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mercoledì 1 maggio 2013

Tot Papi, tot ecclesiae?


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Benedetto e Franceso, nuovo incontro per i due Papi. Ratzinger vivrà in monastero

Da giovedì pomeriggio nel piccolissimo Stato della Città del Vaticano vivranno due Pontefici: uno felicemente regnante e l'altro emerito. Non è prevista nessuna cerimonia ufficiale, ma è molto probabile che Papa Francesco decida di accogliere personalmente il suo predecessore al suo arrivo così come Ratzinger aveva fatto

Benedetto e Franceso, nuovo incontro per i due Papi. Ratzinger vivrà in monastero
Quarantaquattro ettari per due Papi. Da domani pomeriggio nel piccolissimo Stato della Città del Vaticano vivranno due Pontefici: uno felicemente regnante e l’altro emerito. L’arrivo dell’elicottero che riporterà Benedetto XVI da Castel Gandolfo nella Città leonina atterrerà all’eliporto vaticano intorno alle 16,30. Non è prevista nessuna cerimonia ufficiale, ma è molto probabile che Papa Francesco decida di accogliere personalmente il suo predecessore al suo arrivo, così come Ratzinger aveva fatto, il 23 marzo scorso, quando Bergoglio era andato a trovarlo a Castel Gandolfo, dieci giorni dopo la sua elezione.

Così come è molto probabile che Francesco voglia ricambiare il pranzo offertogli da Ratzinger proprio durante quella visita nella residenza estiva dei Pontefici. È lì che Benedetto XVI ha deciso di trascorrere le ultime ore del suo pontificato, il 28 febbraio 2013, e attendere non solo l’elezione del suo successore, ma anche il termine dei lavori nell’ex monastero Mater Ecclesiae in Vaticano che, da domani pomeriggio, sarà la sua nuova e forse ultima casa.
Insieme con il Papa emerito, vivranno monsignor Georg Gänswein, segretario particolare di Benedetto XVI e prefetto della Casa Pontificia, e le quattro Memores Domini che si prendono cura del Pontefice tedesco fin dalla sua elezione. È stata anche allestita una stanza per gli ospiti a disposizione del fratello maggiore di Ratzinger, monsignor Georg, che vive in Germania. Già da qualche giorno nell’ex monastero è iniziato il trasloco. Per prima cosa sono stati sistemati i volumi della biblioteca di Ratzinger e poi la sua inseparabile scrivania sulla quale, tra gli altri, è stato scritto il celebre bestseller “Introduzione al cristianesimo” la cui lettura convinse, nel 1981, Giovanni Paolo II a chiamare il futuro Papa tedesco a Roma per guidare la Congregazione per la Dottrina della Fede. Sulla sua scrivania Ratzinger troverà anche due omaggi speciali pubblicati dalla Libreria Editrice Vaticana: “Non mi sono mai sentito solo”, un volume che raccoglie gli ultimi discorsi del Papa tedesco, dall’annuncio della rinuncia al pontificato fino all’inizio della sede vacante, e “Sull’aereo di Papa Benedetto”, curato dalla vaticanista Angela Ambrogetti, che riporta integralmente le interviste al Pontefice tedesco realizzate dai giornalisti di tutto il mondo durante i 24 voli papali internazionali.
È proprio in questo volume che risuonano le affermazioni di Ratzinger su Aids e preservativi pronunciate durante il viaggio di andata in Africa nel 2009 e che suscitarono numerose polemiche. “Direi che non si può superare questo problema dell’Aids solo con soldi, pur necessari, ma se non c’è l’anima, se gli africani non aiutano (impegnando la responsabilità personale), non si può superarlo con la distribuzione di preservativi: al contrario, aumentano il problema”. Queste dichiarazioni segnarono una delle pagine più tormentate di un pontificato vissuto “ballando” con quei lupi da cui Ratzinger aveva messo in guardia, fin subito dopo la sua elezione, la Chiesa intera. Un regno, quello del Papa tedesco, che sarebbe culminato con la vicenda Vatileaks e, infine, con la pagina ancor più sconvolgente della rinuncia al pontificato.
@FrancescoGrana
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/01/benedetto-e-franceso-nuovo-incontro-per-due-papi-ratzinger-vivra-in-monastero/580471/

Due Papi in Vaticano, domani torna Ratzinger

Due mesi fa ad osservare quell’elicottero decollato davanti 
ad un  tramonto mozzafiato dal colle vaticano e diretto 
a Castel Gandolfo c’era mezzo mondo, visto che non capita
tutti i giorni di assistere in diretta alle dimissioni di un pontefice. 
Stavolta lo stesso velivolo dell’aeronautica riporterà Joseph
Ratzinger di nuovo al di là del Tevere, nella nuova casa, 
il famoso monastero di clausura interamente ristrutturato 
che lo ospiterà assieme alle suore laiche di Cl e all’ex 
segretario,monsignor Georg Gaenswein. 
Domani verso le 17 verrà scritta un’altra pagina della storia della
Chiesa. Ad attendere Ratzinger, a dargli il benvenuto, ci sarà anche
 Papa Francesco. Un gesto benevolo coerente con quanto sinora ha 
fatto per costruire con il predecessore un rapporto collaborativo, leale, familiare. 
Come ha promesso, Benedetto XVI intende condurre un’esistenza isolata, evitare ogni contatto con l’esterno. Continuerà a sentirsi unito alla Chiesa grazie alla preghiera. 
Nel convento Mater Ecclesiae potrà dedicarsi agli studi biblici, al pianoforte, agli scritti teologici. 
È stata attrezzata per lui una grande e spaziosa biblioteca con tutti i suoi volumi.
Ratzinger abiterà al primo piano dell’edificio dove c’è una stanza pronta per ospitare don Georg 
Ratzinger che ora potrà venire a trovare il fratello ogni volta che vorrà. Non alloggerà lì, invece, 
la storica segretaria Birgit Wansing, che però continuerà ad aiutarlo ogni mattina nella stesura dei 
documenti. In questi due mesi la salute di Ratzinger è sembrata vacillare, le foto lo mostrano 
smagrito, spossato, con lo sguardo spento. Padre Lombardi ha smentito una malattia grave mentre
 in Vaticano, chi lo conosce bene e ha avuto modo di fargli visita a Castel Gandolfo, ha spiegato 
che si tratta solo di un uomo anziano con il morale a terra, «un po’ giù», forse con una leggera 
forma di depressione che può arrivare a seguito di periodi di forte tensione emotiva e di stress
lavorativi. 
Di fatto in Vaticano a partire da domani, coabiteranno due pontefici, uno in carica e uno dimissionario.
Un aspetto assolutamente inedito che sta alimentando diversi interrogativi sui rischi che si
potrebbero riverberare sul governo del Papa Francesco. L’ombra dell’antipapa si allunga inevitabile,
ma Ratzinger ha voluto rassicurare il suo successore che non intende disattendere le promesse fatte.
Insomma, uno di parola e anche in questi due mesi a Castel Gandolfo non ha fatto nulla che potesse
minimamente mettere in imbarazzo Bergoglio. «E così sarà in futuro» sussurra un cardinale
aggiungendo ironicamente che forse l’unico rischio è che possano incrociarsi nella passeggiata
pomeridiana.
L’INCONTRO CON PERES
Intanto la vita nel piccolo Stato pontificio procede. Ieri Papa Bergoglio ha incontrato il premier
israeliano Peres che lo ha invitato a visitare la Terra Santa; assieme hanno affrontato il tema
dell’accordo economico tra Santa Sede e Israele e della questione del Cenacolo, uno dei luoghi più
sacri della cristianità ma finora gestito dal governo israeliano che impedisce ai fedeli di celebrare e
svolgere pellegrinaggi. L’Osservatore Romano ha destinato ampio spazio all’incontro, evidenziando
«i cordiali colloqui» e il clima costruttivo. Sul giornale vaticano è stata anche pubblicata una
intervista al Sostituto, monsignor Becciu che per la prima volta ha rotto il silenzio sulla riforma
della curia. A suo parere è «prematuro avanzare qualsiasi ipotesi circa il futuro assetto», infine ha
precisato che una frase di Francesco sullo Ior è stata «mal interpretata». Come dire che la banca
vaticana non si tocca.
di Franca Giansoldati
in “Il Messaggero” del 1 maggio 2013


Il 2 maggio Ratzinger tornerà in Vaticano

28 febbraio, lo storico addio di Benedetto XVI
28 FEBBRAIO, LO STORICO ADDIO DI BENEDETTO XVI E IL TRASFERIMENTO IN ELICOTTERO

Il Papa emerito lascia Castel Gandolfo e rientra tra pochi giorni Oltretevere

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

Benedetto XVI torna Oltretevere. Torna in Vaticano, da dove era partito lo scorso 28 febbraio, ultimo giorno del suo pontificato, conclusosi la sera di quel giorno in seguito alla rinuncia. Il giorno fissato per il rientro, sarà il 2 maggio. Tutto è pronto nell'ex monastero di clausura riadattato a residenza del Papa emerito. Si tratta di un edificio su quattro livelli con ambienti comunitari e dodici celle monastiche, un’ala nuova di circa 450 metri quadrati, una cappella, il coro per le claustrali, la biblioteca, il ballatoio, una siepe sempreverde e una robusta cancellata per delimitare la zona di clausura, e poi un grande orto dove si coltivano peperoni, pomodori, zucchine, cavoli, ma anche limoni e aranci.


Con Benedetto XVI abiteranno le quattro «memores Domini» e il segretario particolare Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia. Nel monastero potranno essere ospitati anche il fratello del Papa emerito, e il diacono tedesco che è stato aggregato all'ormai ex piccola «famiglia pontificia» e che assiste Ratzinger quando don Georg è impegnato nel palazzo apostolico. Il trasferimento renderà più semplice la vita allo stesso monsignor Gänswein - che fino ad oggi si trasferiva quotidianamente da Castel Gandolfo in Vaticano - e renderà anche più facile la possibilità per Papa Francesco di fare qualche visita al predecessore.

Le immagini di Benedetto XVI in occasione della visita che Papa Bergoglio gli aveva fatto alcuni giorni dopo l'elezione avevano mostrato la fragilità fisica di Ratzinger. Ma il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, che ha confermato l'imminente rientro dell'ex Pontefice in Vaticano, aveva smentito l'esistenza di gravi malattie.
 http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/papa-el-papa-pope-bergoglio-ratzinger-24332/

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