legati al numero dei posti di lavoro necessari per far funzionare la mega clinica. Saranno 600, almeno da un primo calcolo. La firma prevista a dicembre arriva dopo trattative lunghissime. Il Bambin Gesù e il gruppo di Vittorio Malacalza si sono incontrati più volte anche con il governatore Ugo Cappellacci. La certezza dell’accreditamento dei posti letto era indispensabile per portare a casa il risultato. Ma Vaticano e Malacalza non saranno gli unici proprietari del San Raffaele sardo. La cordata è più ampia e ne fanno parte alcuni gruppi internazionali. La loro identità è mantenuta ancora top secret. Il costo dell’operazione supera i 150 milioni di euro. Dovranno trattare anche con la Sardaleasing, che ha nelle sue mani il 26 per cento dei debiti del leasing stipulato dalla fondazione Monte Tabor per tirare su l’ospedale. Filtrano anche altre indiscrezioni sul futuro del nuovo San Raffaele. Non un semplice ospedale, ma un centro di altissima specializzazione internazionale e di ricerca. Pensato e finalizzato dalla nuova proprietà anche per offrire servizi a cinque stelle per i magnati del pianeta che trascorrono le loro vacanze in Costa Smeralda. Un valore aggiunto, un elemento attrattivo che convincerà i milionari della terra a scegliere la Gallura per le loro vacanze. L’ospedale avrà anche un centro di ricerca di altissima specializzazione convenzionato con diversi centri universitari. «Il San Raffaele – spiega Scanu – è concepito per essere l’ospedale non solo della Gallura, ma di tutta la Sardegna. Sarà un centro di altissima ricerca e di standard di intervento elevatissimi. Ci sarà una regia non solo con la Asl, ma anche con l’università di Sassari e Cagliari. Il merito di questo risultato è dell’intera classe politica sarda, di quella olbiese, e della Regione». Scanu non lo dice, ma tra lo scetticismo subito dopo il crack di don Verzè aveva puntato sul Vaticano per cercare di salvare l’ospedale. Il senatore è quasi riuscito nella missione impossibile di salvare il gigante di cemento alle porte della città che in molti già vedevano trasformato in un triste resort a tre stelle per vacanze di gruppo.
di Luca Rojch
http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2012/11/13/news/ospedale-san-raffaele-il-nuovo-padrone-sara-il-vaticano-1.6017167
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