ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 13 aprile 2013

Gemelli monovulari (della dea Kalì?)


Papa FrancescoDalai Lama: “La felicità è una questione di cuore”§ù

Dalai Lama
DALAI LAMA

Il leader religioso in visita a Bolzano e Trento

MARIA TERESA PONTARA PEDERIVATRENTO


E’ venuto a parlare di felicità e speranza in tempo di crisi utilizzando parole che dovrebbero essere familiari agli annunciatori del Vangelo. O forse è lo stile, il linguaggio ad essere più sulla lunghezza d’onda dell’uomo di oggi assetato di relazioni e di senso del  vivere.

Fatto sta che il Dalai Lama, approdato per la 4° volta in quattro anni In Trentino Alto Adige ha fatto il pieno di pubblico. Erano più di 3500 le persone assiepate al PalaTrento e gremite pure le sale istituzionali a Bolzano dove quest’anno ha ricevuto il Premio per la tutela delle minoranze etniche e linguistiche._



“Il XXI secolo deve superare gli errori del passato e diventare il secolo della fraternità universale, ma per far questo occorre innanzitutto superare il divario fra ricchi e poveri sul pianeta”, ha detto a Bolzano dove la presenza dell’alpinista Reinhold Messner, il re degli Ottomila, di casa sull’Himalaia, ha riaffermato l’amicizia del popolo sudtirolese con quello tibetano.

Ma è stato soprattutto il tema della ricerca della felicità il tema più gettonato nell’incontro di Trento, un tema che il Dalai Lama aveva già declinato ai trentini nel corso dei Festival dell’Economia indicando strade nuove per stimare il benessere di un Paese.

Sua Santità Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, premio Nobel per la Pace 1989, l’ha spiegato ancora una volta di fronte ad un pubblico variegato, ma composto prevalentemente da giovani e l’ha ripetuto di fronte agli amministratori: la felicità nasce dal prenderci cura gli uni degli altri, è una questione che dobbiamo coltivare innanzitutto in noi stessi per poi farne partecipi gli altri. E’ solo dalla capacità di relazionarci con gli altri che possiamo raggiungere la felicità perché “la mia felicità è anche la tua felicità”, come le dita di una mano stanno insieme “per” qualcosa.
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Se il mio gatto mi vede ben disposto nei suoi confronti, si avvicina, in caso contrario si tiene a distanza: lo stesso fa il nostro prossimo. E’ dalla mia disposizione del cuore che nascono le relazioni umane e la convivenza pacifica dell’umanità intera. Di qui la necessità di costruire una nuova etica del vivere insieme, uno stile di vita che nasca dal cuore pacificato, in un orizzonte di bene comune da raggiungere tutti sulla terra, con l’ausilio della scienza chiamata, però, ad abbandonare ogni logica di potere e materialismo per aprirsi verso un mistero non sempre intuibile. Perché è l’uomo stesso ad essere un mistero ai nostri occhi.

Ma la scienza di oggi ci rivela come siano proprio la compassione – il patire insieme con l’altro – e la meditazione sul senso delle proprie azioni a ridurre lo stress del mondo moderno. L’empatia e il silenzio della preghiera migliorano il metabolismo del corpo e conferiscono serenità. Anche se non si è buddisti il praticare la compassione e la misericordia aiuta noi e il prossimo.

Espressioni di grande sintonia nei confronti di papa Bergoglio: “Non l’ho ancora incontrato, ma è una persona che mi piace molto. E’ un papa che predica la sua fede nella semplicità dei gesti. E questo è un messaggio importante e anche estremamente moderno”.

Il Papa: non “truccare” la vita ma accettarla fidandosi di Dio
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PAPA FRANCESCO

Il Pontefice lo ha detto nella messa celebrata questa mattina a casa Santa Marta

REDAZIONEROMA


La vita non va ''truccata'' quando le cose vanno male, perche' questo vuol dire non avere fiducia in Dio, che della vita e' il Signore. Un cristiano, viceversa, sa accettare cio' che gli accade. E' questo il messaggio che papa Francesco, riferisce Radio Vaticana, ha tratto dalla liturgia della messa celebrata questa mattina a Casa Santa Marta. Presenti alla celebrazione gli uomini della Gendarmeria Vaticana, dei Vigili del Fuoco vaticani e le religiose Figlie della carita'.   


Di fonte ai problemi della vita, il cristiano non deve prendere scorciatoie ma affidarsi sempre a Dio, che non gli fara' mancare il suo aiuto.  ''Quando ci sono i problemi - ha aggiunto il papa - bisogna prenderli e il Signore ci aiutera' a risolverli. Non dobbiamo avere paura dei problemi: Gesu' stesso dice ai suoi discepoli: 'Sono io, non abbiate paura. Sono io'. Sempre. Con le difficolta' della vita, con i problemi, con le nuove cose che dobbiamo prendere: il Signore è là. Possiamo sbagliare, davvero, ma Lui è sempre vicino a noi e dice: 'Hai sbagliato, riprendi la strada giusta. Non e' un buon atteggiamento quello di truccare la vita, di fare il maquillage alla vita: no, no. La vita e' come è, è la realta'. E' come Dio vuole che sia o come Dio permette che sia, ma è come è , e dobbiamo prenderla come è. E lo Spirito del Signore ci dara' la soluzione ai problemi''.   


''Non abbiate paura, sono io'', questa, ribadisce papa Francesco, ''e' la parola di Gesu', sempre'', nelle difficolta', ''nei momenti dove tutto e' oscuro'' e ''non sappiamo cosa fare''. Dunque, ha concluso, ''prendiamo le cose come vengono, con lo Spirito del Signore e l'aiuto dello Spirito Santo. E cosi' andiamo avanti, sicuri su una strada giusta''.     


''Chiediamo al Signore questa grazia - ha concluso Francesco - di non avere paura, di non truccare la vita, di prendere la vita come viene e cercare di risolvere i problemi come hanno fatto gli Apostoli, e cercare pure l'incontro con Gesu' che sempre e' di fianco a noi, anche nei momenti piu' oscuri della vita''

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