ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 1 dicembre 2012

Con le sinassi del kikoratzinger non inventerebbero un bel nulla!





Cristo e la Cerimonia del Tè

Un interessante articolo di Karen Anderson, su “Crisis Magazine” illustra aspetti poco conosciuti dei rapporti fra il cristianesimo e la Cerimonia del Tè e il suo fondatore, Sen no Rikyu. 
MARCO TOSATTI
Un interessante articolo di Karen Anderson, su “Crisis Magazine” illustra aspetti poco conosciuti dei rapporti fra il cristianesimo e la Cerimonia del Tè. Il gesuita Joao Rodrigues, portoghese (1506-1552), che scrisse una storia della Chiesa in Giappone fa ne da una descrizione accurata ed elogiativa, esaltando i suoi benefici sociali, spirituali e per la salute, e soprattutto perché apre la mente a considerazioni più elevate: meditazione, semplicità, bellezza, amore della natura e il valore del momento presente, e presuppone e indirizza alla purezza di spirito. La somiglianza formale con la gestualità della messa ha giocato un suo ruolo.
Il silenzio, la partecipazione, la preparazione densa di concentrazione sono elementi comuni. Sen no Rikyu (1522-1591), considerato il fondatore della Cerimonia del Tè come la conosciamo e la pratichiamo, era sposato con una donna convertita al cattolicesimo. Tre (secondo altri storici cinque) dei suoi sette discepoli erano cattolici. Sen no Rikyu fu presente a Tokyo a una messa e ne restò impressionato. Karen Anderson ipotizza che la vicinanze di Sen no Rikyu al cristianesimo abbia giocato un ruolo negativo nei rapporti con Toyotomi Hideyoshi, lo shogun del Giappone, che infine ordinò a Sen no Rikyu di commettere suicidio rituale. Nel 1597 Hideyoshi ordinava la crocifissione dei 26 martiri di Nagasaki, inizio di una persecuzione durata due secoli. Le case da Tè furono uno dei rifugi preferiti dei cristiani nascosti, i cosiddetti “Kakure kirishitan”. Nelle case si celebravano messe clandestine e Anderson spiega che visti in trasparenza dall’esterno, i gesti della messa potevano essere confusi con quelli del rito del Tè. Alcune delle lanterne che ornano le case da tè recano, nella parte interrata, non visibile, l’anagramma di Gesù in greco (JHS) o immagini della Vergine.



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