ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 18 settembre 2013

Domanda retorica

LOBBY TRADIZIONALISTA O IPOCRISIA DEGLI ARRIVISTI?

di Francesco Colafemmina
P. Alfonso Maria Bruno rilascia una intervista ad Andrea Tornielli (che purtroppo si presta allo spregevole gioco mediatico del Bruno) nella quale - forte del suo nuovo ruolo di Segretario dei FFI - cerca di ripristinare un po' di ordine e di ergersi a persona super partes strumentalizzata da presunti "tradizionalisti". Anzi, parla di "lobby" tradizionalista nell'intento di apparire più papista di Papa Francesco. In nome infatti dell'adulazione del Papa p. Bruno si è accreditato presso Tornielli e presso coloro che in queste settimane gli stanno offrendo la loro fiducia.
Il padre accusato già da Francesco Agnoli di doppiezza usata strategicamente per ricavare un ruolo di punta nell'Ordine reformando, dice a Tornielli quanto segue:

"Il questionario è stato promulgato e distribuito senza nessuna contestazione o riserva. Il provvedimento di commissariamento è dovuto scattare in seguito ai risultati del questionario stesso. Solo a partire da quel momento la sua formulazione è stata oggetto di contestazione e critiche. Posso immaginare che se non ci fosse stata la Sede Apostolica vacante, già a fine febbraio o inizio marzo, saremmo incorsi nel provvedimento in atto. Vorrei infine aggiungere che ogni indagine è una ricerca della verità a cui non si può applicare il metodo maggioritario; conta l’aderenza della narrazione alla verità, anche se un solo soggetto denunciasse un abuso. Credo tuttavia in un’alta percentuale di frati che hanno manifestato disagi e, per il mio ruolo istituzionale, ho saputo recentemente di relazioni scritte e testimonianze comprovate e incrociate di religiosi, religiose, prelati e laici legati ai nostri ambienti".


Ora, dal documento da me riportato qui sopra risulta che p. Alfonso Bruno sia stato fra i firmatari di un ricorso alla Congregazione per gli Istituti di Vita Religiosa, ricorso che promuoveva l'invalidazione del questionario stesso e dei risultati della Visita Apostolica. Ipocrisia, doppiezza, strategie concordate con qualche amico nella Congregazione? Lascio a voi il giudizio.

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