IL VANTAGGIO DI RITROVARSI TUTTI MUSULMANI
Erigendo "complesso parrocchiale" Beato Giovanni Paolo II a Fasano (Diocesi Monopoli-Conversano) |
di Francesco Colafemmina
Abbassare ciò che è in alto e innalzare ciò che è in basso. Un programma estremamente chiaro sebbene dagli esiti incerti. E' il programma attuale della Chiesa Cattolica. Si sfronda qua e là col machete, e non importa se si dà la comunione in piedi e senza la patena, se sull'altare ci sono due o sette candelabri, se il Papa veste di bianco o di nero, non importa. Importa l'essenziale che è poi un Dio inclusivo, i cui apostoli erano dei rozzi intolleranti, la cui Chiesa è stata per anni la "Chiesa del no", una Chiesa talmente perversa da aver condotto guerre, crociate in nome di Dio.
Abbassare ciò che è in alto e innalzare ciò che è in basso. Un programma estremamente chiaro sebbene dagli esiti incerti. E' il programma attuale della Chiesa Cattolica. Si sfronda qua e là col machete, e non importa se si dà la comunione in piedi e senza la patena, se sull'altare ci sono due o sette candelabri, se il Papa veste di bianco o di nero, non importa. Importa l'essenziale che è poi un Dio inclusivo, i cui apostoli erano dei rozzi intolleranti, la cui Chiesa è stata per anni la "Chiesa del no", una Chiesa talmente perversa da aver condotto guerre, crociate in nome di Dio.
Modo esemplare di amministrare la Comunione (sicuramente il Papa si sarà consultato in merito con Mons. Guido Marini) |
E forse sarebbe stato meglio farsi sterminare e convertire mille anni
fa. O cinquecento anni fa, o quattrocento anni fa. Avremmo un altissimo
minareto nel centro di Vienna e una moschea al posto di San Pietro, ma
in compenso non potremmo sentire Radio Vaticana recensire film dedicati
ai compiaciuti accoppiamenti di adolescenti lesbiche esaltati come
fossero gli ideali amplessi di un romanzo delle sorelle Brontë, non
potremmo vedere il Cardinal Bagnasco dare l'Eucaristia (ridotta
concettualmente ad un semplice pezzo di pane) ad un notorio depravato
dalla spiritualità confusa almeno quanto la sua identità sessuale, non
potremmo leggere le sconclusionate omelie oggi di moda, solitamente
condite con un po' di Dio spray, poco sale e tanto peperoncino
all'aceto.
Immagini della nuova chiesa "Madonna della Rosa" consacrata nel marzo scorso a Molfetta |
Tristi destini del Cattolicesimo decadente, come la società europea che
ha prodotto. Sessant'anni di rivoluzione permanente e questo è il
risultato: una Chiesa sciatta e sgarrupata, intimidita dal potere,
complice delle imperanti ideologie mondane. Poi ci lamentiamo se le
chiese sono disgustose... Come potrebbe un simile clero immerso in un
perenne spleen soporifero edificare le grandiose creazioni del passato?
Già è tanto se riescono a mettersi una casula decente, figuriamoci ora
le chiese... Si discute poi con emotiva trepidazione delle recenti
esternazioni dei loquaci vescovi pugliesi, tutte volte alla
santificazione del Papa. In realtà volte alla giustificazione personale.
Così Mons. Di Molfetta che mentre pensa a costruire una nuova cripta
nel duomo di Cerignola onde ospitare la sua augusta salma nel lontano
giorno della sua dipartita, d'altro canto deve apparire più francescano
di papa Francesco e dunque farsi bello con la condivisione dei messaggi
papali sulla povertà e sulla Chiesa in cerca di periferie. Così Mons.
Padovano il cui obiettivo è dimostrare che il "tradizionalismo" oltre a
dover essere oggetto di "vigilanza" (termine solitamente riservato
all'antisemitismo) deve sapersi integrare così come fa Mons. Marini con
il Papa. Messaggio occultamente rivolto a qualche consultore
dell'ufficio per le celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice e ai
suoi seguaci in terra di Puglia, piuttosto invisi al Padovano. Così
Mons. Martella, tutto intento al culto dontoninobellista della povertà e
dell'accoglienza. Sono così i nostri Vescovi, li rispettiamo e gli
vogliamo bene, ma pretenderemmo meno chiacchiere e più fatti!
Detto questo, sarò forse un cattolico depresso o acido o tragico? No,
sono felice perché credo, perché ancora riesco a contemplare il creato e
a farmi largo nella giungla del brutto, del deforme, cercando il bello
nelle piccole cose. Ma sono un cattolico incazzato! Non sopporto più la
retorica delle buone intenzioni e la doppiezza dei discorsi buonisti.
Vorrei vedere dedizione in chi dovrebbe vigilare sulla fede e invece
continuo a vedere un'inesausta gara all'inseguimento del mondo. Signore,
per carità, convertili, donagli più luce perché nonostante tutto
continuano a brancolare nel buio!
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.