ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 17 marzo 2013

IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE DON GEORG


RATZINGER-BERGOGLIO: IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE DON GEORG

È come se in questo momento la Chiesa avesse due papi: Ratzinger, tramite il fedele padre Georg, che sta aiutando Bergoglio a prendere confidenza con gli ambienti vaticani: è lui che passerà il dossier con i “peccati” curiali al papa...

Giacomo Galeazzi per "la Stampa"
CAMPAGNA ELETTORALE PER IL PROSSIMO CONCLAVE PADRE GEORG DA QUINK jpegCAMPAGNA ELETTORALE PER IL PROSSIMO CONCLAVE PADRE GEORG DA QUINK JPEG
Presenza discreta e per nulla scontata alla vigilia dell'elezione pontificia, don Georg è costantemente accanto a Francesco nelle prime uscite pubbliche: dalla preghiera a Santa Maria Maggiore all'incontro coi giornalisti nell'Aula Paolo VI. Il ruolo dell'arcivescovo Gaenswein in questo inizio di Pontificato va ben al di là di quello ufficiale di prefetto della Casa pontificia: traspare infatti una partecipazione affettiva che dice molto sulla sua personalità e fa venire alla mente le parole che qualche mese fa aveva detto circa il suo lavoro con Benedetto XVI confidando di voler essere trasparente come il vetro per non oscurare in alcun modo il Papa.

RATZINGER E PADRE GEORGRATZINGER E PADRE GEORG
E se il più stretto collaboratore di Joseph Ratzinger piangeva vistosamente quel pomeriggio del 28 febbraio quando insieme (come padre e figlio) hanno lasciato l'Appartamento della Terza Loggia, altrettanto emozionante per lui, giovedì pomeriggio quando finalmente sono stati tolti i sigilli, è stato il rientro con Francesco, che ha avuto bisogno del suo aiuto per spingere la porta che non si apriva. Una volta entrati i ricordi debbono averlo assalito e don Georg era tanto assorto che a un certo punto il reggente della Casa Pontificia, padre Leonardo Sapienza, ha dovuto riportarlo alla realtà dicendogli di accendere la luce.
BERGOGLIO RATZINGERBERGOGLIO RATZINGER
Questo Pontefice così diverso dal «suo» tuttavia piace molto a Gaenswein e ieri mentre Francesco diceva che lo Spirito Santo ha ispirato la decisione di Benedetto XVI per il bene della Chiesa, don Georg era davvero commosso. Sotto i riflettori monsignor Georg accompagna sempre il nuovo Pontefice in cerimonie ed udienze, poi dietro le quinte mette a sua disposizione le conoscenze di 8 anni di pontificato ratzingeriano. Anche sulle questioni lasciate in sospeso: scandalo Vatileaks, rientro dei lefebvriani in comunione con Roma, riforma della Curia, sacre finanze.
PADRE GEORG CARDINALEPADRE GEORG CARDINALE
È lui il «traghettatore» tra i due pontificati. Figura del tutto inedita nella storia ecclesiastica, don Georg è il punto di contatto tra il Papa regnante e quello emerito. Conserva la funzione di segretario di Ratzinger e continua ad abitare con lui a Castel Gandolfo ma al tempo stesso regge la «Pontificalis Domus» del suo successore Bergoglio. Oltre ogni protocollo, agisce sostanzialmente da cinghia di trasmissione nell'insidiosa fase d'avvio del pontificato.
«Sta svolgendo un compito delicatissimo- spiega un capodicastero - Don Georg è con Francesco non tanto per le sue attuali mansioni nel Palazzo Apostolico quanto perché sta facendo, per conto di Ratzinger, il passaggio delle consegne su temi delicati». Insomma, la presenza (e il consiglio) di monsignor Gaenswein è il modo con cui Benedetto XVI aiuta Bergoglio nei meandri della Curia romana e lo «protegge» nella scivolosa fase di transizione.
«È don Georg ad avere il dossier Vatileaks da consegnare a Francesco», precisa il porporato, riferendosi alla relazione dei tre cardinali inquirenti Herranz, Tomko, De Giorgi sul furto dei documenti dall'appartamento papale. Martedì Gaenswein è stato l'occhio di Ratzinger all'extra omnes: ha lasciato tra gli ultimi la Sistina nell'istante in cui ha preso il via il conclave.
Padre Georg e Mariano CrociataPADRE GEORG E MARIANO CROCIATAVANITY FAIR CON GEORG GANSWEINVANITY FAIR CON GEORG GANSWEIN
Già giovedì era con il neoeletto nella basilica mariana di Roma, poi alla messa «pro Ecclesia» celebrata nella cappella affrescata da Michelangelo assieme ai 114 elettori. Venerdì nella Sala Clementina ha partecipato alla cerimonia di saluto dei cardinali, molti dei quali hanno consegnato lettere e doni per il nuovo Pontefice. Francesco li ha affidati a Gaenswin, che alla sua destra, ha fatto da immaginario ponte con il Papa emerito ripetutamente citato da Francesco.
PADRE GEORG CARDINALEPADRE GEORG CARDINALEhttp://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ratzinger-bergoglio-il-passaggio-del-testimone-don-georg-52553.htm

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.