ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 16 dicembre 2012

Omelie degli alieni per l'anno (alieno) della Sfede


Perle omiletiche sulle letture dell’Avvento (via mail) 

Presbitero 1

Luca scrisse il vangelo nel 100 d.c. e aveva  davanti agli occhi la rovina del tempio causata dai romani, e perciò mise in bocca a Gesù la profezia, perché doveva giustificare la distruzione alla “sua comunità”


Presbitero 2

lo sapeva lei che Giovanni il battista non aveva affatto compreso che Gesù è
il Messia?

Lo sapeva lei che, onde sincerarsene, ha spedito da lui alcuni suoi
discepoli?

Lo sapeva lei che il suddetto Giovanni - il più grande dei figli di donna- è
il più piccolo nel regno dei cieli, perché non aveva compreso il messaggio
d'amore del Cristo?

Lo sapeva lei che il povero Giovanni, annunciando l'arrivo del ventilabro, e
altre amenità simili, come, ad esempio, che la scure è già posta alla radice
dell'albero, aveva una visione religiosa troppo rigida?

Presbitero 3

Conferenza tenuta agli “esercizi spirituali (?)

Gesù è stato talmente uomo da divenire Dio!!!!!




E ci si può meravigliare se la regiona emilia romagna è stata flagellata dal terremoto?

Preghiamo Dio che ci liberi dalle conseguenze delle colpe degli uomini della Chiesa.

 Dalla Commissione liturgia della regione ecclesiastica Emilia Romagna (eucaristia e cammini di fede oggi) (opuscolo delle edizioni S.Lorenzo, allegato al direttorio liturgico 2013)

FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME

..in bocca a Gesù non è l'invito a ripetere il rito e le sue formule, è invece il comandamento rivolto ai discepoli, a ciascuno di noi, di fare memoria dell'esistenza storica di Gesù, parlando come lui, agendo come lui e se è il caso, donando la vita... pag32


L'EUCARISTIA UNA PRESENZA SIMBOLICA

...Noi dobbiamo dire: il pane è il corpo di Cristo simbolicamente, che vuol dire misteriosamente, che vuol dire secondo una verità che sfugge alla logica della misurazione, del tatto e dell'occhio..psg 33


Non sono io che dichiaro l'identità tra pane e Gesù, non è il prete, ma siamo noi, il noi ecclesiale, che crediamo e dichiariamo che il pane è divenuto Gesù che ci offre la sua vita...pag 34

(tal Marco Vergottini, docente all'UC del  Sacro Cuore di MIlano)

Testi propinati dai due vescovi Tinti e Caprioli




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