ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 29 maggio 2013

IL PAPA, I VESCOVI PUGLIESI E...

 IL VANTAGGIO DI RITROVARSI TUTTI MUSULMANI
Erigendo "complesso parrocchiale" Beato Giovanni Paolo II a Fasano (Diocesi Monopoli-Conversano) 
di Francesco Colafemmina

Abbassare ciò che è in alto e innalzare ciò che è in basso. Un programma estremamente chiaro sebbene dagli esiti incerti. E' il programma attuale della Chiesa Cattolica. Si sfronda qua e là col machete, e non importa se si dà la comunione in piedi e senza la patena, se sull'altare ci sono due o sette candelabri, se il Papa veste di bianco o di nero, non importa. Importa l'essenziale che è poi un Dio inclusivo, i cui apostoli erano dei rozzi intolleranti, la cui Chiesa è stata per anni la "Chiesa del no", una Chiesa talmente perversa da aver condotto guerre, crociate in nome di Dio.

Modo esemplare di amministrare la Comunione
 (sicuramente il Papa si sarà consultato in merito con Mons. Guido Marini)
E forse sarebbe stato meglio farsi sterminare e convertire mille anni fa. O cinquecento anni fa, o quattrocento anni fa. Avremmo un altissimo minareto nel centro di Vienna e una moschea al posto di San Pietro, ma in compenso non potremmo sentire Radio Vaticana recensire film dedicati ai compiaciuti accoppiamenti di adolescenti lesbiche esaltati come fossero gli ideali amplessi di un romanzo delle sorelle Brontë, non potremmo vedere il Cardinal Bagnasco dare l'Eucaristia (ridotta concettualmente ad un semplice pezzo di pane) ad un notorio depravato dalla spiritualità confusa almeno quanto la sua identità sessuale, non potremmo leggere le sconclusionate omelie oggi di moda, solitamente condite con un po' di Dio spray, poco sale e tanto peperoncino all'aceto.

Immagini della nuova chiesa "Madonna della Rosa" consacrata nel marzo scorso a Molfetta 
Tristi destini del Cattolicesimo decadente, come la società europea che ha prodotto. Sessant'anni di rivoluzione permanente e questo è il risultato: una Chiesa sciatta e sgarrupata, intimidita dal potere, complice delle imperanti ideologie mondane. Poi ci lamentiamo se le chiese sono disgustose... Come potrebbe un simile clero immerso in un perenne spleen soporifero edificare le grandiose creazioni del passato? Già è tanto se riescono a mettersi una casula decente, figuriamoci ora le chiese... Si discute poi con emotiva trepidazione delle recenti esternazioni dei loquaci vescovi pugliesi, tutte volte alla santificazione del Papa. In realtà volte alla giustificazione personale. Così Mons. Di Molfetta che mentre pensa a costruire una nuova cripta nel duomo di Cerignola onde ospitare la sua augusta salma nel lontano giorno della sua dipartita, d'altro canto deve apparire più francescano di papa Francesco e dunque farsi bello con la condivisione dei messaggi papali sulla povertà e sulla Chiesa in cerca di periferie. Così Mons. Padovano il cui obiettivo è dimostrare che il "tradizionalismo" oltre a dover essere oggetto di "vigilanza" (termine solitamente riservato all'antisemitismo) deve sapersi integrare così come fa Mons. Marini con il Papa. Messaggio occultamente rivolto a qualche consultore dell'ufficio per le celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice e ai suoi seguaci in terra di Puglia, piuttosto invisi al Padovano. Così Mons. Martella, tutto intento al culto dontoninobellista della povertà e dell'accoglienza. Sono così i nostri Vescovi, li rispettiamo e gli vogliamo bene, ma pretenderemmo meno chiacchiere e più fatti!
Detto questo, sarò forse un cattolico depresso o acido o tragico? No, sono felice perché credo, perché ancora riesco a contemplare il creato e a farmi largo nella giungla del brutto, del deforme, cercando il bello nelle piccole cose. Ma sono un cattolico incazzato! Non sopporto più la retorica delle buone intenzioni e la doppiezza dei discorsi buonisti. Vorrei vedere dedizione in chi dovrebbe vigilare sulla fede e invece continuo a vedere un'inesausta gara all'inseguimento del mondo. Signore, per carità, convertili, donagli più luce perché nonostante tutto continuano a brancolare nel buio!

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