La
Gnosi spuria è il frutto di una lunga indagine sulla gnosi iniziata da
Ennio Innocenti più di quaranta anni fa e giunta ora alla sua terza edizione
aggiornata e ampliata. Oggetto d’esame è la gnosi (che indica il processo
conoscitivo, che dalla sfera fisica si estende fino a quella metafisica) da lui
definita “spuria”, cioè, falsata, corrotta in relazione alla vera sapienza
trasmessa da Dio all’uomo. L’analisi viene svolta dal Nostro sul piano: a)
della teologia e della metafisica; b) dell’indagine storica; c) della filosofia
e teologia della storia.
L’autore sviscera l’essenza dell’errore gnostico,
mostrandone l’intrinseca contraddizione, per poi contestualizzare storicamente
il fenomeno gnostico dagli inizi della civiltà fino al Novecento. Infine, dal
quadro della filosofia e teologia della storia, trae il filo rosso, che lega la
gnosi antica alle varie fasi della storia del cammino umano fino ad oggi.
Pietra angolare di tutta l’opera è il giudizio sull’essere, che vede due
sistemi filosofici opposti, da cui derivano due concezioni incompatibili
sull’uomo e sull’Infinito. “Nell'interpretare la realtà due sono i giudizi
sull'essere: l'essere, infatti, o è dall'intelligenza umana interpretato come
partecipazione oppure è interpretato come caduta. Sia nel primo che nel secondo
giudizio le conseguenze sono di grande importanza e tali da influenzare tutto
il vivere umano. L'essere è partecipato da una fonte sapiente, libera ed
amante: l'Infinito Iddio. Egli, pienezza di coscienza, bontà e bellezza,
partecipa il suo essere amando gli esseri che crea, ordinandoli in una
collaborazione che rispecchia la sua perfezione, cui tutti - e l'uomo
consapevolmente e liberamente - tendono. L'essere, invece, cade,
primordialmente e necessariamente, da una oscurità inconscia innominabile
informe ed indeterminata, e tale caduta, che comporta la degradazione e la
differenziazione degli esseri, dev'esser riassorbita nell'unità indifferenziata
del tutto. Nella prima interpretazione l'uomo s'innalza per dono divino. nella
seconda, invece, l'uomo s'illude di ergersi immedesimandosi nel tutto.
[..] La prima gnosi la chiamiamo «pura» la seconda «spuria»..[..] La gnosi
spuria come l'abbiamo definita ha matrici antichissime, ma - specialmente per
la mediazione mesopotamica ed egiziana - diventa ebraica ed è dal focolaio
ebraico che deriva un influsso forse preponderante in ambiente cristiano, come vari
insigni autori hanno riconosciuto”.
Fedele a quanto insegna S. Tommaso d’Aquino, l’Autore
proclama la Verità divina e allo stesso tempo combatte l’errore gnostico, senza
esclusione di colpi, prendendo di mira anche eminenti personalità del mondo
culturale, politico ed ecclesiastico, che percorrono la storia umana dalle
origini fino ai nostri giorni.
Esaminando i Paesi nelle loro fasi storiche, l’autore
traccia un’analisi di background per ogni società, portandone alla luce il
contesto culturale, le manifestazioni dei miti gnostici e i canali di
trasmissione della gnosi spuria.
Molta attenzione meritano, poi, le considerazioni sul
rapporto tra teologia e gnosi nel Novecento. Vengono qui esaminate le
teologie - che tanto hanno influenzato il postconcilio - dei vari
Teilhard de Chardin, Jean Danielou, H. U. Von Balthasar, De Lubac, K. Rahner,
E. Schillerbeeckx, alcuni dei quali salutati come grandi dottori della Chiesa e
innovatori, spesso, però, privi di basi filosofiche e teologiche adeguate
o imparentati con ambienti sospetti. In modo particolare, l’Autore focalizza
l’analisi sullo stato della teologia in Italia, impugnando, ancora una volta,
l’errore contro la Verità. E lo fa, attaccando direttamente “gli
esponenti italiani più rappresentativi del cedimento teologico”, tra i
quali, chi “offre una magna charta del neo-modernismo” sostenendo “una
“fede” esistenzialista, giovanilista, biblicista, sganciata da dogmi e
Tradizioni; dissente dal Magistero della Chiesa su temi etici; si mostra aperto
alla religiosità orientale; favorevole all’ordinazione in sacris delle donne;
favorevole alla possibilità del matrimonio dei preti; ostile alla messa in
latino; incline alla Riforma della Chiesa Cattolica secondo lo spirito di
Martin Lutero; [..] mostra un’apertura alla fecondazione artificiale, aborto, cellule
staminali, preservativo in caso di AIDS, eutanasia”.
In quest’opera il teologo romano dimostra la continuità,
dalle origini al presente, della gnosi spuria, che, “come una radice
avvelenata, continua ad essere piantata in mezzo al corso dei secoli, alimentando
l’empietà. È il processo di rivoluzione permanente che attacca da fuori e dal
didentro la Chiesa e la Civiltà Cristiana.” Si tratta di una pubblicazione
unica nel suo genere, per il suo carattere sistematico, rigoroso e,
soprattutto, “politically incorrect”: l’Autore proclama la Verità con parresia,
consapevole che è la massima opera di carità.
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