ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 11 gennaio 2013

LE RAGIONI DI MONSIGNR FELLAY. E QUELLE DI CHI DISSENTE DA UNA LINEA MORBIDA



Con ogni probabilità, salvi miracoli, la frattura tra Fraternità San Pio X e Roma purtroppo non si comporrà. Quando avvengono fatti di simile portata, bisogna dirlo, le ragioni non sono da una sola parte. Risultano ben equilibrate. In una conferenza stampa che poi ha parzialmente corretto, Mons. Fellay ha detto che chi oggi si oppone ad una unione di intenti tra la Fraternità e Roma sono i modernisti, gli ebrei e i massoni. Forse, per paura di reazioni dure di Roma, Fellay ha un poco corretto il tiro. Ma la verità è quella. Se esistono parti della Fraternità che pretendono la botte piena e la moglie ubriaca (non transigendo su nulla), è anche vero che il clima a Roma verso la Fraternità non è mai stato buono, anzi. Il Papa ha fatto quello che ha potuto e forse anche di più e se lo avessero lasciato fare, forse, si sarebbe rapidamente arrivati alla soluzione del problema. Non è un mistero che nella Curia Vaticana, ma non solo in quella, ci siano eminenti personaggi ...
... progressisti, modernisti e legati alle idee del Vaticano II deviato, un autentico fallimento pastorale e di risultati.
Questi prelati, non tutti, sono persino in odore di massoneria e si sa che la massoneria ostacola ogni tentativo di riportare la Chiesa a quella che era un tempo: rispettosa della vera e pura dottrina e non quell'arcobaleno di sapori e colori che è oggi.
Come non bastassero i massoni, ecco alcuni ebrei, meglio giudei, nemici tradizionali della Chiesa cattolica che si ostina al dialogo con chi non crede in Cristo e che persino si è macchiato collettivamente del deicidio. In tutto ciò, alcune comunità ebraiche pretendono di dettar legge anche in Vaticano, come accade per la beatificazione di Pio XII e come accadde per il Rito della Messa.
Dunque ha ragione Fellay quando accusa modernisti, massoni ed ebrei di ostacolare l'unione, forse ha dimenticato i comunisti della teologia della liberazione. Ma allora: perché hanno messo alla porta Williamson voce critica che diceva l'assoluta verità? Il Vescovo inglese aveva sacrosanta ragione e con questa Chiesa modernista ci sta poco da dialogare.
Bruno Volpe

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