MEDJUOGRJE, LA VERGINE MARIA PREGA COME NOI PECCATORI? |
In un messaggio dato alla presunta veggente Vicka di Medjugorje, quella che impone le mani e benedice i fedeli (e non può farlo, basta leggere il Benedizionale della Chiesa cattolica
per scoprire la verità), la Gospa disse: "Quando ero sulla terra, io
pregavo costantemente il Rosario". Tutti noi cattolici conosciamo storia
e significato del Santo Rosario (per un breve approfondimento consiglio
di leggere: IL SANTO ROSARIO COME NASCE? COS'È? PERCHÉ SI CHIAMA COSÌ? CHE TESTIMONIANZE ABBIAMO DELLA SUA POTENZA?).
La nostra fede, quella cattolico cristiana, è semplice, è
comprensibile, non è ambigua, è talmente chiara che può essere "minata"
solo da sfrenate elucubrazioni teologiche di qualche dottore pieno di sé
che vuol innovare a tutti i costi, sbagliando. Un uomo [donna]
semplice, leggendo un messaggio del genere è ovviamente portato a
pensareche la Vergine Immacolata preghi realmente il
Rosario, dicendo addirittura: "et dimítte nobis débita nostra [...] et
ne nos indúcas in tentatiónem; sed líbera nos a malo".
Ma come può la Vergine domandare a Dio di "rimettere
anche i Suoi debiti", di "non indurre anche Lei in tentazione" e di
"liberare anche Lei dal male"?
Si potrebbe approfondire citando dottrina e morale
sul «senso del Pater», quindi anche fornire possibili spiegazioni
all'accaduto, ma la nostra fede è semplice, quindi gli approfondimenti
teologici li lasciamo ai dottori della Curia [il "Cattolico medio" è
tenuto a conoscere bene e ad applicare concretamente il Catechismo];
ciò che a noi interessa, nell'attuale contesto di analfabetizzazione
religiosa, è la percezione che l'uomo semplice ha dopo aver letto un
messaggio del genere: si immagina visivamente una Vergine che fa
preghiere come un comune peccatore!
Voglio solamente ricordare che la preghiera del Pater
è già stata insegnata da Gesù ai discepoli (cf Mt 7,9-13; Lc 11,1-4).
Pronunciate da Gesù, alcune parti del Pater potrebbero apparire in
contrasto con il dogma della impeccabilità, tuttavia appare evidente
che il Maestro, in questo caso, insegna ai discepoli come pregare e,
rompendo la tradizione ebraica antica, avvicina il fedele a Dio Padre
proprio attraverso la preghiera del Pater. E' molto confortante. Gesù in
questo caso è il Docente!
Come spesso accade, i messaggi della Gospa vengono ritrattati, modificati, giustificati, commentati e così via .. questo sempre dopo che qualcuno fa notare l'inesattezza teologica del messaggio o la ambiguità!
Anche in questo caso, dopo aver letto il messaggio "Quando ero sulla terra, io pregavo costantemente il Rosario", è dovuta intervenire suor Emmanuel
che ha fatto notare a Vicka che un messaggio del genere è una
bestemmia, lo ha fatto dicendo alla "veggente": "non è possibile, come
poteva la Madonna dire: Salve me stessa, quanto sono grande ecc". Suor Emmanuel
faceva riferimento ai contenuti della preghiera Salve Regina: "Salve,
Regina, Mater misericordiae ..." e dell'Ave Maria: "Ave Maria, gratia
plena ...".
Ma ecco che la Gospa, alla domanda di suor Emmanuel,
ha detto: "Quando ero sulla terra, avevo costantemente fissi gli occhi
del mio Cuore sulla vita di mio Figlio Gesù, è questa la preghiera del
Rosario".
Adesso è tutto chiaro! Ma fino a quando?
Dalle cronache ufficiali di Medjugorje
si apprende che il 25 giugno 1981, dopo momenti di terrore e panico
dovuti alla presunta apparizione (in casi di apparizioni riconosciute
non c'è mai stata paura nei veggenti), gli indovini si avvicinarono alla
Signora (Gospa) e, si legge, «immediatamente caddero in ginocchio ed
iniziarono a recitare il Padre Nostro, l'Ave Maria ed il Gloria al Padre
e la Madonna pregava insieme a loro, ad eccezione dell'Ave Maria».
Il semplice è ancora indotto a pensare che la Vergine
Maria [l'Immacolata, l'Assunta] preghi come un peccatore. L'uomo non
teologo [il semplice] è indotto a pensare che anche la Vergine può aver
bisogno di essere "liberata dal male" e "non indotta in tentazione".
Ripeto, il discorso che sto facendo è di focalizzazione visiva di
un'immagine astratta, di percezione collettiva di una azione narrata ..
non è analisi teologica, tuttavia il danno è enorme!
Il 30 giugno 1981 due ragazze proposero ai ragazzi di
andare con la macchina a fare una passeggiata; in realtà il loro
obiettivo era quello di andare lontano dal luogo delle apparizioni e di
trattenerli fino a quando non sarebbe trascorso l'orario delle
apparizioni. Tuttavia, sebbene i ragazzi fossero lontani da Podbrdo,
all'ora solita delle apparizioni, come avvertendo una spinta interiore,
chiesero di scendere dall'auto. Scesero e pregarono e la Vergine dalla
Collina delle apparizioni, lontano molti chilometri, venne ad
incontrarli e recitò con loro sette Padre Nostro.
Di momenti in cui la Gospa prega con e come i peccatori, ve ne sono molti! Ma facciamo un passo indietro.
L'8 dicembre 1981, ella apparve ai "veggenti" «molto
preoccupata». «Ella si inginocchiò, aprì le mani, le rivolse verso il
cielo e cominciò a pregare: «Figlio mio beneamato, se tu vuoi, perdona
questi gravi e numerosi peccati con i quali l'umanità ti offende».
Quando ebbe finito la sua preghiera personale, ella recitò il Padre
Nostro e il Gloria con i ragazzi, poi disse loro che ella pregava così
tutti i giorni [sic] ai piedi della croce…» (S. Kraljevic, Les
apparitions de Medjugorje, Ed. Fayard, 1984, pag. 85).
Questa volta non è più un dettaglio, non potrebbe
nemmeno essere una svista in quanto abbiamo notato almeno una dozzina di
volte delle testimonianze dei "veggenti" che affermano che la "Vergine"
ha l'abitudine di recitare il Pater con loro.
Ci fa notare il sacerdote e teologo don Luigi Villa,
recentemente scomparso, che l'Immacolata direbbe dunque al Padre, come
noi tutti: «Perdona a noi i nostri debiti... Non indurci in tentazione,
ma liberaci dal male?».
Ciò è almeno sorprendente, afferma il teologo.
Tanto
più che a Lourdes, Ella teneva ostensibilmente le labbra chiuse durante
tutte le Ave e i Pater, che Bernardette recitava da sola. La Vergine
inchinandosi pronunciava solamente il Gloria Patri, l'unica preghiera
del Rosario che Ella possa effettivamente pronunciare senza incongruenze
o ambiguità. (cf. Mons. F. Trochu, Sainte Bernardette Soubirous, Ed. Émmanuel Vitte, 1954, pag. 84).
Carlo Di Pietro (Ha scritto e pubblicato clicca qui)
Fonti:
http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/11050
http://www.liturgia.maranatha.it/Benedizionale/coverpage.htm http://www.pontifex.roma.it/index.php/libri/35-libri-cattolici/11831 http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/audiences/1969/documents/hf_p-vi_aud_19690702_it.html http://www.maranatha.it/catpiox/01page.htm http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/13316 http://messaggimedjugorje.blogspot.it/2012/06/la-madonna-recita-il-rosario-racconta.html http://it.wikipedia.org/wiki/Emmanuel_Maillard http://www.medjugorje-oggi.org/storia.htm http://www.salpan.org/SCANDALI/CARISMATICI/Pentecostali.htm http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/consacrati/7875 |
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