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domenica 18 agosto 2013

Il governo va a farsi benedire da Cl


La politica va a Rimini: parte il meeting di Cl

Alla kermesse del movimento, il premier Enrico Letta, sei ministri e la videointervista di Napolitano. E il presidente della Compagnia delle opere Bernard Scholz augura «lunga vita» alle larghe intese.

La politica italiana va in trasferta a Rimini, al meeting di Comunione e liberazione diventato ormai appuntamento immancabile per buona parte dell'arco parlamentare e di governo. Il programma di quest'anno è destinato a concentarsi sul nodo dell'Imu, la fiscalità sul lavoro e le imprese e le strategie per agganciare la ripresa economica e cominciare a superare la crisi. Per la 34esima edizione si sono mobilitatie 3mila volontari con un bilancio preventivo per il 2013 di 7milioni 250mila euro con un rosso di 200 mila euro.
APRE IL PREMIER LETTA. Ad aprire la kermesse, nel pomeriggio del 18 agosto, è atteso il premier Enrico Letta, ma da lunedì 19 sono diversi i ministri che si alterneranno all'evento, da Flavio Zanonato a Maurizio Lupi, da Enrico Giovannini a Graziano Delrio, solo per citare i rappresentanti del governo più vicini ai dossier economici. Senza dimenticare il ministro della Difesa Mario Mauro, membro attivo del movimento ciellino e candidato alla sua leadership e Angelino Alfano destinato giovedì 22 agosto ad animare il dibattito più acceso.
ATTESO L'INTERVENTO DI ALFANO. Da ministro dell'Interno dovrebbe confrontarsi con la guardasigilli Anna Maria Cancellieri e con il 'saggio' Luciano Violante sulla funzione rieducativa delle pene. Ma come segretario di partito, ha lasciato intendere che parlerà anche delle prospettive del Pdl dopo la condanna di Silvio Berlusconi. A Rimini ci saranno altri leader come Bobo Maroni, che nelle casse di Cl ha versato 60 mila euro come fondi per il Festival. Niente a che vedere con le donazioni d'antan di Roberto Formigoni che nel 2004 offrì oltre 300 mila euro di contributo.
SUPERARE LA CRISI. Tra i temi in primo piano al Meeting c'è soprattutto quello del lavoro, tra l'esperienza delle grandi imprese italiane a quella dei giovani startupper che racconteranno come vincere la crisi non sia del tutto impossibile.
La questione della tassa sulla casa non è al centro di nessuno degli incontri del Meeting, ma è verosimile che sarà tra le questioni più dibattute anche in vista del consiglio dei ministri che si dovrebbe tenere il 23 agosto per cominciare a mettere a punto una soluzione. La dead-lineresta infatti fissata al 31 agosto; dopo quella data rischia di scattare la clausola di salvaguardia, ovvero il ripristino della vecchia normativa, compreso il pagamento della rata di giugno.
VIDEOINTERVISTA DI NAPOLITANO. Il discorso di Enrico Letta dovrebbe occuparsi dell'Europa delle persone e dei popoli da contrapporre a quella del rigore, temi e toni anticipati nel suo intervento del 17 agosto.  Ma anche dell'esperienza del suo governo delle larghe intese che al movimento di don Giussani non dispiace. Bernard Scholz, presidente del 'braccio economico' di Cl che si chiama Compagnia delle Opere ha augurato lunga vita al governissimo. Prima dell'intervento del premier è prevista una video intervista del presidente del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano registrata nei giorni in cui il Colle lavorava alla nota sul caso Berlusconi. Già nel 2011 Napolitano aveva aperto la manifestazione, presente anche in quell'occasione Enrico Letta.
http://www.lettera43.it/politica/la-politica-va-a-rimini-parte-il-meeting-di-cl_43675105539.htm

Rimini, il meeting di Cl celebra le larghe intese. Lupi nuovo “cerimoniere”

Al via la kermesse agostana del movimento fondato da Don Giussani, giunta alla 34esima edizione. Il ministro delle Infrastrutture fa da padrone di casa e sostituisce Formigoni. In settimana sfilerà la compagine di governo Pd-Pdl quasi al completo. Ospiti per la prima volta i direttori di Espresso e Unità

Rimini, il meeting di Cl celebra le larghe intese. Lupi nuovo “cerimoniere”
È da sempre la passerella estiva per eccellenza della politica italiana: l’anno scorso lo fu per il governo tecnico, oggi lo è per quello delle grandi intese. Apre domenica il Meeting di Comunione e liberazione, in programma a Rimini dal 18 al 14 agosto. Una settimana di incontri rigorosamentebipartisan, che puntano a celebrare la coalizione Pd-Pdl. L’inaugurazione tocca infatti al primo garante dell’esecutivo, Giorgio Napolitano: nel pomeriggio verrà trasmessa una videointervista con il Presidente della Repubblica, proprio pochi minuti prima dell’atteso discorso, che il premierEnrico Letta rivolgerà alla popolo ciellino. In cabina di regia, nella 34esima edizione della kermesse, Maurizio Lupi, che ha scippato lo scettro di padrone di casa a Roberto Formigoni.
Se quest’anno l’ex governatore della Lombardia è stato declassato al ruolo di semplice visitatore, spetta al ministro delle Infrastrutture, legato a Cl da un sodalizio lungo più di vent’anni, il ruolo di cerimoniere della manifestazione. Un passaggio di testimone importante, che segna il tramonto del regno del Celeste, travolto dai guai giudiziari e costretto a lasciare il Pirellone per accontentarsi della seggiola da senatore. È sul ministro Lupi, quindi, che ora scommettono gli eredi di Don Giussani. Soprattutto se si considera che l’universo Cl comprende anche al suo interno anche laCompagnia delle Opere, conclave d’imprese e organizzazioni no profit che conta solo in Italia 41 sedi (più altre 15 all’estero) e circa 35mila associati, per un giro d’affari da oltre 70 miliardi di euro. E alla quale non è sfuggito il ruolo chiave sul terreno degli appalti pubblici detenuto dal dicastero di Lupi, quello delle infrastrutture e dei trasporti.
Intanto Letta ha già preparato la strada al suo arrivo in riviera con un intervista rilasciata alSussidiario.net, la rivista legata al meeting. Alla vigilia dell’inaugurazione il presidente del Consiglio ha anticipato i temi intorno a cui ruota l’incontro inaugurale, dedicato all’Europa: “Dobbiamo dimostrare all’Europa e al mondo che non c’è più bisogno che ci si dica di fare i compiti a casa” ha dichiarato il premier. Domenica Letta, da sempre ospite fisso del meeting in qualità di vicesegretario del Pd, prenderà il posto che nel 2012 fu di Mario Monti, e prima ancora diNapolitano. E c’è da scommettere che nel discorso d’apertura sarà impegnato anche a dissolvere le nubi che si sono addensate sull’esecutivo, per provare a ridare slancio al governo. In particolare in vista degli scogli di settembre che minacciano la tenuta della coalizione, voto sull’incandidabilità di Berlusconi in primis.
Del resto l’intero festival proverà a promuovere l’alleanza tra Pd e Pdl, che in casa Cl vanno a braccetto da sempre. Dai tempi di Pierluigi Bersani segretario, che nel 2011 fece capolino alla manifestazione mentre dall’altra parte della fiera passeggiava Angelino Alfano accanto a Formigoni. Basta dare un’occhiata al programma per capirlo. In settimana sfilerà la compagine di governo quasi al completo: dal guardasigilli Annamaria Cancellieri, al ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, passando per il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, e quello per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato. Un parterre trasversale, in piena tradizione meeting, che non si limita alla politica, ma si allarga anche su altri fronti. Compresi quello manageriale e quello giornalistico. Quasi scontato l’appuntamento con l’ex ministro Corrado Passera, che negli ultimi anni non ha mai rinunciato alla kermesse agostana di Cl. Non mancheranno l’amministratore delegato della SisalEmilio Petrone, e quello delle FerrovieMauro Moretti, in prima fila tra gli sponsor della manifestazione.
Tra i giornalisti alcuni, come Antonio SocciGianni RiottaMichele Brambilla e Monica Maggioni sono di casa a Rimini. Altri invece debuttano per la prima volta. Si tratta del direttore deL’Espresso Bruno Manfellotto, in programma martedì 20 per un incontro in cui parleranno anche il direttore dell’UnitàClaudio Sardo, e quello di Tgcom24Alessandro Banfi. Al polo fieristico di Rimini intanto 550 volontari sono al lavoro da settimane per montare gli stand. A questi, da domenica, se ne aggiungeranno altri tremila, provenienti da ogni parte dell’Italia e del mondo. Un vero esercito, composto per lo più da ragazzi con una media di 25 anni, di solidissima fede cattolica. Difficile però immaginarli alla mostra sulla chiesa ortodossa russa negli anni sovietici. Più facile invece vederli all’appuntamento con il pilota Marco Melandri, l’ospite che non ti aspetti in questo meeting. Per loro, poi, tra una messa e un’altra, sono stati organizzati anche tornei sportivi di basket, calcio balilla e ginnastica artistica.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/17/rimini-meeting-di-cl-celebra-larghe-intese-lupi-nuovo-cerimoniere/686176/

Meeting Cl, “l’imbucato” Formigoni: “Non invitato? Subalternità al giustizialismo”


Meeting Cl, "l'imbucato" Formigoni  "Subalternità al giustizialismo montante"  Parlano Napolitano e Letta - Streaming


“Le mie vicende giudiziarie finiranno bene”. Ne è convinto l'ex governatore lombardo che specifica: “Il meeting l'ho fondato io”. E poi: “Andreotti fu invitato due volte quando gli pesava una condanna a 21 anni per l'omicidio Pecorelli”
di Feltri e Zaccariello
Non compare nel programma né come moderatore, né come relatore, ma Roberto Formigoni si presenta comunque all’apertura del meeting di Comunione e Liberazione, puntuale come sempre. E rivendica il suo ruolo da fondatore. “Non mi importa se non sono stato invitato, questa è la mia gente, la mia carne, il meeting l’ho fondato io insieme a pochi altri”. Quest’anno, per la prima volta, il Celeste è stato scaricato dagli eredi di Don Giussani e declassato al ruolo di semplice visitatore. “Hanno influenzato le mie vicissitudini giudiziarie? Ma lo sapete che Andreotti fu invitato 2 volte quando gli pesava una condanna a 21 anni per l’omicidio Pecorelli? Solo che allora questa gente non era subalterna al giustizialismo montante”  di Stefano Feltri e Giulia Zaccariello 

2 commenti:

  1. Non capisco perchè i politici, debbano fare a gara per relazionarsi con questa "cosa" quale è CL:
    un movimento Cattolico, infarcito di figuri dalla dubbia moralità, dedito agli "affari" attraverso una fondazione(Compagnia delle Opere),dalla "ragione sociale" del tutto assonante col famigerato IOR.
    Ed il bello è che ci sono tutti,indistintamente, da destra a sinistra!
    Ruben

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  2. Perché pensano a fare gli affari loro. Idem i ciellini.
    E' una questione di ecumenismo economico, non certo di fede (se non nel dio denaro.. vedi la CDO, compagnia delle opere)

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