ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 12 dicembre 2012

Nuova pornoliturgia vaticana

VIDEO-FUNERAL: SCHICCHI DI GLORIA - DAL PORNO SET ALL’ALTARE DI DIO - ROCCO SIFFREDI E CICCIOLINA DAL PULPITO DI SAN PIETRO E PAOLO HANNO RICORDATO QUANTO “ABBIA RESO L’ITALIA PIÙ APERTA, NOI GLI DOBBIAMO TUTTO” - “LA PORNOGRAFIA È LO SPECCHIO DELLA SOCIETÀ” DISSE QUANDO CANDIDÒ ILONA E MOANA - IL MASTURBATORE GABRIELE PAOLINI: “DOVEVA DIVENTARE SENATORE A VITA”…
Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
 FUNERALE SCHICCHI

 Testo di Francesco Persili per Dagospia
«Grazie a Riccardo Schicchi, l'Italia è diventata più aperta». Prima di entrare nella basilica dei Santi Pietro e Paolo all'Eur per dare l'ultimo saluto al papà di Moana e Cicciolina, Rocco Siffredi si guarda intorno e tra volti più o meno noti dell'hard non si dice sorpreso dall'assenza della politica che ha mancato di ricordare quello che una vulgata riduzionista ha ribattezzato il re del porno.

ROCCO SIFFREDI PARLA AI FUNERALI DI SCHICCHIROCCO SIFFREDI PARLA AI FUNERALI DI SCHICCHIFUNERALI SCHICCHI EVA HENGER LA MADRE DI SCHICCHI E ILONA STALLERFUNERALI SCHICCHI EVA HENGER LA MADRE DI SCHICCHI E ILONA STALLER
In realtà, Schicchi è stata un fotografo, un regista, un imprenditore, un talent scout ma soprattutto un artista aperto al bello della vita. Un rivoluzionario che ha trasformato la pornografia sexy all'italiana in un fenomeno di costume. Il primo nudo integrale in una discoteca, il primo seno scoperto in diretta Rai. «Abbiamo navigato insieme nel mondo del sesso», racconta con la voce strozzata Ilona Staller che ripercorre le tappe di un'avventura iniziata nel 1975 a Radio Luna, dove nacque il soprannome di Cicciolina. La libertà sessuale, i film a luci rosse, l'agenzia di casting e produzione Diva Futura e poi lo sbarco in politica nel Partito radicale di Pannella con cui l'ex musa dell'artista Jeff Koons fu eletta in Parlamento.
FUNERALI DI SCHICCHI MASSIMO MARINOFUNERALI DI SCHICCHI MASSIMO MARINOFUNERALI DI SCHICCHI EVA HENGER E LA MADRE DI SCHICCHIFUNERALI DI SCHICCHI EVA HENGER E LA MADRE DI SCHICCHI
Avanguardia, rottura, provocazione. «La pornografia è lo specchio della società», disse all'atto fondativo del Partito dell'amore che candidò Cicciolina e la pornosanta Moana ma non raggiunse il quorum per approdare alla Camera. Dal pudore al vigore, il sognatore del porno ha fatto del corpo una fantasia in grado di sfidare l'eternità (come nello Schicchi pucciniano, per la serie cognomen omen) e della seduzione porno-soft un marchio giovanile ed eccitante del made in Italy. Nello sfavillare di un'epoca gaudente ha lasciato una traccia esplosiva nello spettacolo e nella cultura del nostro Paese. Per questo il disturbatore Gabriele Paolini che aveva provocatoriamente chiesto di farlo senatore a vita oggi si rammarica dell'assenza dei politici e del comune di Roma al suo funerale.
CICCIOLINA PARLA AI FUNERALI DI SCHICCHICICCIOLINA PARLA AI FUNERALI DI SCHICCHI
A stringersi intorno ad Eva Henger, che nonostante la separazione le è stato vicino fino all'ultimo, e ai suoi due figli, ci sono gli amici di una vita, il reuccio delle notti capitoline, Massimo Marino, modelle, pornodive. La voce di chi si indigna per il profluvio di battutacce di pessimo gusto su Twitter (i morti non si devono toccare) si mescola con il silenzio di chi preferisce affidare il ricordo della sua genialità e dell'umiltà sul registro delle firme. «Ci hai dato emozioni e gioia». «Hai lasciato un po' di te in ognuno di noi».
FUNERALI DI SCHICCHI ROCCO SIFFREDI E LA MOGLIEFUNERALI DI SCHICCHI ROCCO SIFFREDI E LA MOGLIE
Anche chi non l'ha conosciuto vuole lasciare un segno della sua gratitudine al pari di chi ne esalta «il coraggio culturale in questo modesto Paese» e di chi continua a ripetere che gli deve tutto. Come fa Cicciolina, come fa Rocco Siffredi che riconosce a quel rivoluzionario dal sorriso dolce le battaglie di libertà condotte con Ilona Staller ed Eva Henger per fare dell'Italia un Paese più aperto. Grazie davvero, allora, al grande Riccardo Schicchi, il genio che ha portato la fantasia al potere. E Cicciolina in Parlamento. Chapeau. 
FUNERALI DI SCHICCHIFUNERALI DI SCHICCHI

http://www.dagospia.com/rubrica-6/cafonalino/video-funeral-schicchi-di-gloria-dal-porno-set-allaltare-di-dio-rocco-siffredi-e-47969.htm


Ieri alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo all’Eur padre Francesco Bartolucci ha celebrato i funerali di Riccardo Schicchi, il “re del porno” italiano, il talent scout delle pornodiveIlona Staller “Cicciolina”, Moana Pozzi, Eva Henger (con quest’ultima Schicchi era stato sposato e ha avuto dei figli: lei, nonostante le separazione, gli è stata vicina e lo ha assistito nella fase finale della malattia).
Com’era comprensibile, alle esequie hanno partecipato molte pornostar, alcune ancora in attività, che si sono messe ordinatamente in fila per ricevere la comunione. Alla fine della cerimonia Ilona Staller è salita sul pulpito e parlando di lei e di Schicchi ha detto: «Abbiamo fatto tanta poesia, si può dire, perché anche se era erotismo e pornografia, per noi era poesia… Giocherellando, abbiamo fatto quello che, magari, tantissime persone hanno paura di fare».
Prima di lei dal pulpito aveva parlato Rocco Siffredi, star delle luci rosse made in Italy, che ha detto: «Mi dicono che ho fatto sdoganare il porno, ma io non ho fatto sdoganare proprio nulla. Riccardo ha iniziato ed è grazie a lui se sono qui e se sono quello che sono».
Ecco, mi piacerebbe rivolgere qualche domanda a padre Francesco. Bene ha fatto, credo, a celebrare le esequie chieste dalla madre di Schicchi. Non sappiamo come il re del porno italiano abbia vissuto la sua malattia, come si sia preparato alla morte che non è arrivata all’improvviso. Capisco anche che il sacerdote romano non potesse fare altro al momento della comunione, anche se provo a mettermi nei panni di quegli uomini e di quelle donne divorziate e risposate che vedono le immagini di quelle comunioni, essendo loro esclusi dal sacramento.
Chiedo: era davvero necessario che la Staller e Siffredi parlassero dal pulpito rivendicando in chiesa lo sdoganamento del porno come principale merito del defunto? Padre Bartolucci, non si poteva evitare?
http://2.andreatornielli.it/?p=5378


Da che pulpito viene la predica

Funerale cattolico per il re del porno, sull’ambone Eva Henger, Cicciolina e Rocco Siffredi



Francesco Grana


Da che pulpito viene la predica. Eva Henger, Cicciolina e Rocco Siffredi sono saliti sull’ambone della Chiesa dei santi Pietro e Paolo, nel quartiere romano dell’Eur, per commemorare, durante un cattolicissimo funerale, il "re del porno" Riccardo Schicchi.
Perché il prete che ha celebrato la Messa esequiale lo ha consentito? Perché il parroco della Chiesa non ha detto niente? Perché il cardinale vicario di Roma Agostino Vallini non è intervenuto per ammonire il sacerdote che ha consentito che dal luogo dove si proclama, durante la liturgia, la Parola di Dio parlassero i divi del porno italiano? Non è bigottismo ma rispetto dei luoghi sacri e di ciò che essi rappresentano.
Vedere Rocco Siffredi parlare dall’ambone con il lezionario (il libro delle letture della Messa) aperto dinanzi non può non provocare almeno un brivido in coloro che ogni giorno nel segreto offrono un po’ di tempo della loro vita lavorando nella vigna del Signore. Nessuno nega a questi divi del porno la possibilità di ricordare il loro amico scomparso. Ma non in Chiesa, non durante il funerale, non dal pulpito. La Chiesa incamminata nell’Anno della fede, aperto solennemente da Benedetto XVI l’11 ottobre scorso, non può non essere attenta a questi episodi che hanno un notevole risalto mediatico e che provocano una contro testimonianza e una profonda delusione in chi ogni giorno semina accanto a molti santi sacerdoti.
C’era bisogno di arrivare a tanto? C’era bisogno della predica di Rocco Siffredi? C’era bisogno di questo atto blasfemo? Si dirà che anche lui è un uomo come tutti gli altri. Ciò è innegabile e nessuno, come ha ricordato il beato Giovanni Paolo II nel suo ultimo libro "Memoria e identità", può mettere un limite alla misericordia di Dio. Ma la filmografia di Rocco Siffredi non si sposa di certo molto bene con la sua predica dal pulpito di una Chiesa.
Ci sono tempi e luoghi per ricordare gli amici scomparsi. Ma se tutto viene annientato, soprattutto dai consacrati, all’insegna del buonismo e del secolarismo dominante, allora non ci si dovrà meravigliare delle Chiese sempre più vuote e dell’assenza sempre più inquietante di giovani alle Messe domenicali. Paolo VI ricordava spesso che l’uomo contemporaneo non ascolta i maestri ma i testimoni e se ascolta i maestri lo fa perché sono testimoni. Quale testimonianza è stata offerta a coloro che hanno visto Eva Henger, Cicciolina e Rocco Siffredi parlare dal pulpito?
http://www.orticalab.it/Da-che-pulpito-viene-la-predica


Schicchi, funerali in chiesa
tra pornostar e comunione

Da sinistra, Ilona Staller, l’ex moglie di Schicchi, Eva Henger.

Roma, affollata cerimonia
nella chiesa dei SS Pietro e Paolo all’Eur
FLAVIA AMABILE
ROMA
Le rivoluzioni, a volte, si fanno anche così, davanti a meno di cento persone, senza che nessuno se l’aspetti, e forse senza nemmeno rendersene conto. Quello andato in scena ieri mattina sul pulpito della chiesa dei SS. Pietro e Paolo all’Eur, capolavoro della migliore architettura fascista e sede dei funerali di Riccardo Schicchi, è stato un vero omaggio alla pornografia, il primo mai pronunciato all’interno di un tempio cattolico,  
Lo si potrebbe considerare la rivincita politica di Ilona Staller, che per i partiti ha sempre avuto una vera passione anche se tutti in passato l’hanno giudicata soltanto un giocattolino nelle mani di Pannella che la portò alla Camera facendola eleggere - lei, una pornostar - nelle liste radicali, o di Schicchi con cui fondò il Partito dell’Amore quasi quindici anni prima di Berlusconi.  

Lo si potrebbe considerare il canto del cigno di un mondo che ha popolato i sogni di molti italiani ma che sa anche di essere stato travolto da stuoli di Olgettine e veline che hanno modificato l’immaginario maschile e retrocesso loro a puro antiquariato. Né potrebbe essere altrimenti a osservare i volti di quelle che un tempo erano dee che oggi nessuno si volterebbe mai a guardare in strada Eva Henger, l’ex moglie da cui Schicchi ha avuto due figli, è ancora bellissima ma sulle altre il tempo ha lasciato i suoi segni impietosi e incancellabili.  
Parla al passato, infatti, Ilona Staller quando sale sul pulpito alla fine della cerimonia ma le sue parole sono un pugno dritto contro chiunque abbia dimenticato. Parla di lei e di Schicchi, e di quello che hanno fatto insieme. «Abbiamo fatto tanta poesia, si può dire, perché anche se era erotismo e pornografia , per noi era poesia». Ma non è tutto, stretta in un corpetto leopardato, Ilona Staller conclude: «giocherellando, abbiamo fatto quello che, magari, tantissime persone hanno paura di fare».  

Prima di lei dal pulpito aveva parlato Rocco Siffredi, insieme con Schicchi il nome maschile più famoso delle luci rosse made in Italy. «Mi dicono che ho fatto sdoganare il porno, ma io non ho fatto sdoganare proprio nulla. Riccardo ha iniziato ed è grazie a lui se sono qui e se sono quello che sono», spiega.  
Il primo a prendere la parola era stato un altro amico e collega di lavoro di Schicchi, Pasquale Bruno, si avvicina al microfono con l’aria emozionata. «Riccardo è stato una persona eccezionale, ha fatto lavorare tante persone, tanti ragazzi in questo mondo che è un mondo pulito, molte persone pensano che sia chissà che ma è l’opposto e ci ha dato tante soddisfazioni».  

L’ultimo è Gabriele Paolini, il profeta del condom per le sue battaglie a favore dell’uso del preservativo che nelle alte sfere vaticane non è molto ben visto. Ce l’ha con la politica, lui. Avrebbe voluto una presenza istituzionale perché «ha cambiato il costume italiano».  

L’unico a misurare un po’ di più le parole è il parroco, padre Francesco Bartolucci. Durante l’omelia si limita a chiedere «al Signore che apra le sue braccia a Riccardo» e che gli mostri la sua «bontà paterna». Si lascia un po’ prendere la mano, però, perché aggiunge «perché ciò che è stato nella vita sia un premio per il Cielo».  
È stata l’anziana mamma a chiedere a padre Francesco un funerale per il figlio nella parrocchia storica della famiglia. «Schicchi non l’ha mai frequentata», ammette il parroco che però precisa di essere lì da tre anni. Ma a considerare giusta la scelta di n funerale in chiesa sono in tante, come tante sono quelle che fanno la fila per la comunione, da Cicciolina a Eva Henger.  

È l’una quando la cerimonia finisce. Le sue donne e i suoi uomini si stringono un’ultima volta intorno a Schicchi. Ma di fronte a una domanda su Berlusconi Ilona Staller non si tira indietro: «Con noi tutti gridavano allo scandalo, ma politici fanno sesso a volontà e portano le donne a palazzo Grazioli. La differenza? Che noi facciamo tutto alla luce del sole. Gli altri si nascondono».  

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