Due Papi in Vaticano, domani torna Ratzinger
Due mesi fa ad osservare quell’elicottero decollato davanti
ad un tramonto mozzafiato dal colle vaticano e diretto
a Castel Gandolfo c’era mezzo mondo, visto che non capita
tutti i giorni di assistere in diretta alle dimissioni di un pontefice.
Stavolta lo stesso velivolo dell’aeronautica riporterà Joseph
Ratzinger di nuovo al di là del Tevere, nella nuova casa,
il famoso monastero di clausura interamente ristrutturato
che lo ospiterà assieme alle suore laiche di Cl e all’ex
segretario,monsignor Georg Gaenswein.
Domani verso le 17 verrà scritta un’altra pagina della storia della
Chiesa. Ad attendere Ratzinger, a dargli il benvenuto, ci sarà anche
Papa Francesco. Un gesto benevolo coerente con quanto sinora ha
fatto per costruire con il predecessore un rapporto collaborativo, leale, familiare.
Come ha promesso, Benedetto XVI intende condurre un’esistenza isolata, evitare ogni contatto con l’esterno. Continuerà a sentirsi unito alla Chiesa grazie alla preghiera.
Nel convento Mater Ecclesiae potrà dedicarsi agli studi biblici, al pianoforte, agli scritti teologici.
È stata attrezzata per lui una grande e spaziosa biblioteca con tutti i suoi volumi.
Ratzinger abiterà al primo piano dell’edificio dove c’è una stanza pronta per ospitare don Georg
Ratzinger che ora potrà venire a trovare il fratello ogni volta che vorrà. Non alloggerà lì, invece,
la storica segretaria Birgit Wansing, che però continuerà ad aiutarlo ogni mattina nella stesura dei
documenti. In questi due mesi la salute di Ratzinger è sembrata vacillare, le foto lo mostrano
smagrito, spossato, con lo sguardo spento. Padre Lombardi ha smentito una malattia grave mentre
in Vaticano, chi lo conosce bene e ha avuto modo di fargli visita a Castel Gandolfo, ha spiegato
che si tratta solo di un uomo anziano con il morale a terra, «un po’ giù», forse con una leggera
forma di depressione che può arrivare a seguito di periodi di forte tensione emotiva e di stress
lavorativi.
Di fatto in Vaticano a partire da domani, coabiteranno due pontefici, uno in carica e uno dimissionario.
Un aspetto assolutamente inedito che sta alimentando diversi interrogativi sui rischi che si
potrebbero riverberare sul governo del Papa Francesco. L’ombra dell’antipapa si allunga inevitabile,
ma Ratzinger ha voluto rassicurare il suo successore che non intende disattendere le promesse fatte.
Insomma, uno di parola e anche in questi due mesi a Castel Gandolfo non ha fatto nulla che potesse
minimamente mettere in imbarazzo Bergoglio. «E così sarà in futuro» sussurra un cardinale
aggiungendo ironicamente che forse l’unico rischio è che possano incrociarsi nella passeggiata
pomeridiana.
L’INCONTRO CON PERES
Intanto la vita nel piccolo Stato pontificio procede. Ieri Papa Bergoglio ha incontrato il premier
israeliano Peres che lo ha invitato a visitare la Terra Santa; assieme hanno affrontato il tema
dell’accordo economico tra Santa Sede e Israele e della questione del Cenacolo, uno dei luoghi più
sacri della cristianità ma finora gestito dal governo israeliano che impedisce ai fedeli di celebrare e
svolgere pellegrinaggi. L’Osservatore Romano ha destinato ampio spazio all’incontro, evidenziando
«i cordiali colloqui» e il clima costruttivo. Sul giornale vaticano è stata anche pubblicata una
intervista al Sostituto, monsignor Becciu che per la prima volta ha rotto il silenzio sulla riforma
della curia. A suo parere è «prematuro avanzare qualsiasi ipotesi circa il futuro assetto», infine ha
precisato che una frase di Francesco sullo Ior è stata «mal interpretata». Come dire che la banca
vaticana non si tocca.
di Franca Giansoldati
in “Il Messaggero” del 1 maggio 2013
Il 2 maggio Ratzinger tornerà in Vaticano
Il Papa emerito lascia Castel Gandolfo e rientra tra pochi giorni Oltretevere
ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO
Benedetto XVI torna Oltretevere. Torna in Vaticano, da dove era partito lo scorso 28 febbraio, ultimo giorno del suo pontificato, conclusosi la sera di quel giorno in seguito alla rinuncia. Il giorno fissato per il rientro, sarà il 2 maggio. Tutto è pronto nell'ex monastero di clausura riadattato a residenza del Papa emerito. Si tratta di un edificio su quattro livelli con ambienti comunitari e dodici celle monastiche, un’ala nuova di circa 450 metri quadrati, una cappella, il coro per le claustrali, la biblioteca, il ballatoio, una siepe sempreverde e una robusta cancellata per delimitare la zona di clausura, e poi un grande orto dove si coltivano peperoni, pomodori, zucchine, cavoli, ma anche limoni e aranci.
Con Benedetto XVI abiteranno le quattro «memores Domini» e il segretario particolare Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia. Nel monastero potranno essere ospitati anche il fratello del Papa emerito, e il diacono tedesco che è stato aggregato all'ormai ex piccola «famiglia pontificia» e che assiste Ratzinger quando don Georg è impegnato nel palazzo apostolico. Il trasferimento renderà più semplice la vita allo stesso monsignor Gänswein - che fino ad oggi si trasferiva quotidianamente da Castel Gandolfo in Vaticano - e renderà anche più facile la possibilità per Papa Francesco di fare qualche visita al predecessore.
Le immagini di Benedetto XVI in occasione della visita che Papa Bergoglio gli aveva fatto alcuni giorni dopo l'elezione avevano mostrato la fragilità fisica di Ratzinger. Ma il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, che ha confermato l'imminente rientro dell'ex Pontefice in Vaticano, aveva smentito l'esistenza di gravi malattie.
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/papa-el-papa-pope-bergoglio-ratzinger-24332/
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.