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martedì 11 dicembre 2012

Dai Vatileaks ai Teresinaleaks

Dai Vatileaks ai Teresinaleaks
tutta la verità su santa Teresa di Lisieux


di Franca Giansoldati
CITTA’ DEL VATICANO - Dopo i Vatileaks, spuntano i Tereleaks. A distanza di più di un secolo, la verità e il peso intellettuale di una delle più grande sante della Chiesa, Teresina di Lisieux, affiora grazie alla ricostruzione storica dei manoscritti, stavolta autentici, di Therese Martin dichiarata santa da Pio XI nel 1925, a soli 28 anni dalla morte avvenuta nel 1897. Furono le manipolazioni sui testi originali, le aggiunte posticce, e la soppressione di interi passaggi teologici a creare di lei una immagine stereotipata e a trarre in inganno persino i pontefici.

Le manipolazioni furono effettuate (a fin di bene) dalle sue sorelle preoccupate di fare di Therese un emblema di «perfetta realizzazione dell’insegnamento spirituale del direttore spirituale», il gesuita padre Almire Pichon che, tra l’altro, non fu mai direttore spirituale e confessore di Therese. La famiglia Martin si sentiva la vera interprete del pensiero della religiosa e probabilmente per senso materno e di protezione fu cancellato tutto ciò che avrebbe potuto suscitare dibattiti in seno alla Chiesa. Il testo artefatto doveva soprattutto esaltare la parte devozionale tralasciando tutto il resto. Eppure Teresina nonostante l’età fu in grado di anticipare concetti complessi come, per esempio, quello del «corpo mistico». Un concetto che 56 anni dopo la sua morte fu posto al centro di una enciclica papale la Mistici Corporis, di Pio XII. Il teologo Gianni Gennari, profondo conoscitore della santa francese, dopo un lavoro durato anni, ha svelato tutti i retroscena di questa incredibile storia in una monumentale biografia intitolata “Teresina di Lisieux, il fascino della santità” e pubblicato dalla Lindau.

Il libro verrà presentato il 19 dicembre al Centro Russia Ecumenica dal cardinale Francesco Coccopalmerio. Dalle pagine del volume vengono segnalati i 7 mila cambiamenti al testo originale, ripristinando l’elaborazione dottrinale e rivoluzionaria del concetto dell’amore di Dio di Teresina di Lisieux. Scrive Gennari: una dimostrazione esemplare di tutta questa vicenda è un documento che testimonia la convinzione della famiglia Martin che Therese fosse solo la «piccola figliola di famiglia e non una grande santa». A ristabilire definitivamente quale è la giusta collocazione della santa sono stati Papa Wojtyla che l’ha proclamata Dottore della Chiesa e Benedetto XVI che durante una udienza l’ha definita «maestra nella scienza dell’amore» e per tutti «i teologi». Mancava solo la verità sugli scritti.

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