ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 20 dicembre 2013

EXPECTATIO GENTIUM

editoriale 20dezL’EDITORIALE DEL VENERDI: REX ET LEGIFITER NOSTER, EXPECTATIO GENTIUM: VENI AD SALVANDUM NOS, DOMINE, DEUS NOSTER!»

 di Arai Daniele
«Mentre tutto era immerso in un profondo silenzio e il corso della notte era a metà del suo camino, la Tua Parola onnipotente, Signore, è scesa dai Cieli, dal suo trono regale» (Sl). È stato allora che il Principe della Pace, il Signore del Cielo e della Terra, è nato in una stalla e deposto in una mangiatoia per gli animali, oggi rappresentata nella Basilica de Santa Maria Maggiore, a Roma: Praesepe ubi erat Iesus.
«O Sapientia! O Adonai! O Radix Jesse! O Clavis David! O Oriens! O Rex gentium! O Emmanuel, Rex et legifiter noster, expectatio gentium, et Salvator earum: veni ad salvandum nos, Domine, Deus noster!»

Nei Vangeli, quest’ora della Storia umana è espressa nell’omaggio ‘misterioso’ dei pastori e dei Re magi. Jesus – cujus vultum desiderat universal terrae – magnificatus est!   videntes auten cognoverunt de verbo, quod dictum erat illis de puero hoc.
La salvezza nella Luce per gli uomini era presentata in una mangiatoia di animali e sarebbe compiuta nell’ora buia del Santo Sacrificio del Redentor, il cui Sacro Cuore sarebbe trafitto di fronte alla Sua Madre Immacolata.
Che la meditazione di questi misteri, in occasione del festivo Natale del Verbo Divino, possa suscitare abbondanti grazie su questo mondo tornato a immergersi in un profondo buio spirituale, che dobbiamo pur sempre testimoniare, per rendere grazie a Dio.

FATIMA CONTESTATA nei Commenti Eleison 330 (9.11.13), di Mons. Williamson:: “Ma quale Castigo materiale può esserci, peggiore del castigo spirituale dei nostri giorni? È vero, dopo la caduta di Adamo ed Eva, è stato il Vaticano II il peggior disastro di tutta la storia dell’umanità. Ma la massa degli uomini lo vede come una grande liberazione”.

È giusto parlare del peggior disastro per il mondo presente, ma ricordando che esso deriva dal rifiuto o manipolazione umana della Verità divina. Allora, si dovrebbe ricordare che il peggior rifiuto è quello d’aspetto religioso – di eletti e consacrati per accogliere e confermare la Verità rivelata da Dio, che tradiscono quest’elezione. Ecco che il secondo rifiuto che segna la Storia dell’Incarnazione del Verbo Divino parte del Popolo eletto per riceverLo e che invece Lo ha messo a morte. Ora viviamo il terzo peggior disastro, che si collega ai precedenti.

Tale visione storica dovrebbe far capire la misura terribile della crisi senza precedenti che viviamo. Eppure, tutto rientra nei piani della misericordia divina,  come insegna San Paolo: “Non voglio che ignoriate, fratelli, il piano misterioso di Dio, in modo che non v’insuperbiate. L’indurimento parziale d’Israele è in atto fino a che la totalità delle (nazioni) gentili sia entrata (nel regno), e così tutto Israele sarà salvato, come sta scritto … Dio infatti ha rinchiuso tutti nell’incredulità, per usare misericordia a tutti.” (Rm 11, 25-26; 32)

Poiché la vita della creatura umana e perciò la sua storia, ha senso solo a immagine del Verbo Divino, è solo riguardo a questa sacra Parola che la si può misurare nella sua elevazione – santità, o nella sua caduta – crisi in questo mondo, perdizione nell’eternità.
A questa luce, oltre l’avventura terrena di ciascuno, nella Storia dell’intera umanità vi sono tre vere gravi «cadute» o alienazioni epocali:
- l’Originale, del rifiuto del comandamento divino dei primi genitori;
- del Popolo eletto per ricevere il Verbo Incarnato, che Lo rifiutò e uccise;
- del Popolo cristiano che oggi, accogliendo dei falsi cristi che giustificano la Seconda alienazione e banalizzano la Prima, originale, incide nella velata falsificazione della Parola del Signore, che ci ha redenti dalla Prima caduta con la Sua Passione e morte.

Tale tradimento è sempre più chiaro nei documenti post-conciliari, p. es. nel nº 840 del nuovo «catechismo»  e nelle aperture dei falsi profeti, tra cui quest’ultima di Bergoglio sull’alleanza antica che rimane, per la salvezza degli Ebrei, che tutt’ora rifiutano il Verbo incarnato, credendo di poter fare a meno della venuta, passione e Sacrificio di Gesù Cristo per salvarsi.

Tale perfidia è pure implicita niente meno che nel «catechismo conciliare» (nº 840). Infatti, si legge sul“rapporto della Chiesa con il popolo ebraico”: “quando si considera il futuro, il popolo di Dio dell’Antica Alleanza e il nuovo popolo di Dio tendono a fini analoghi: l’attesa della venuta (o del ritorno) del Messia. Ma tale attesa è, da una parte, rivolta al ritorno del Messia, morto e risorto, riconosciuto come Signore e Figlio di Dio, dall’altra à rivolta alla venuta del Messia, i cui tratti rimangono velati, alla fine dei tempi: si ha un’attesa accompagnata dall’ignoranza o dal misconoscimento di Gesù Cristo.”
Si tratta di verità chiaramente opposte, ma camuffate in analogiche, perché attendere la venuta significa negare che sia mai venuto, Chi è venuto per salvare!
San Paolo insegna che gli Ebrei operando come ostacolo alla fede nella venuta di Gesù Cristo, sono 
«i più grandi nemici di Dio e degli uomini». Ebbene, questi testi del Vaticano 2º si svelano come i peggiori nemici degli uomini e della conversione degli stessi Ebrei, perché giustificano la loro non conversione a Gesù Cristo, Dio incarnato, consustanziale al Padre e allo Spirito Santo, solo Nome che guida alla salvezza.
Questa è la Fede cattolica della Chiesa che ha per Capo il Vicario di Cristo.
Questa è la Fede cattolica della Chiesa che ha per Capo il Vicario di Cristo.
 
Eppure, viviamo l’ora in cui, proprio chi occupa questa Sede santa, semina l’inganno.
Si tratta di Bergoglio, Francesco, che insegna “essere Gesù consustanziale al PadreDio, ma ancheconsustanziale alla madreuna donna, e a noi”.
Tale affermaziome implica una dottrina di duplice aspetto: eretica e deviante dell’intelligenza di una verità capitale. Lasciamo la spiegazione di questa perfidia al filosofo cattolico brasiliano Carlos Nougué, che l’ha pubblicata sul sito SPES (segue la nostra traduzione),  http://spessantotomas.blogspot.pt/2013/12/francisco-quando-heresia-e.html) sotto il titolo:
 
«Quando l’eresia e la disintelligenza si uniscono in una stessa persona».
«Gesù è consustanziale al Padre, Dio, ma anche consustanziale alla madre, una donna, e a noi». Dove l’eresia e la disintelligenza?
Perché: I) va contro i dati della Fede e del magistero infallibile; II) implica ignoranza nel non sapere (o non voler sapere) cosa sia “sostanziale”.
    1) Per quanto riguarda il fatto che va contro la Fede e l’insegnamentoè noto, ragion per cui non ciallungheremo su di esso quiSi segnali soltanto che non si tratta di qualcosa di nuovo, ma qualcosa già in corso in una certa misura, tra i seguaci del Vaticano II
    2) Quanto alla disintelligenza o ignoranza, senz’alcun dubbio colpevole, va chiarito anzitutto cosa si vuol dire con «consustanziale» nella dottrina cattolica di sempre.
a) Prima ancora, cos’è sostanza. Ora, in un senso, e come già diceva Aristotele, sostanza è tutto quanto sussiste per se. Così, ogni albero, ogni animale, ogni uomo è una sostanza, poiché sussiste per se.
b) Quando un essere umano, per esempio, è generato dai suoi genitori e si costituisce in embrione, è già una sostanza diversa della loro, ciònonostante fino alla sua nascita ancora sua dipendente per via ombelicale da quella che lo porta in seno.
c) Si noti che tale nuovo ente, già dallo stato di embrione, ha la stessa essenza dei suoi genitori (i tre sono uomini, ossia, animali razionali), ma nessuno dei tre ha lo stesso essere degli altri, poiché, essendo ogn’uno una sostanza e perciò sussistendo da se, ognuno ha il suo proprio essere.
    3) Ebbene, nel piano della sua natura umana, Cristo è (diciamo) come ogni e qualsiasi uomo: ha la stessa essenza della specie umana e perciò di sua Madre; e, in più, ha un essere altro che quello di Lei, giustamente perche è sostanza (nonostante qui si tratta di hipostasi di Divinità e umanità).
    4) Ma, in quanto è Dio, Cristo – generato (non creato) come Verbo divino – è, però, consustanziale al Padre, proprio perché, oltre ad avere La stessa Sua essenza, ha lo stesso Suo ESSERE: Il ché implica dire che sono entrambi La stessa sostanza, ossia, che sono consustanziali uno all’altro (e allo Spirito Santo). Che la Trinità sia tre Persone distinte anche se sostanzialmente identiche è il proprio mistero centrale della Fede e della Religione – e nessuno lo ha spiegato meglio di Santo Tommaso d’Aquino lungo la sua vasta opera.
«E, come dice il Dottor Angelico nel suo Compendio di Teologia, s’inferisce “il motivo perché la Regola della Fede Cattolica ci insegna a professare che il Figlio è consustanziale al Padre”, di modo che “due errori siano esclusi”.
   1 — In primo luogo, affinché non s’intendano padre e figlio come sono nella generazione carnale, nella quale il figlio ha origine dalla sostanza del padre come da una separazione: se così fosse, il Figlio non potrebbe essere consustanziale al Padre.
  II — In secondo luogo, affinché non si consideri anche il Padre e il Figlio conforme alla generazione che si processa nell’intelligenza umana, come il verbo [o parola cordiale] è concepito dalla nostra intelligenza, avvenendo ad essa accidentalmente, e esistendo in essa come non proveniente dalla stessa essenza. [...] Così, tutto quanto è attribuito a Dio dev’essere attribuito pure al Verbo di Dio”.
 
«È per tutto ciò che diciamo esserci nell’affermazione di Francesco un misto d’eresia e disintelligenza. Ma dobbiamo dire di più: in tale miscela vi è prima eresia che ignoranza, poiché, com’è ovvio, si tratta qui d’ignoranza colpevole, quindi appunto d’eresia.
 
«Inoltre: se si parla di eresie, allora Francesco è in qualche modo eretico, e l’eresia è impedimento radicale per l’appartenenza alla Chiesa. Non sarebbe allora vacante la Sede di Pietro, come há affermato di recente, per esempio, Padre Kramer, nel segnalare che con Francesco vi è “un’esplosione di eresie?
«Anzitutto sia chiaro: tale esplosione di eresie non è iniziata con Francesco, ma viene da Giovanni XXIII (quel che Francesco aggiunge è una combinazione di confusioni (dis-intelligenze) di maggiore radicalità, ciò nel senso che lui  è li per portare ai suoi termini estremi la stessa dottrina del Vaticano II.
«Ma se l’eresia impedisce radicalmente l’appartenenza alla Chiesa – domandiamo con insistenza -, la Sede non è vacante? É la risposta che intendiamo affrontare in seguito (nella misura del possibile, ossia, nell’assenza di un effettuale magistero della Chiesa)».
Viviamo oggi immersi nel buio del culto dell’uomo che si vuole dio, di montiniana memoria. Siamo arrivati a Bergoglio che, dalla Sede del Vicario di Cristo, insegna che siamo consustanziali al Verbo Divino. Quindi, secondo lui, il Vicario di Cristo sarebbe consustanziale a Cristo. A questo punto, non sarebbe più un rappresentante in terra del potere del Verbo di Dio, ma essendo consustanziale a Lui, Via,Verità e Vita, potrebbe anche lui dettare la via e la verità nella Fede e ogni cambiamento nella vita della Chiesa. Non si capisce se Bergoglio veramente lo creda, ma è certo che col Vaticano 2º i gran prelati hanno rivoluzionato per conto loro la Dottrina cattolica nel senso di quel rapimento prometeico a favore del culto umano che vorrebbe naturalizzare il sacro Culto dovuto alla trascendenza divina! Ecco le caratteristiche anticristiche descritte da San Paolo (IITs, 2) 
Vieni Signor Gesù! REX ET LEGIFITER NOSTER, EXPECTATIO GENTIUM ET SALVATOR NOSTER: VENI AD SALVANDUM NOS, DOMINE, DEUS NOSTER!»
 

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