ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 22 dicembre 2012

L’indiscreto


«La Chiesa guarda ancora a Silvio», parola di Vescovo


«La Chiesa ha sempre applaudito Casini ma ha sempre votato per Berlusconi, soprattutto quando lo ha criticato anche duramente». Voce fuori dal coro ufficiale quella del presule che si confida alla vigilia di Natale e guarda con poco stupore allo scenario politico che ha davanti agli occhi. «Il cardinale Camillo Ruini ha sempre ricevuto a casa sua politici di un certo peso: da Silvio Berlusconi e Gianni Letta a Pierferdinando Casini. Ma don Camillo ha colloqui anche con personalità politiche di spicco lontane dalla Chiesa. È una mente sublime. Niente a che vedere con il suo successore alla guida della Cei».

Chi appoggerà la Chiesa nel segreto delle urne il prossimo 24 febbraio? «Con Berlusconi si è rotto un asse importante, ma non è difficile ricucirlo. Il cardinale Tarcisio Bertone con l’ex premier ha sempre avuto un ottimo rapporto e poi c’è Letta, gentiluomo di Sua Santità, a fare come sempre da pontiere». E Monti? «Il Papa lo stima moltissimo. Con lui ha sempre avuto un ottimo rapporto e non per la presenza nel suo governo di ministri come Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di sant’Egidio, e Lorenzo Ornaghi, già rettore dell’Università Cattolica, per citare solo due nomi. A Benedetto XVI Monti è piaciuto da subito. Ma diffido di chi afferma che il Papa non amasse Berlusconi. Del resto in ogni incontro pubblico, anche in aeroporto, le espressioni e i gesti di Ratzinger nei confronti dell’ex premier sono state sempre molto cordiali, sicuramente al di là del protocollo».
Un incontro, quello in aeroporto, datato però 26 settembre 2009. Berlusconi, all’epoca presidente del Consiglio dei Ministri, di ritorno da Pittsburgh, dove si era svolto il G20, rimase a Ciampino per salutare il Papa che stava partendo per il viaggio apostolico a Praga. Sono passati più di tre anni da quell’incontro e lo scenario è completamente mutato. Berlusconi si è dimesso ed è arrivato il governo dei tecnici oggi giunto al capolinea. Siamo alla vigilia delle elezioni politiche in Italia. Obama ha appena iniziato il suo secondo e ultimo mandato quadriennale e in Europa Hollande ha sconfitto Sarkozy e Rajoy guida la Spagna da un anno. E in Italia Berlusconi si ricandida per la sesta volta come premier e oggettivamente offende anche la Chiesa chiedendole di ricordarsi di cosa ha fatto lui per lei e per i suoi uomini.
«Le offese sono ben più gravi. C’è tempo per vedere se la Chiesa darà nuovamente i voti a Berlusconi oppure no. C’è tempo. Ovviamente nel segreto delle urne. Del resto è Gesù a ricordare ai suoi discepoli: "Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra". La Chiesa ubbidisce al suo Maestro e Signore. Ieri come oggi».

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